algor65
21/01/07, 20:22
Ciao a todos,
premetto, a maggior ragione in quanto moderatore, che non voglio con questo 3d suscitare discussioni politiche in senso stretto (cicci contro pucci, rossi contro neri, destra contro sinistra).
Ma il film che è uscito questa settimana nelle sale cinematografiche italiane è un'occasione troppo ghiotta per suscitare in ognuno di voi delle sensazioni di attenzione e vigilanza nei confronti di alcuni problemi che stanno iniziando ad attanagliare il nostro pianeta.
Il film in questione, che io non ho (ancora) visto si chiama "Una scomoda verità"
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=44297
ed è un documentario che il mio omonimo :mrgreen: Al Gore ha realizzato per scuotere giustamente l'opinione pubblica statunitense sul problema del riscaldamento del pianeta.
Poiché il documentario nasce espressamente per scuotere il pubblico americano (che non sa o fa finta di non sapere dei problemi del pianeta) presumo ed è molto probabile che il taglio del film sia abbastanza catastrofista.
Del resto anche in campo scientifico, come potete immaginare, ci sono vari indirizzi su come andranno a finire le cose per il nostro pianeta tra cento anni.
E' abbastanza certo che i nostri pronipoti vivranno abbastanza bene anche tra cento anni, tuttavia pare certo che una parte del riscaldamento terrestre sia opera dell'Uomo e come tale potrebbe portare a degli effetti tuttora imprevedibili.
Al momento pare certo un riscaldamento climatico che tra 70 anni potrà oscillare tra 1,5°C e 6°C in più rispetto ad oggi.
La "forbice" è dovuta a ciò che è imponderabile, cioè fino a che punto l'Uomo in quanto animale facente parte di una specie riuscirà a fare per arginare questo effetto che sembra inevitabile.
Come potete immaginare non siamo noi europei la causa di tutti i mali, ma i quattro stati che non hanno ancora aderito al protocollo di Kyoto
USA
Russia
Cina
India
E' ovvio che una tardiva ma decisa "discesa in campo" degli USA potrebbe dar luogo ad una scossa al livello mondiale al fine di realizzare cose importanti in questo campo.
Purtroppo è storia di questo giorni la tropicalizzazione del clima in Europa: a parte i 23°C di venerdì pomeriggio in tutta Italia abbiamo visto che nel Nord Europa, praticamente nelle stesse ore, l'uragano Kyrill mieteva vittime e danni in Germania.
Per fortuna pare che da domani torneranno condizioni più consone all'inverno. Gli ultimi 15 inverni sono stati i più caldi degli ultimi 150 anni e questo non lascia sperare nulla di buono.
Termino il mio lungo msg. dando dei "consigli per gli acquisti", tante volte aveste voglia di leggere delle cose molto più autorevoli di quanto sto scrivendo io (che pure per lavoro ho a che fare, come alcuni di voi sanno, con la meteorologia alpina).
Cito di proposito questi 4 libri in ordine propedeutico, cioè andando dal primo all'ultimo:
Luca Mercalli - I tempi sono maturi - CDA Vivalda Editori, 139 pp.
Libro "generalista" scritto con intento altamente divulgativo dal nipote del Mercalli della scala dei terremoti. Un libro che ci/vi farà entrare nel mondo del meteo con occhi diversi da quelli della fine del TG.
Robert Kandel - Il riscaldamento climatico - Asterios Editore, 118 pp.
Libro di un meteorologo americano di Harvard che spiega chiaramente la situazione attuale, i differenti fattori in gioco nel riscaldamento del pianeta, le possibili evoluzioni ed incertezze, senza tralasciare anche le implicazioni politiche che stanno alla base delle (non-)scelte operate finora dai grandi paesi citati sopra.
Paul J. Crutzen - Benvenuti nell'Antropocene - Mondadori, 90 pp.
Libro ad opera del chimico, premio Nobel, che ha scoperto il buco nell'ozono e che ci spiega come l'Umanità sta cambiando il clima e ha portato il pianeta in una nuova Era: l'Antropocene, appunto, l'Era cioè in cui l'Uomo governa tutto.
Jared Diamond - Collasso - Einaudi, 566 pp.
Sottotitolo: come le società scelgono di vivere e/o di morire.
Questo libro stupendo (un mattone di quasi 600 pagine) ha il pregio di raccontare con analisi scientifica la morte di alcune civiltà del passato, come i Maya o gli abitanti dell'isola di Pasqua. La domanda di fondo alla base del libro è: la società moderna è capace di difendersi dall'istinto di autodistruzione? Le risposte sono sempre equilibrate, mai catastrofiste e pur tuttavia comunicano l'urgenza di scelte non più differibili, se vogliamo continuare ad ammirare con serenità le rovine di chi ci ha preceduto
Buona lettura e buona visione del film!!!
premetto, a maggior ragione in quanto moderatore, che non voglio con questo 3d suscitare discussioni politiche in senso stretto (cicci contro pucci, rossi contro neri, destra contro sinistra).
Ma il film che è uscito questa settimana nelle sale cinematografiche italiane è un'occasione troppo ghiotta per suscitare in ognuno di voi delle sensazioni di attenzione e vigilanza nei confronti di alcuni problemi che stanno iniziando ad attanagliare il nostro pianeta.
Il film in questione, che io non ho (ancora) visto si chiama "Una scomoda verità"
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=44297
ed è un documentario che il mio omonimo :mrgreen: Al Gore ha realizzato per scuotere giustamente l'opinione pubblica statunitense sul problema del riscaldamento del pianeta.
Poiché il documentario nasce espressamente per scuotere il pubblico americano (che non sa o fa finta di non sapere dei problemi del pianeta) presumo ed è molto probabile che il taglio del film sia abbastanza catastrofista.
Del resto anche in campo scientifico, come potete immaginare, ci sono vari indirizzi su come andranno a finire le cose per il nostro pianeta tra cento anni.
E' abbastanza certo che i nostri pronipoti vivranno abbastanza bene anche tra cento anni, tuttavia pare certo che una parte del riscaldamento terrestre sia opera dell'Uomo e come tale potrebbe portare a degli effetti tuttora imprevedibili.
Al momento pare certo un riscaldamento climatico che tra 70 anni potrà oscillare tra 1,5°C e 6°C in più rispetto ad oggi.
La "forbice" è dovuta a ciò che è imponderabile, cioè fino a che punto l'Uomo in quanto animale facente parte di una specie riuscirà a fare per arginare questo effetto che sembra inevitabile.
Come potete immaginare non siamo noi europei la causa di tutti i mali, ma i quattro stati che non hanno ancora aderito al protocollo di Kyoto
USA
Russia
Cina
India
E' ovvio che una tardiva ma decisa "discesa in campo" degli USA potrebbe dar luogo ad una scossa al livello mondiale al fine di realizzare cose importanti in questo campo.
Purtroppo è storia di questo giorni la tropicalizzazione del clima in Europa: a parte i 23°C di venerdì pomeriggio in tutta Italia abbiamo visto che nel Nord Europa, praticamente nelle stesse ore, l'uragano Kyrill mieteva vittime e danni in Germania.
Per fortuna pare che da domani torneranno condizioni più consone all'inverno. Gli ultimi 15 inverni sono stati i più caldi degli ultimi 150 anni e questo non lascia sperare nulla di buono.
Termino il mio lungo msg. dando dei "consigli per gli acquisti", tante volte aveste voglia di leggere delle cose molto più autorevoli di quanto sto scrivendo io (che pure per lavoro ho a che fare, come alcuni di voi sanno, con la meteorologia alpina).
Cito di proposito questi 4 libri in ordine propedeutico, cioè andando dal primo all'ultimo:
Luca Mercalli - I tempi sono maturi - CDA Vivalda Editori, 139 pp.
Libro "generalista" scritto con intento altamente divulgativo dal nipote del Mercalli della scala dei terremoti. Un libro che ci/vi farà entrare nel mondo del meteo con occhi diversi da quelli della fine del TG.
Robert Kandel - Il riscaldamento climatico - Asterios Editore, 118 pp.
Libro di un meteorologo americano di Harvard che spiega chiaramente la situazione attuale, i differenti fattori in gioco nel riscaldamento del pianeta, le possibili evoluzioni ed incertezze, senza tralasciare anche le implicazioni politiche che stanno alla base delle (non-)scelte operate finora dai grandi paesi citati sopra.
Paul J. Crutzen - Benvenuti nell'Antropocene - Mondadori, 90 pp.
Libro ad opera del chimico, premio Nobel, che ha scoperto il buco nell'ozono e che ci spiega come l'Umanità sta cambiando il clima e ha portato il pianeta in una nuova Era: l'Antropocene, appunto, l'Era cioè in cui l'Uomo governa tutto.
Jared Diamond - Collasso - Einaudi, 566 pp.
Sottotitolo: come le società scelgono di vivere e/o di morire.
Questo libro stupendo (un mattone di quasi 600 pagine) ha il pregio di raccontare con analisi scientifica la morte di alcune civiltà del passato, come i Maya o gli abitanti dell'isola di Pasqua. La domanda di fondo alla base del libro è: la società moderna è capace di difendersi dall'istinto di autodistruzione? Le risposte sono sempre equilibrate, mai catastrofiste e pur tuttavia comunicano l'urgenza di scelte non più differibili, se vogliamo continuare ad ammirare con serenità le rovine di chi ci ha preceduto
Buona lettura e buona visione del film!!!