dado71
02/05/07, 10:13
...,si! Mi sono innamorato della Toscana.
Che paesaggi e che strade. Non sono bravo a fare fotografie, nè a scrivere, ma proverò a descrivervi questi 4 giorni in moto.
Partenza venerdì pomeriggio, ore 17.30.
Carico la motina, bauletto, borsa da serbatoio e ragazza con zaino.
Imbocchiamo l'autostrada e subito fermi per un incidente; con un pò di fatica riesco a raggiungere l'uscita e a proseguire sulle strade normali. Più avanti rientriamo in autostrada e dritti fino a Firenze; anche qui gli ultimi 50 km tutti in coda.
Un pezzo di tangenziale fino al nostro paesino e finalmente il letto.
Sabato mattina siamo pronti a iniziare l'esplorazione della Toscana.
Armati in una mano dei percorsi del DuKa e nell'altra di una guida di percorsi per motociclisti montiamo in sella e partiamo per l'avventura.
Prima tappa l'abbazia di S.Galgano, bella e davvero strano l'avere come tetto il cielo.
[albumimg:ee62a25d5d]5946[/albumimg:ee62a25d5d]
Di lato ci guarda l'eremo di Montesiepi,
[albumimg:ee62a25d5d]5939[/albumimg:ee62a25d5d]
non lo visitiamo e ci ripromettiamo di passarci in un secondo momento (cosa che puntualmente non faremo).
Riprendiamo la strada per Massa Marittima, chilometri di curve su ottimo asfalto circondati da tanto di quel verde da non sembrare vero.
[albumimg:ee62a25d5d]5961[/albumimg:ee62a25d5d]
Mi godo la strada ad un'andatura 'esagerata', mi passano macchine, vespe (doveva essere un ritrovo da tante che erano) e persino i ciclisti faticavo a tenere dietro.
Quasi senza accorgermene arrivo a Follonica al mare.
[albumimg:ee62a25d5d]5967[/albumimg:ee62a25d5d]
Il tempo di mettere un piede sulla sabbia e invidiare i primi bagnanti mentre assaporiamo un gelato che siamo pronti per ripartire.
Tappa: Populonia; sito archeologico noto per le tombe etrusche e posizione paesaggistica da favola dato che si apre sul bellissimo golfo di Baratti
[albumimg:ee62a25d5d]5972[/albumimg:ee62a25d5d]
E' tempo di riprendere strada verso l'ostello. Le strade tortuose ci conducono attraverso Venturina, Suvereto, Monterotondo,
[albumimg:ee62a25d5d]5981[/albumimg:ee62a25d5d]
Montieri, Chiusdino fino alla nostra meta: Rosia.
Domenica, giro a caso, l'unica meta sicura è S.Gimignano.
Passiamo da Casole d'Elsa,
[albumimg:ee62a25d5d]5987[/albumimg:ee62a25d5d]
Colle di Val d'Elsa fino al Castello.
[albumimg:ee62a25d5d]5993[/albumimg:ee62a25d5d] [albumimg:ee62a25d5d]5994[/albumimg:ee62a25d5d]
[albumimg:ee62a25d5d]5997[/albumimg:ee62a25d5d] [albumimg:ee62a25d5d]6002[/albumimg:ee62a25d5d]
La strada ora ci conduce per Certaldo, Barberino d'Elsa, Tavernelle V. di Pesa, S.Donato, Castellina in Chianti (questa volta il paesaggio è tipico di alta montagna con pini e pinete),
Taverne d'Arbia fino ad Asciano passando per le famose Crete Senesi.
[albumimg:ee62a25d5d]6012[/albumimg:ee62a25d5d] [albumimg:ee62a25d5d]6011[/albumimg:ee62a25d5d]
Sembra di essere su di un otto volante, sù, giù, e ancora sù, e ancora giù.
Per tornare a casa passiamo per Monteroni d'Arbia, Radi, Bagnaia, dove la strada asfaltata termina e ci costringe a proseguire su una in terra battuta e ghiaia per qualche chilometro. Finalmente a casa a Rosia.
Le serate e la giornata di lunedì le abbiamo usate per visitare Siena e Firenze.
L'unica nota di colore sono stati i 70 km sotto l'acqua per tornare da Firenze lunedì pomeriggio
[albumimg:ee62a25d5d]6019[/albumimg:ee62a25d5d] [albumimg:ee62a25d5d]6020[/albumimg:ee62a25d5d]
Per concludere il giro il ritorno:
passando da Firenze, Olmo, Vaglia, Barberino di Mugello e poi Passo d.Futa e passo d.Raticosa.
[albumimg:ee62a25d5d]6022[/albumimg:ee62a25d5d] [albumimg:ee62a25d5d]6023[/albumimg:ee62a25d5d] [albumimg:ee62a25d5d]6025[/albumimg:ee62a25d5d]
Belli, ma li ho trovati troppo impegantivi da fare in due e con i bagagli.
Infine ho provato a tornare a casa per le strade normali, ma dopo pochi chilometri, da Bologna per San Giovanni in Persiceto, Crevalcore fino a Carpi, le strade dritte con limiti assurdi (50 km/h) che anche con tutto l'impegno possibile era praticamente impossible da rispettare (ricordo che non sono uno che corre, e che mi faccio sverniciare anche dagli scooter) mi hanno spinto ad entrare in autostrada e proseguire ai 130 fino al divano di casa mia.
Come conclusioni posso dire che la motina ha retto benissimo.
In autostrada, carichi come muli ho dovuto fare attenzione a rispettare i limiti.
Ero partito molto tranquillo, ma la protezione fornita dal cupolino kawa è tale da permetterti di viaggiare abbastanza tranquillamente anche a velocità maggiori di quelle in uso in Italia.
Per le strade di montagna, collina, mare, invece, il minimo è tale da consentirti di girare tranquillo, tranquillo per goderti il paesaggio ed è li pronto ad urlare appena vuoi svegliarti un attimo.
Unica nota dolente le vibrazioni sul manubrio; ho il pollice della mano destra anestetizzato.
Voorei concludere con i consumi: 1450 chilometri con 72 litri (media dei 20 km/l)
Ecco la cartina del giro di sabato
[albumimg:ee62a25d5d]6026[/albumimg:ee62a25d5d]
e quella del giro di domenica
[albumimg:ee62a25d5d]6027[/albumimg:ee62a25d5d]
Che paesaggi e che strade. Non sono bravo a fare fotografie, nè a scrivere, ma proverò a descrivervi questi 4 giorni in moto.
Partenza venerdì pomeriggio, ore 17.30.
Carico la motina, bauletto, borsa da serbatoio e ragazza con zaino.
Imbocchiamo l'autostrada e subito fermi per un incidente; con un pò di fatica riesco a raggiungere l'uscita e a proseguire sulle strade normali. Più avanti rientriamo in autostrada e dritti fino a Firenze; anche qui gli ultimi 50 km tutti in coda.
Un pezzo di tangenziale fino al nostro paesino e finalmente il letto.
Sabato mattina siamo pronti a iniziare l'esplorazione della Toscana.
Armati in una mano dei percorsi del DuKa e nell'altra di una guida di percorsi per motociclisti montiamo in sella e partiamo per l'avventura.
Prima tappa l'abbazia di S.Galgano, bella e davvero strano l'avere come tetto il cielo.
[albumimg:ee62a25d5d]5946[/albumimg:ee62a25d5d]
Di lato ci guarda l'eremo di Montesiepi,
[albumimg:ee62a25d5d]5939[/albumimg:ee62a25d5d]
non lo visitiamo e ci ripromettiamo di passarci in un secondo momento (cosa che puntualmente non faremo).
Riprendiamo la strada per Massa Marittima, chilometri di curve su ottimo asfalto circondati da tanto di quel verde da non sembrare vero.
[albumimg:ee62a25d5d]5961[/albumimg:ee62a25d5d]
Mi godo la strada ad un'andatura 'esagerata', mi passano macchine, vespe (doveva essere un ritrovo da tante che erano) e persino i ciclisti faticavo a tenere dietro.
Quasi senza accorgermene arrivo a Follonica al mare.
[albumimg:ee62a25d5d]5967[/albumimg:ee62a25d5d]
Il tempo di mettere un piede sulla sabbia e invidiare i primi bagnanti mentre assaporiamo un gelato che siamo pronti per ripartire.
Tappa: Populonia; sito archeologico noto per le tombe etrusche e posizione paesaggistica da favola dato che si apre sul bellissimo golfo di Baratti
[albumimg:ee62a25d5d]5972[/albumimg:ee62a25d5d]
E' tempo di riprendere strada verso l'ostello. Le strade tortuose ci conducono attraverso Venturina, Suvereto, Monterotondo,
[albumimg:ee62a25d5d]5981[/albumimg:ee62a25d5d]
Montieri, Chiusdino fino alla nostra meta: Rosia.
Domenica, giro a caso, l'unica meta sicura è S.Gimignano.
Passiamo da Casole d'Elsa,
[albumimg:ee62a25d5d]5987[/albumimg:ee62a25d5d]
Colle di Val d'Elsa fino al Castello.
[albumimg:ee62a25d5d]5993[/albumimg:ee62a25d5d] [albumimg:ee62a25d5d]5994[/albumimg:ee62a25d5d]
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La strada ora ci conduce per Certaldo, Barberino d'Elsa, Tavernelle V. di Pesa, S.Donato, Castellina in Chianti (questa volta il paesaggio è tipico di alta montagna con pini e pinete),
Taverne d'Arbia fino ad Asciano passando per le famose Crete Senesi.
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Sembra di essere su di un otto volante, sù, giù, e ancora sù, e ancora giù.
Per tornare a casa passiamo per Monteroni d'Arbia, Radi, Bagnaia, dove la strada asfaltata termina e ci costringe a proseguire su una in terra battuta e ghiaia per qualche chilometro. Finalmente a casa a Rosia.
Le serate e la giornata di lunedì le abbiamo usate per visitare Siena e Firenze.
L'unica nota di colore sono stati i 70 km sotto l'acqua per tornare da Firenze lunedì pomeriggio
[albumimg:ee62a25d5d]6019[/albumimg:ee62a25d5d] [albumimg:ee62a25d5d]6020[/albumimg:ee62a25d5d]
Per concludere il giro il ritorno:
passando da Firenze, Olmo, Vaglia, Barberino di Mugello e poi Passo d.Futa e passo d.Raticosa.
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Belli, ma li ho trovati troppo impegantivi da fare in due e con i bagagli.
Infine ho provato a tornare a casa per le strade normali, ma dopo pochi chilometri, da Bologna per San Giovanni in Persiceto, Crevalcore fino a Carpi, le strade dritte con limiti assurdi (50 km/h) che anche con tutto l'impegno possibile era praticamente impossible da rispettare (ricordo che non sono uno che corre, e che mi faccio sverniciare anche dagli scooter) mi hanno spinto ad entrare in autostrada e proseguire ai 130 fino al divano di casa mia.
Come conclusioni posso dire che la motina ha retto benissimo.
In autostrada, carichi come muli ho dovuto fare attenzione a rispettare i limiti.
Ero partito molto tranquillo, ma la protezione fornita dal cupolino kawa è tale da permetterti di viaggiare abbastanza tranquillamente anche a velocità maggiori di quelle in uso in Italia.
Per le strade di montagna, collina, mare, invece, il minimo è tale da consentirti di girare tranquillo, tranquillo per goderti il paesaggio ed è li pronto ad urlare appena vuoi svegliarti un attimo.
Unica nota dolente le vibrazioni sul manubrio; ho il pollice della mano destra anestetizzato.
Voorei concludere con i consumi: 1450 chilometri con 72 litri (media dei 20 km/l)
Ecco la cartina del giro di sabato
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e quella del giro di domenica
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