nuZz
18/10/10, 15:32
Apro questo post per raccontarvi la mia esperienza con Erminia in Abruzzo. Ieri pomeriggio, domenica 17-10-2010 alle ore 14:15 parto da Aversa con l'intento di raggiungere la bellissima strada che da San Donato conduce a Forca D'Acero.
Il percorso seguito precisamente è stato: Aversa (rifornimento da Fabozzi - 15 euri) - Superstrada fino a Teverola - Santo Tammaro - Capua - Teano - Caianiello - Cassino. Continua.
Arrivato a Cassino, sempre senza fermarmi, alla grossa rotonda (quella dopo Panorama), giro a sinistra per percorrere la superstrada Sora/Avezzano. Dopo circa 20 kilometri, c'è l'uscita Atina/ Ponte Malfa/Madonna di Canneto. Questa (ma anche altre) conducono a Forca d'Acero.
Percorro questa uscita che dopo circa 10 kilometri conduce a San Donato. Giunto a San Donato ho iniziato a sentire il brivido del freddo che entra nelle ossa.
Ero vestito con il giubbotto che uso anche d'estate in cui ho messo l'imbottitura. Sotto avevo magliettina intima e t-shirt maniche lunghe. Jeans e antipioggia per le gambe e stivaletto adidas (urge abbigliamento adeguato, mi son detto).
All' altezza di San Donato prima di salire per la magnifica Forca, ho indossato anche l'antipioggia sopra, giusto per coprire ancora un po la parte alta. Ma a poco è servita tutta sta roba, perchè vi assicuro che ho sofferto come non mai il freddo! Soprattutto alla faccia e alle gambe. Per il viso in particolare devo affrontare il problema perchè suppongo che il mio casco non sia ottimale. Mi fa sentire troppo l'aria, come se non l'avessi e questo non mi sta bene.
Il casco è questo o tipo questo: http://www.feridax.com/feridax/email_images/Airoh_page_graphic.jpg
e ... prendo troppa aria.
La giacca è questa nella foto: http://www.er6italia.com/cpg/albums/userpics/15606/IMG_0543.jpg
Tornando a noi... parto alle ore 14:15 e arrivo su a Forca d'Acero alle 15:30. Scendo sul versante opposto e mi ritrovo sopra Villetta Barrea. Li mi fermo al bar/ristorante per rinfocillarmi e soprattutto perchè stavo per perdere la sensibilità delle dita delle mani. Prendo una grappa, un semplice acquavite di moscato della Chardonnay. Non sono una persona particolarmente loquace ma i due gentili signori al bar, mi invitano a parlare porgendomi delle domande sulla provenienza, sul freddo ecc. ecc.
Il padre tra i due, un signore sui 70, mi invita ad andare piano, mi dice che su queste strade c'è un morto ogni settimana e che la strada è piena di croci. Io esclamo un semplice "uhm" (ma intanto mi gratto le p***e) e gli rispondo: "Questa settimana ci è già stato il morto?"
Faccio plin-plin, pulisco la visiera e riparto.
Scendo fino a Villetta Barrea e mi si apre un bivio. Bisogna scegliere: destra Barrea, dunque casa. Sinistra Passo Godi/Lago Scanno. Dunque siccome ero in vena di distruggermi, mi sono avviato verso i miei altri 40 kilometri e dunque i miei altri 80 kilometri di distanza da casa mia (informazione servitomi dal gentil vecchietto al bar di prima).
Obiettivo: Lago Scanno.
Strada molto bella. Facsimile (cit. vecchietto) della salita da San Donato a Forca.
Mi sono divertito tantissimo e il freddo è stato completamente debellato dalla grande emozione delle pieghe. Si guida benissimo, la strada mi piace e da 1 a 10 do un 9 pieno per Forca, e un 8,5 per Passo Godi.
Giunto a passo Godi, trovo un paesaggio bellissimo ma che sicuramente sarà ancor più bello d'inverno.Chiedo ad un simpatico uomo delle montagne, quanto dista il lago di Scanno il quale mi risponde 20 kilometri. Intanto il suo figlioletto faceva scoppiettare petardi di Natale, di quelli gialli.
Sicchè mi devo ricredere perchè già avevo percorso un bel po di strada fino al passo Godi e il lago non mi sembrava poi così vicino.
Mi accorgo intanto di aver oramai percorso i miei 180 kilometri dalla partenza da casa e la benzina inizia a scarseggiare. Un po preoccupato per la troppa presenza di natura e per la poca presenza di umani, mi accingo a rallentare in vista di una eventuale spintonata. Tra una curva e un'altra, arrivo nel paesino prima di lago Scanno. Li faccio benzina al Self e metto altri 10 euri e siamo a 25.
Mi accorgo che sta facendo buio e sono ancora a Godi... a circa 180 km da casa. Meglio che mi avvii, ho pensato. Sicchè mi avvio verso il rientro, lago Scanno sarà per la prossima volta.
Arrivato giù in paese, dopo Villetta Barrea, c'è un famoso bivio Napoli - Napoli sia a destra che a sinistra. Decido di andare a sinistra perchè anche se si allunga un pochettino, c'è la superstrada (bene o male) scorrevole fino a Venafro. Sono tremendamente infreddolito, gli occhi gonfi! Mi gira la testa. Ma arrivo sano e salvo a Venafro, dove mi fermo prima di arrivare a Caianiello.
Faccio plin-plin, prendo un caffè. Le mani e le gambe mi tremano. Sono un po stanco, anzi, molto stanco. Ho male al collo che mi procura un po di giramenti. Senza pensarci troppo, mi rimetto in viaggio per raggiungere Caianiello e da li prendere l' autostrada per Caserta Sud. Dunque mi rivesto. E' oramai buio inoltrato. Sono le ore 19:35.
Riparto. Finalmente arrivo in paese. Finalmente un po di caldo, un po di smog, un po di traffico. Giro a destra per dirigermi verso l'entrata in autostrada.
Salgo sulla pallostrada (A1 - Roma/Napoli) e raggiungo Caserta sud. Pago 2,40 euri. Devio per Aversa per salire sull'asse mediano. E da li fino a casa, scendendo ad Aversa Sud. Orario di arrivo: 20:15, 6 ore in moto o quasi e 344,5 kilometri percorsi in totale.
Conclusione?
Strada: bellissima. Quasi da pista.
kilometri: 344,5 km.
Paesaggio: mozzafiato (anche un po per il freddo).
Costi: 15 benz + 10 benz + 2,40 autos + 0,80 caff + 1,50 grapp = 29,70 euri (non sono arrivato in riserva).
Clima: freddo.
Tempo: 14:15 - 20:15.
Foto: nessuna, i'm so sorry.
Da questa esperienza ho capito che per andare in giro in montagna (o in ogni caso per viaggiare d'inverno), occorre un buon abbigliamento, altrimenti la bellezza dei luoghi e delle curve, viene smorzata dalla sensazione di freddo che persiste per tutta la durata del tragitto.
Mani, piedi e viso devono essere ben coperti.
Ricapitolando il tragitto: Aversa - Capua - Cassino - Sora/Avezzano - San Donato - Forca D'Acero - Villetta Barrea - Passo Godi - Villetta Barrea - Venafro - Caianiello - Caserta - Aversa.
Good Travelling.
"The travelling is not a common place".
Il percorso seguito precisamente è stato: Aversa (rifornimento da Fabozzi - 15 euri) - Superstrada fino a Teverola - Santo Tammaro - Capua - Teano - Caianiello - Cassino. Continua.
Arrivato a Cassino, sempre senza fermarmi, alla grossa rotonda (quella dopo Panorama), giro a sinistra per percorrere la superstrada Sora/Avezzano. Dopo circa 20 kilometri, c'è l'uscita Atina/ Ponte Malfa/Madonna di Canneto. Questa (ma anche altre) conducono a Forca d'Acero.
Percorro questa uscita che dopo circa 10 kilometri conduce a San Donato. Giunto a San Donato ho iniziato a sentire il brivido del freddo che entra nelle ossa.
Ero vestito con il giubbotto che uso anche d'estate in cui ho messo l'imbottitura. Sotto avevo magliettina intima e t-shirt maniche lunghe. Jeans e antipioggia per le gambe e stivaletto adidas (urge abbigliamento adeguato, mi son detto).
All' altezza di San Donato prima di salire per la magnifica Forca, ho indossato anche l'antipioggia sopra, giusto per coprire ancora un po la parte alta. Ma a poco è servita tutta sta roba, perchè vi assicuro che ho sofferto come non mai il freddo! Soprattutto alla faccia e alle gambe. Per il viso in particolare devo affrontare il problema perchè suppongo che il mio casco non sia ottimale. Mi fa sentire troppo l'aria, come se non l'avessi e questo non mi sta bene.
Il casco è questo o tipo questo: http://www.feridax.com/feridax/email_images/Airoh_page_graphic.jpg
e ... prendo troppa aria.
La giacca è questa nella foto: http://www.er6italia.com/cpg/albums/userpics/15606/IMG_0543.jpg
Tornando a noi... parto alle ore 14:15 e arrivo su a Forca d'Acero alle 15:30. Scendo sul versante opposto e mi ritrovo sopra Villetta Barrea. Li mi fermo al bar/ristorante per rinfocillarmi e soprattutto perchè stavo per perdere la sensibilità delle dita delle mani. Prendo una grappa, un semplice acquavite di moscato della Chardonnay. Non sono una persona particolarmente loquace ma i due gentili signori al bar, mi invitano a parlare porgendomi delle domande sulla provenienza, sul freddo ecc. ecc.
Il padre tra i due, un signore sui 70, mi invita ad andare piano, mi dice che su queste strade c'è un morto ogni settimana e che la strada è piena di croci. Io esclamo un semplice "uhm" (ma intanto mi gratto le p***e) e gli rispondo: "Questa settimana ci è già stato il morto?"
Faccio plin-plin, pulisco la visiera e riparto.
Scendo fino a Villetta Barrea e mi si apre un bivio. Bisogna scegliere: destra Barrea, dunque casa. Sinistra Passo Godi/Lago Scanno. Dunque siccome ero in vena di distruggermi, mi sono avviato verso i miei altri 40 kilometri e dunque i miei altri 80 kilometri di distanza da casa mia (informazione servitomi dal gentil vecchietto al bar di prima).
Obiettivo: Lago Scanno.
Strada molto bella. Facsimile (cit. vecchietto) della salita da San Donato a Forca.
Mi sono divertito tantissimo e il freddo è stato completamente debellato dalla grande emozione delle pieghe. Si guida benissimo, la strada mi piace e da 1 a 10 do un 9 pieno per Forca, e un 8,5 per Passo Godi.
Giunto a passo Godi, trovo un paesaggio bellissimo ma che sicuramente sarà ancor più bello d'inverno.Chiedo ad un simpatico uomo delle montagne, quanto dista il lago di Scanno il quale mi risponde 20 kilometri. Intanto il suo figlioletto faceva scoppiettare petardi di Natale, di quelli gialli.
Sicchè mi devo ricredere perchè già avevo percorso un bel po di strada fino al passo Godi e il lago non mi sembrava poi così vicino.
Mi accorgo intanto di aver oramai percorso i miei 180 kilometri dalla partenza da casa e la benzina inizia a scarseggiare. Un po preoccupato per la troppa presenza di natura e per la poca presenza di umani, mi accingo a rallentare in vista di una eventuale spintonata. Tra una curva e un'altra, arrivo nel paesino prima di lago Scanno. Li faccio benzina al Self e metto altri 10 euri e siamo a 25.
Mi accorgo che sta facendo buio e sono ancora a Godi... a circa 180 km da casa. Meglio che mi avvii, ho pensato. Sicchè mi avvio verso il rientro, lago Scanno sarà per la prossima volta.
Arrivato giù in paese, dopo Villetta Barrea, c'è un famoso bivio Napoli - Napoli sia a destra che a sinistra. Decido di andare a sinistra perchè anche se si allunga un pochettino, c'è la superstrada (bene o male) scorrevole fino a Venafro. Sono tremendamente infreddolito, gli occhi gonfi! Mi gira la testa. Ma arrivo sano e salvo a Venafro, dove mi fermo prima di arrivare a Caianiello.
Faccio plin-plin, prendo un caffè. Le mani e le gambe mi tremano. Sono un po stanco, anzi, molto stanco. Ho male al collo che mi procura un po di giramenti. Senza pensarci troppo, mi rimetto in viaggio per raggiungere Caianiello e da li prendere l' autostrada per Caserta Sud. Dunque mi rivesto. E' oramai buio inoltrato. Sono le ore 19:35.
Riparto. Finalmente arrivo in paese. Finalmente un po di caldo, un po di smog, un po di traffico. Giro a destra per dirigermi verso l'entrata in autostrada.
Salgo sulla pallostrada (A1 - Roma/Napoli) e raggiungo Caserta sud. Pago 2,40 euri. Devio per Aversa per salire sull'asse mediano. E da li fino a casa, scendendo ad Aversa Sud. Orario di arrivo: 20:15, 6 ore in moto o quasi e 344,5 kilometri percorsi in totale.
Conclusione?
Strada: bellissima. Quasi da pista.
kilometri: 344,5 km.
Paesaggio: mozzafiato (anche un po per il freddo).
Costi: 15 benz + 10 benz + 2,40 autos + 0,80 caff + 1,50 grapp = 29,70 euri (non sono arrivato in riserva).
Clima: freddo.
Tempo: 14:15 - 20:15.
Foto: nessuna, i'm so sorry.
Da questa esperienza ho capito che per andare in giro in montagna (o in ogni caso per viaggiare d'inverno), occorre un buon abbigliamento, altrimenti la bellezza dei luoghi e delle curve, viene smorzata dalla sensazione di freddo che persiste per tutta la durata del tragitto.
Mani, piedi e viso devono essere ben coperti.
Ricapitolando il tragitto: Aversa - Capua - Cassino - Sora/Avezzano - San Donato - Forca D'Acero - Villetta Barrea - Passo Godi - Villetta Barrea - Venafro - Caianiello - Caserta - Aversa.
Good Travelling.
"The travelling is not a common place".