Fabiulus
21/09/15, 13:52
È così che sabato mattina sono partito:
svegliato circa alle 7 ero convinto di trovarmi di fronte alla nebbia fitta del giorno prima. Così non è stato ed il sole albeggiava da pochi minuti.
Un’ora il rito della preparazione, oramai un dato di fatto se non preparo tutto il giorno prima!
Partenza alle 8:05 con passaggio al forno per l’acquisto del pranzo (al sacco) e di un caffè.
Poi la partenza.
Il sole non era sufficiente a tenermi caldo, soprattutto alle prime … ma la felpa indossata ha fatto decisamente il suo lavoro.
Transpolesana e A4 sino a “Brescia centro”. Purtroppo senza lo stradario (smarrito nei lavori a casa) e senza un navigatore mi sono affidato al mio istinto.
Dopo qualche indecisione sulla direzione un cartello stradale mi ha salvato dal totale fallimento del giro.
Ho guadagnato la tangenziale sud e quindi sono arrivato ad ISEO.
Prime foto e quindi consultazione di google maps per vedere quale lato percorrere. Beh seppure più lungo è sembrato più affascinante il lato ovest, quindi …
Sarnico è stata un po’ ostica, quasi alla pari di un Desenzano/Peschiera del Garda, poi però quasi il nulla.
Tante foto su questo specchio d’acqua che mi ha particolarmente affascinato.
A Tavernola ho notato un irta strada in salita e dopo una pausa di studio ho provato a imboccarne l’ingresso. Il passaggio è per il paese , ma la svolta è subito pronta. Strada stretta e che sale in fretta. Il lago da un’esile forma comincia a mostrarsi nella sua estensione; si distinguono le isole, la sua forma … in un’unica parola: bello!
Il verde fa da contorno e la strada percorsa solo in un tratto si allontana un poco dal lago, per poi tornarvi.
E’ difficile descrivere le emozioni che dona la natura, il sapere che oggi è così, ma domani in una giornata differente è ben altro … fra cent’anni … io non ci sarò più ma il tempo (e l’uomo) avranno sicuramente mutato ancora questo spettacolo!
Si scende dopo 15 km di curve e panorami a 500 mt da dove si è cominciata la salita.
Sulla fittizia tabella di marcia comincio a notare un certo ritardo, ma non me ne cruccio ed è così che appena fuori da una galleria, affascinato dal paesaggio mozzafiato mi concedo una lunga pausa condita da una bella passeggiatina che ripercorre la vecchia strada costruita nel 1910 ed all’oggi dismessa.
Ritorno alla moto soddisfatto delle foto e dei 2 passi fatti ripartendo e trovandomi a “piegare” fra curve strette e giocose con visibilità nulla per le rocce alla sinistra. Bellissimo, ma soprattutto affascinante, tratto stradale che seppure non conceda ad una guida sprintosa per via della risicata larghezza e scarsa visibilità dona un gusto visivo a dir poco eccellente.
Ma tutto scorre, il tempo e la strada, così che mi ritrovo con il lago d’iseo ormai alle spalle e la strada da raggiungere ora è quella del passo Crocedomini.
A Bienno commetto un piccolo errore dirigendomi verso Breno, ma uno spiazzo alla mia destra mi ha ricordato la “scena” di quando ci passai con un amico di Prato (LTF ndr) e mi avvisava di come fossi in errore.
Tornato sulle mie ruote (:P) per qualche decina di metri, ho quindi imboccato la strada giusta: stretta e curvosa come ricordavo!
Il resto è divertimento: una sosta per fare la foto ad una cascatella e poi l’arrivo al rifugio Brena in cui ho preso la decisione di lasciare il pranzo al sacco NEL sacco e quindi gustarmi un buon risotto ai funghi e un poco di polenta e funghi, il tutto condito da un fresca e gustosa birra bionda.
Ah, dimenticavo, poco prima di Tavernola ho rimosso la felpa!
Qui, aoltre 1800 m, al temperatura è fresca all’ombra e si sta bene al sole … in moto il giusto freschino!5’ per il pranzo, 2 passi a fare 2 foto poi ho raggiunto in moto il passo.
Il valico Maniva prevede dello sterrato e poi volevo fare un saluto alla cascatella che non ha nome (su google non la trovo), quindi mi inerpico con la moto su questa strada dismessa solo per 500 m al fine di salire di quota e fare un apio di foto panoramiche … ma al prossimo giro quella strada io e la mia piccola la faremo eccome!!!
Il rientro è per una strada che è stata concepita per le moto, la discesa iniziale è stretta, ma da Bagolino in poi … :)
Alcune soste per le foto, soprattutto al lago di Idro da un punto panoramico!
Poi si è andati a Storo e quindi verso la valle di Ledro. Ho saltato la solita cascatella e mi son concesso 3 foto al lago da un punto di ristoro con tavolini … e con una passeggiatina di 15 minutini …
Comincia a fare tardi e quindi mi ributto in sella alla moto, guadagno Riva del Garda, con il suo traffico improponibile (in moto al massimo ai 15 km/h), poi Rovereto.
Qui sbaglio la strada: volevo fare la Vallarsa sulla costa nord (per godere del calore del sole), ma il mio errore mi ha portato sul lato sud (all’ombra); strada bella, ma il freschino mi infastidiva un poco.
Alle 18 circa mi sono fermato per mangiare il pranzo al sacco in un’area pic-nic dove vi è descritta anche un po’ di storia sul confine austriaco e di come l’Italia ne rimosse le insigne.
Altri passi per gustarmi un po’ di montagna!
Rientro poi per Schio e quindi la A31.
LINK Percorso (https://www.google.it/maps/dir/RO+Ferrarese,+Ro,+FE/Iseo,+Provincia+di+Brescia/Sarnico,+Provincia+di+Bergamo/45.9365492,10.3125669/Passo+di+Crocedomini,+Prestine,+BS/Vallarsa,+TN/45.7137774,11.3456973/RO+Ferrarese,+Ro,+FE/@45.5254981,10.8468151,9.5z/data=!4m50!4m49!1m5!1m1!1s0x477e59c8b965e8fb:0xe4edf10d1d27ea95!2m2!1d11.76212!2d44.946503!1m5!1m1!1s0x47816457d2a54265:0x81ae3f6843f6cbb8!2m2!1d10.0523552!2d45.657081!1m15!1m1!1s0x478166e2f18ceab7:0xbd9a5601ba4caf52!2m2!1d9.9640563!2d45.6691609!3m4!1m2!1d10.0394782!2d45.7195636!3s0x478163c52559a6ff:0x5ba321abf3f94c1e!3m4!1m2!1d10.0792817!2d45.8193802!3s0x4783d93f3ba6ebe1:0x48d2cd6b8a82823e!1m0!1m5!1m1!1s0x478232bd0b62447f:0x64c833b223ec5930!2m2!1d10.4!2d45.9!1m5!1m1!1s0x4778a82cbecb91b1:0xd8b2b9a0e6a2fbec!2m2!1d11.1174009!2d45.7826715!1m0!1m5!1m1!1s0x477e59c8b965e8fb:0xe4edf10d1d27ea95!2m2!1d11.76212!2d44.946503!3e0?hl=it)
Ore totali: 11h 30’
Km totali: 550 km
Foto a seguire:
22165 22166 22167 22168
22169 22170
svegliato circa alle 7 ero convinto di trovarmi di fronte alla nebbia fitta del giorno prima. Così non è stato ed il sole albeggiava da pochi minuti.
Un’ora il rito della preparazione, oramai un dato di fatto se non preparo tutto il giorno prima!
Partenza alle 8:05 con passaggio al forno per l’acquisto del pranzo (al sacco) e di un caffè.
Poi la partenza.
Il sole non era sufficiente a tenermi caldo, soprattutto alle prime … ma la felpa indossata ha fatto decisamente il suo lavoro.
Transpolesana e A4 sino a “Brescia centro”. Purtroppo senza lo stradario (smarrito nei lavori a casa) e senza un navigatore mi sono affidato al mio istinto.
Dopo qualche indecisione sulla direzione un cartello stradale mi ha salvato dal totale fallimento del giro.
Ho guadagnato la tangenziale sud e quindi sono arrivato ad ISEO.
Prime foto e quindi consultazione di google maps per vedere quale lato percorrere. Beh seppure più lungo è sembrato più affascinante il lato ovest, quindi …
Sarnico è stata un po’ ostica, quasi alla pari di un Desenzano/Peschiera del Garda, poi però quasi il nulla.
Tante foto su questo specchio d’acqua che mi ha particolarmente affascinato.
A Tavernola ho notato un irta strada in salita e dopo una pausa di studio ho provato a imboccarne l’ingresso. Il passaggio è per il paese , ma la svolta è subito pronta. Strada stretta e che sale in fretta. Il lago da un’esile forma comincia a mostrarsi nella sua estensione; si distinguono le isole, la sua forma … in un’unica parola: bello!
Il verde fa da contorno e la strada percorsa solo in un tratto si allontana un poco dal lago, per poi tornarvi.
E’ difficile descrivere le emozioni che dona la natura, il sapere che oggi è così, ma domani in una giornata differente è ben altro … fra cent’anni … io non ci sarò più ma il tempo (e l’uomo) avranno sicuramente mutato ancora questo spettacolo!
Si scende dopo 15 km di curve e panorami a 500 mt da dove si è cominciata la salita.
Sulla fittizia tabella di marcia comincio a notare un certo ritardo, ma non me ne cruccio ed è così che appena fuori da una galleria, affascinato dal paesaggio mozzafiato mi concedo una lunga pausa condita da una bella passeggiatina che ripercorre la vecchia strada costruita nel 1910 ed all’oggi dismessa.
Ritorno alla moto soddisfatto delle foto e dei 2 passi fatti ripartendo e trovandomi a “piegare” fra curve strette e giocose con visibilità nulla per le rocce alla sinistra. Bellissimo, ma soprattutto affascinante, tratto stradale che seppure non conceda ad una guida sprintosa per via della risicata larghezza e scarsa visibilità dona un gusto visivo a dir poco eccellente.
Ma tutto scorre, il tempo e la strada, così che mi ritrovo con il lago d’iseo ormai alle spalle e la strada da raggiungere ora è quella del passo Crocedomini.
A Bienno commetto un piccolo errore dirigendomi verso Breno, ma uno spiazzo alla mia destra mi ha ricordato la “scena” di quando ci passai con un amico di Prato (LTF ndr) e mi avvisava di come fossi in errore.
Tornato sulle mie ruote (:P) per qualche decina di metri, ho quindi imboccato la strada giusta: stretta e curvosa come ricordavo!
Il resto è divertimento: una sosta per fare la foto ad una cascatella e poi l’arrivo al rifugio Brena in cui ho preso la decisione di lasciare il pranzo al sacco NEL sacco e quindi gustarmi un buon risotto ai funghi e un poco di polenta e funghi, il tutto condito da un fresca e gustosa birra bionda.
Ah, dimenticavo, poco prima di Tavernola ho rimosso la felpa!
Qui, aoltre 1800 m, al temperatura è fresca all’ombra e si sta bene al sole … in moto il giusto freschino!5’ per il pranzo, 2 passi a fare 2 foto poi ho raggiunto in moto il passo.
Il valico Maniva prevede dello sterrato e poi volevo fare un saluto alla cascatella che non ha nome (su google non la trovo), quindi mi inerpico con la moto su questa strada dismessa solo per 500 m al fine di salire di quota e fare un apio di foto panoramiche … ma al prossimo giro quella strada io e la mia piccola la faremo eccome!!!
Il rientro è per una strada che è stata concepita per le moto, la discesa iniziale è stretta, ma da Bagolino in poi … :)
Alcune soste per le foto, soprattutto al lago di Idro da un punto panoramico!
Poi si è andati a Storo e quindi verso la valle di Ledro. Ho saltato la solita cascatella e mi son concesso 3 foto al lago da un punto di ristoro con tavolini … e con una passeggiatina di 15 minutini …
Comincia a fare tardi e quindi mi ributto in sella alla moto, guadagno Riva del Garda, con il suo traffico improponibile (in moto al massimo ai 15 km/h), poi Rovereto.
Qui sbaglio la strada: volevo fare la Vallarsa sulla costa nord (per godere del calore del sole), ma il mio errore mi ha portato sul lato sud (all’ombra); strada bella, ma il freschino mi infastidiva un poco.
Alle 18 circa mi sono fermato per mangiare il pranzo al sacco in un’area pic-nic dove vi è descritta anche un po’ di storia sul confine austriaco e di come l’Italia ne rimosse le insigne.
Altri passi per gustarmi un po’ di montagna!
Rientro poi per Schio e quindi la A31.
LINK Percorso (https://www.google.it/maps/dir/RO+Ferrarese,+Ro,+FE/Iseo,+Provincia+di+Brescia/Sarnico,+Provincia+di+Bergamo/45.9365492,10.3125669/Passo+di+Crocedomini,+Prestine,+BS/Vallarsa,+TN/45.7137774,11.3456973/RO+Ferrarese,+Ro,+FE/@45.5254981,10.8468151,9.5z/data=!4m50!4m49!1m5!1m1!1s0x477e59c8b965e8fb:0xe4edf10d1d27ea95!2m2!1d11.76212!2d44.946503!1m5!1m1!1s0x47816457d2a54265:0x81ae3f6843f6cbb8!2m2!1d10.0523552!2d45.657081!1m15!1m1!1s0x478166e2f18ceab7:0xbd9a5601ba4caf52!2m2!1d9.9640563!2d45.6691609!3m4!1m2!1d10.0394782!2d45.7195636!3s0x478163c52559a6ff:0x5ba321abf3f94c1e!3m4!1m2!1d10.0792817!2d45.8193802!3s0x4783d93f3ba6ebe1:0x48d2cd6b8a82823e!1m0!1m5!1m1!1s0x478232bd0b62447f:0x64c833b223ec5930!2m2!1d10.4!2d45.9!1m5!1m1!1s0x4778a82cbecb91b1:0xd8b2b9a0e6a2fbec!2m2!1d11.1174009!2d45.7826715!1m0!1m5!1m1!1s0x477e59c8b965e8fb:0xe4edf10d1d27ea95!2m2!1d11.76212!2d44.946503!3e0?hl=it)
Ore totali: 11h 30’
Km totali: 550 km
Foto a seguire:
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