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Ciao ragazzi e ragazze,
ci ho pensato un po su, prima di aprire questa discussione.
Qualcuno mi conosce già qui nel forum e sa che sono gay ma l'intenzione di questo topic è un tantino diversa.
Vi chiedo: avete mai confidato qualcosa di importante di voi stessi ad altri e vi siete sentiti meglio?
Era più forte la paura del rifiuto o il desiderio di condividere per togliersi d'addosso il fastidio della menzogna?
A voi il prossimo passo.
Mirko
Rispetto Mirk, meglio la verità brutta o scomoda che sia che vivere di bugie.
Cià guagliò.
Mister Orange
14/09/10, 08:36
:incaz Ricorda che la prima lettera del titolo del topic va sempre in maiuscolo :ridi
Vi chiedo: avete mai confidato qualcosa di importante di voi stessi ad altri e vi siete sentiti meglio?
Mirko
Spesso. Con le persone che sento vicine, il silenzio non mi ha mai portato qualcosa di buono... con gli altri, beh dipende forse a volte non vale la pena di mettersi tanto in gioco.
:ciao4
concordo con Dario anche se, un conto è sentire una persona vicina e quindi renderla partecipe di una "confessione" intima, un altro è capire la reazione che potrebbe avere. Insomma ognuno ha il proprio carattere, le proprie convinzioni. Io credo che se so che la persona "eletta" alla mia confessione non sia in grado di accettarla o di capirla o se il suo essere in disaccordo potrebbe provocare attriti nel nostro rapporto.. bè tanto vale tenerla per me. Poi ovviamente nei rapporti interpersonali ci sono mille sfaccettature.
La riflessione mi è venuta pensando a certe persone per carità bravissime, ineccepibili, altruiste e tutto ma con dei limiti mentali non indifferenti che non riescono ad abbattere. Nel caso specifico confessare l'omosessualità ad un amico che cadesse il mondo si deve sentire assolutamente virile e con il quale si ha un rapporto splendido e a cui si tiene.. bè dal mio punto di vista sarebbe non dico un errore ma sicuramente fonte di incrinatura nel rapporto.
Io mi sono capito :D ma si sa il mio italiano è... primordiale :ridi2
No Ruggè, non sei tu a scrivere in aramaico, siamo noi che ancora dobbiamo mettere mano alle droghe pesanti.....:fumatore
:piangi3 non riesco a smettere aiuto!!!
:D mè oh si capiva.... un po' :scet
[...]
Nel caso specifico confessare l'omosessualità ad un amico che cadesse il mondo si deve sentire assolutamente virile e con il quale si ha un rapporto splendido e a cui si tiene.. bè dal mio punto di vista sarebbe non dico un errore ma sicuramente fonte di incrinatura nel rapporto.
Io mi sono capito :D ma si sa il mio italiano è... primordiale :ridi2
permettimi di dire soltanto che il ragionamento è alquanto contorto per quanto riguarda il rapporto splendido con qualcuno che ti è mentalmente così distante...
per stare in tema: :vecchio non ci sono regole in questi casi e non parlo solo della sfera sessuale, sentirsi a posto per scaricare un possibile fardello ad un altro non lo trovo corretto. una volta ho sentito "tu non chiedi e io non dico" a riguardo di domande/risposte "scomode". Se mi sei amico e mi chiedi qualcosa, io dovrò risponderti con sincerità ma se la mia risposta ti può "destabilizzare" allora non fare la domanda
:ciao4
Personalmente credo che quella della verità, anche se non è mai semplice, sia sempre la migliore strada.
Puoi - e devi - sempre scegliere a chi vale la pena mostrarla, sicuro che se mai qualcuno rimarrà indietro è perchè non è stato abbastanza intelligente da apprezzare te, la tua lealtà ed il tuo essere speciale per lui/lei, qualsiasi sia la verità mostratagli/le.
E poi, non è vero che verità è sinonimo di onestà, buona fede e sincerità?!?! Lasciamo quindi i pregiudizi agli stolti e alziamo la testa perchè non c'è nulla da vergognarsi nell'essere semplicemente se stessi.
permettimi di dire soltanto che il ragionamento è alquanto contorto per quanto riguarda il rapporto splendido con qualcuno che ti è mentalmente così distante...
mentalmente così distante solo su pochi argomenti... non mi sembra una giustificazione valida nel bollare un rapporto come scadente.. o no? il vero problema è il rimanere fissi sulle proprie convinzioni/limitazioni senza "comprendere" altri punti di vista. Ma ripeto ognuno ha i propri difetti/limiti.. Se non li accettassimo rimarremmo perennemente soli; non che sia malaccio, però... :D
Secondo me non avere paura a parlare se lo desideri...
Parlare o non parlare è a discrezione tua, ti può far sentire bene o male. Personalmente parlo davvero poco, ma quando lo devo fare, con le persone giuste, lo faccio senza censure altrimenti non sarebbero (appunto) le "persone giuste".
Su questo tocca essere purtroppo un pelino "egoisti": sei tu che decidi se ti fa bene o no.
Se un rapporto si incrina o intacca per un motivo non ritenuto valido di tale rottura da te, allora è meglio perderlo che trovarlo questo rapporto. Perchè dovrai stare attento a mille altre cose che potrebbero romperlo e che magari per te proprio sono insignificanti, quindi... se deve succedere (che si sfasci qualcosa) meglio ora che domani.
Se invece non si incrina niente cosa c'è di meglio di aver vissuto in libertà senza dover porre attenzione a ogni singolo gesto?
Dove caxxo ho messo la canna... ah eccola li...
Pace
Ciao ciao
Damn
ti dirò, sono un libro abbastanza aperto.
quando però ho dovuto/voluto confidare certe cose importanti di me non sempre la reazione è stata quella che mi sarei aspettato. dalle persone più vicine a me sono stato accettato, capito. ma non da tutte.
nel mio caso è stata decisamente più forte la paura del rifiuto, dell'essere incompresi, derisi, umiliati..
se poi mi abbia fatto del bene? mah... non saprei.. :bo
poi sul fatto che alcune persone siano chiuse mentalmente, penso possa dipendere anche dalla situazione...
io non ho niente contro i gay, anzi: l'ultimo capodanno, l'ho passato a casa mia con la mia ragazza (etero), una sua amica (lesbica) e 3 amici nostri (gay, di cui 2 in coppia). ed è stato uno dei compleanni più belli che abbia mai passato!
mi ricordo anche di essere andato in piscina sempre con la mia ragazza e suo amico gay, e quest'ultimo mi aveva fatto dei complimenti per il mio fisico, ma questa cosa non mi aveva particolarmente dato fastidio..
però non so se riuscirei ad avere un rapporto così aperto e naturale con qualche compagno (e perciò non amico) di spogliatoio e docce in palestra ecco.. (a parte che a me da comunque fastidio l'esibizionismo negli spogliatoi, e la gente che ti fissa, o fa commenti su certi aspetti fisici, ecc ecc)
:look
Dire tutto e non tenersi dentro segreti . . . che bella cosa, ma ipocrita. E' facile dirlo fin quando non ti trovi tu nel mezzo.
Non so a che cosa tu ti voglia riferire, ma anch'io ho un paio di pensieri che non riesco a confidare. Penso sia normale. Il punto è se sei in grado di tenerteli dentro o se liberandoli migliori la tua 'salute'. Nessuno può consigliarti la cosa giusta,solo tu sei in grado di sapere la scelta migliore.
In bocca al lupo per la tua decisione.
Ciao
nel mio caso è stata decisamente più forte la paura del rifiuto, dell'essere incompresi, derisi, umiliati..
A volte un po' di autostima aiuterebbe a far passare certe sensazioni...........
Io non ho mai confessato nulla di importante della mia vita, o mi hanno sgamato, oppure rimane fra me e me :okk
Ovvio che dipende tutto da che cosa bisogna confessare.........ho notato che a volte certe verita' servono solo per togliersi una colpa scaricando il fardello ad un altro........viene usata semplicemnte come atto egoistico
Riguardo la propria sessualita' credo che tutto dipenda dal mondo che ci circonda, ogni realta' e' differente e un rapporto sereno e sincero (sincerita' naturale e non costruita) con i propri familiari/amici aiuta molto......
Io non sono assolutamente per la verita'/sincerita' a tutti i costi......anzi, mi da' poca fiducia chi lo deve essere per forza :okk
Il silenzio, dovuto alla paura, mi e' sempre servito a guadagnare tempo per trovare le parole giuste per parlare.
Alla fine se mi stimi perche' ti ho detto cio' che pensavo sei una persona che merita, se ti offendi ti dico solo che non meriti la verita'.
Alla fine se mi stimi perche' ti ho detto cio' che pensavo sei una persona che merita, se ti offendi ti dico solo che non meriti la verita'.
Quotone.
Da quando leggo il forum, forse, è la prima volta che la pensiamo praticamente alla stessa maniera.
Il silenzio, dovuto alla paura, mi e' sempre servito a guadagnare tempo per trovare le parole giuste per parlare.
Alla fine se mi stimi perche' ti ho detto cio' che pensavo sei una persona che merita, se ti offendi ti dico solo che non meriti la verita'.
Hai riassunto benissimo il pensiero che stavo formulando.
Grazie a tutti quelli che stanno partecipando a questa discussione, anche se non è proprio da BAR.
Mirko
Bello questo topic, peccato che non posso dilungarmi (sono sul posto di lavoro). Quoto il primo post di errino. Appena posso, rileggerò con calma il topic e dirò la mia.
Appena posso, rileggerò con calma il topic e dirò la mia.
Aspetto con interesse.
Mirko
Hai riassunto benissimo il pensiero che stavo formulando.
Grazie a tutti quelli che stanno partecipando a questa discussione, anche se non è proprio da BAR.
Mirko
Da BAR forse no...
Ci starebbero bene Birra e patatine...e un bel barbeque fumante pronto ad accogliere qualcosa di succulento...si diventa amici anche e soprattutto così, non trovi?!
ehm Manny... penso che mirk intendesse BAR la sezione dove il topic è stato postato, che è una sezione "Spam libero" e dove ogni tanto si sparano "cavolate".. :fischia
...si, lo so cosa intendeva...era solo un modo per dire che cavolate o meno, qui ci si stà non solo per sparar cavolate
aah allora avevo capito male io ;)
...si, lo so cosa intendeva...era solo un modo per dire che cavolate o meno, qui ci si stà non solo per sparar cavolate
Quoto tutti e due.
Ci son molti modi per diventare amici. Gredo che anche questo forum ne sia uno.
Se poi organizzi il barbeque, io ci sono!
Aspetto con interesse.
Mirko
Mirko, questa notte avevo scritto una lunga risposta, molto lunga.
Probabilmente andava un po' Off Topic rispetto all'oggetto del Forum, ma non me la sono poi sentita di pubblicarla.
Non giudico assolutamente questo topic frivolo, però se devo esprimere le mie idee devo farlo senza ipocrisia e quindi potrei creare dei contrasti (li chiamiamo così?) in questa community e questo io non lo voglio.
Mi piace questa community perché accanto a topic tecnici e a topic frivoli ci sono tante interessanti discussioni: quelle umane (nucleare, energie alternative, pena di morte, situazione della criminalità in Italia) che mi aiutano a maturare e quelle di aiuto (per scrivere un curriculum o per cambiare un infisso o per pulire una tuta in pelle) che mi danno la speranza che al mondo c'è ancora brava gente che aiuta gli altri disinteressatamente.
E con questa gente io non voglio avere contrasti (capisci? Non per vigliaccheria, ma proprio perché credo che potrei offendere qualcuno e non lo voglio assolutamente).
Ciao. :)
Cts, mia personale opinione, pubblicare un post solo per dire che non scriverai per evitare contrasti mi sembra poco utile ai fini della discussione (in primis) ma ancora più importante, può generare nel lettore l' idea che la tua opinione sia veramente "indicibile", non so se mi spiego :dub
Ci interessa poco sapere che hai una tua personale opinione se non ci dici di che si tratta ;)
Sono d'accordo con Pollon...
a malincuore quoto pollon :bastard :D
cts se ci reputi persone "serie" non dovresti aver "paura" di esprimere una tua opinione personale :boh se poi pensi che ti diamo palate per ciò che scrivi bè... te le diamo lo stesso :bastard
Aspettate, ragazzi!
Avevo promesso a Mirko di scrivere qualcosa sull'argomento, la notte scorsa l'ho fatto ma poi mi sono tirato indietro. Quindi per correttezza ho voluto spiegare il perché, anche se in maniera molto sommaria.
Appena libero, riscriverò tutto daccapo.
E perdonatemi se sarà un post un po' lunghetto, ma se scrivo una cosa devo esprimere il mio pensiero per intero altrimenti tanto vale non scrivere nulla.
Ciao.
Bello questo topic, peccato che non posso dilungarmi (sono sul posto di lavoro). Quoto il primo post di errino. Appena posso, rileggerò con calma il topic e dirò la mia.
E perdonatemi se sarà un post un po' lunghetto, ma se scrivo una cosa devo esprimere il mio pensiero per intero altrimenti tanto vale non scrivere nulla.
Ciao.
Bhe', ma allora perche' hai scritto??? :ridi
Bastava che aspettassi di avere tempo per intervenire come si deve senza doverci avvisare per tempo........mica scappiamo!!! :okk
si, vabbe, a sto punto non e' il caso di aprire un topic a parte per capire le motivazioni di CTS.
Aveva detto a Mirko che gli avrebbe risposto, poi si e' reso conto che la risposta poteva minare la tranquillita' del topic ed ha desistito.
Adesso, sotto richiesta di alcuni lo scrivera', diamogli il tempo di farlo senza puntargli il fucile addosso.
Si puo' anche cambiare idea nella vita no?
Crazyhead ha capito tutto. ;)
Non volevo sollevare un caso, semplicemente la mia educazione mi impone di rispondere subito e di non far finta di ignorare la cosa, magari poi rispondo una seconda volta in maniera più approfondita.
Non so quante volte mi sono scusato in questo Forum perché con il vecchio monitor (risoluzione 800 * 600) non vedevo i messaggi di PM e rispondevo in ritardo...
Ma andiamo al sodo.
Vi chiedo: avete mai confidato qualcosa di importante di voi stessi ad altri e vi siete sentiti meglio?
Sì, l'ho confessata. Mi sono sentito meglio, ma il guaio è stato che spesso il mio interlocutore non lo ha capito. Purtroppo succede anche questo.
Era più forte la paura del rifiuto o il desiderio di condividere per togliersi d'addosso il fastidio della menzogna?
Bella domanda, ovviamente dipende da caso a caso.
Nel tuo caso, mi pare però che vuoi più un consiglio da noi: faccio bene a rivelare una mia cosa così personale oppure è meglio continuare a tacere (e quindi mentire)?
Io dico che dipende dall'interlocutore, Mirko, e sopratutto dalla stima che hai di lui.
Tuttavia il tuo interlocutore, per quanto tu lo conosca e ne abbia stima di lui, potrebbe soffrire da apprendere questa cosa e quindi tu magari sei combattuto tra queste diverse ed opposte motivazioni.
Il mio consiglio è quello di capire meglio il tuo interlocutore e SOLO dopo rivelargli ciò che vuoi fargli sapere.
E ti porto un esempio di me stesso, quindi rivelando pubblicamente come la penso io su questi argomenti.
Magari con questa rivelazione nessuno più scriverà CTS for president in questo Forum.... :D
Se tu fossi mio amico, mi vedresti estremamente critico nei confronti dell'omosessualità. Questo perché ho un modo mio di vedere questo aspetto dell'uomo. Mi vedresti come un nazista (e tu sai che parola triste ho evocato), ma ti assicuro che non è così che la penso.
Io credo che tutto quello che avviene tra adulti consenzienti non parenti sia un fatto loro privato.
Voglio fissare bene queste parole: adulti significa che chi tocca un bambino o una ragazzina per me merita direttamente la pena di morte, senza processo. Consenzienti per me significa che la molestia sessuale o la violenza fisica ad un altra persona merita direttamente la pena di morte, senza processo. Non parenti per me significa che il padre sorpreso in atteggiamenti intimi con la figlia - anche se maggiorenne - merita direttamente la pena di morte, senza processo. Stop.
Quindi teoricamente io non sono contro l'omosessualità, ma attento perché mi rivelo insofferente a questo aspetto in determinati casi e quindi do il peggio di me stesso, fornendo al mio interlocutore impressioni sbagliate.
Prima di tutto, per me i gay NON devono essere discriminati per il loro orientamento sessuale, questa cosa è una vergogna... quindi niente discriminazioni sul posto di lavoro o altro.
Però deve essere ben chiara una cosa: per il resto, la natura ha deciso per delle differenze che ci sono sempre state e che - per me - è giusto che continuino ad esserci.
Dove sento una forte repulsione per i gay è in alcuni loro modi di dimostrare non-so-neppure-io-cosa-e-a-chi.
Mi spiego con un paio di esempi (mi spiace di non avere salvato quello che avevo scritto in precedenza, stasera sono stanco ma cercherò di farmi capire lo stesso, spero).
- Un ragazzo può essere un bravo soggetto anche se gay, ma perché quelli come lui devono travestirsi da donne o avere la voce stridula ed i metodi effeminati? Questa ostentazione non la capisco, pensa che un noto primario di un ospedale della mia regione va in giro con tacchi, stuola attorno al collo e borsetta da donna.... secondo te costui non è come il motociclista che scassa i timpani con la marmitta elaborata, che fa odiare una intera categoria?
Ok, non bisogna fare di tutt'erba un fascio ma io queste cose non le accetto. Scusa ma sono sincero.
- Un ragazzo può essere un bravo soggetto anche se gay, ma perché quelli come lui chiedono di poter adottare un figlio? Sono due uomini, non un uomo e una donna! Un/a bambino/a ha bisogno della figura materna, nessun uomo sarà mai come una madre per un bambino, questa è una cosa che non capisco proprio.. per me è egoismo bello puro. A scuola un/a bambino/a con genitori gay non potrà che essere deriso/a e discriminato/a dai suoi compagni (i piccoli sanno essere crudeli, parlo per esperienza diretta)... e allora? È giusto che soffra per una adozione così poco naturale?
Mi potete portare tutti gli esempi che volete, ma solo pochi capiranno che quello che "sente" una madre per un proprio figlio non lo "sentirà" mai il padre naturale o un genitore adottivo.
Ma su questo non continuo sennò esco Off Topic. Però per me questa richiesta del mondo omosessuale è puro egoismo, puro esibizionismo ("Noi siamo uguali a voi etero perchè anche noi abbiamo un figlio da allevare").
Ci sono altre cose che non sopporto di questa richiesta di parità... ma comunque ad oggi io queste cose non le accetto. Scusa ma sono sincero.
- Un ragazzo può essere un bravo soggetto anche se gay, ma allora a che pro travestirsi da pagliacci e sfilare ad un Gay Pride? A me sembra una grossa buffonata, anzi mi sembra un recinto dove ci si chiude credendo di essere felici perché diversi. Se uno è gay, bene, ok, bene, stop. Fatti suoi. Aborrisco i metodi di pulizia etnica hitleriana, ma aborrisco pure i Gay Pride.
Ma non sarò capito per questa mia avversione, lo so.
- Un ragazzo può essere un bravo soggetto anche se gay, ma allora a che pro frequentare un bar (e ce ne sono) di soli gay? A me sembra una grossa emarginazione, non una conquista! Un gay deve essere libero di frequentare un bar dove ci sono anziani, etero, motociclisti e ragazze... ecco, ci dovrebbe essere questa libertà (è utopia la mia?) e non un altro recinto dove trovarsi assieme ma stare lo stesso isolati... Insomma, i bar per gay o i locali per gay io non li capisco, a volte sembra che si facciano male da soli...
Questo è il pensiero di Cts, magari sul filo del razzismo per qualcuno.
Diceva Voltaire più o meno queste parole: "Non condivido il tuo pensiero ma mi batterò sempre perché tu possa esprimerlo liberamente."
L'altro soggetto però deve esprimerlo senza imbarazzare chi lo circonda, vuoi perché ci sono delle situazioni in cui si va a colpire il giusto pudore altrui, no?
Per capirci su quanto sto scrivendo.
- Odio chi entra in chiesa o in cimitero in abiti estremamente succinti o con la chewing-gum in bocca, dimostrando nessun rispetto per il luogo.
- Odio chi molesta una ragazza per strada solo perché magari quella ragazza va in giro scollata (è un suo sacrosanto diritto).
- Odio chi si presenta, per strada, in una determinata maniera solo per suscitare pietà ed ottenere l'elemosina.
Quindi odio una coppia (etero o gay) che davanti ad un bambino, sia pure per strada e quindi in luogo pubblico, si slinguazza tutta.
Comprendo l'imbarazzo di un padre che deve spiegare al figlioletto perché quei due si baciano in quella maniera o perché lo fanno se sono tutti e due uomini.
In poche parole? Io non odio i gay, ma odio l'esibizionismo di una parte di essi.
E quindi sembra che io li detesti mortalmente, ma non è proprio così. Fai una ricerca su questo Forum e dimmi se io mi sono mai permesso di utilizzare con disprezzo o offesa quel termine.
Non troverai miei scritti o mie smilies al riguardo. Neppure uno.
Se un mio amico dovesse confessarmi di avere un orientamento omosessuale, sicuramente si asterrebbe dal farlo perché io sembro un razzista, ma come hai letto non è così.
Quindi ecco che ti rispondo daccapo (in pubblico, non in PM, ho letto il tuo PM un po' prima di scrivere questo lungo post): devi capire meglio il tuo interlocutore e SOLO dopo rivelargli ciò che vuoi fargli sapere. Altrimenti non farlo.
Mi scuso per il lungo e magari pure ermetico post, nella speranza di non avere offeso nessuno.
Nel tuo caso, mi pare però che vuoi più un consiglio da noi: faccio bene a rivelare una mia cosa così personale oppure è meglio continuare a tacere (e quindi mentire)?
non credo, cts.
penso che mirko abbia già scelto cosa fare, e l'abbia già fatto sia con noi che nella sua vita reale.
probabilmente ha semplicemente usato la sua esperienza di vita per aprire una discussione qui.
è una discussione interessante, che si sta mantenendo su toni piacevoli e per la quale io sono molto contento, perchè ogni ragione di confronto è un momento di crescita per tutti e per la comunità che frequentiamo.
Io credo che tutto quello che avviene tra adulti consenzienti non parenti sia un fatto loro privato.
questa frase sintetizza appieno anche il mio pensiero, e non posso trovare nulla di più condivisibile. :ok :ok :ok
Prima di tutto, per me i gay NON devono essere discriminati per il loro orientamento sessuale, questa cosa è una vergogna... quindi niente discriminazioni sul posto di lavoro o altro.
la legge italiana dice che le persone non possono essere discriminate per la loro razza, sesso, religione, opinione politiche e preferenza sessuale.
nel tuo "o altro" all'interno di quest'altra frase che io condivido, farei risaltare l'aspetto dei diritti civili.
un "matrimonio" tra due persone maggiorenni, consenzienti e non parenti rientra completamente nel caso da te descritto sopra, quindi non ci sono ragioni per non concederlo a due persone dello stesso sesso.
"matrimonio" suona male? bene, chiamiamolo "pincopallo", ma non ci sono ragioni sociali, morali, e pratiche perchè una coppia omosessuale che decida di stare insieme debba avere minori o differenti diritti e doveri di una coppia eterosessuale.
a mio parere, con una sola eccezione, che vedremo dopo.
Però deve essere ben chiara una cosa: per il resto, la natura ha deciso per delle differenze che ci sono sempre state e che - per me - è giusto che continuino ad esserci.
ah, la natura! :)
ogni volta che parlo con gli amici dell'omosessualità, salta fuori la "natura".
la natura, secondo me, è possibile vederla in due modi:
1- l'uomo è l'animale meno "naturale" sulla faccia della terra. ha modificato, sotterrato, tralasciato i suoi istinti ed i suoi comportamenti naturali a favore di una struttura sociale di una complessità che egli stesso fatica a gestire. l'uomo in quanto individuo conta mille volte meno della società che si è costruito intorno, e senza la struttura sociale l'uomo si sarebbe probabilmente estinto mangiato dalle tigri e dalle pantere... quindi, quanto conta realmente la "natura" per noi? l'uomo è l'unico animale che mangia latte anche dopo lo svezzamento, che resta dipendente dai genitori per un quarto circa della sua vita, è l'unico animale che ha modificato l'ambiente in cui vive oltre le sue necessità contingenti, l'unico che ha una medicina, che ha una storia, una letteratura, una religione, un culto dei morti.
nessuno si chiede mai quanto è naturale la danza della lancetta del contagiri al contatto della chiave, nè quanto è naturale il poter correre a più di 100 kmh in sicurezza grazie ad un cranio aggiuntivo in carbon-kevlar. la natura deve contare proprio solo quanto ci facciamo gli affari di quei due adulti consenzienti e non parenti di cui sopra? mi sembra un po' pretestuoso...
2- diciamo che la natura conta. conta tantissimo. l'uomo è l'animale più naturale che esista sulla faccia della terra. l'unico che si preoccupa della salute del pianeta che sfrutta, che cura le altre specie animali, che cerca di migliorare le colture vegetali, che ha inventato la psichiatria per spiegare ed indagare i propri istinti naturalmente animali. talmente naturale che si comporta come qualunque altro animale in natura, tra cui è diffusissima l'omosessualità.
per molti animali, a differenza dell'uomo che ha la fortuna di avere donne sempre disponibili all'accoppiamento salvo strategici mal di testa, i rapporti con la femmina possono avvenire solo in pochi periodi durante l'anno. e nel resto del tempo? beh, ci si arrangia tra amici... :D o tra nemici, e se un sottomesso vuole far contento l'individuo dominante del branco perchè lo lasci stare, ha un modo abbastanza semplice...
l'omosessualità, quindi, è naturalissima, perchè il sesso non è fatto solo per procreare, in natura.
è fatto esclusivamente per procreare solo per alcuni ristretti gruppi sociali umani, che come abbiamo visto è un essere molto poco naturale... :D :D :D
con questo nessuno dice che non ci siano differenze.
le differenze ci sono, ed è giusto che continuino ad esserci.
ma che questo debba portare a differenti conseguenze sociali è tutto da dimostrare, soprattutto perchè la società l'abbiamo inventata noi...
Un ragazzo può essere un bravo soggetto anche se gay, ma perché quelli come lui devono travestirsi da donne o avere la voce stridula ed i metodi effeminati? Questa ostentazione non la capisco, pensa che un noto primario di un ospedale della mia regione va in giro con tacchi, stuola attorno al collo e borsetta da donna.... secondo te costui non è come il motociclista che scassa i timpani con la marmitta elaborata, che fa odiare una intera categoria?
in questi termini, questa tua affermazione è inattaccabile: io non apprezzo le ostentazioni, omo o etero che siano.
per la parte omo, non le apprezzo perchè io non vado in giro a dire "ciao, io sono eterosessuale" o "ciao, a me piace travestirmi da batman e lanciarmi sul letto con mia moglie che fa finta di essere rapita dal cattivone" quindi non vedo perchè molti omosessuali si premurano di informarmi delle loro preferenze...
ma ora rispondimi sinceramente: ha, la checca fracassona col tacco 15 rosa e le alucce da angioletto che sbraga i maroni al gaypride, lo stesso effetto, ti genera lo stesso fastidio, riceve la stessa accoglienza sociale del tamarro con la golf aerografata e la musica a palla, del palestrato superpompato, del cumenda mechato che parcheggia in quinta fila il cayenne perchè lui può?
non è che ai primi si rimprovera l'ostentazione perchè suona brutto rimproverare altro mentre agli altri si perdona l'ostentazione perchè magari preferiamo farci gli affari nostri?
Un ragazzo può essere un bravo soggetto anche se gay, ma perché quelli come lui chiedono di poter adottare un figlio? Sono due uomini, non un uomo e una donna! Un/a bambino/a ha bisogno della figura materna, nessun uomo sarà mai come una madre per un bambino, questa è una cosa che non capisco proprio.. per me è egoismo bello puro. A scuola un/a bambino/a con genitori gay non potrà che essere deriso/a e discriminato/a dai suoi compagni (i piccoli sanno essere crudeli, parlo per esperienza diretta)... e allora?
ecco. ricordi l'eccezione di cui ti parlavo prima riguardo i matrimoni omosessuali?
sono d'accordo con te sulle adozioni.
i matrimoni omosessuali dovrebbero avere piena parità e dignità di quelli etero, tranne che per il diritto d'adozione, che io non concederei.
NON PERCHÈ ci siano dubbi sul fatto che possano essere buoni genitori. nè perchè ci sia la "ncessità" della figura materna o paterna da un punto di vista "fisico". dopotutto molti padri o meolte madri di coppie omosessuali fanno molti più danni che se non ci fossero, così come molti single per scelta o per disgrazia riescono a crescere figli equilibrati e felici.
neanche perchè si tratterebbe di egoismo: quante mammine etero fanno figli per egoismo, per non sfigurare con l'amichetta che ha avuto due gemelli, per poterli vestire con la gonnellina firmata che fa tanto bambolotto? quanti paparini fanno figli per farli diventare il medico che loro non sono mai stati, il campione di nuoto che avrebbero voluto essere, il professionista che per loro ha significato solo frustrazione? quindi le coppie omosessuali in cosa sarebbero diverse, se parliamo di egoismo?
SOLO perchè, dunque, sarebbe oggettivamente difficile per un bambino, che non ha ancora una personalità formata e matura, gestire il rapporto delle differenze tra la sua situazione e quella dei compagni di scuola o di giochi.
ovviamente, poi, questo genererebbe una forte discriminazione tra le coppie gay (uomo-uomo) per le quali l'adozione è spesso l'unico modo di avere figli, escludendo ricky martin, e le coppie lesbo, per cui tutto sommato non sarebbe per nulla difficile farsi mettere incinta una sera da uno ubriaco e crescersi il bambino per i fatti loro, a meno che tu non sostenga l'ipotesi di togliere un figlio ad una madre naturale solo perchè dichiaratamente gay, ipotesi sulla quale io non ti seguirò...
ma questo non è un mondo perfetto...
Un ragazzo può essere un bravo soggetto anche se gay, ma allora a che pro frequentare un bar (e ce ne sono) di soli gay? A me sembra una grossa emarginazione, non una conquista! Un gay deve essere libero di frequentare un bar dove ci sono anziani, etero, motociclisti e ragazze... ecco, ci dovrebbe essere questa libertà (è utopia la mia?) e non un altro recinto dove trovarsi assieme ma stare lo stesso isolati... Insomma, i bar per gay o i locali per gay io non li capisco, a volte sembra che si facciano male da soli...
non sono gay. ma provo ad immaginare la situazione.
tu sei un motociclista. adottato :ridi :ridi :ridi ma vabbè.
frequenti un forum di motociclisti.
perchè non frequenti un forum di mamme che parlano di allattamento, di anziani che parlano di dentiere, di ragazzine che parlano dei tokyo hotel?
sei libero di frequentarli quei forum? sì, credo.
eppure preferisci un forum di motociclisti.
ora, io sono gay. posso frequentare un bar in cui ci sono anziani e e ragazze? sì, credo.
e magari lo faccio tutte le mattine, facendo colazione, o il pomeriggio per l'aperitivo.
magari però una sera a settimana mi piace andare in un locale in cui ci sono persone con i miei "gusti" (non soltanto sessuali), con la musica che mi piace, in cui posso parlare degli argomenti che mi interessano con persone che hanno storie ed interessi simili ai miei.
tutto qua.
non ci vedo nulla di strano.
come ci sono i circoli arci, i circoli del biliardo, i circoli del bridge, così ci sono i circoli gay.
chi va al circolo del biliardo non può andare al bar di quelli che tirano a freccette? certo che può, e magari una sera a settimana ci va.
non vedo questa ghettizzazione volontaria di cui parli, ma magari, visto che non sono gay, ne ho un'opinione errata...
Quindi odio una coppia (etero o gay) che davanti ad un bambino, sia pure per strada e quindi in luogo pubblico, si slinguazza tutta.
Comprendo l'imbarazzo di un padre che deve spiegare al figlioletto perché quei due si baciano in quella maniera o perché lo fanno se sono tutti e due uomini.
odi? addirittura?
io biasimo...
trovo fuori luogo due ragazzi (uomo e donna) che trombano in strada su una panchina, e si chiama atto osceno in luogo pubblico.
ma mi piace abbracciare mia moglie in strada, tenerla per mano mentre passeggiamo, ogni tanto allungarle anche un bacetto, se se lo merita :)
e se questo è tollerato per me e mia moglie, DEVE essere tollerato anche per due ragazzi omosessuali.
solo questo. l'atto osceno è osceno sia che sia etero che omosessuale, ed è da evitare.
scusate se ho risposto altrettanto lungamente... :)
Grazie ragazzi e ragazze per i vostri interventi.
Permettetemi, però, un particolare grazie a cts per il suo. Per certi versi mi ha provocato un tremendo fastidio di cui dovrò capire le ragioni. Forse le parole, le argomentazioni, ancora non so. Ma se 'cè un'emozione, in me, vuol dire che ha raggiunto lo scopo di farmi pensare: questo è sempre positivo.
Più tardi ci penso, anche se già sò che per tutto il giorno avrò un tarlo nella testa. Mi conosco abbastanza bene e so altrettanto bene che spesso fatico a trovare le parole giuste per esprimere le mie idee. Mi ci vuole del tempo.
Comunque: sono davvero emozionato, credetemi, di leggere i vostri commenti su un argomento che evidentemente smuove gli animi e sono qui a chiedervi il permesso di usare le vostre parole, le vostre discussioni anche con i miei amici, se necessario usando anche l'intero testo da voi pubblicato.
In un tempo in cui la fa da padrone il linguaggio sms, la pubblicità, il consumo mordi e fuggi è raro trovare momenti di vera riflessione, per questo per me sono estremamente preziosi gli amici con cui si parla, ci si confronta e ci si arrabbia. Forse potra sembrare strano, ma si parla di omosessualità anche fra gli omosessuali.
Grazie ancora,
Mirko
Cts, sono sicura che il tuo intervento non susciterà alcun tipo di contrasto, penso tu abbia espresso un pensiero che, benchè utilizzando parole forti, sia ben formulato e "spiegato", di conseguenza non rischi di cadere in fraintendimenti anzi, personalmente apprezzo molto il fatto che anche tu abbia trovato il "coraggio" (riprendendo il tema del topic) di condividerlo con noi.
Detto questo, lasciami quotare in toto il post di Urano (anche se mi rode un po' :ridi). L' ostentazione è quanto di più fastidioso mi si possa presentare davanti ma , forse per questioni di probabilità statistica, noto nella mia vita di tutti i giorni molta più ostentazione etero che omo. Sarà che questa società ormai non premia più chi da uno tra tanti si dà da fare per emergere in maniera rispettabile , bensì chi la fa più grossa e plateale, raggiungendo immediatamente la notorietà e , cosa ancor più aberrante, l' ammirazione almeno da una parte di essa.
Omo o etero che siano, molte persone scelgono quest' ultima via; non sono nè psicologa nè psichiatra ma posso immaginare che chi a tutti i costi cerca l' ostentazione sia semplicemente alla spasmodica ricerca di attenzioni e conferme dall' esterno al solo scopo di accrescere un' autostima minata.
Per quanto riguarda l' ostentazione omosessuale di alcuni credo ci sia un ulteriore punto da prendere in considerazione e cioè che l' omosessualità, almeno in Italia, sia considerata "socialmente accettabile" solo da pochi anni orsono, motivo per cui, chi finalmente dopo anni di sicure lacerazioni interne, ha deciso di confessarla al mondo, ora, più per rigetto nei confronti di quella società che per altro, decide che il suo modo di essere gay debba essere plateale e soprattutto "fastidioso" per quei benpensanti che l' omosessualità non l' hanno mai accettata.
Ora, non entro nel merito se sia giusto o meno giusto questo, ho solo cercato di dare una spiegazione razionale ad alcuni comportamenti bizzarri di omo ed etero.
Per quanto concerne la natura.. la natura ha voluto che esistessero esseri umani eterosessuali per la gran parte ed anche omosessuali in parte minore fin dall' alba dei tempi, appellarsi alla natura non è quindi possibile se lei stessa ha deciso così. Possiamo appellarci però al fatto che un uomo abbia un diverso compito rispetto alla donna nella crescita del proprio figlio, e che ognuno di loro sia genitore per trasmettere al bambino una parte di sè che non sarebbe certamente completa se i genitori fossero dello stesso sesso.
Rendiamoci poi conto che la società di oggi ha iniziato da poco ad accettare l' omosessualità del singolo; non carichiamola di ulteriori responsabilità costringendola in così poco tempo ad accettare coppie di genitori gay... in questo processo chi ne farà le spese sarà solo colui che meno ha responsabilità, il bambino appunto.
Concludo riprendendo una frase di Urano "io non vado ad ostentare il mio essere etero". Giustissima, un omosessuale che non ostenta sarà più facilmente accettato e rispettato all' interno di una comunità composta prevalentemente da "non suoi simili" dal punto di vista delle preferenze sessuali rispetto a chi invece deciderà il contrario.
Un esempio è questo forum di motociclisti.. se ripetessi costantemente io, Pollon, donna, di essere etero, qualcuno penserebbe che il mio scopo primario non sia condividere con voi la mia passione per la moto e fare nuove amicizie, ma accalappiare qualche ignaro utente :ridi
Ecco perchè ritengo giusta e coraggiosa la decisione di mirkbike di comunicarci le sue preferenze sessuali una volta iscritto, evitando così anche eventuali strafalcioni innocenti da parte degli spammers del forum, ma credo che, una volta informati di questo, il tema non debba essere più volontariamente trattato. In questa community è il motociclismo che ci unisce mentre le tendenze sessuali nè ci uniscono, nè ci dividono, semplicemente per essere membro di er6italia non ci interessano.
Mirk, certo che puoi utilizzare cio' che scriviamo :ok
Volevo ribadire alcune cose secondo il mio modo di vedere :
1) Il sesso serve per procreare,per questo tutti gli esseri viventi sono divisi in maschi e femmine.
Per questo sostengo ancora che l'omosessualita' e' un atto contro natura.
Nel sostenere questo, mi allaccio a CTS e ad altri che asseriscono che quando si e' maggiorenni, non legati da vincoli parentali ed in piena liberta', ognuno tra le 4 mura di casa sua ha tutto il diritto di fare cio' che piu' gli piace.
2) Matrimonio. Ma parlate di quello religioso o di quello che si fa' in Comune?
Se parlate di quello in Comune allora sono d'accordo anche io sulla possibilita' di contrarlo, se intendete quello cattolico, neanche il Papa puo' smuovere questa mia convinzione e dico assolutamente no.
3) Non condivido le manifestazioni pubbliche di denuncia del tipo "ci siamo anche noi", vedasi Gay Pride.
Nello scrivere NOI, significa che c'e' anche un VOI ed ecco che la divisione prende corpo e parte proprio dai gay.
Ci ho partecipato per lavoro, e' stata un'esperienza interessante ma mi ha anche fatto ragionare su una cosa : sara' mica che nel voler farsi notare dalla societa' cadano in errore come a suo tempo il movimento femminista?
Sara' mica che far in modo che quel locale per soli gay diventi un ghetto?
Sara' mica che il modo piu' naturale per farsi accettare sia proprio il comportarsi normalmente, visto che anche i gay sono persone normali ma dai gusti sessuali omo?
Trovo proprio che il volersi far notare a tutti i costi, il voler sbandierare ai 4 venti che sono gay li possa ancora relegare in un angolo della societa'.
Ho avuto amici gay, e la cosa piu' bella era avere rapporti con loro (intendo personali eh? :D) esattamente identici agli amici etero.
3) Non condivido le manifestazioni pubbliche di denuncia del tipo "ci siamo anche noi", vedasi Gay Pride. (...)
Vedo che riappare spesso la questione "gay pride". Permettetemi due righe di storia, per farvi capire il perchè di questa manifestazione, che in Italia è relativamente nuova.
Nella notte tra il 27 giugno 1969, un venerdj, e il 28 giugno, allo Stonewall Inn, il locale nel cuore appartato del Greenwich Village, Manhattan, la polizia faceva una delle sue frequenti incursioni, manganellate e notti in cella, motivi occasionali per gli arresti.
Ma i gay questa volta reagirono. Due ore di tafferugli. I giorni successivi, picchetti di protesta e volantini di denuncia, ma soprattutto la prima marcia dellìorgoglio gay. Erano in cinquecento, i giornali ne parlarono con disprezzo. Oggi, trentìanni dopo, Stonewall è monumento nazionale, gli Stati Uniti si sono dotati di leggi che tutelano le coppie gay in molti paesi della federazione, i Gay Pride sono ormai un appuntamento fisso.
E' stata una conquista, non un desiderio di apparire a tutti i costi. So che può sembrare banale ma consiglierei a chi non l'svesse visto il film "Milk" del 2008 con Sean Penn.
Mirko
il prolema è che ora il gay pride si è trasformato in altro...perchè andarci vestiti in modo ridicolo e non vestiti come se si stesse andando a lavoro normalmente?pensa sarebbero molto più credibili...
Mirk, ho richiamato il Gay Pride perche' e' quello che ovviamente viene in mente per primo, ma sicuramente non e' l'unica manifestazione che potrei richiamare.
Comunque sia io ho visto sfilare tutto il corteo perche' ero di servizio proprio li in mezzo e non c'e' stato UN SOLO CARRO, una sola bandiera, un solo poster che evidenziasse il carattere storico della manifestazione.
A dirla tutta pareva piu' come la sfilata dei carri al carnevale di Viareggio, molto molto folkloristico, molto simpatico ed interessante come ho scritto prima, ma di valore storico assolutamente nulla.
Solo un modo per farsi notare e dire NOI CI SIAMO.
E' questo il messaggio che e' stato lanciato anche dalle bandiere esposte.
Per questo ribadisco che secondo me la via dell'accettazione passa per la normalita' quotidiana e non certamente per il baccano fatto con le vuvuzelas, le trombette ed i carri allegorici.
Se poi dev'essere un giorno per fare un po' di casino e divertimento allora alzo le mani.
Non vorrei stonare con una risposta rapida e fredda senza argomentazioni mie personali...ma mi sento il DOVERE di quotare ogni sillaba dell'intervento di Urano ...credo che sia riuscito a stendere in maniera impeccabile un'argomentazione perfetta in grado di spiegare ciò che anche io e molte altre persone a me vicine percepiamo in merito all'argomento.
Se in futuro mi capiterà di entrare in una discussione simile sono sicuro che Urano non disprezzerà che vengano usate le sue parole.
QUOTO URANO
QUOTO URANOMica s'era capito :ridi2
2) Matrimonio. Ma parlate di quello religioso o di quello che si fa' in Comune?
Se parlate di quello in Comune allora sono d'accordo anche io sulla possibilita' di contrarlo, se intendete quello cattolico, neanche il Papa puo' smuovere questa mia convinzione e dico assolutamente no.
PER L'AMOR DEL CIELO!
non confondiamoci.
ASSOLUTAMENTE sto parlando solo del matrimonio civile, da cui derivano i diritti civili di due cittadini della repubblica, tanto che il matrimonio religioso acquisisce valore di legame civile solo in virtù del concordato lateranense.
la chiesa cattolica, così come tutte le altre chiese, gruppi religiosi, associazioni culturali e di pesca sportiva possono ed HANNO PIENO DIRITTO di dare il loro "matrimonio" a chi pare a loro.
se io domani mi invento la chiesa del piripacchio e decido che possono convolare a nozze solo e soltanto di martedì due individui biondi di altezza non inferiore ad un metro e sessanta e con i cognomi che iniziano con lettere consecutive, beh, ho diritto di dare il mio foglietto di "matrimonio" solo a chi si attiene alle mie regole.
la chiesa cattolica dice che ti puoi sposare solo se sei uomo e donna, se hai tutti i sacramenti e se non ti sei mai sposato prima.
bene. hanno pienissimo diritto di sposare chi risponde ai loro requisiti.
io stesso ho seguito le loro regole ed ho un bel foglietto attaccato alla parete con il Papa che benedice la mia unione con Giulia, foglietto che ci è stato regalato dal padre francescano che ci ha sposati...
sono convinto che altri avranno il foglietto del rabbino, dell'imam o la foto del loro viaggio in india...
questo non c'entra nulla con quello che dovrebbero essere le leggi dello stato italiano, che, ricordo, è una repubblica laica per costituzione.
sulle questioni del gay pride come detto condivido la scarsa passione per l'ostentazione, ma continua a restarmi il dubbio di prima...
No, ecco, era meglio specificarlo che era quello civile :D
Menomale che "qualcuno" si fece passare per l'anticamera del cervello di specificare che l'unione religiosa cattolica doveva essere tra uomo e donna.
Ma nella religiosissima Spagna come hanno fatto a trovare una pezza a colori pure se specificato uomo/donna per sposarli?
è facile: basta avere dei politici che sono persone serie e si guadagnano i voti con quello che fanno o non fanno, invece che avere dei cialtroni che per accaparrarsi la poltrona sono costretti a fare marchettoni a questo o a quello perchè sennò nessuno si sognerebbe mai di considerarlo degno della società di cui fanno parte...
:D
Si ok, ma se in una religione si dice che il matrimonio si contrae solo tra biondi o tra chi e' alto minimo 1,60 ecc ecc com'e' possibile che un uomo possa essere considerato donna per potersi sposare?
Non stiamo andando un po' OT? Mi permetto.... ;)
Si ok, ma se in una religione si dice che il matrimonio si contrae solo tra biondi o tra chi e' alto minimo 1,60 ecc ecc com'e' possibile che un uomo possa essere considerato donna per potersi sposare?
temo di non aver capito la domanda... :dub
(è la seconda volta, oggi, che non capisco un post...forse devo tornare a dormire... :ridi :ridi )
Non stiamo andando un po' OT? Mi permetto.... ;)
assolutamente sì :D :D
Intendevo : visto che nel Cattolicesimo di dice che il matrimonio deve essere contratto tra uomo e donna, come hanno fatto in Spagna a sposare due uomini o due donne
ma mica li ha sposati la chiesa cattolica.
li ha sposati la spagna, che è uno stato indipendente dal vaticano.
poi, loro sono più cattolici di noi, ma evidentemente hanno capito qual'è la differenza tra una scelta di fede (che è una sacrosanta scelta privata) ed un diritto civile.
evidentemente non parliamo dell'iran... e neppure dell'italia... :(
Avevo inteso male allora :)
Ok, molti di voi dimenticano che io a casa non ho Internet e che quindi o scrivo dal lavoro (ma non posso che scrivere Welc :) me ai nuovi arrivati) o scrivo (con molta più calma) da casa di mio padre, che ha Internet.
Riprendo quindi con la massima calma il discorso.
è una discussione interessante, che si sta mantenendo su toni piacevoli e per la quale io sono molto contento, perchè ogni ragione di confronto è un momento di crescita per tutti e per la comunità che frequentiamo.
Questo vale anche per me.
la legge italiana dice che le persone non possono essere discriminate per la loro razza, sesso, religione, opinione politiche e preferenza sessuale.
nel tuo "o altro" all'interno di quest'altra frase che io condivido, farei risaltare l'aspetto dei diritti civili.
Sì, avevo scritto "altro" e intendevo un po' tutti gli aspetti relativi a questo, tranne ovviamente l'adozione di un bambino.
Se necessario approfondiremo questo argomento, ma temo che andremo un po' Off Topic (una mamma ha poteri speciali, secondo me, visto che percepisce qualsiasi mutamento del suo bambino).
l'omosessualità, quindi, è naturalissima, perchè il sesso non è fatto solo per procreare, in natura.
................
è fatto esclusivamente per procreare solo per alcuni ristretti gruppi sociali umani, che come abbiamo visto è un essere molto poco naturale... :D :D :D
Guarda, non è che ti smentisco in pieno, assolutamente. Sono abbastanza d'accordo con te. Ma per "natura" possiamo intendere anche un mucchio di altre cose che sono solide perché costruite su un rapporto millenario uomo-donna.
Non posso continuare perché il discorso devierebbe, ma se vi capita vi consiglio di leggere un bellissimo libro, "Perché le donne non sanno leggere le cartine - e gli uomini non si fermano mai a chiedere" di Allan & Barbara Pease. Titolo spiritoso a parte, spiega tantissime cose dei comportamenti dell'uomo e della donna e sviscera anche i problemi sorti con la parità uomo-donna o le relazioni omosessuali. Ma non mi dilungo, dico solo che non ti smentisco in pieno e passo al punto successivo.
in questi termini, questa tua affermazione è inattaccabile: io non apprezzo le ostentazioni, omo o etero che siano.
per la parte omo, non le apprezzo perchè io non vado in giro a dire "ciao, io sono eterosessuale" ....quindi non vedo perchè molti omosessuali si premurano di informarmi delle loro preferenze...
Giusto per la cronaca, io detesto il tipo che si vanta dei tanti cm. del suo attrezzo riproduttivo.
Quindi la pensiamo alla stessa maniera: l'esibizionismo è controproducente.
ma ora rispondimi sinceramente: ha, la checca fracassona col tacco 15 rosa e le alucce da angioletto che sbraga i maroni al gaypride, lo stesso effetto, ti genera lo stesso fastidio, riceve la stessa accoglienza sociale del tamarro con la golf aerografata e la musica a palla, del palestrato superpompato, del cumenda mechato che parcheggia in quinta fila il cayenne perchè lui può?
COOOSAAAA????
Guarda, Urano, che mi danno tutti lo stesso fastidio, non c'è differenza se l'idiota di turno è gay o etero!
Un esempio? Nella prima puntata de "Le Iene Show" della settimana ormai trascorsa c'era un uomo che prometteva un posto di lavoro con alte provvigioni purché la malcapitata di turno andasse a letto con lui! Ripeto: "consenzienti"! Lì non c'è consenso ed io un tipo del genere lo ucciderei all'istante senza processo, altroché.
Così come, ti ripeto, mi dà enormemente fastidio vedere un questuante che per impietosirmi mi presenta il figlio col moccio al naso: quel padre (o presunto tale) che non pulisce il naso del figlio, mi fa schifo quanto un omosessuale che sculetta chiassoso per la strada.
Ho ancora il sentimento dell'indignazione, io. In grandi cose e in piccole cose che oggi facciamo passare tutti (sigh!) per "normali"...
non è che ai primi si rimprovera l'ostentazione perchè suona brutto rimproverare altro mentre agli altri si perdona l'ostentazione perchè magari preferiamo farci gli affari nostri?
Ripeto: mi fanno schifo tutti e due gli esempi. Ti dirò di più. Sempre nella prima puntata de "Le Iene Show" della settimana ormai trascorsa c'era un servizio dei ricchi e della crisi... poverini, non possono più spendere le migliaia di euro al "Billionaire" o non si possono più permettere 400 euro di carburante per il giretto dell'isola con lo yatch privato.
Io mi indigno.
Se hai una banconota da 500 euro sei padronissimo di farne quello che vuoi, è tua!
Ma se in pubblico ti accendi un sigaro con la banconota, ecco che sei solo un miserabile che non capisce una sacco di cose della vita: il tuo gesto offende chi si spacca la schiena da mattina a sera e porta a casa neppure 1/100 di quella somma.
Insomma non faccio una classifica di ciò che indigna più o meno: l'esibizionismo (al pari del ricatto sessuale o sentimentale) è da condannare sempre e ferocemente, secondo me.
.....SOLO perchè, dunque, sarebbe oggettivamente difficile per un bambino, che non ha ancora una personalità formata e matura, gestire il rapporto delle differenze tra la sua situazione e quella dei compagni di scuola o di giochi.
Quoto.
...a meno che tu non sostenga l'ipotesi di togliere un figlio ad una madre naturale solo perchè dichiaratamente gay, ipotesi sulla quale io non ti seguirò...
Non seguirmi perché non ho un'idea diversa dalla tua. La madre lesbica rimane la madre naturale del bambino, secondo me non ci sono differenze tra una madre lesbica ed una etero a livello di bene voluto al bambino, anche se ritorno a chiedermi come fa un bambino ad accettare una cosa così difficile come l'avere due madri.
Ma, come dici tu, questo non è un mondo perfetto...
perchè non frequenti un forum di mamme che parlano di allattamento, di anziani che parlano di dentiere, di ragazzine che parlano dei tokyo hotel?
sei libero di frequentarli quei forum? sì, credo.
eppure preferisci un forum di motociclisti.
Mah, non so, non so. Mi sembra logico un bar dove ci si riunisce per motivi di hobby/lavoro/passione, meno un bar dove si riunisce per motivi di sesso. Insomma, non comprendo un bar per scambisti o un bar per lesbiche o un bar per feticisti o cose del genere.
Questo forse è un mio limite, ma è così.
odi? addirittura?
io biasimo...
Che dirti, è un sentimento di fortissima repulsione, ma forse perché mi metto troppo nei panni dei soggetti imbarazzati, in quel momento.
l'atto osceno è osceno sia che sia etero che omosessuale, ed è da evitare.
D'accordo, completamente. C'è una piccolissima differenza di vedute tra me e te, ma non la spiego per non perderci in piccoli dettagli (anche perché poi mi sembrerebbe di ribattere giusto per avere ragione ma non è così).
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Grazie ragazzi e ragazze per i vostri interventi.
Di nulla. Questa è la prima volta su tre discussioni simili su tre Forum differenti che intervengo solo perché hai avuto il merito di chiedere una cosa particolare in una maniera garbata e non aggressiva.
Per certi versi mi ha provocato un tremendo fastidio di cui dovrò capire le ragioni.
Beh, mi spiace. Non credo di avere amici o conoscenti omosessuali, ma sicuramente se li avessi, loro non mi confesserebbero mai di esserlo perché appena si accenna ad un discorso sui gay il mio fastidio è palese. Ma è palese solo per un motivo: che ci discuto a fare se non capiranno mai i veri motivi del mio fastidio? Forse con l'(avanzata) età sono diventato più intollerante su certi argomenti e quindi non mia va di perdere tempo.
Grazie a te ho potuto scriverlo, quindi ho aperto a voi il mio modo di pensare che non è così razzista come sembra.
Ma se 'cè un'emozione, in me, vuol dire che ha raggiunto lo scopo di farmi pensare: questo è sempre positivo.
Quoto.
sono qui a chiedervi il permesso di usare le vostre parole, le vostre discussioni anche con i miei amici, se necessario usando anche l'intero testo da voi pubblicato.
Scherzi? Chiedi il permesso? E che sei, su una altro Forum che-non-nomino sul quale c'è scritto che il contenuto del Forum è interamente di proprietà dei padroni del Forum stesso? :D
Ah! Padroni delle mie idee!!! :D Che assurdità!
Tranquillo, lavora di copia e incolla in tutta calma!
In un tempo in cui la fa da padrone il linguaggio sms, la pubblicità, il consumo mordi e fuggi è raro trovare momenti di vera riflessione, per questo per me sono estremamente preziosi gli amici con cui si parla, ci si confronta e ci si arrabbia.
Guarda come scrivo (anzi, come hanno scritto tutti coloro che sono intervenuti).
Non noti niente nel modo di scrivere?
Niente SMS, ci sono gli accapo dopo il punto, ci sono gli spazi tra i paragrafi. Questo è il modo giusto di rispettare non solo la lingua italiana (che se lo merita) ma anche chi ci legge.
Se volgiamo esprimere un sentimento e lo facciamo con uno stile di scrittura approssimativo, ritengo che perdiamo gran parte dell'efficacia del messaggio che intendiamo diffondere (nonché l'attenzione in chi ci legge).
Chiudo perché sono OT, ma viva chi scrive bene (o si sforza di farlo, ecco!) :D
Forse potra sembrare strano, ma si parla di omosessualità anche fra gli omosessuali.
Embè? Qui si parla di motociclette tra i motociclisti! :D
Scherzo, eh?
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ora, più per rigetto nei confronti di quella società che per altro, decide che il suo modo di essere gay debba essere plateale e soprattutto "fastidioso" per quei benpensanti che l' omosessualità non l' hanno mai accettata.
Uhm, spiegazione intrigante, questa, ma ancora non accetto la platealità dell'orgoglio gay, Pollon.
Non so se sia la stessa cosa, ma ti porto un esempio (perdonami, sono vecchio e quindi il mio è un esempio da vecchi, con parole dure ma sincere).
Solo in tempi recenti la nostra italica società ha "accettato" i down. Prima li chiamava "mongoloidi" e li nascondeva alla vista di tutti perché davano fastidio.
Domanda: ti risulta che i down sfilano platealmente perché finalmente la gran parte gli idioti benpensanti ha capito che questi ragazzi e queste ragazze sono come loro?
No, non lo fanno.
E allora? Non è la stessa cosa?
Forse no, ma io continuo a non accettare l'esibizionismo gay.
Per quanto concerne la natura.. la natura ha voluto che esistessero esseri umani eterosessuali per la gran parte ed anche omosessuali in parte minore fin dall' alba dei tempi, appellarsi alla natura non è quindi possibile se lei stessa ha deciso così.
Aspetta, aspetta.
Probabilmente quando metto di mezzo la natura forse non posso accettare che, col tempo, tutto diventi "normale".
Mi spaventa che oggi nessuno si indigni per le nefandezze che accadono e mi spaventa il fatto che, pian pianino, alcune aberrazioni sessuali (attenti: non includo l'omosessualità!) diventino "naturali". Aborrisco tante deviazioni sessuali, ma al giorno d'oggi sembra che chiedere sesso in cambio di lavoro sia diventata "semplicemente" una cosa riprovevole, quasi una quisquilia...
Anche qui mi fermo, sennò vado OT e non voglio.
Rendiamoci poi conto che la società di oggi ha iniziato da poco ad accettare l' omosessualità del singolo;
Speriamo non accetti mai altre cose, ma la vedo nera...
Ecco perchè ritengo giusta e coraggiosa la decisione di mirkbike di comunicarci le sue preferenze sessuali una volta iscritto, evitando così anche eventuali strafalcioni innocenti da parte degli spammers del forum, ma credo che, una volta informati di questo, il tema non debba essere più volontariamente trattato. In questa community è il motociclismo che ci unisce mentre le tendenze sessuali nè ci uniscono, nè ci dividono, semplicemente per essere membro di er6italia non ci interessano.
Perfetto! Concordo! :)
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Volevo ribadire alcune cose secondo il mio modo di vedere :
1) Il sesso serve per procreare,per questo tutti gli esseri viventi sono divisi in maschi e femmine.
Per questo sostengo ancora che l'omosessualita' e' un atto contro natura.
Nel sostenere questo, mi allaccio a CTS e ad altri che asseriscono che quando si e' maggiorenni, non legati da vincoli parentali ed in piena liberta', ognuno tra le 4 mura di casa sua ha tutto il diritto di fare cio' che piu' gli piace.
Concordo con crazyhead, ovviamente.
Comunque una delle cose che più spero di fare a breve è quella di incontrare Mirkbike e di stringergli la mano. ;)
Nello scrivere NOI, significa che c'e' anche un VOI ed ecco che la divisione prende corpo e parte proprio dai gay.
In due righe crazyhead ha espresso il concetto magnificamente!
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il prolema è che ora il gay pride si è trasformato in altro...perchè andarci vestiti in modo ridicolo e non vestiti come se si stesse andando a lavoro normalmente?pensa sarebbero molto più credibili...
Infatti. Quello che dice Mirko sulle origini del Gay Pride mi indigna, però se io (e tantissimi tanti come me) non ne conosco le origini, non vi sembra che proprio il Gay Pride debba essere a farmele conoscere?
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E finiamo con una battuta per distenderci:
se io domani mi invento la chiesa del piripacchio e decido che possono convolare a nozze solo e soltanto di martedì due individui biondi di altezza non inferiore ad un metro e sessanta e con i cognomi che iniziano con lettere consecutive, beh, ho diritto di dare il mio foglietto di "matrimonio" solo a chi si attiene alle mie regole.
Ragazzo, in questo modo tu non avrai mai un solo seguace..... :D
Rieccomi,
mi son preso del tempo per leggere e rileggere i vostri post.
Il risultato è che per certi versi sono d'accordo con tutte le vostre affermazioni .
POLLON: Mi è sembrato giusto e probabilmente più indicato dichiarare la mia omosessualità. Non sia mai che uno sguardo più interessato del solito possa suscitare reazioni indignate, per il semplice fatto di non sapere. Spesso la gente si indigna solo perché non sa la ragione del tuo osservare. Sarà che io preferisco guardare in faccia le persone, piuttosto che girarmi dall'altra parte e far finta di nulla. Talvolta questo fa male, perché si vedono schifezze in giro, ma preferisco saperlo e magari agire di conseguenza piuttosto che non osservare e dimenticare.
E' il disprezzo che si comunica anche con gli occhi che fa arrabbiare l'altro/a. Esprime rifiuto, diversita, schifo verso quello che, magari, solo non si conosce. Grazie POLLON
CTS: Tu ed io potremo parlare per ore e sinceramente spero anch'io di poterti stringere la mano, ma credo che questo sposterebbe di poco i nostri modi diversi di pensare. Ma non è forse questa la ricchezza che caratterizza l'umanità? Nei limiti della decenza, della tolleranza, della coscienza, le opinioni diverse sono la linfa della civiltà. Pensa se ad un certo punto tutto il mondo si fosse fermato a pensare che la forza vapore era l'unica possibile per far muovere un oggetto. Te la immagini la errina a vapore???? :confused: Sulla tematica omosessuale, sul valore dell'orgoglio gay, sul perchè di tutto cio che vuoi nei confronti degli omosessuali sono stati scritti centinaia di libri. C'è chi dice si e chi dice no, ma va bene cosi. "una parola in più ed una fucilata in meno", questo è ciò che penso. Hai mai letto dei forum in cui si parla dei vantaggi del raffreddameno a liquido rispetto a quello ad aria? Eppure si continuano a fare gli uni e gli altri, col risultato che mi è capitato di vedere un ducati monster fumante e colante e la tizia che mi dice, dopo averle fatto notare che forse la sua motina stava prendendo fuoco "è che se la spengo (stava prendendo un caffe e gelato) poi non riesco a riaccenderla"... Contenta te :) Grazie anche a te CTS.
URANO: Quoto a pieno tutto ciò che hai detto in questo topic. Mi incuriosice sapere se questo è un tuo percorso interiore, intellettuale, oppure perché hai avuto modo di conoscere PERSONE omosessuali. Perchè questa mia curiosità? Perchè leggendo i tuoi interventi in altre discussioni notavo una diversa posizione, talvolta più "definitiva" e senza via di scampo, per chi volesse proporti soluzioni diverse. Posso stringere la mano anche a te? Grazie URANO dei tuoi interventi e di quelli futuri.
CrazyHead: Che dire Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Sogno il momento in cui mi ammanetterai a letto e chissà cosa combinerai :festa. A parte gli scherzi, apprezzo davvero la tua capacità di sdramatizzare e di riportare su toni amichevoli anche la discussione più sottile. Sono le persone come te che fanno divertente e piacevole discutere. Magari al prossimo Pride, vedendo una altissima e biondissima Dragqueen chiedile una piuma del suo costume. Vedrai che le si spalancheranno gli occhi per la gratitudine e senza parole ti farà capire che non è li per fare del male a nessuno, ma solo per festeggiare la possibilità di "essere", dopo secoli di frusta e cipolle. Come dicevo sopra, gli occhi, spesso più delle parole, sanno raccontare meglio e con più profondità. :] Grazie CH.
A tutti gli altri, che sono intervenuti, o che solo hanno letto, grazie ma, vi ricordo, che il Topic, pur avendo avuto un piacevole risvolto, deviando verso il discorso prettamente omosessuale, era partito con una diverso intento. "Avete mai comunicato ad altri una parte importante di voi stessi? Che emozione ha suscitato? Paura del rifiuto, o necessità di sincerità?".
Comunque entrambi gli argomenti OT o T sono, per me entusiasmanti!
Grazie a tutti
Mirko
URANO: Quoto a pieno tutto ciò che hai detto in questo topic. Mi incuriosice sapere se questo è un tuo percorso interiore, intellettuale, oppure perché hai avuto modo di conoscere PERSONE omosessuali. Perchè questa mia curiosità? Perchè leggendo i tuoi interventi in altre discussioni notavo una diversa posizione, talvolta più "definitiva" e senza via di scampo, per chi volesse proporti soluzioni diverse.
Mirko
:(
non c'è mai via di scampo, caro Mirko...
potremmo dire che "il destino è quel che è..." :ridi :ridi
ma, hai letto mie differenti posizioni sul tema dell'omosessualità? non pensavo di aver detto cose diverse, almeno non negli ultimi 20-25 anni...
forse su altri argomenti...
però ogni argomento richiede una specifica posizione, non credi?
per non parlare di quei numerosissimi argomenti per i quali non ho alcuna posizione, percè semplicemente non mi interessano o non ho una preparazione sufficiente a permettermi di crearmi una posizione.
non ho mai capito questa necessità di molti di avere un'opinione su tutto, a qualunque costo... :)
sul perchè delle mie posizioni, non so dirti: ho conosciuto e frequentato relativamente molti omosessuali, in effetti. di alcuni non sapevo neppure con certezza l'orientamento sessuale, perchè, come ho detto, non ho mai invaso la privacy altrui, nè loro si sono sentiti in dovere di esprimermi qualcosa che evidentemente nessuno di noi considerava una sostanziale "differenza".
questo forse mi ha aiutato...
d'altra parte non sono mai stato chiuso dentro un concetto rigido del "maschile/femminile": forse il mio aspetto, di certo non granchè "macho", e le mie preferenze estetiche o comportamentali mi hanno messo in posizione più favorevole per un percorso interiore, come dici tu.
quello che mi sembra evidente è che tra alcuni di noi si instaurano dei rapporti elettivi, che possono essere affettivi, intellettuali o sessuali.
io ho le mie preferenze: a me piacciono di solito persone di sesso femminile, e dico di solito perchè finora è sempre stato così e perchè l'idea di avere un approccio "fisico" con uomini che non ho difficoltà a definire "belli" o con uomini per i quali ho un profondo rapporto affettivo non mi attira per nulla. però è una constatazione di un dato di fatto, cioè la consapevolezza che semplicemente non mi piacciono, non un mio rifiuto su base educativa o culturale.
in effetti non riesco neppure a capire come una donna possa avvicinarsi fisicamente ad un uomo.
d'altra parte a me piacciono donne con poco seno, per esempio, che molti arrivano a considerare una forma di omosessualità latente, quindi bo...
quello di cui sono certo è che pur avendo frequentato persone omosessuali il mio mondo non si è disintegrato, la mia famiglia si è sfaldata pur essendo eterosessuale, nè in nessun modo mi sono mai sentito minacciato da chi ha gusti diversi dai miei.
anzi per dirla tutta credo di trovarmi molto, molto vicino ad una parte del movimento lgbt: le lesbiche. hanno ragione loro. :okk :okk :okk :okk :okk
Mirko, questo è tutto un altro argomento...
Vista la delicatezza della questione, che potrebbe portare ad eventuali falmes (cosa che non vogliamo assolutamente) e, visto che il tema del topic è un altro, cancello il post.
Per ulteriori chiarimenti ci sono gli MP. :ok
Ciao ricky.
L'ho postato qui, perche se ne era parlato qui...
Mirko
Mister Orange
13/10/10, 11:53
Nel botta e risposta non serve quotare il messaggio prima del tuo
Vi ho letto con attenzione
Trovo interessante e civile il percorso discussivo, e mi congratulo con voi tutti
Una cosa,una parola che racchiude un concetto ricorrente in moltissimi post,secondo il mio parere va chiarita,
il concetto di NORMALITA'
Cosa vuol dire normalita'?
Per i cattolici avere piu' di una moglie e' bigamia,reato previsto dal codice credo civile,inferno fiamme e quant'altro,per i mussulmani e' una cosa accettabilissima ,appunto normale.......
Per un ramo della religione mormone avere figli con piu' donne e' un reato contro le leggi di Dio......per l'altro ramo,sempre mormone guai a non farlo,si disobbedisce ad un comandamento divino".....andate e moltiplicatevi..."
Per i cattolici i vari testamenti dove si narra di matusalemme vissuto mille anni...,le stesse,.sono solo figure retoriche utilizzate per spiegare alle menti semplici di quei tempi concetti piu' complessi,l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri rappresenta una figura retorica per spiegare alle genti arabe il cencetto di anima che risorge
.......per i testimoni di Geova invece sono realta' assolute ed incontestabili.
Ora
Non intendo fare concettualita' sulle religioni e rispetto tutti,quello che mi premeva,e spero di averlo fatto in modo culturalmente,cerebralmente e grammaticalmente corretto,risiede nel cinvolgervi per quanto lo desideriate,sia chiaro,nell'analizzare la mia ipotesi che determina la NORMALITA' non come un fatto palpabile,granitico,assoluto direi....divino.....ma semplicemente come un parametro sociale definito in base alle culture alle latitudini alle societa' che lo perseguono.
Alla luce di cio' e rispettando tutte le opinioni espresse civilmente,cosa e' normale e cosa non lo e'?
Certo esistono concetti ,come l'uccidere,il rubare,ecc...ecc......che sono concetti assoluti,ma lo sono universalmente,qui parliamo di comportamenti sociali,i quali,fatto salvo la postilla "....tra adulti consenzienti e non imparentati......."non sono nemmeno parzialmente raffrontabili
Mi domando e Vi domando......ma se una cosa non rientra nel concetto di normalita' o di diversita' da essa e
non e' indiscutibilmente etichettabile come bruttura umana o amoralita'(il rubare ,uccidere et similia di cui sopra), e' giusto che si differenzi da un comportamento comune,sociale a cui liberamente aderire o non aderire?
Desidererei porre alla Vs attenzione un dato,non un commento,solo un dato crudo,asettico,una fotografia ,poi ognuno legge interpreta contraddice approva,benissimo,anzi ottimo
E' scentificamente provato con ben 15 anni di ricerche eseguite dal MIT in USA che coppie di soli uomini o sole donne con figli adottivi,NON hanno minimante influito sulla sfera sessuale o sociale degli stessi a causa delle loro preferenze omosex,quindi i figli di queste coppie sono cresciute socialmente perfettamente"liberi di decidere" tanto che nemmeno l'1% ha seguito una preferenza omosessuale nel seguito della sua vita.
Ovviamente questo e' un dato che desidera solo e solamente esprimere i fini della ricerca stessa,non esprimere giudizi,quindi e' provato che due uomini o due donne NON sono vincolanti culturalmente o socialmente sulle vite dei figli a loro affidati.
Una ultima cosa
Io mi domando e credetemi tremo nel farlo
E' piu' condizionante socialmente,psicologicamente,culturalmente una coppia omosessuale di persone che
vivono la loro vita con figli adottivi in modo comune.......o una famiglia etero dove il padre torna a casa ubriaco e pesta la moglie?
Eppure sulla possibilita' di adozione da parte della prima coppia si discute.......sulla seconda no.........
.................Allora,dove risiede ,che cosa e' la "normalita'"
Grazie
Jojoev
Vi ho letto con attenzione
Trovo interessante e civile il percorso discussivo, e mi congratulo con voi tutti
Una cosa,una parola che racchiude un concetto ricorrente in moltissimi post,secondo il mio parere va chiarita,
il concetto di NORMALITA'
Cosa vuol dire normalita'?
Per i cattolici avere piu' di una moglie e' bigamia,reato previsto dal codice credo civile,inferno fiamme e quant'altro,per i mussulmani e' una cosa accettabilissima ,appunto normale.......
Per un ramo della religione mormone avere figli con piu' donne e' un reato contro le leggi di Dio......per l'altro ramo,sempre mormone guai a non farlo,si disobbedisce ad un comandamento divino".....andate e moltiplicatevi..."
Per i cattolici i vari testamenti dove si narra di matusalemme vissuto mille anni...,le stesse,.sono solo figure retoriche utilizzate per spiegare alle menti semplici di quei tempi concetti piu' complessi,l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri rappresenta una figura retorica per spiegare alle genti arabe il cencetto di anima che risorge
.......per i testimoni di Geova invece sono realta' assolute ed incontestabili.Per quanto riguarda cio' che ti ho quotato, continuo a rispondere col concetto di cui sono fermamente convinto, nonostante i tentativi di farmi notare che nel mondo animale (extra umano) l'omosessualita' sia "normale".
Avere piu' mogli ed avere figli con donne diverse costituisce una deviazione relativa dal concetto di uomo-donna.
Il fine primo del sesso e' la procreazione, e' per quello che le specie esistono.
Se passasse il concetto che uomo-uomo e donna-donna fosse una cosa regolare, si dovrebbe affermare che anche la fine di una specie per mancanza di nascite (dovuta appunto all'omosessualita') sia una cosa regolare.
Ad esempio, una comunita' chiusa di soli gay e' destinata a finire.
Questo almeno per quanto riguarda il discorso puramente materiale.
Poi possiamo parlare quanto si vuole della deviazione dal concetto esposto sopra ed ammettere che possa anche essere normale l'accoppiamento tra sessi uguali, pero' per una serie di ragioni che prescindono dal motivo dell'esistenza dei sessi opposti.
Questo sempre senza alcun pregiudizio e con il massimo rispetto per tutti.
Eppure,se vogliamo scendere nel puro tecnico- biologico,e solo per il piacere di discorrere con te,potrei sempre con massima pacatezza,smentirti
In una comunita' costituita da coppie solo omosex,la continuazione della specie sarebbe garantita dall'iseminazione artificiale grazie al "seme" maschile depositato in modo "clinico"
nell'utero femminile,cosa per altro gia' avvenuta con successo in diversi casi (soprattutto coppie etero con difficolta' genetiche procreative)di cui la stampa
sia scentifica che non si e' largamente occupata.
Sempre,e lo ribadisco se vogliamo ridurre il tutto ad un fatto genetico,ma non credo,permettimi,che tu abbia pensato solo a questo aspetto,anzi sono certo che tu NON lo abbia fatto.
P.S.
Lo chiarisco solo per dovere di cronaca, io sono etero,ripeto,lo ribadisco solo ed unicamente per dover di cronaca,nessun altro motivo
Grazie
Jojoev
Si, ne ho sentito parlare della procreazione assistita :okk ma non e' questo il punto.
In provetta si puo' fare qualunque cosa, ma e' sempre un terzo che deve intervenire per la procreazione.
Qui stiamo parlando del rapporto 1:1 uomo-donna, donna-donna, uomo-uomo.
Che poi, se vogliamo buttarla semplicemente sulla statistica, well..... possiamo dire che se le specie continuano ad esistere e' perche' statisticamente l'accoppiamento maschio-femmina e' quello predominante, per cui, sempre statisticamente, se la quasi totalita' segue questa strada, potremmo anche dire che la normalita' (statisticamente parlando) e' quella.
La questione iniziale sollevata da Mirko mi ha fatto ricordare il mio primo ragazzo (definirlo primo ragazzo è un pò grossa, visto la tenera età..) Non c'è stato nulla tranne qualche bacio semi-innocente ma ricordo la sua straordinaria sensibilità. In breve poi il "fidanzamento" è finito come è iniziato, come un gioco.
Ebbene, a distanza di qualche anno, ho scoperto che è inequivocabilmente gay (che sia io la responsabile di questa scelta :confused:) Sono passati gli anni,siamo rimasti amici, ora ci siamo un pò persi di vista, ma ogni tanto ci si incontra e si chiacchera del più e del meno.
Ma la domanda che mi faccio è questa: perchè non mi ha mai detto nulla?
Ancora adesso infatti mi chiedo perchè non mi abbia mai parlato della sua omosessualità (lo sono venuta a sapere da altre persone e poi vedendo i suoi atteggiamenti) anche solo per confidarsi delle sue difficoltà (visto che probabilmente aveva già dei "dubbi" quando usciva con me). Perchè non ha mai detto nulla neanche dopo, quando ci incontravamo e ci raccontavamo come ci andava la vita??
In fin dei conti credo di essere stata l'unica sua "donna".
Io ci sono rimasta male (più del fatto che non me ne abbia mai parlato, che del fatto che sia gay) Ecco, caro Mirko, un caso in cui sarebbe stato meglio se l'interessato avesse parlato ...
E' scentificamente provato con ben 15 anni di ricerche eseguite dal MIT in USA che coppie di soli uomini o sole donne con figli adottivi,NON hanno minimante influito sulla sfera sessuale o sociale degli stessi a causa delle loro preferenze omosex,quindi i figli di queste coppie sono cresciute socialmente perfettamente"liberi di decidere" tanto che nemmeno l'1% ha seguito una preferenza omosessuale nel seguito della sua vita.
Questo punto non penso sia in discussione; l' orientamento sessuale di un figlio non credo nemmeno io venga minimamente influenzato dall' orientamento dei suoi genitori.
Per quanto riguarda invece la sfera sociale, beh, qui il fatto che la società non sia ancora così avanti da "non notare" l' omosessualità, avrebbe irrimediabilmente al giorno d' oggi delle ripercussioni sulla vita sociale di un bambino, guardiamoci in faccia ma soprattutto guardiamoci intorno. Quando un figlio di una coppia gay non dovrà sentirsi diverso rispetto ad un figlio di eterosessuali agli occhi dei coetanei e dei genitori dei coetanei, quando nessuno ne parlerà come qualcosa di extra-ordinario (appositamente non uso la parola normale) , solo lì avremo raggiunto il massimo grado di accettazione da parte della società.
La società cambia, negli ultimi anni sicuramente in maniera molto più rapida rispetto ai decenni precedenti. Passi avanti ne sono stati fatti ma forzature per accelerare i processi più del dovuto sono deleterie, credo in questo caso per gli stessi omosessuali in una società prevalentemente etero che li considererebbe dei "pretenziosi".
Si dovrebbe apprezzare ciò che in poco tempo si è raggiunto dopo decenni, secoli di discriminazione, senza volere ottenere sempre di più e sempre più in fretta. Ed avere comprensione, gli etero per gli omo, e gli omo per gli etero.
E mai dimenticare che un figlio implica l' essere altruisti. Non paragoniamo un padre che da ubriaco picchia moglie e figli con una famiglia composta da genitori gay. Violenza è violenza punto, ed è da condannare. Il voler essere genitori non è violenza.
Ma altruismo non significa solamente non desiderare il male delle persone, ma volerne il bene. E qui dove viviamo noi, in Italia nel 2010, un figlio di genitori gay certamente non vivrebbe una situazione semplice dal punto di vista sociale, se qualcuno di voi la percepisce diversamente sono tutta orecchi ;)
Pollon, te l'appoggio in tutto e per tutto :ok
E' piu' condizionante socialmente,psicologicamente,culturalmente una coppia omosessuale di persone che
vivono la loro vita con figli adottivi in modo comune.......o una famiglia etero dove il padre torna a casa ubriaco e pesta la moglie?
Eppure sulla possibilita' di adozione da parte della prima coppia si discute.......sulla seconda no.........
Ho letto tutto con particolare attenzione ed interesse anche se per carattere parlo poco.
Permettimi di dissentire su quest'ultima affermazione...(evidenziata in grassetto)
L'iter per l'adozione (in Italia o nel mondo) dovrebbe essere regolata da ben precise regole ed "esami" per i genitori, anche psicologici.
Per questo ci sono gli assistenti sociali, che, teoricamente, dovrebbero addirittura vagliare se allontanare o meno un figlio BIOLOGICO da un padre(o madre) alcolista e violento.
Spero di aver espresso chiaramente e serenamente il "mio" concetto.
Ciao ciao
Damn
Permettimi,sempre con serena pacatezza,di risponderti
Non so se tu hai mai avuto occasione di dover usufruire del servizio sociale,e mi auguro che tu non lo abbia mai dovuto verificare.
Io per mio padre purtroppo si'..............
Credimi resteresti sbalordito,ti garantisco che non e' come alla logica di tutti noi sembrerebbe
soprattutto purtroppo nel sud italia.
Se ci sono genitori violenti ,spesso non ci sono denunce,e tutto rimane immoto
.......ma se la segnalazione parla di genitori single o gay.............
Jojoev
---------- Post added at 10:55 ---------- Previous post was at 10:40 ----------
Per Pollon
Scusa ma pacatamente dissento
Visto che viviamo in un villaggio globale,visto che il buon gusto e l'intelligenza la civilta' e la liberta' non sono delimitate ne' da confini nazionali ne' da passaporti,perche' in USA problematiche di accettazione sociale non sussistono e noi facciamo tanti distinguo,dal sapore provinciale??Con questo non mi permetto di dire che tu sia provinciale,sia chiaro
Inoltre
Non paragoniamo genitori violenti con.......?????
Ma tu hai idea di quanti abusi su minori non vengono denunciati in Italia,commessi dalla "classica famiglia etero...per bene e mai denunciati?"Allora non nascondiamoci dietro discorsi bellissimi sul piano teorico,ma inutili sul piano pratico,dei ma,dei non si dovrebbe ne e' lastricata la via dell'abisso.......la realta' e' l'alzata immediata di scudi contro chi e' gay,indifferentemente da cio' che potrebbe dare,amore ,educazione,comprensione ecc...ecc....,vedendo solo cio' che una tradizione "antica" e un po'"ridicola"al giorno di oggi sopravvive ancora.
L'america una volta si raggiungeva in un mese con navi a vela oggi in 8 ore in classe comfort......se non guardassimo avanti,se non ci imponiamo il dovere- coraggio di farlo da adesso......probabilmente torneremo a vestirci di pelli ed abitare in caverne
Grazie
Jojoev
P.S
Vedo il tuo orecchio teso:)
Io ritengo che nell'educazione e crescita di un figlio, la differenza non la faccia la scelta sessuale dei genitori, quanto ciò che questi possono insegnare ai figli. L'educazione e i valori sono un fattore indipendente dalle scelte sessuali dei genitori, tranne nei casi, chiaramente , di pedofilia.
Permettimi,sempre con serena pacatezza,di risponderti
Non so se tu hai mai avuto occasione di dover usufruire del servizio sociale,e mi auguro che tu non lo abbia mai dovuto verificare.
Io per mio padre purtroppo si'..............
Credimi resteresti sbalordito,ti garantisco che non e' come alla logica di tutti noi sembrerebbe
soprattutto purtroppo nel sud italia.
Se ci sono genitori violenti ,spesso non ci sono denunce,e tutto rimane immoto
.......ma se la segnalazione parla di genitori single o gay.............
Jojoev
Speriamo di non usufruirne mai :)
Mi spiego meglio...
Il mio era un modo per dire che teoricamente c'è "un'arma" per "difendere" un bambino dai genitori delinquenti, ma non esiste (al giorno d'oggi) "un'arma" per difendere un bambino da suoi coetaneni (al parco o all'asilo o alle elementari ecc) che sono l'innocente specchio della società, del sentito dire, dei loro genitori (bigotti o ignoranti o stupidi o semplicemente che hanno il loro modo di vedere il mondo; lungi da me il giudicarli).
Se poi il servizio sociale italiano (io avevo scritto: "italia o nel mondo") fa c a c a r e c'è tutta un'altra questione da sviscerare... ma mi pare che siamo assolutamente OT anche se è un po' la linea da pagina 2 :D
Ciao ciao
Damn
Personalmente credo che di discussioni sull'omosessualità ne abbiamo fatte fin troppe e credo che non era questa la riflessione a cui ci invitava Mirko, ma la seguente ...
Vi chiedo: avete mai confidato qualcosa di importante di voi stessi ad altri e vi siete sentiti meglio?
Era più forte la paura del rifiuto o il desiderio di condividere per togliersi d'addosso il fastidio della menzogna?
A parte i primi posts, siamo tornati a parlare di esibizioni del gay pride, di matrimoni, di adozioni, di amici degli amici gay o lesbo ... mancava la solita riflessione sull'AIDS che le statistiche dicono essere maggiormente diffuso tra i giovani omosessuali e avremmo ripetuto uno dei soliti vecchi topic già archiviati.
Non fraintendetemi, vi prego, ma è la mia sensazione ...
Per rispondere a Mirko, credo che si possa confidare qualcosa di importante di se stessi e di sentirsi meglio, ma bisogna farlo solo con persone di cui ci si fida ciecamente e che si sa che ci potrebbero capire ed aiutare. Non dimentichiamoci che si incontra sempre di tutto, anche in questo forum, e che sicuramente qualcuno potrà usare quanto confidato per fare del male, anche involontariamente o in buona fede.
Il fatto che a confidarsi ci si sente meglio è ampiamente documentato dai cristiani durante la confessione e chiunque dice sempre che dopo la confessione ci si sente meglio, liberi da un peso e sicuri che comunque non si sarà mai rifiutati poichè si ha la massima fiducia nel sacerdote.
Lo stesso deve avvenire per le confidenze, dove il sacerdote è sostituito da persone di cui ci si fida.
E se poi ci si fida di un forum nazionale che può essere letto da tutto il mondo e l'universo dotato di protocollo IP ... allora ben venga ... :ok
Io ritengo che nell'educazione e crescita di un figlio, la differenza non la faccia la scelta sessuale dei genitori, quanto ciò che questi possono insegnare ai figli. L'educazione e i valori sono un fattore indipendente dalle scelte sessuali dei genitori, tranne nei casi, chiaramente , di pedofilia.
Sei un grande!
---------- Post added at 15:27 ---------- Previous post was at 15:22 ----------
... mancava la solita riflessione sull'AIDS che le statistiche dicono essere maggiormente diffuso tra i giovani omosessuali e avremmo ripetuto uno dei soliti vecchi topic già archiviati.
Permettimi di puntualizzare, perche è comunque una questione che mi sta a cuore.
Le statistiche parlano chiaro, la diffusione del contagio da HIV è stabile tra le persone omosessuali, che resta il gruppo a minor incidenza. Mentre è aumentata fra le persone eterosessuali ed in particolar modo fra le donne eterosessuali.
Permettimi,sempre con serena pacatezza,di risponderti
Non so se tu hai mai avuto occasione di dover usufruire del servizio sociale,e mi auguro che tu non lo abbia mai dovuto verificare.
Io per mio padre purtroppo si'..............
Credimi resteresti sbalordito,ti garantisco che non e' come alla logica di tutti noi sembrerebbe
soprattutto purtroppo nel sud italia.
Se ci sono genitori violenti ,spesso non ci sono denunce,e tutto rimane immoto
.......ma se la segnalazione parla di genitori single o gay.............
Jojoev
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Per Pollon
Scusa ma pacatamente dissento
Visto che viviamo in un villaggio globale,visto che il buon gusto e l'intelligenza la civilta' e la liberta' non sono delimitate ne' da confini nazionali ne' da passaporti,perche' in USA problematiche di accettazione sociale non sussistono e noi facciamo tanti distinguo,dal sapore provinciale??Con questo non mi permetto di dire che tu sia provinciale,sia chiaro
Inoltre
Non paragoniamo genitori violenti con.......?????
Ma tu hai idea di quanti abusi su minori non vengono denunciati in Italia,commessi dalla "classica famiglia etero...per bene e mai denunciati?"Allora non nascondiamoci dietro discorsi bellissimi sul piano teorico,ma inutili sul piano pratico,dei ma,dei non si dovrebbe ne e' lastricata la via dell'abisso.......la realta' e' l'alzata immediata di scudi contro chi e' gay,indifferentemente da cio' che potrebbe dare,amore ,educazione,comprensione ecc...ecc....,vedendo solo cio' che una tradizione "antica" e un po'"ridicola"al giorno di oggi sopravvive ancora.
L'america una volta si raggiungeva in un mese con navi a vela oggi in 8 ore in classe comfort......se non guardassimo avanti,se non ci imponiamo il dovere- coraggio di farlo da adesso......probabilmente torneremo a vestirci di pelli ed abitare in caverne
Grazie
Jojoev
P.S
Vedo il tuo orecchio teso:)
Jojoev , ho vissuto diversi anni all' estero per mia scelta e tutt'ora, dopo 5 anni dal ritorno in patria, trascorro la metà del mio tempo fuori dai nostri confini per lavoro... Mi sono fatta un'idea mia in tutto questo tempo sulle differenze culturali tra paese e paese (quelli che conosco ovviamente) e forse proprio per questo mi permetto di intervenire, sempre dal basso della mia "tenera" età ovvio :ridi
Il villaggio globale è una grande invenzione degli ultimi anni che tende a farci dimenticare che ognuno di noi porta con sè, senza che nemmeno se ne accorga, abitudini comportamentali, sociali e di pensiero fortemente condizionate dalle proprie origini. Non c'è nulla di male in questo, semplicemente un bambino nasce, cresce e si forma, e l' ambiente in cui vive gioca un ruolo fondamentale nella sua formazione. Non sono una sociologa, ma ci vuole poco ad ammettere che sia così.
Quando ti trovi all' estero improvvisamente confrontato con modi di pensare diversi dai tuoi, e devi vivere e sopravvivere, credimi, solo lì ti rendi conto di quanto tu sia "diverso". Allora che fai, cerchi di adeguarti , fai tuo ciò che puoi far tuo, vuoi essere meno diverso da un lato per sentirti più a tuo agio in quella società, ma dall' altro vuoi mantenere la tua diversità di cui sei orgoglioso e che ti caratterizza.
Comunque sia, lì capisci davvero quanto il retaggio culturale che è frutto di centinaia di anni di storia, ci abbia reso così diversi e quindi propensi ad accettare i cambiamenti nella società in modi totalmente differenti.
Non dirmi che tutto il mondo è paese per favore... il globale non esiste, nemmeno l' europeo esiste, nemmeno l' italiano medio esiste... sono confini economici e geografici che abbiamo voluto o dovuto imporci per comodità e per necessità politiche ed economiche, non perchè abbiamo poi così tanto in comune.
Quindi , partendo da questo punto di vista "esterno", io guardo ciò che c'è intorno a me, ora, in Italia, se vuoi in Lombardia ed in una città direi non proprio vecchio stile e bacchettona come Milano. E neppure qui un figlio di genitori gay passerebbe inosservato e potrebbe crescere in maniera "serena" come tanti altri figli.
Per quanto riguarda il tuo commento sugli abusi in una famiglia etero, scusami ma non lo capisco. Ho detto che la violenza va condannata, e questa mi pare sia violenza. Alzare gli scudi contro i gay? Ti chiedo per favore di rileggere tutti i miei commenti e se poi pensi che io lo faccia, ne possiamo riparlare volentieri. Proprio io che parlavo di comprensione ed accettazione... :dub
Un ultimo commento sul fatto di guardare avanti... hai ragione, sempre guardare avanti (anche se a volte pagherei per tornare per un giorno ai tempi di quand' ero bambina) ma la società cambia comunque, è inevitabile, tutto si evolve, e speriamo in bene... ciò che non vorrei sono le forzature quando i tempi non ci sono ancora. Ho detto di prepararsi lentamente al cambiamento ma di non avere fretta, tutto qui, o il cambiamento invece di essere accettato si scontrerà contro un muro di cemento.
Il mio era un modo per dire che teoricamente c'è "un'arma" per "difendere" un bambino dai genitori delinquenti, ma non esiste (al giorno d'oggi) "un'arma" per difendere un bambino da suoi coetaneni (al parco o all'asilo o alle elementari ecc) che sono l'innocente specchio della società, del sentito dire, dei loro genitori (bigotti o ignoranti o stupidi o semplicemente che hanno il loro modo di vedere il mondo; lungi da me il giudicarli).
Verissimo quanto su riportato.
Ricordo che negli anni '70 essere figli di divorziati era una vergogna perché tutti gli altri bambini additavano l'incolpevole figlio.
Ricordo che negli anni '70 vedevo sempre, la mattina prima di andare a scuola, un bambino down nascosto in un portone mentre attendeva il pullmanino che doveva portarlo in istituto e naturalmente nessuno voleva manco avvicinarsi a lui.
Ecco perché asserisco che non è bene che i gay adottino figli: gli altri bambini ancora non sono pronti ad accettare coetanei di genitori così "diversi" da loro.
Gentile pollon
Anche io non mi considero un giovanotto ho 45 anni sono anche cittadino Usa dove ho vissuto diversi anni.
Precisato questo
Mi trovo a dissentire, sempre con il garbo che da entrambe le parti ha contraddistinto questo nostro piacevole scambio di opinioni,su alcune tue asserzioni.
Il villaggio globale non e' una garbata filosofica teoria,ma una realta' certa ed accertata;che sia imperfetto e migliorabile e' cosa sempre auspicabile,come lo e' il "restringimento dei tempi di percorrenza tra stato e stato e il conseguente progressivo avvicinamento dei modelli sociali.
Una volta tanto "importiamo", invece di cose futili,comuni e di bereve durata, (leggi mode,stili musicali,comportamenti ed espressioni gergali)conceti di civile coesistenza.......forse ne trarremo giovamento per noi e per i nostri figli.
Due errori non fanno una cosa giusta
Se il nostro sistema di valutazione sociale e' vetusto e lo e' da tempo,non trovo giustificativo,ma pecca; per centinaia di anni si e' cercata la pietra filosofale che tramutava tutti i metalli in oro.......ma ora vive solo nei film di Harry Potter eppure e' stato radicato,come fattibilita' e concettualita', per moltissimi anni in tutte le societa' europee del tempo.
Alla luce di cio'
I cambiamenti saranno lenti,ma se si indirizzano verso nuove realta' culturalmente accrescitive
del modello sociale,dovrebbero sempre essere supportate sinergizzate dalle persone di buona volota',non lasciate a prendere polvere in un cassetto perche' tanto.....si e' sempre fatto cosi'.
Probabilmente mi sono espresso male,chiedo venia,non ho mai voluto od inteso far risaltare la tua giusticazione, in qualche modo, o la tua volonta' di sdoganare la violenza su minori.
Per quanto riguarda la tua affermazione su Milano "piccola citta' dai grandi confini territoriali,a mio garbato avviso trovo la stessa affermazione un ossimoro.E' socialmente accertato che le grandi citta' sono veri e propri motori dei cambiamenti sociali strutturali,a differenza dei centri piu' piccoli dove gli stessi,seguono gli stessi processi in tempi piu' lunghi.E' chiaro che con questa mia asserzione non intendo sminuire o criminalizzare in nessun senso o modo,le "rivoluzioni di costume e di piu' profonda radicazione dei centri urbani di piu' piccola popolazione.
Concludendo
Io ritengo che l'immobilita' o la "velocita' ridotta di cambiamenti basilari per l'accettazione del " mutare della marea" ,dell'esondazione fertile e democratica di processi a beneficio del vivere pacifico e civile di tutti,DEBBANO essere sempre incoraggiati,con processi correttivi del cammino migliorativi,certo, ma se lasciati immoti .....perche' si e' sempre fatto cosi',o perche' la gente "sonnecchia sullo status quo" del retaggio passato si crei solo e solamente un punto di grave debolezza...non di progresso per il bene comune e per la civile coesistenza.
Finisco citando Lord Byron
".......Se il buon Dio avesse voluto che l'umanita' vivesse guardando al passato invece che auspicando il futuro,ebbene,credo che noi tutti oggi avremmo gli occhi posizionati sul retro del capo.......e non sotto la fronte........"
Grazie
Jojoev
Concludendo
Io ritengo che l'immobilita' o la "velocita' ridotta di cambiamenti basilari per l'accettazione del " mutare della marea" ,dell'esondazione fertile e democratica di processi a beneficio del vivere pacifico e civile di tutti,DEBBANO essere sempre incoraggiati,con processi correttivi del cammino migliorativi
Hai ragione, ma con una sola eccezione a mio avviso, se coloro che ne fanno le spese per quest' accelerazione dei processi sono i bambini di cui parlavamo. E con questo ribadisco che non metto assolutamente in discussione l' affetto, la dedizione o l' ottima educazione che dei bravi genitori gay, così come dei bravi genitori etero, sarebbero in grado di dare ai propri figli bensì l' atteggiamento che parte della società ha ancora nei confronti dell' omosessualità.
Ma evidentemente la vediamo in maniera diversa, e meno male che è così' ;)
Gentile CTS
Scusa ,desiderei una precisazione,perche temo di non aver compreso il senso del tuo messaggio e ringraziandoti di una tua eventuale risposta,mi scuso di questa mia difficolta' comprensiva.
Detto questo ,mi domando,ti domando.....e desidererei chiedere a tutti voi,una opinione su quanto mi appresto a considerare ,domandarti ,domandarvi......
E ti sembra che l'esempio da te riportato del bimbo diversamente abile costretto a nascondersi,sia un modello tale da essere giustificativo e perseguito nel tempo da una societa' che si definisce civile.......oppure una pecca,un "buco nero" di incredibile ignoranza(quindi di persone che ignorano modelli decisamente piu' democratici e civili di accettazione e convivenza)da correggere ed eliminare attraverso un processo di informazione educativa sociale di importanza fondamentale?
Grazie
Jojoev
E ti sembra che l'esempio da te riportato del bimbo diversamente abile costretto a nascondersi,sia un modello tale da essere giustificativo...
Non credo che cts volesse giustificare nulla, penso ti stesse solo esponendo quale sia la realtà delle cose, oggi.
Poi figurati, con la maleducazione che hanno i ragazzini oggi, la scuola diventerebbe un ring...
Ti ringrazio della tua precisazione ,mi permette di esplicare meglio il concetto da me espresso.
Il "giustificare" non era certo rivolto nei confronti di CTS,ma bensi' di un modo generale e generalizzato di affrontare le problematiche di inserimento sociale e di accettazione da parte della "popolazione" della societa' detta "comune"e del suo modo di "sentire" ed interpretare le problematiche.
Concordo con te pienamente sulla tua considerazione riguardante la cosidetta"cattiveria innocente" dei bambini in ambito scolastico,motivo in piu',a mio avviso,per unirci tutti in un percorso educativo,che limiti e restringa "il campo" fino ad eliminare la percezione delle non uguaglianze ,fisiche,o sociali,nell'ottica del raggiungimento di un piu' elevato senso civile democratico,e di un vivere piu' sereno di tutti.
Grazie
Jojoev
Bene, ricky86 ha espresso pienamente quello che volevo dire: già una volta i bambini non erano pronti ad accogliere un loro coetaneo diverso, figuriamoci oggi che ci riempiamo la bocca di belle parole come "solidarietà", "diversamente abile" o "integrazione" (tutto sulla carta: purtroppo in una classe scolastica c'è e ci sarà sempre l'elemento destinato a soccombere alle angherie dei più forti e più vigliacchi e ci saranno sempre i compagni omertosi. Non volevo uscire OT, ma spero di essermi spiegato sui disagi ai quali va incontro un bambino percepito dai suoi coetanei come diverso - carattere più docile, figlio di gay, figlio di genitori poveri e quindi non vestito all'ultima moda, eccetera).
Qui non si parla di mode lessicali,ma di realta' universalmente deprecate e corregibili....almeno da chi non si vuole stanzializzare su concetti di immobilita' assoluta,liberissimo di farlo (parlo in generale),ma non facciamolo passare come "comportamento mentale"buono ,giusto,soprattutto utile.
Mi piace molto la tua grassettattura della definizione PERCEPITO,permettimi la facezia,l'occhio a volte inganna.......Perche' non ci uniamo tutti nel costruire"un paio di occhiali" che permetta a tutti di vedere le cose per cio' CHE SONO.........e non PER CIO' CHE DESIDERIAMO SIANO, o ci e' utile o giustificabile vedere?
Certo.....ci vuole la serena disposizione e la buona volonta' di tutti......ma se mai iniziamo....se mai gettiamo il cuore e la mente oltre l'ostacolo..........
Grazie
Jojoev
magari mirk potrebbe non essere d'accordo con l'andamento di questo topic, visto che la sua domanda era un'altra
"Vi chiedo: avete mai confidato qualcosa di importante di voi stessi"
direi che per me lo era ( ma non pensate chissà che ;) )
"ad altri"
alla mia famiglia
"e vi siete sentiti meglio?"
..effettivamente no, ma ciò è dipeso dalla loro reazione...non cercavo approvazione...forse nemmeno sostegno...però speravo nella comprensione...magari convinta che l'affetto avrebbe aiutato.
Errore...sono stata egoista a non capire che gli avrebbe dato fastidio...e la loro reazione anche adesso a distanza di anni mi rattrista...ma questo mi ha aperto gli occhi ( e qualche ferita in più).
"Era più forte la paura del rifiuto o il desiderio di condividere per togliersi d'addosso il fastidio della menzogna?"
Le bugie pesano...e alla lunga" recitare" rovina tutto ...però bisogna essere intelligenti e sapere con chi si può essere veramente se stessi.
Inutile negare che tale esperienza mi ha portato ad essere..diciamo... "molto sulle mie"
Piccolo intervento en passant...per rispondere alle domande iniziali...
Buona pausa pranzo :eat
Effettivamente questo dubbio ha colto anche me,quindi.
Ringrazio tutti per il piacevole e garbato scambio di opinioni e.......passiamo ad altro
P.S.
Mi riferisco all'ultimo messaggio di crazy head
:)
Grazie
Jojoev
magari mirk potrebbe non essere d'accordo con l'andamento di questo topic, visto che la sua domanda era un'altra
Ch, mi piacciono entrambi le direzioni che ha preso il topic.
Devo dire che non immaginavo nemmeno lontanamente che qui si potesse parlare liberamente anche di certi argometni.
Sono ancor più contento di aver comprato la mi errina e, di conseguenza, di essere entrato nel forum!
Mirko
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