cts
07/08/10, 07:59
Trovo e pubblico, potrebbe essere utile.
Aspettate do*menica pome*riggio per lavare e lucidare l'auto con amore? Non si può; e nemmeno di lunedì: per tutelare le acque, il Decreto legislativo 3 aprile 2006 (n. 152, «Norme in materia ambientale») ha obbligato i singoli Comuni a recepire precise indicazioni an*tinquinamento che, nel caso dei lavaggi auto fai-da-te, trovano anche nel Codice della strada uno specifico divieto (titolo II, articolo 15, «scaricare nei fossi e nelle cunette o incanalare in essi acque di qualunque natura»).
Se s'utilizza un qualsiasi detergente, inclusi quelli prodotti secondo gli standard europei (biodegradabi*lità 90%, fosforo non superio*re a 2%, tensioattivi inferiori a 4%), si rischia infatti una multa (da 23 a 92 euro). Il car wash casalingo, in*somma, secondo il Codice è vietato.
L''auto si lava soltanto negli impianti appositi, che hanno «detersivi puliti», doppio scarico delle acque (il primo filtra l'acqua di scolo, che il secondo poi immet*te nella fognatura pubblica con le stesse caratteristiche chimi*co-fisiche delle acque bianche), e restano l'unico luogo autorizzato al lavaggio dell'auto.
In queste strutture, come abbiamo visto, è infatti vietato l'uso di detersi*vi, detergenti e prodotti diversi da quelli forniti dai dispenser a gettoni presenti. Ma qualcosa si muove: sebbene i supermercati strabocchino ancora di prodotti vari per lavare la carrozzeria, in collaborazione con l'Università di Siena, un'azienda farmaceu*tica ha condotto uno studio per la realizzazione di detergenti per auto non inquinanti, che sa*rà presto presentato al ministro dell'Ambiente.
Naturalmente, a fronte di disastri come quello provocato nel fiume Lambro, la dose (un tappo) di detersivo stemperato in un secchio d'acqua pare poca cosa: eppure anche i singoli piccoli contributi nocivi, messi assieme possono causare gravi danni. Grande attenzione, quindi, a non inquinare, ma anche a non sottrarre definitivamente al popolo degli appassionati il piacere di un rito fonte di relax e soddisfazione (e risparmio economico...)....
Aspettate do*menica pome*riggio per lavare e lucidare l'auto con amore? Non si può; e nemmeno di lunedì: per tutelare le acque, il Decreto legislativo 3 aprile 2006 (n. 152, «Norme in materia ambientale») ha obbligato i singoli Comuni a recepire precise indicazioni an*tinquinamento che, nel caso dei lavaggi auto fai-da-te, trovano anche nel Codice della strada uno specifico divieto (titolo II, articolo 15, «scaricare nei fossi e nelle cunette o incanalare in essi acque di qualunque natura»).
Se s'utilizza un qualsiasi detergente, inclusi quelli prodotti secondo gli standard europei (biodegradabi*lità 90%, fosforo non superio*re a 2%, tensioattivi inferiori a 4%), si rischia infatti una multa (da 23 a 92 euro). Il car wash casalingo, in*somma, secondo il Codice è vietato.
L''auto si lava soltanto negli impianti appositi, che hanno «detersivi puliti», doppio scarico delle acque (il primo filtra l'acqua di scolo, che il secondo poi immet*te nella fognatura pubblica con le stesse caratteristiche chimi*co-fisiche delle acque bianche), e restano l'unico luogo autorizzato al lavaggio dell'auto.
In queste strutture, come abbiamo visto, è infatti vietato l'uso di detersi*vi, detergenti e prodotti diversi da quelli forniti dai dispenser a gettoni presenti. Ma qualcosa si muove: sebbene i supermercati strabocchino ancora di prodotti vari per lavare la carrozzeria, in collaborazione con l'Università di Siena, un'azienda farmaceu*tica ha condotto uno studio per la realizzazione di detergenti per auto non inquinanti, che sa*rà presto presentato al ministro dell'Ambiente.
Naturalmente, a fronte di disastri come quello provocato nel fiume Lambro, la dose (un tappo) di detersivo stemperato in un secchio d'acqua pare poca cosa: eppure anche i singoli piccoli contributi nocivi, messi assieme possono causare gravi danni. Grande attenzione, quindi, a non inquinare, ma anche a non sottrarre definitivamente al popolo degli appassionati il piacere di un rito fonte di relax e soddisfazione (e risparmio economico...)....