DuKa
15/04/06, 00:04
1 Partenza
Il ritrovo è fissato di buon ora al casello di Pistoia dell'A11. Incoraggiati da un cielo azzurro, freso,pulito e da un sole sfolgorante, nonostante la temperatura ancora rigida della mattina, siamo lì e gia ci pregustiamo la giornata strappata agli impegni lavorativi.
La compagnia è poca, ma non buona ... ottima !! Oltre a me, in sella ad una scalpitante Ercolina, ci sono i soliti Smilzo, Maurosessante, Panko e un finalmente redivivo Zinco.
Sin dai primi minuti si intuisce che sarà una splendida giornata, ci sentiamo uniti, fratelli, non importa neanche raccontare stupidaggini ... oggi siamo tutti così contenti che basta un'occhiata per cominciare a ridere. E' una bella compagnia, ci lasciamo i nostri problemi quotidiani alle spalle, questo giorno è tutto per noi !
Radunati i girovaghi, inizia il percorso. Da Pistoia prendiamo la statale dell'Abetone e del Brennero, le curve iniziano subito, la strada è abbastanza buona e il traffico modesto. Le montagne pistoiesi ci accolgono nel loro grembo ancora brulle, con gli alberi spogli e un dominante color marrone; tuttavia qua e la si vedono delle esplosioni di verde brillante, di erba fresca e di fiori pronti a sbocciare ... se solo la temperatura fosse un po più mite ...
La strada sale su, verso il passo dell'Oppio con una successione di curve che si snodano tra i paesi; la velocità è modesta, ma non abbiamo fretta, i paesi vanno svegliandosi e spesso veniamo avvolti da nuvole di gradevolissimo fumo di legna proveniente dalle case a ridosso della statale.
2 San Marcello Pistoiese
Prima e meritata sosta a nella piazza di San Marcello per una (o più) pasta e un cappuccino corroborante, purtroppo il Panko a malincuore ci lascia, costretto al rientro anticipato dai postumi si un malanno che la giallona non è riuscita a curare. Peccato, Panko ... ci sei mancato.
3 Il ponte sospeso
Prima tappa del nostro itinerario fa parte del capitolo “minatori”. In località la Lima, ci fermiamo ad ammirare uno dei ponti sospesi più lunghi d'Europa. Quasi 220 m di passerella dondolante a circa 30 m di altezza sul torrente Lima. Il ponte fu costruito ai primi del secolo per agevolare i minatori che si muovevano tra queste valli per cercare di strappare quel poco che c'era di prezioso nascosto nei fianchi delle montagne. La passerella è davvero impressionante, attraversala fa un certo effetto e occorre dissimulare la paura con un bel sorriso, anche se stiracchiato.
[albumimg:b9a9c15ca3]655[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]656[/albumimg:b9a9c15ca3]
Il ponte è stato restaurato e ristrutturato ed è perfettamente agibile. Consigliatissima la visita !
4 Lucchio
In località La Lima, lasciamo la statale del brennero e prendiamo per Bagni di Lucca. Dopo qualche chilometro si staglia davanti a noi l'abitato di Lucchio, incastonato sul fianco di una cresta rocciosa, da subito l'idea di qualcosa di magico ... se vedessi un drago alato e sputafiamme adagiarsi su quel che resta della fortezza ... beh, non mi meraviglierei più di tanto.
[albumimg:b9a9c15ca3]657[/albumimg:b9a9c15ca3]
Lasciata la provinciale, svoltiamo a sinistra sulla strada che conduce al paese. E' una strada sporca, in pessime condizioni, tuttavia suggestiva. Si snoda tra curve e tornanti, correndo tra olivi, castagni e terra rossa, ferrosa (... o forse è il sangue di mille battaglie ???)
[albumimg:b9a9c15ca3]658[/albumimg:b9a9c15ca3]
Arrivare al paese da un po l'idea della conquista, Lucchio è un posto magico ed è giusto che non sia facilmente accessibile ! Parcheggiati in nostri ferracci in qualche maniera in una delle minuscole piazze del paese inizia la nostra esplorazione. Incredibile ... le stradine del paese sono bugigattoli, in quelle più larghe si possono toccare i lati aprendo le braccia e le case sono tutte strette e lunghe. Le piazzette che si incontrano è un eufemismo chiamarle slarghi ...
[albumimg:b9a9c15ca3]659[/albumimg:b9a9c15ca3]
Gambe in spalla e affrontiamo l'ascesa per arrivare alla sommità della cresta dove ci sono i resti di un antica fortezza. Da lassù la vista toglie il fiato !! Sembra di essere in mezzo al cielo, con lo strapiombo da tutti i lati e una vista incredibile che spazia tra due vallate.
[albumimg:b9a9c15ca3]660[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]661[/albumimg:b9a9c15ca3]
Doveva essere proprio una fortezza inespugnabile ! Vero signor cavaliere ... ehi dov'è andato ? avrei giurato di averlo visto lì, impettito nella sua armatura lucida con lo sguardo rivolto alla valle della Lima ....
Lucchio, un paese incredibile, purtroppo sulla via dell'abbandono, d'altronde non dev'essere facile vivere aggrappati su un fianco verticale di una montagna.
5 Ponte del Diavolo
Lasciato Lucchio alle spalle, riprendiamo la provinciale per Bagni di Lucca. A Bagni di Lucca ci immettiamo sulla statale per Lucca, e prima dell'abitato di Borgo a Mozzano ci concediamo una sosta presso il meraviglioso Ponte della Maddalena sul fiume Serchio, più noto come Ponte del Diavolo. Un mirabile esempio di ingegneria medievale, un ponte di pietra con le arcate asimmetriche, veramente unico !
[albumimg:b9a9c15ca3]662[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]663[/albumimg:b9a9c15ca3]
Leggenda vuole che il costruttore pensando di non riuscire a completare l'opera nei tempi previsti e temendo per la sua vita, chiese aiuto al diavolo, che finì il ponte in cambio della prima anima che lo avrebbe attraversato ... e fu l'anima di un caprone !
La magia non ci abbandona, in questo tour e il momento del pasto è sicuramente magico !!!!
6 Montemagno
Riprendiamo la strada verso Lucca, ma poi l'abbandoniamo al suo caos di traffico da giorni lavorativi per concederci un giro intorno al Montemagno. In località Diecimo svoltiamo a destra per Pescaglia e poi poco dopo Piegaio
[albumimg:b9a9c15ca3]664[/albumimg:b9a9c15ca3]
prendiamo a sinstra per Loppeglia, S. Martno in Freddana. Una strada veramente divertente, prima sale abbastanza tranquilla poi dal crinale in giù è una festa di curvette e tornantini, un misto strettissimo, impegnativo ma di gran soddisfazione da portare in fondo !
A San Martino in Freddana rientriamo sulla vecchia Aurelia, il tempo inizia a stringere e saltiamo velocemente gli abitati di Camaiore e Pietrasanta.
A Pietrasanta si svolta a destra verso Seravezza.
9 Passo del Vestito
A Seravezza prendiamo per Castelnuovo Garfagnana. Si sale rapidamente in quota, tra polvere di marmo e camions. La strada è bella (ma sporca di polvere) e i panorami incredibili [albumimg:b9a9c15ca3]665[/albumimg:b9a9c15ca3]
Di sicuro è meglio affrontarla durante i giorni festivi, in modo da evitare il rischio di stamparsi su qualche camion che, nonostante la strada si stretta e tortuosa, salgono e scendono dalla montagna a velocità impressionanti. Meravigliosa è la galleria del “Cipollaio”, più di un chilometro interamente scavata nella roccia, fredda, umida ... sembra di attraversare la cantina di un gigante !!!
Passata la galleria si aprono le valli interne delle Apuane, maestose e spettrali nella loro nudità !
[albumimg:b9a9c15ca3]666[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]667[/albumimg:b9a9c15ca3]
10 Isola santa
Ma la magia non è finita ! A Isola Santa ci aspetta una vista del tutto fuori del comune ... i esti di un paese parzialmente sommerso dalle acque di uno sbarramento artificiale
[albumimg:b9a9c15ca3]668[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]669[/albumimg:b9a9c15ca3]
Il laghetto è di un colore verde brillante, veramente particolare e il paese è spettrale e ormai abbandonato da tempo. Forse gli uomini non ci vanno più, ma di sicuro al tramonto qualche fata si aggira di sicuro tra questi ruderi. Lo so che è pericoloso girare per i paesi abbandonati, lo so che gli edifici sono pericolanti ... ma la curiosità è tanta, e l'atmosfera è veramente particolare.
Ma il tempo è tiranno ! La giornata è volata via è ora di rientrare. Rapidamente arriviamo a Castelnuovo e di li ci gettiamo nella mischia del traffico e verso la via del ritorno, che sarà inevitabilmente in autostrada (SGRUNT)
Al casello di Altopascio i saluti finali si dilungano, non vorremmo ancora lasciarci, vorremmo far durare questa magnifica giornata di sole, di fate, di cavalieri e minatori ancora un po.
Nonostante le molte ore in moto, le meravigliose immagini che ancora riempiono gli occhi, danno un'euforia che non fa sentire ne stanchezza ne il minimo fastidio al soprasella .... siamo un tutt'uno, noi e le nostre moto, pronti a ripartire anche subito, un panino un po di benzina e via ..... !!!
Il ritrovo è fissato di buon ora al casello di Pistoia dell'A11. Incoraggiati da un cielo azzurro, freso,pulito e da un sole sfolgorante, nonostante la temperatura ancora rigida della mattina, siamo lì e gia ci pregustiamo la giornata strappata agli impegni lavorativi.
La compagnia è poca, ma non buona ... ottima !! Oltre a me, in sella ad una scalpitante Ercolina, ci sono i soliti Smilzo, Maurosessante, Panko e un finalmente redivivo Zinco.
Sin dai primi minuti si intuisce che sarà una splendida giornata, ci sentiamo uniti, fratelli, non importa neanche raccontare stupidaggini ... oggi siamo tutti così contenti che basta un'occhiata per cominciare a ridere. E' una bella compagnia, ci lasciamo i nostri problemi quotidiani alle spalle, questo giorno è tutto per noi !
Radunati i girovaghi, inizia il percorso. Da Pistoia prendiamo la statale dell'Abetone e del Brennero, le curve iniziano subito, la strada è abbastanza buona e il traffico modesto. Le montagne pistoiesi ci accolgono nel loro grembo ancora brulle, con gli alberi spogli e un dominante color marrone; tuttavia qua e la si vedono delle esplosioni di verde brillante, di erba fresca e di fiori pronti a sbocciare ... se solo la temperatura fosse un po più mite ...
La strada sale su, verso il passo dell'Oppio con una successione di curve che si snodano tra i paesi; la velocità è modesta, ma non abbiamo fretta, i paesi vanno svegliandosi e spesso veniamo avvolti da nuvole di gradevolissimo fumo di legna proveniente dalle case a ridosso della statale.
2 San Marcello Pistoiese
Prima e meritata sosta a nella piazza di San Marcello per una (o più) pasta e un cappuccino corroborante, purtroppo il Panko a malincuore ci lascia, costretto al rientro anticipato dai postumi si un malanno che la giallona non è riuscita a curare. Peccato, Panko ... ci sei mancato.
3 Il ponte sospeso
Prima tappa del nostro itinerario fa parte del capitolo “minatori”. In località la Lima, ci fermiamo ad ammirare uno dei ponti sospesi più lunghi d'Europa. Quasi 220 m di passerella dondolante a circa 30 m di altezza sul torrente Lima. Il ponte fu costruito ai primi del secolo per agevolare i minatori che si muovevano tra queste valli per cercare di strappare quel poco che c'era di prezioso nascosto nei fianchi delle montagne. La passerella è davvero impressionante, attraversala fa un certo effetto e occorre dissimulare la paura con un bel sorriso, anche se stiracchiato.
[albumimg:b9a9c15ca3]655[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]656[/albumimg:b9a9c15ca3]
Il ponte è stato restaurato e ristrutturato ed è perfettamente agibile. Consigliatissima la visita !
4 Lucchio
In località La Lima, lasciamo la statale del brennero e prendiamo per Bagni di Lucca. Dopo qualche chilometro si staglia davanti a noi l'abitato di Lucchio, incastonato sul fianco di una cresta rocciosa, da subito l'idea di qualcosa di magico ... se vedessi un drago alato e sputafiamme adagiarsi su quel che resta della fortezza ... beh, non mi meraviglierei più di tanto.
[albumimg:b9a9c15ca3]657[/albumimg:b9a9c15ca3]
Lasciata la provinciale, svoltiamo a sinistra sulla strada che conduce al paese. E' una strada sporca, in pessime condizioni, tuttavia suggestiva. Si snoda tra curve e tornanti, correndo tra olivi, castagni e terra rossa, ferrosa (... o forse è il sangue di mille battaglie ???)
[albumimg:b9a9c15ca3]658[/albumimg:b9a9c15ca3]
Arrivare al paese da un po l'idea della conquista, Lucchio è un posto magico ed è giusto che non sia facilmente accessibile ! Parcheggiati in nostri ferracci in qualche maniera in una delle minuscole piazze del paese inizia la nostra esplorazione. Incredibile ... le stradine del paese sono bugigattoli, in quelle più larghe si possono toccare i lati aprendo le braccia e le case sono tutte strette e lunghe. Le piazzette che si incontrano è un eufemismo chiamarle slarghi ...
[albumimg:b9a9c15ca3]659[/albumimg:b9a9c15ca3]
Gambe in spalla e affrontiamo l'ascesa per arrivare alla sommità della cresta dove ci sono i resti di un antica fortezza. Da lassù la vista toglie il fiato !! Sembra di essere in mezzo al cielo, con lo strapiombo da tutti i lati e una vista incredibile che spazia tra due vallate.
[albumimg:b9a9c15ca3]660[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]661[/albumimg:b9a9c15ca3]
Doveva essere proprio una fortezza inespugnabile ! Vero signor cavaliere ... ehi dov'è andato ? avrei giurato di averlo visto lì, impettito nella sua armatura lucida con lo sguardo rivolto alla valle della Lima ....
Lucchio, un paese incredibile, purtroppo sulla via dell'abbandono, d'altronde non dev'essere facile vivere aggrappati su un fianco verticale di una montagna.
5 Ponte del Diavolo
Lasciato Lucchio alle spalle, riprendiamo la provinciale per Bagni di Lucca. A Bagni di Lucca ci immettiamo sulla statale per Lucca, e prima dell'abitato di Borgo a Mozzano ci concediamo una sosta presso il meraviglioso Ponte della Maddalena sul fiume Serchio, più noto come Ponte del Diavolo. Un mirabile esempio di ingegneria medievale, un ponte di pietra con le arcate asimmetriche, veramente unico !
[albumimg:b9a9c15ca3]662[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]663[/albumimg:b9a9c15ca3]
Leggenda vuole che il costruttore pensando di non riuscire a completare l'opera nei tempi previsti e temendo per la sua vita, chiese aiuto al diavolo, che finì il ponte in cambio della prima anima che lo avrebbe attraversato ... e fu l'anima di un caprone !
La magia non ci abbandona, in questo tour e il momento del pasto è sicuramente magico !!!!
6 Montemagno
Riprendiamo la strada verso Lucca, ma poi l'abbandoniamo al suo caos di traffico da giorni lavorativi per concederci un giro intorno al Montemagno. In località Diecimo svoltiamo a destra per Pescaglia e poi poco dopo Piegaio
[albumimg:b9a9c15ca3]664[/albumimg:b9a9c15ca3]
prendiamo a sinstra per Loppeglia, S. Martno in Freddana. Una strada veramente divertente, prima sale abbastanza tranquilla poi dal crinale in giù è una festa di curvette e tornantini, un misto strettissimo, impegnativo ma di gran soddisfazione da portare in fondo !
A San Martino in Freddana rientriamo sulla vecchia Aurelia, il tempo inizia a stringere e saltiamo velocemente gli abitati di Camaiore e Pietrasanta.
A Pietrasanta si svolta a destra verso Seravezza.
9 Passo del Vestito
A Seravezza prendiamo per Castelnuovo Garfagnana. Si sale rapidamente in quota, tra polvere di marmo e camions. La strada è bella (ma sporca di polvere) e i panorami incredibili [albumimg:b9a9c15ca3]665[/albumimg:b9a9c15ca3]
Di sicuro è meglio affrontarla durante i giorni festivi, in modo da evitare il rischio di stamparsi su qualche camion che, nonostante la strada si stretta e tortuosa, salgono e scendono dalla montagna a velocità impressionanti. Meravigliosa è la galleria del “Cipollaio”, più di un chilometro interamente scavata nella roccia, fredda, umida ... sembra di attraversare la cantina di un gigante !!!
Passata la galleria si aprono le valli interne delle Apuane, maestose e spettrali nella loro nudità !
[albumimg:b9a9c15ca3]666[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]667[/albumimg:b9a9c15ca3]
10 Isola santa
Ma la magia non è finita ! A Isola Santa ci aspetta una vista del tutto fuori del comune ... i esti di un paese parzialmente sommerso dalle acque di uno sbarramento artificiale
[albumimg:b9a9c15ca3]668[/albumimg:b9a9c15ca3] [albumimg:b9a9c15ca3]669[/albumimg:b9a9c15ca3]
Il laghetto è di un colore verde brillante, veramente particolare e il paese è spettrale e ormai abbandonato da tempo. Forse gli uomini non ci vanno più, ma di sicuro al tramonto qualche fata si aggira di sicuro tra questi ruderi. Lo so che è pericoloso girare per i paesi abbandonati, lo so che gli edifici sono pericolanti ... ma la curiosità è tanta, e l'atmosfera è veramente particolare.
Ma il tempo è tiranno ! La giornata è volata via è ora di rientrare. Rapidamente arriviamo a Castelnuovo e di li ci gettiamo nella mischia del traffico e verso la via del ritorno, che sarà inevitabilmente in autostrada (SGRUNT)
Al casello di Altopascio i saluti finali si dilungano, non vorremmo ancora lasciarci, vorremmo far durare questa magnifica giornata di sole, di fate, di cavalieri e minatori ancora un po.
Nonostante le molte ore in moto, le meravigliose immagini che ancora riempiono gli occhi, danno un'euforia che non fa sentire ne stanchezza ne il minimo fastidio al soprasella .... siamo un tutt'uno, noi e le nostre moto, pronti a ripartire anche subito, un panino un po di benzina e via ..... !!!