Mikro-mx
10/07/07, 11:58
Ripenso all'incidente, due settimane fa...
Lo rivedo in bianco e nero, a rallentatore, rivedo l'impatto... stop!
un istante... per un istante il tempo si è fermato attorno a me... io sbalzato dalla moto, a mezz'aria, con tutto il tempo di osservare e capire cosa sta succedendo... e tutto il tempo di soffrirne...
la borsa da serbatoio prova a seguirmi nel mio volo, sebbene trattenuta dal laccio di sicurezza... le sospensioni compresse, la moto inclinata. Mi finirà addosso, lo so... l'asfalto, li sotto, vorrei avere la forza di allungare un braccio per attutire l'impatto...
ma cosa ci fa lì quella macchina? non doveva essere lì, non doveva... Mia, mia piccola Mia, cosa ti accarà? non farmi troppo male... abbiamo vissuto una stupenda giornata oggi io e te... non doveva finire così... eppure...
ricordo il fumo dei pneumatici, e l'odore di gomma bruciata nelle narici... ricordo l'impatto e un dolore fitto al bacino... il casco mi ricorderà, in seguito, di aver battuto anche la testa...
eccomi lì, per terra, Mia è stata brava... poteva schiacciarmi contro quella lamiera, e invece si è solo, delicatamente, appoggiata sulla mia spalla, come a voler chiedere scusa... non devi scusarti piccola... non è certo colpa tua...
mi viene da piangere... cerco di ruotare la testa per vedere come sta, ma al massimo ne vedo la sella... povera piccola Mia... chissà come stai...
i due tassisti a cui mi ero affiancato prima che scattasse il verde mi passano a fianco come se nulla fosse accaduto... grazie Mia, che se non fossi appoggiata alla mia spalla a quest'ora chissà cosa gli avrei lanciato dietro a quei due... un ragazzo con il casco sotto il braccio mi si avvicina, occhi sgranati e il viso solcato dai segni della tensione, preoccupazione, vivo, morto, x? Con un braccio sollevo la mentoniera del casco, si tranquillizza un po' e mi dice: "stai giù, penso a tutto io... ". Dio quanto adoro i motociclisti e quel senso di "famiglia" che ci colpisce tutti... Guardia medica, ambulanza, vigili... e nella confusione di divise e pubblico mi portano via... un collarino mi impedisce di girarmi... "come sta" continuo a chiedere, mentre il dolore all'anca cresce e il mal di testa con lui...
Una settimana dopo, dopo quelche problema tecnico, la mia piccolina è dal meccanico, il suo dottore personale... 3k8, 3800euro di danno, il preventivo... pronti, via... l'assicurazione mi chiama: "si, Andrea, mi dispiace, ma la ragazza della Punto ha dichiarato che era colpa tua e la sua assicuarzione ha aperto la causa con la colpa tua al 100%"... "bene", rispondo io, "e grazie...".
Per il verbale bisogna aspettare 120 giorni... per il perito meno, ma devo insistere, e a tutt'oggi non è ancora passato...
Rivoglio Mia, la mia piccolina...
Sono viziato, lo ammetto, ma dal 26 agosto di 10 anni fa, il giorno dopo dei miei 14 anni, sono motociclista (fantastica la Cagiva Supercity) e felicemente indipendente nei miei spostamenti... Sono viziato, lo so...
Non mi piace girare Milano con i mezzi pubblici, ne odio l'odore, il caldo e la calca di gente... non sopporto l'idea di attendere che arrivi un pullman, o un tram.. è tempo perso, perso male... che intendiamoci, ora che scrivo questa storia sto perdendo tempo.. ma in modo diverso...
Abito a fianco a Stazione Centrale da 5 anni oramai, e ne ho viste di ogni: da quelli che han cercato di rubarmi la macchina a quelli che mi hanno lanciato i porfidi alle spalle (fortunatamente troppo ubriachi per prendermi), da quelli che gonfiavano di botte un tipo con tanto di bottiglia rotta in mano, al pubblico che li guardava... La moto serve anche ad evitare certe situazioni... Sono viziato, lo so...
Ma Mia era anche un punto di sfogo, di rilassamento e di felicità che non riesco a sostituire, ogni giorno che passa sono più nerovoso, più stanco... Mi ritrovo a ricordare e sognare i viaggi, le strade, le curve... Mi accontento di sensazioni riciclate pur di sfogare un po' di quella tensione... Rivoglio Mia... Voglio tornare a viaggiare, a sognare e a danzare con lei... non è giusto...
Mikro
Lo rivedo in bianco e nero, a rallentatore, rivedo l'impatto... stop!
un istante... per un istante il tempo si è fermato attorno a me... io sbalzato dalla moto, a mezz'aria, con tutto il tempo di osservare e capire cosa sta succedendo... e tutto il tempo di soffrirne...
la borsa da serbatoio prova a seguirmi nel mio volo, sebbene trattenuta dal laccio di sicurezza... le sospensioni compresse, la moto inclinata. Mi finirà addosso, lo so... l'asfalto, li sotto, vorrei avere la forza di allungare un braccio per attutire l'impatto...
ma cosa ci fa lì quella macchina? non doveva essere lì, non doveva... Mia, mia piccola Mia, cosa ti accarà? non farmi troppo male... abbiamo vissuto una stupenda giornata oggi io e te... non doveva finire così... eppure...
ricordo il fumo dei pneumatici, e l'odore di gomma bruciata nelle narici... ricordo l'impatto e un dolore fitto al bacino... il casco mi ricorderà, in seguito, di aver battuto anche la testa...
eccomi lì, per terra, Mia è stata brava... poteva schiacciarmi contro quella lamiera, e invece si è solo, delicatamente, appoggiata sulla mia spalla, come a voler chiedere scusa... non devi scusarti piccola... non è certo colpa tua...
mi viene da piangere... cerco di ruotare la testa per vedere come sta, ma al massimo ne vedo la sella... povera piccola Mia... chissà come stai...
i due tassisti a cui mi ero affiancato prima che scattasse il verde mi passano a fianco come se nulla fosse accaduto... grazie Mia, che se non fossi appoggiata alla mia spalla a quest'ora chissà cosa gli avrei lanciato dietro a quei due... un ragazzo con il casco sotto il braccio mi si avvicina, occhi sgranati e il viso solcato dai segni della tensione, preoccupazione, vivo, morto, x? Con un braccio sollevo la mentoniera del casco, si tranquillizza un po' e mi dice: "stai giù, penso a tutto io... ". Dio quanto adoro i motociclisti e quel senso di "famiglia" che ci colpisce tutti... Guardia medica, ambulanza, vigili... e nella confusione di divise e pubblico mi portano via... un collarino mi impedisce di girarmi... "come sta" continuo a chiedere, mentre il dolore all'anca cresce e il mal di testa con lui...
Una settimana dopo, dopo quelche problema tecnico, la mia piccolina è dal meccanico, il suo dottore personale... 3k8, 3800euro di danno, il preventivo... pronti, via... l'assicurazione mi chiama: "si, Andrea, mi dispiace, ma la ragazza della Punto ha dichiarato che era colpa tua e la sua assicuarzione ha aperto la causa con la colpa tua al 100%"... "bene", rispondo io, "e grazie...".
Per il verbale bisogna aspettare 120 giorni... per il perito meno, ma devo insistere, e a tutt'oggi non è ancora passato...
Rivoglio Mia, la mia piccolina...
Sono viziato, lo ammetto, ma dal 26 agosto di 10 anni fa, il giorno dopo dei miei 14 anni, sono motociclista (fantastica la Cagiva Supercity) e felicemente indipendente nei miei spostamenti... Sono viziato, lo so...
Non mi piace girare Milano con i mezzi pubblici, ne odio l'odore, il caldo e la calca di gente... non sopporto l'idea di attendere che arrivi un pullman, o un tram.. è tempo perso, perso male... che intendiamoci, ora che scrivo questa storia sto perdendo tempo.. ma in modo diverso...
Abito a fianco a Stazione Centrale da 5 anni oramai, e ne ho viste di ogni: da quelli che han cercato di rubarmi la macchina a quelli che mi hanno lanciato i porfidi alle spalle (fortunatamente troppo ubriachi per prendermi), da quelli che gonfiavano di botte un tipo con tanto di bottiglia rotta in mano, al pubblico che li guardava... La moto serve anche ad evitare certe situazioni... Sono viziato, lo so...
Ma Mia era anche un punto di sfogo, di rilassamento e di felicità che non riesco a sostituire, ogni giorno che passa sono più nerovoso, più stanco... Mi ritrovo a ricordare e sognare i viaggi, le strade, le curve... Mi accontento di sensazioni riciclate pur di sfogare un po' di quella tensione... Rivoglio Mia... Voglio tornare a viaggiare, a sognare e a danzare con lei... non è giusto...
Mikro