raptor17
22/05/07, 18:55
Sabato 19/05 ha avuto luogo il tour provinciale della diramazione goriziana del forum di ER6italia sul Carso e sulle colline del Collio goriziano.
Presenti:
Bod
Mor.pheus1
D3lfino
il sottoscritto raptor17 (nonchè fermone del gruppo).
Partenza dal luogo di ritrovo a Ronchi dei Legionari, sede di due dei partecipanti, dove ci è venuto incontro Bod che ci ha raggiunto da San Floriano, metà peraltro del tour nonchè luogo delle più belle curve in assoluto della giornata.
Pronti, attenti via, si parte e si sale sul Carso dalla parte di Doberdò del lago, percorrendo una bella strada in salita con numerose curve non molto impegnative ma buone per iniziare a scaldare le gomme in vista di quello che ci aspetta in seguito, si prosegue per Gorizia metà della prima sosta, perchè non si fanno le curve da addormentati, cosa che non vale per Bod, autentico manico ed apripista della giornata che lui quelle curve se le mangia tutti i giorni a colazione, quindi caffettino e chiaccherata per conoscerci meglio, che è l'altro motivo principale di questa uscita.
Espletate le formalità e rinfrancato lo spirito si riparte con nuovo ardore e nel mio caso un po' di timore verso il giro di boa del tour, il Sacrario di Oslavia, monumento commemorativo come molti altri in questa zona dei caduti della grande guerra che è sito in cima ad una collina che domina la valle dell'Isonzo, di cui speravo di poter fare qualche foto da aggiungere a questo report ma trascinato dalla foga e spaventato da un dritto micidiale nel destra-sinistra-destra delle tre curve di fronte al sacrario non ho proprio pensato di fare.
[albumimg:e07206ca1b]6501[/albumimg:e07206ca1b]
Proseguendo nelle curve e mangiando altra strada, cercando di tenere il passo il più possibile di quei manici dei miei compagni di viaggio mi ritrovo a San Floriano dopo aver percorso non so quante curve e tornanti in così pochi km e quando giro la chiave per spegnere il motore si riaccende improvvisamente il cervello e mi rendo conto del rischio che ho corso in quel dritto e domando ai miei compagni se abbiamo sbagliato strada perchè Oslavia non l'ho vista proprio al che Bod mi risponde che Oslavia era proprio dove ho sbagliato la chicane.
Ovviamente cado dalle nuvole e mi rammarico per il report senza foto che dovrò fare e per porre una pezza anche se parziale chiediamo ad un ciclista di passaggio se ci può fare qualche foto almeno per ricordare la giornata.
[albumimg:e07206ca1b]6502[/albumimg:e07206ca1b]
[albumimg:e07206ca1b]6503[/albumimg:e07206ca1b]
[albumimg:e07206ca1b]6505[/albumimg:e07206ca1b]
Si riparte alla volta di Capriva del Friuli percorrendo strade e tornanti in discesa che i miei colleghi affrontano con l'allegria di un bimbo in riva al mare quando gioca con le onde e con me in coda a chiudere la fila che li guardo andare mentre scendo con prudenza e circospezione memore della mia poca capacità nella guida.
Raggiungiamo un punto pianeggiante alla fine della discesa e ci fermiamo per decidere del futuro del giro e per fare qualche altra foto.
[albumimg:e07206ca1b]6504[/albumimg:e07206ca1b]
La proposta di una sosta ai box per fare rifornimento ci coglie tutti favorevoli e così ci dirigiamo verso la Subida, nota meta di pellegrinaggio eno-gastronomico della zona di Cormons, dove le cantine vinicole abbondano ed i vini sono prelibati, e lì davanti ad uno spritz, vino ed acqua frizzante in parti variabili secondo i gusti personali, ed un piatto di patatine gentilmente offerto dall'oste abbiamo commentato la giornata e le curve insieme parlando di moto, di auto, di gite al Passo Vrsic fatte da Bod e Mor.pheus1 ed ho ricevuto anche tanti consigli su come posso fare per mollare un po' i freni nel mio modo di cavalcare il Mostro (massimo rispetto sempre per il Mostro!).
In compagnia si sta bene e ci si diverte, ma il tempo è tiranno e tutti hanno i loro impegni per il resto della giornata così vista l'ora impacchettiamo tutto e si parte per la strada del ritorno, Bod ci saluta e percorre a ritroso quella curve e quei tornanti in cui ci ha fatto da ottima guida all'andata e se ne torna a San Floriano mentre io, Mor.pheus1 e D3lfino scendiamo a Cormons per proseguire verso Mariano del Friuli, Gradisca d'Isonzo e Fogliano-Redipuglia dove è sito il famoso Sacrario dei cento scaloni uno dei monumenti commemorativi più grandi in assoluto e dove Mor.pheus1 ci saluta mentre D3lfino ed io ci dirigiamo verso casa mia a San Pier d'Isonzo per il bicchiere della staffa e qualche altro consiglio.
Questa è la cronaca di una giornata di incontri, di curve, tornanti, salite, discese, di amicizia e di storie di persone unite da una passione e da un forum di passioni ed amicizia di una bella mattinata passata con belle persone che mi piace poter chiamare amici oltre che motociclisti.
Titolo modificato da algor65: La prima lettera del topic va scritta MAIUSCOLA, tutte le altre minuscole (fanno eccezione i nomi propri o i marchi). Grazie per la collaborazione.
Presenti:
Bod
Mor.pheus1
D3lfino
il sottoscritto raptor17 (nonchè fermone del gruppo).
Partenza dal luogo di ritrovo a Ronchi dei Legionari, sede di due dei partecipanti, dove ci è venuto incontro Bod che ci ha raggiunto da San Floriano, metà peraltro del tour nonchè luogo delle più belle curve in assoluto della giornata.
Pronti, attenti via, si parte e si sale sul Carso dalla parte di Doberdò del lago, percorrendo una bella strada in salita con numerose curve non molto impegnative ma buone per iniziare a scaldare le gomme in vista di quello che ci aspetta in seguito, si prosegue per Gorizia metà della prima sosta, perchè non si fanno le curve da addormentati, cosa che non vale per Bod, autentico manico ed apripista della giornata che lui quelle curve se le mangia tutti i giorni a colazione, quindi caffettino e chiaccherata per conoscerci meglio, che è l'altro motivo principale di questa uscita.
Espletate le formalità e rinfrancato lo spirito si riparte con nuovo ardore e nel mio caso un po' di timore verso il giro di boa del tour, il Sacrario di Oslavia, monumento commemorativo come molti altri in questa zona dei caduti della grande guerra che è sito in cima ad una collina che domina la valle dell'Isonzo, di cui speravo di poter fare qualche foto da aggiungere a questo report ma trascinato dalla foga e spaventato da un dritto micidiale nel destra-sinistra-destra delle tre curve di fronte al sacrario non ho proprio pensato di fare.
[albumimg:e07206ca1b]6501[/albumimg:e07206ca1b]
Proseguendo nelle curve e mangiando altra strada, cercando di tenere il passo il più possibile di quei manici dei miei compagni di viaggio mi ritrovo a San Floriano dopo aver percorso non so quante curve e tornanti in così pochi km e quando giro la chiave per spegnere il motore si riaccende improvvisamente il cervello e mi rendo conto del rischio che ho corso in quel dritto e domando ai miei compagni se abbiamo sbagliato strada perchè Oslavia non l'ho vista proprio al che Bod mi risponde che Oslavia era proprio dove ho sbagliato la chicane.
Ovviamente cado dalle nuvole e mi rammarico per il report senza foto che dovrò fare e per porre una pezza anche se parziale chiediamo ad un ciclista di passaggio se ci può fare qualche foto almeno per ricordare la giornata.
[albumimg:e07206ca1b]6502[/albumimg:e07206ca1b]
[albumimg:e07206ca1b]6503[/albumimg:e07206ca1b]
[albumimg:e07206ca1b]6505[/albumimg:e07206ca1b]
Si riparte alla volta di Capriva del Friuli percorrendo strade e tornanti in discesa che i miei colleghi affrontano con l'allegria di un bimbo in riva al mare quando gioca con le onde e con me in coda a chiudere la fila che li guardo andare mentre scendo con prudenza e circospezione memore della mia poca capacità nella guida.
Raggiungiamo un punto pianeggiante alla fine della discesa e ci fermiamo per decidere del futuro del giro e per fare qualche altra foto.
[albumimg:e07206ca1b]6504[/albumimg:e07206ca1b]
La proposta di una sosta ai box per fare rifornimento ci coglie tutti favorevoli e così ci dirigiamo verso la Subida, nota meta di pellegrinaggio eno-gastronomico della zona di Cormons, dove le cantine vinicole abbondano ed i vini sono prelibati, e lì davanti ad uno spritz, vino ed acqua frizzante in parti variabili secondo i gusti personali, ed un piatto di patatine gentilmente offerto dall'oste abbiamo commentato la giornata e le curve insieme parlando di moto, di auto, di gite al Passo Vrsic fatte da Bod e Mor.pheus1 ed ho ricevuto anche tanti consigli su come posso fare per mollare un po' i freni nel mio modo di cavalcare il Mostro (massimo rispetto sempre per il Mostro!).
In compagnia si sta bene e ci si diverte, ma il tempo è tiranno e tutti hanno i loro impegni per il resto della giornata così vista l'ora impacchettiamo tutto e si parte per la strada del ritorno, Bod ci saluta e percorre a ritroso quella curve e quei tornanti in cui ci ha fatto da ottima guida all'andata e se ne torna a San Floriano mentre io, Mor.pheus1 e D3lfino scendiamo a Cormons per proseguire verso Mariano del Friuli, Gradisca d'Isonzo e Fogliano-Redipuglia dove è sito il famoso Sacrario dei cento scaloni uno dei monumenti commemorativi più grandi in assoluto e dove Mor.pheus1 ci saluta mentre D3lfino ed io ci dirigiamo verso casa mia a San Pier d'Isonzo per il bicchiere della staffa e qualche altro consiglio.
Questa è la cronaca di una giornata di incontri, di curve, tornanti, salite, discese, di amicizia e di storie di persone unite da una passione e da un forum di passioni ed amicizia di una bella mattinata passata con belle persone che mi piace poter chiamare amici oltre che motociclisti.
Titolo modificato da algor65: La prima lettera del topic va scritta MAIUSCOLA, tutte le altre minuscole (fanno eccezione i nomi propri o i marchi). Grazie per la collaborazione.