Dexter
15/06/14, 11:17
Sabato 14/06/2014
Ore 13.30
Sono finalmente al riparo dal forte acquazzone, completamente inzuppato fino alle mutande, il GPS probabilmente è morto e la moto fuma abbondantemente a causa dell'evaporazione dell'acqua a contatto col motore. Il cellulare nella tasca della giacca è miracolosamente salvo, almeno quello. Scatto questa foto.
<a href="http://it.tinypic.com?ref=23j4c1v" target="_blank"><img src="http://i60.tinypic.com/23j4c1v.jpg" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic"></a>
Se non ti piacciono questi inconvenienti, viaggia in auto. Bello scrollarsi di dosso la frenetica quotidianità fatta di orari e scadenze per riscoprire il sapore "romantico" dell'andare in moto, trovando riparo dai temporali ora sotto una pensilina per l'attesa del bus, ora tra vecchi materiali accatastati disordinatamente in un deposito. Tra pezzi di mobili, gabbie di ferro, carrelli e vecchi televisori ho trovato riparo gentilmente offerto dalla "parona".
Riscoprire il gusto di fermarsi, sempre meno frequente in un mototurismo fatto di estremi e di estremismi, che dovrebbe essere l'emblema dell'andare in moto contemplando e invece va sempre più di fretta, e dove il farsi chilometri addosso sembra l'unico scopo del viaggio.
Riscoprire gesti di umanità disinteressata. Riscoprire l'andare in moto. Scoprire, riscoprire e riscoprirsi.
Non sono preoccupato dall'acquazzone, o dal fatto di essere fradicio, non mi importa nemmeno che la moto "fuma". Prendo tutto con filosofia. Fa parte del gioco. Non sono mai sentito più felice di essere in moto.
Ci vuole molto zen per essere motociclisti.
Ore 13.30
Sono finalmente al riparo dal forte acquazzone, completamente inzuppato fino alle mutande, il GPS probabilmente è morto e la moto fuma abbondantemente a causa dell'evaporazione dell'acqua a contatto col motore. Il cellulare nella tasca della giacca è miracolosamente salvo, almeno quello. Scatto questa foto.
<a href="http://it.tinypic.com?ref=23j4c1v" target="_blank"><img src="http://i60.tinypic.com/23j4c1v.jpg" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic"></a>
Se non ti piacciono questi inconvenienti, viaggia in auto. Bello scrollarsi di dosso la frenetica quotidianità fatta di orari e scadenze per riscoprire il sapore "romantico" dell'andare in moto, trovando riparo dai temporali ora sotto una pensilina per l'attesa del bus, ora tra vecchi materiali accatastati disordinatamente in un deposito. Tra pezzi di mobili, gabbie di ferro, carrelli e vecchi televisori ho trovato riparo gentilmente offerto dalla "parona".
Riscoprire il gusto di fermarsi, sempre meno frequente in un mototurismo fatto di estremi e di estremismi, che dovrebbe essere l'emblema dell'andare in moto contemplando e invece va sempre più di fretta, e dove il farsi chilometri addosso sembra l'unico scopo del viaggio.
Riscoprire gesti di umanità disinteressata. Riscoprire l'andare in moto. Scoprire, riscoprire e riscoprirsi.
Non sono preoccupato dall'acquazzone, o dal fatto di essere fradicio, non mi importa nemmeno che la moto "fuma". Prendo tutto con filosofia. Fa parte del gioco. Non sono mai sentito più felice di essere in moto.
Ci vuole molto zen per essere motociclisti.