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Visualizza la versione completa : Kiva.org


murtle
26/02/11, 16:09
Ciao a tutti!

Apro questo topic per parlarvi di Kiva, un'organizzazione Non-profit basata sul microcredito di cui ho letto oggi su autoblog (http://www.autoblog.it/post/31962/autoblog-ford-focus-global-drive) e vi riporto qui sotto l'articolo scritto da Gianluca Pezzi.

Cos’è Kiva.org? Chi segue anche Ecoblog forse ne avrà sentito parlare: ce ne eravamo occupati nel 2007 con un paio di post parlando appunto del microcredito. Come riporta Wikipedia, si tratta di uno strumento economico che permette l’accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione nei paesi in via di sviluppo. La difficoltà di accedere al prestito bancario a causa dell’inadeguatezza o della mancanza di garanzie reali e delle microdimensioni imprenditoriali, ritenute troppo piccole dalle banche tradizionali, non consente a queste attività produttive di avviarsi e svilupparsi libere dall’usura.

Con il microcredito, quindi, si cerca di aiutare le persone a sviluppare piccole realtà imprenditoriali. Considerate piccoli villaggi in Africa, Asia o Sud America. Riuscire a portare all’esterno i propri prodotti significa aprirsi a mercati diversi, così come aprire un piccolo negozio può rappresentare l’arrivo di merci che non erano mai arrivate prima. Con il microcredito, si da la possibilità concreta a chi ha voglia ed un pizzico di spirito imprenditoriale, di perseguire un miglioramento non solo economico, ma anche “morale”. Sostenere le persone nel loro Paese, quindi, affinché si metta in moto il volano dell’economia che possa essere di beneficio per tutti.

Ecco allora che Kiva funziona da intermediario tra il mondo della rete e le organizzazioni locali. E’ possibile quindi effettuare dei miniprestiti, che verranno rimborsati in un certo periodo. Diciamo subito che Kiva non è a scopo di lucro, così come non lo sono i prestiti: non aspettatevi tassi o percentuali di guadagno. E’ possibile scegliere l’area geografica, così come il tipo di attività ed addirittura le singole persone. Non solo: ogni organizzazione locale ha un livello di rating, che rappresenta la solvibilità dei prestiti effettuati. Come ogni tipo di finanziamento, c’è sempre un livello di rischio, ed è giusto conoscerlo: ognuno sceglierà autonomamente come comportarsi di conseguenza.

Di quali cifre stiamo parlando? Il taglio minimo è di 25 dollari, ai quali si può aggiungere una donazione diretta a Kiva. In questi tre anni, insieme ad altri utenti, sono riuscito ad aiutare due attività in Ecuador, cinque in Cambogia, una in Uganda ed una in Perù. Solo in una sfortunata occasione, una kenyota non è riuscita a restituire completamente il prestito (era arrivata al 75%). Cosa succede quando il prestito viene restituito? Si può ritirare l’importo, oppure decidere di reinvestirlo. Ed è questo, a mio modesto avviso, il bello del microcredito. Senza voler fare assolutamente concorrenza ad altre forme di beneficenza, c’è da dire che con il microcredito la donazione torna in circolazione, non si “esaurisce”. Quando un prestito viene rimborsato, l’importo potrà andare ad aiutare un’altra persona. Sperando di aver convinto almeno uno tra voi, vi invito allora a dare un occhio a Kiva.org.

Io ho appena "prestato" 25$ ad un imprenditore 38enne di Bulenga (Uganda), sposato e con quattro figli a carico, per aiutarlo a comprare nuova merce da rivendere nel suo negozio di vestiti :ok