frappa
15/06/11, 00:39
Dal momento che molti ragazzi del forum sono alle prime armi, mi sento in dovere di fare alcune premesse su questa modifica:
-invalida l'omologazione del mezzo per uso su strada
-invalida la garanzia
-va fatta realizzare da un meccanico scrupoloso
-è ancora in fase di test poichè questo abbinamento non mi risulta sia mai stato fatto
-materiali e componenti necessitano di revisioni ed adattamenti che necessitano di competenze ed attrezzature.
-necessita di un lungo tempo di rodaggio dei dischi fatto con grande attenzione.
-potrebbe risultare pericoloso se non si ha già dimestichezza con moto capaci di frenare forte.
-ASSOLUTO DIVIETO di portare passeggero fino alla assoluta certezza che uomo e macchina siano acclimatati alla modifica e che sia finita la fase di test su pista con successivo smontaggio, controllo e rimontaggio.
Il preambolo:
partendo dalla classica modifica per sv 650 adattata poi anche a z750 ,ho portato avanti il progetto per abbinarlo alla nostra errina con il minor impatto estetico e con la massima rigidità possibili,superfluo dire che ho dovuto riquotare tutto da zero, dedicando a questo progetto diverse serate di progettazione ed un weekend di realizzazione e montaggio.
La progettazione:
volevo assolutamente che la piastra rimanesse dietro la pinza, volevo minimizzare i bracci di leva per ridurre le flessioni, come primo approccio volevo un insieme super affidabile (ci tengo alla pellaccia), da qui l'esclusione dell'alluminio e l'utilizzo di viti ad alta resistenza e volevo che la superficie di contatto pastiglia-disco fosse all'interno delle piste di progetto dei dischi.
Ho fatto i calcoli delle sezioni resistenti utili per acciaio ed alluminio da costruzioni navali laminato (che ho a disposizione), dopo aver visto che i conti tornano con entrambi, ho preferito orientarmi sul primo per via dell'altezza delle filettature, che con il secondo sarebbero state al di fuori dei dati tabellari a norma iso.
Ho verificato gli offset ed ho visto che si poteva portare avanti il progetto in autonomia, senza dover chiedere a qualcuno di fare delle fresature (non ho una fresa e nemmeno un tornio di proprietà)
I materiali:
piastra in AISI 316L laminato, spessore 8mm, faccia di accoppiamento spianata.
viti fissaggio pinza in acciaio ad alta resistenza classe 12.9
pinze nissin F6 di derivazione Honda (vtr 1000 SP e CBR fireblade) pistoni differenziati 34-32mm
pompa nissin 19X21 (636 e GSXR)
tubi in treccia goodrige z750 terminali pressati
adattatore frentubo pompa assiale/radiale
pastiglie per rodaggio Ferodo Platinum (organiche)
olio DOT 4 a base sintetica B.P. > 270°C
I risultati:
considerando che sono ancora in fase di rodaggio (circa il 20% delle superfici di accoppiamento,percorsi un centinaio di km) e che non ho ancora potuto provare in condizioni limite , direi che il feeling è esattamente quello che cercavo, modulabilità che permette di sentire la ruota "in mano" e potere d'arresto consistente, basta decidere se usare un dito oppure due e si va dalle decelerazioni normali del traffico urbano con fondo incasinato alle frenate forti autostradali fino agli stoppies.
I consigli sono tutti benaccetti, le critiche meno :D
Una domanda, qualcuno saprebbe se le pinze che ho usato io siano effettivamente diverse (come quote ancoraggi ed offset) dalle classiche nissin a 4 pistoncini dello Z1000 vecchio modello? Sicuramente sono un'altro modello per via delle nervature diverse dei due semigusci e dei perni di fissaggio pastiglie, ma condividendo lo stesso interasse di 62mm....
-invalida l'omologazione del mezzo per uso su strada
-invalida la garanzia
-va fatta realizzare da un meccanico scrupoloso
-è ancora in fase di test poichè questo abbinamento non mi risulta sia mai stato fatto
-materiali e componenti necessitano di revisioni ed adattamenti che necessitano di competenze ed attrezzature.
-necessita di un lungo tempo di rodaggio dei dischi fatto con grande attenzione.
-potrebbe risultare pericoloso se non si ha già dimestichezza con moto capaci di frenare forte.
-ASSOLUTO DIVIETO di portare passeggero fino alla assoluta certezza che uomo e macchina siano acclimatati alla modifica e che sia finita la fase di test su pista con successivo smontaggio, controllo e rimontaggio.
Il preambolo:
partendo dalla classica modifica per sv 650 adattata poi anche a z750 ,ho portato avanti il progetto per abbinarlo alla nostra errina con il minor impatto estetico e con la massima rigidità possibili,superfluo dire che ho dovuto riquotare tutto da zero, dedicando a questo progetto diverse serate di progettazione ed un weekend di realizzazione e montaggio.
La progettazione:
volevo assolutamente che la piastra rimanesse dietro la pinza, volevo minimizzare i bracci di leva per ridurre le flessioni, come primo approccio volevo un insieme super affidabile (ci tengo alla pellaccia), da qui l'esclusione dell'alluminio e l'utilizzo di viti ad alta resistenza e volevo che la superficie di contatto pastiglia-disco fosse all'interno delle piste di progetto dei dischi.
Ho fatto i calcoli delle sezioni resistenti utili per acciaio ed alluminio da costruzioni navali laminato (che ho a disposizione), dopo aver visto che i conti tornano con entrambi, ho preferito orientarmi sul primo per via dell'altezza delle filettature, che con il secondo sarebbero state al di fuori dei dati tabellari a norma iso.
Ho verificato gli offset ed ho visto che si poteva portare avanti il progetto in autonomia, senza dover chiedere a qualcuno di fare delle fresature (non ho una fresa e nemmeno un tornio di proprietà)
I materiali:
piastra in AISI 316L laminato, spessore 8mm, faccia di accoppiamento spianata.
viti fissaggio pinza in acciaio ad alta resistenza classe 12.9
pinze nissin F6 di derivazione Honda (vtr 1000 SP e CBR fireblade) pistoni differenziati 34-32mm
pompa nissin 19X21 (636 e GSXR)
tubi in treccia goodrige z750 terminali pressati
adattatore frentubo pompa assiale/radiale
pastiglie per rodaggio Ferodo Platinum (organiche)
olio DOT 4 a base sintetica B.P. > 270°C
I risultati:
considerando che sono ancora in fase di rodaggio (circa il 20% delle superfici di accoppiamento,percorsi un centinaio di km) e che non ho ancora potuto provare in condizioni limite , direi che il feeling è esattamente quello che cercavo, modulabilità che permette di sentire la ruota "in mano" e potere d'arresto consistente, basta decidere se usare un dito oppure due e si va dalle decelerazioni normali del traffico urbano con fondo incasinato alle frenate forti autostradali fino agli stoppies.
I consigli sono tutti benaccetti, le critiche meno :D
Una domanda, qualcuno saprebbe se le pinze che ho usato io siano effettivamente diverse (come quote ancoraggi ed offset) dalle classiche nissin a 4 pistoncini dello Z1000 vecchio modello? Sicuramente sono un'altro modello per via delle nervature diverse dei due semigusci e dei perni di fissaggio pastiglie, ma condividendo lo stesso interasse di 62mm....