Morga190
01/10/07, 10:47
Per come era cominciato avrebbe dovuto essere un matrimonio di interesse per tutta una serie di motivi e di valutazioni da ingegnere che non vi sto a spiegare perchè mi infamereste a vita.
Però l'unione già faceva gridare allo scandalo i benpensanti, già mi immagino i titoli: "ingegnere lascia pontederese formosa e vistosa ma snob per giapponese snella e anonima ma alla mano ".
Roba da farci un paio di puntate di porta a porta e qualche settimana di vita in diretta, con tanto di interviste agli anziani in fila alla posta: "era uno con la testa a posto, ora dice ha preso il motore, mamma mia...". "Seondo me gliera meglio la vespa, ci cariava anche ir cane per indà a caccia sulla pedana"
I più impazienti diranno: "e che c'entra 'sta storia della pontederese e la giapponese con il lagastrello, qui è pubblicità ingannevole..."
No, c'entra, perchè ieri per la prima volta da giugno sono riuscito a sentirmi finalmente affiatato con la mia moto, complici il passo di Pradarena e quello del Lagastrello.
Sveglia alle 7, dal giappone va in onda uno spettacolo indecososo, torno a letto. Riproviamo. Sveglia alle 8:30. Colazione. Vestizione. Parto per Camaiore, dove un mio amico farà esordire in gara un motore nuovo che sento anche un po' mio. Dopo neanche 2 prove speciali siamo ad agganciare sconsolatamente il moschettone al carro attrezzi per colpa dell'ennesimo semiasse tranciato di netto. Oggi con le macchine non vado tanto lontano...
Camaiore-Lucca, un antipastino veloce di quello che sarà il pomeriggio che non mi aspetto. A metà strada mi fermo per una foto ricordo da Montemagno, fatta però con cellulare perchè ho lasciato la macchina fotografica a casa!!! Mi fermo per un panino.
[albumimg:8f2ffe04d1]9314[/albumimg:8f2ffe04d1]
Chiamo un paio di amici, ma non riusciamo ad organizzarci. Oggi sono solo, torno a casa. Ma che ci faccio a casa, continuo a scontrarmi con tutti i dubbi che mi attanagliano in questo periodo? Un cartello "Castelnuovo Garfagnana" mi suggerisce che forse faccio meglio a fregarmene dei dubbi e seguire il mio istinto.
L'aria fresca che entra nel casco mi fa trovare la concentrazione giusta, il motore tira più del solito. O forse sono io che giro il polso destro con più convinzione mentre risalgo la valle del Serchio.
Faccio il pieno al famoso / famigerato / osannato / contestato Leclerc di Gallicano, 1.245 €/l. Roba da non crederci, ieri l'ho pagata 1.340 a Larderello!!!!! Passo a salutare un amico a Castelvecchio Pascoli e mentre ci guardiamo la SBK mi vien voglia di non tornare a Pisa dopo la gara come avevo pensato. L'appetito vien mangiando, non è tardissimo e Castelnuovo ne' monti non è lontano. Stavolta il passo di Pradarena lo faccio dalla Toscana.
Curva dopo curva sento che sta nascendo un feeling particolare con la moto, sto trovando quella fiducia persa dopo la scivolata di pontepetri e quei tuffi al cuore sulla Raticosa, brutti scherzi di "quel manubrio un po' così" che ho provveduto a cambiare da un po' e che mi impediva di entrare in simbiosi con la mia F. Stai a vedere che non è solo un matrimonio di interesse e piano piano mi innamoro davvero...
Salendo saluto qualche sparuto gruppo di motociclisti infreddoliti. Giunti allo scollinamento le torri dell'elettrodotto contribuiscono a rovinare il paesaggio, ma la scoperta inquietante è la nebbia sul versante emiliano.
[albumimg:8f2ffe04d1]9316[/albumimg:8f2ffe04d1]
Giù la prima e mollo la frizione, ormai son qui, non posso tornare indietro. Attraverso le nuvole verso Ligonchio, le sopracciglia si inzuppano d'acqua, ma l'umidità ed il freddo mi destano. Ignoro il cartello per Villa Minozzo, mi voglio tenere il passo del Cerreto come via di fuga dalla valle del Secchia in caso di pioggia. Giunto a Busana decido di rischiare e giro a destra dietro ad una bellissima 850 coupè azzurra. La nebbia che lentamente sta svanendo svela i magnifici panorami su cui si affaccia la SS63.
Le curve si susseguono veloci, raramente sono cieche ed invitano a pennellare le traiettorie. Mi ritrovo a danzare sulle pedane, col serbatoio che mi accarezza le gambe. Mi sento ispirato, vorrei che queste curve non finissero mai. Mi sa che ormai sono innamorato perso!!!
Dopo un dosso un incrocio a sinistra mi invita al Lagastrello: il "collezionista di passi" che è in me vuol girare e scala 3 marce, ma prima devo accontentare il fototurista. "Su con quello stivale!". Continuo per Castelnuovo ne' monti, la strada è un po' trafficata ma molto sinuosa. Qualche tornante spezza il ritmo, ma è solo un divertente diversivo, oggi le curve sono tutte belle. Giunto a Castelnuovo noto una pattuglia di vigili che impone una deviazione, ma si sta facendo tardi e la foschia sta crescendo. Mi fermo nel piazzale di una concessionaria e scendo per fotografare la Pietra Bismantova, rimpiangendo la mia fida Nikon.
[albumimg:8f2ffe04d1]9315[/albumimg:8f2ffe04d1]
Tornato alla moto mi accorgo di avere vicina una Laverda Formula che attrae il mio interesse per qualche minuto, tra le facce sorprese di un gruppetto di ragazzini che sembrano uno la fotocopia dell'altro e che non riescono a spiegarsi perchè "questo scemo vestito di nero con la moto nera che non è una RRRRRR" abbia deciso di omaggiare quella strana moto arancione ignorando le supersportive più recenti che la circondano... Noncurante accendo il mio "twin barrel" e mi accingo ad accontentare "il collezionista". Il traffico in uscita da Castenuovo è praticamente nullo
e giungo velocemente all'incrocio. Giù verso Ramiseto l'asfalto è ottimo, le strisce verniciate di fresco aiutano a suggerire le traiettorie senza rischiare "lunghi" ma l'umidità le rende insidiose. I cartelli per il passo del Lagastrello si susseguono senza imporre deviazioni. La danza continua.
Giunto a Selvanizza svolto a sinistra ed inizia il passo vero e proprio.
Siamo soli, io e la mia moto. Finalmente riesco a guidare in maniera spontanea, senza dover cercare di interpretare segnali confusi. Era tanto che aspettavo questo momento, non credevo di metterci 9000km.
Si sta facendo tardi, mi fermo per la foto di rito in cima al Lagastrello inghiottito di nuovo dalle nuvole e riparto subito temendo la pioggia.
[albumimg:8f2ffe04d1]9310[/albumimg:8f2ffe04d1] [albumimg:8f2ffe04d1]9313[/albumimg:8f2ffe04d1]
Dopo un paio di km dalla vetta torna il sole che si appresta a tramontare. Mi fermo ancora a fare
qualche foto: la foschia all'orizzonte aggiunge magia ad un panorama da favola
[albumimg:8f2ffe04d1]9311[/albumimg:8f2ffe04d1] [albumimg:8f2ffe04d1]9312[/albumimg:8f2ffe04d1] [albumimg:8f2ffe04d1]9317[/albumimg:8f2ffe04d1]
Mi mangio le mani per aver la Nikon sulla scrivania. O forse no, è un'ottima scusa per ritornarci!
Di nuovo giù per Tavernelle, faccio strage di moscerini prima di arrivare a Licciana Nardi ed infine mi dirigo mestamente verso Aulla per prendere la A12. La giornata volge al termine, ma mi rimane la consapevolezza di essermi definitivamente innamorato... :amore2
Però l'unione già faceva gridare allo scandalo i benpensanti, già mi immagino i titoli: "ingegnere lascia pontederese formosa e vistosa ma snob per giapponese snella e anonima ma alla mano ".
Roba da farci un paio di puntate di porta a porta e qualche settimana di vita in diretta, con tanto di interviste agli anziani in fila alla posta: "era uno con la testa a posto, ora dice ha preso il motore, mamma mia...". "Seondo me gliera meglio la vespa, ci cariava anche ir cane per indà a caccia sulla pedana"
I più impazienti diranno: "e che c'entra 'sta storia della pontederese e la giapponese con il lagastrello, qui è pubblicità ingannevole..."
No, c'entra, perchè ieri per la prima volta da giugno sono riuscito a sentirmi finalmente affiatato con la mia moto, complici il passo di Pradarena e quello del Lagastrello.
Sveglia alle 7, dal giappone va in onda uno spettacolo indecososo, torno a letto. Riproviamo. Sveglia alle 8:30. Colazione. Vestizione. Parto per Camaiore, dove un mio amico farà esordire in gara un motore nuovo che sento anche un po' mio. Dopo neanche 2 prove speciali siamo ad agganciare sconsolatamente il moschettone al carro attrezzi per colpa dell'ennesimo semiasse tranciato di netto. Oggi con le macchine non vado tanto lontano...
Camaiore-Lucca, un antipastino veloce di quello che sarà il pomeriggio che non mi aspetto. A metà strada mi fermo per una foto ricordo da Montemagno, fatta però con cellulare perchè ho lasciato la macchina fotografica a casa!!! Mi fermo per un panino.
[albumimg:8f2ffe04d1]9314[/albumimg:8f2ffe04d1]
Chiamo un paio di amici, ma non riusciamo ad organizzarci. Oggi sono solo, torno a casa. Ma che ci faccio a casa, continuo a scontrarmi con tutti i dubbi che mi attanagliano in questo periodo? Un cartello "Castelnuovo Garfagnana" mi suggerisce che forse faccio meglio a fregarmene dei dubbi e seguire il mio istinto.
L'aria fresca che entra nel casco mi fa trovare la concentrazione giusta, il motore tira più del solito. O forse sono io che giro il polso destro con più convinzione mentre risalgo la valle del Serchio.
Faccio il pieno al famoso / famigerato / osannato / contestato Leclerc di Gallicano, 1.245 €/l. Roba da non crederci, ieri l'ho pagata 1.340 a Larderello!!!!! Passo a salutare un amico a Castelvecchio Pascoli e mentre ci guardiamo la SBK mi vien voglia di non tornare a Pisa dopo la gara come avevo pensato. L'appetito vien mangiando, non è tardissimo e Castelnuovo ne' monti non è lontano. Stavolta il passo di Pradarena lo faccio dalla Toscana.
Curva dopo curva sento che sta nascendo un feeling particolare con la moto, sto trovando quella fiducia persa dopo la scivolata di pontepetri e quei tuffi al cuore sulla Raticosa, brutti scherzi di "quel manubrio un po' così" che ho provveduto a cambiare da un po' e che mi impediva di entrare in simbiosi con la mia F. Stai a vedere che non è solo un matrimonio di interesse e piano piano mi innamoro davvero...
Salendo saluto qualche sparuto gruppo di motociclisti infreddoliti. Giunti allo scollinamento le torri dell'elettrodotto contribuiscono a rovinare il paesaggio, ma la scoperta inquietante è la nebbia sul versante emiliano.
[albumimg:8f2ffe04d1]9316[/albumimg:8f2ffe04d1]
Giù la prima e mollo la frizione, ormai son qui, non posso tornare indietro. Attraverso le nuvole verso Ligonchio, le sopracciglia si inzuppano d'acqua, ma l'umidità ed il freddo mi destano. Ignoro il cartello per Villa Minozzo, mi voglio tenere il passo del Cerreto come via di fuga dalla valle del Secchia in caso di pioggia. Giunto a Busana decido di rischiare e giro a destra dietro ad una bellissima 850 coupè azzurra. La nebbia che lentamente sta svanendo svela i magnifici panorami su cui si affaccia la SS63.
Le curve si susseguono veloci, raramente sono cieche ed invitano a pennellare le traiettorie. Mi ritrovo a danzare sulle pedane, col serbatoio che mi accarezza le gambe. Mi sento ispirato, vorrei che queste curve non finissero mai. Mi sa che ormai sono innamorato perso!!!
Dopo un dosso un incrocio a sinistra mi invita al Lagastrello: il "collezionista di passi" che è in me vuol girare e scala 3 marce, ma prima devo accontentare il fototurista. "Su con quello stivale!". Continuo per Castelnuovo ne' monti, la strada è un po' trafficata ma molto sinuosa. Qualche tornante spezza il ritmo, ma è solo un divertente diversivo, oggi le curve sono tutte belle. Giunto a Castelnuovo noto una pattuglia di vigili che impone una deviazione, ma si sta facendo tardi e la foschia sta crescendo. Mi fermo nel piazzale di una concessionaria e scendo per fotografare la Pietra Bismantova, rimpiangendo la mia fida Nikon.
[albumimg:8f2ffe04d1]9315[/albumimg:8f2ffe04d1]
Tornato alla moto mi accorgo di avere vicina una Laverda Formula che attrae il mio interesse per qualche minuto, tra le facce sorprese di un gruppetto di ragazzini che sembrano uno la fotocopia dell'altro e che non riescono a spiegarsi perchè "questo scemo vestito di nero con la moto nera che non è una RRRRRR" abbia deciso di omaggiare quella strana moto arancione ignorando le supersportive più recenti che la circondano... Noncurante accendo il mio "twin barrel" e mi accingo ad accontentare "il collezionista". Il traffico in uscita da Castenuovo è praticamente nullo
e giungo velocemente all'incrocio. Giù verso Ramiseto l'asfalto è ottimo, le strisce verniciate di fresco aiutano a suggerire le traiettorie senza rischiare "lunghi" ma l'umidità le rende insidiose. I cartelli per il passo del Lagastrello si susseguono senza imporre deviazioni. La danza continua.
Giunto a Selvanizza svolto a sinistra ed inizia il passo vero e proprio.
Siamo soli, io e la mia moto. Finalmente riesco a guidare in maniera spontanea, senza dover cercare di interpretare segnali confusi. Era tanto che aspettavo questo momento, non credevo di metterci 9000km.
Si sta facendo tardi, mi fermo per la foto di rito in cima al Lagastrello inghiottito di nuovo dalle nuvole e riparto subito temendo la pioggia.
[albumimg:8f2ffe04d1]9310[/albumimg:8f2ffe04d1] [albumimg:8f2ffe04d1]9313[/albumimg:8f2ffe04d1]
Dopo un paio di km dalla vetta torna il sole che si appresta a tramontare. Mi fermo ancora a fare
qualche foto: la foschia all'orizzonte aggiunge magia ad un panorama da favola
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Mi mangio le mani per aver la Nikon sulla scrivania. O forse no, è un'ottima scusa per ritornarci!
Di nuovo giù per Tavernelle, faccio strage di moscerini prima di arrivare a Licciana Nardi ed infine mi dirigo mestamente verso Aulla per prendere la A12. La giornata volge al termine, ma mi rimane la consapevolezza di essermi definitivamente innamorato... :amore2