Visualizza la versione completa : Vado a correre!
E' questa la frase che spesso Pimpi ottiene come risposta e che, fino a qualche mese, fa poteva essere seguita, con uguale frequenza, da un suo sbuffo o dall'esclamazione "Ancora!".
Qualche settimana fa ero dal dentista, in quella piacevole posizione coricata che richiede il trattamento di un molare. Il cruento professionista, mio caro amico dai tempi dell'Università, tra una trapanata e una fresata, mi fa "Doc, ma sei dimagrito!" e io gli faccio: "Ehhhh, cgllio a glioggllerre" (che sarebbe la frase del titolo detta con due tamponi, un aspiratore ed un trapano in bocca). E lui mi fa: "Ma perché?". Subito ho pensato che una domanda così denotava una scarsa intelligenza e mi confermava ciò che diceva un Professore del I anno di Medicina: "Se mettete un sasso su un banco di quest'aula, tre 6 anni sarà dottore", insomma 'sta laurea la danno anche ai somari! Cacchio, mi dicevo, ma come fai a chiedere a uno che corre "Perché corri?". Per me la risposta era così palese che credevo dovesse essere evidente a tutti. In realtà non è così.
In fondo tutti accettiamo che la stessa domanda sia assurda se fatta ad un calciatore. Al quesito "Perché giochi a calcio" la risposta è nota, scontata, praticamente universale: "Per farmi una velina!".
Ma tu, podista amatore, che partecipi alle corse dove il primo classificato conclude la gara in metà del tuo tempo, corre una maratona ad una velocità alla quale tu non correresti nemmeno i mille metri, e spesso vince un salame ed una bottiglia di vino... ma tu, perché corri?
Diciamocelo, non lo faccio per la salute. Da quando mi alleno ho perso cinque chili di muscoli nella parte superiore del corpo, gli zigomi si sono accentuati e lo sforzo spesso residua in profonde occhiaie verdastre su uno sfondo di pelle pallida e screpolata... spesso chi mi incontra mi dice, con tono sibillino: "Tu non stai bene!". All'inizio cercavo di spiegare che era la corsa, ma la gente non mi credeva. Ultimamente ho provato con la risposta "Mi drogo" e vedo che la cosa è accettata con meno sorpresa.
E non lo faccio perché mi piace tornare dal lavoro, dribblare il divano con le sue insidie, rinunciare alla fetta di torta in frigo, mettermi la tutina fetish ed uscire sotto la pioggia e contro la bora a 120 chilometri all'ora per fare 20.000 gelidi metri. Preferirei piuttosto cambiarmi ed andare a bere due Negroni da Circus e tornare a casa con le molle nelle gambe e le farfalle nella testa... come tutti.
E non lo faccio perché, dopo i primi dieci minuti di sofferenza, cominci a scaldarti, le gambe girano, il fiato si placa, il cuore accompagna il tuo passo e pensi a quanto è bella la vita... col ****o. Se vuoi migliorare devi fare fatica, ogni volta. Dopo dieci minuti smetti di maledire il vento che, per un paradosso fisico, è sempre contrario, sia all'andata che al ritorno. Smetti di chiederti perché piove sempre il martedì, giovedì, sabato, domenica, giorni in cui ti alleni. Smetti perché tanto i 20 chilometri sono duri d'inverno perché fa freddo, d'estate perché c'é caldo, in autunno perché nascosta sotto le foglie secche sai già che c'é una bella ***** di cane che pesterai e porterai fino a casa, in primavera perché a Barcola incroci duemilioni di donne che ti distraggono e ti fanno perdere il ritmo.
E non lo faccio perché i miei amici vanno più forte di me e allora devo cercare di raggiungerli nella preparazione. Che tanto tra un mese, quando io sarò come loro adesso, loro saranno ancora avanti di un mese.
E non lo faccio per sfogarmi, che tanto il lavoro non mi stressa, ho una donna bellissima con cui vado d'amore e d'accordo e se dovessi sfogarmi per qualcosa aprirei un Fight Club.
E non lo faccio per raccontarlo agli amici, che tanto cosa racconto: "Sai ero al 14° chilometro quando mi è venuta una nausea pazzesca, quello davanti si è scaccolato il naso e mi è arrivato il cappero sulla scarpa. Poi al ristoro l'acqua era davvero freddissima, marmata. All'arrivo ho finito in spinta, sono arrivato 566°!". Ho già provato a raccontare quello che mi succede in corsa, ma le sensazioni, se le racconti, sbiadiscono. Gli amici più empatici ti fanno: "Ah sì? Ma senti, quand'è che fa l'addio al celibato Paolo?"
Lo faccio perché mi viene spontaneo. Quando corro non sono obbligato ad essere ciò che ci si aspetta che io sia. Sorridente e paziente col malato, colto e preparato col primario, accomodante con i colleghi più anziani, rispettoso dell'autorità, affabulatore con gli ospiti, compagnone con gli amici.
Quando corro metto a nudo ciò che sono. Niente storie, favole, balle. Solo gambe, polmoni, cuore, cervello, nell'ordine, a cedere. Nulla di regalato. Niente nepotismo. Chi va forte, va, gli scarsi restano indietro. Meritocrazia. Niente scorciatoie. Sei solo con te stesso, col tuo mal di gambe, col tuo fiato corto, a volte col sangue di naso, poche volte con i crampi, pochissime con la testa che gira. Ne ho conosciuti tanti fuoriclasse, a parole. Quelli che, senza allenarsi, ti danno un quarto d'ora di distacco, a parole. Poi li trovi in gara e c'hanno sempre qualcosa che non va: "Oggi non è giornata!".
Lo faccio perché, correndoci, faccio mio il posto in cui mi trovo. Ho corso all'Università di Triana, al Tiergarten di Berlino nella neve, a Sharm el Sheik, lungo il Tirreno in Sardegna, in Austria lungo il lago di Velden, sulle montagne della Liguria, nelle piste da fondo in Val Pusteria. Dovunque sono a casa mia, dopo che ci ho corso.
Domani parto per San Sebastian, Paesi Baschi, le scarpette sono già in valigia. Tra mezz’ora smonto dal lavoro, Pimpi è a cena da un’amica… mi sa che… vado a correre.
Volevo farvi parte della mia emozione nel fare ciò che mi da gioia.
Buona serata.
Stefano
Topic spostato da iraton: tutto questo e lo posti nel Bar? :in**** Ora è in "Oltre la moto, passioni & culture giù dalla sella" :ok
turco.... sono 10 minuti che penso a cosa scrivere a commento di questa tua introspezione... senza risultato... non trovo parole perchè le hai già dette tutte tu... posso solo apprezzare e stupire...
l'uomo svelto di ankara ha scritto,
Sei solo con te stesso, col tuo mal di gambe, col tuo fiato corto, a volte col sangue di naso, poche volte con i crampi, pochissime con la testa che gira
.............pensavo .............. anche a me capita................ la mattina .............. quando non funzione l'ascensore :shock: :angelo
Ciao Turco :wink:
Leggendo le tue parole mi hai fatto ricordare tutte le gioie ed i dolori della corsa..Grazie!..
Quando ero a casa..la sera correvo spesso..driblavo ildivano e..sparivo nei boschi dietro a casa mia in compagnia del mio lupo..Un grande sostegno nei momenti di.."aria"!!!!
Purtroppo da 2 mesi a questa parte..le uniche "corse" che faccio son quelle dietro a vari treni e bus in questa groviera di cittá..perennemente in ritardo e..mi mancano molto i miei giri..e il mio lupetto..
Grazie di avermi ricordato..tutto questo!
Un abbraccio
http://www.vocinelweb.it/faccine/animali/pag2/48.gif http://www.vocinelweb.it/faccine/tristi/pag2/05.gif
Quanto ti capisco..soddisfazione dopo aver raggiunto una cima o una bella passeggiata con il cane Kira!! Insomma ti capisco e ti dico:Corri e corri!!mai arrendersi!! :ok
bacini Ila
ps:buone vacanze e saluti a Pimpy!!
Bella roba Omonimo !!!
Son commosso http://www.cosgan.de/images/smilie/traurig/a025.gif
turco, dire che SEI UN GRANDE non basta.... :ok
DuKa, richiedo cortesemente le tue mani che applaudono.... grazie. (emoticon)
Bello bello bello veramente ricco di passione, e anche piacevole da leggere io lo metterei QUI (http://www.er6italia.com/forum/viewtopic.php?t=3914)
Perchè è più o meno quello che provo quando guido....
BELLO
Grande Stefano :clap
Belli i ricordi di quando anche io correvo... io l'ho fatto "solo" per due anni di fila. Non ho mai partecipato a manifestazioni organizzate. Correvo per me, nelle campagne, nella natura. Era bello.
Persi 10 Kg... sembravo uscito da Auschwitz (eh si, erano diversi anni fa...) e molti mi chiedevano "Perchè corri?". Ed io: "Perchè mi piace"... e non aggiungevo altro!
Ora non corro da molto.. ma un mio sogno nel cassetto è ricominciare... Chi sa la vita cosa mi regalerà!
Ultimamente ho provato con la risposta "Mi drogo" e vedo che la cosa è accettata con meno sorpresa.
:mrgreen:
Condivido tutte le tue parole...nel mio piccolo cerco di darmi da fare...troppo spesso sono incostante...e la stanchezza della giornata che finisce o la pigrizia della mattina domenicale a volte hanno la meglio...ma poi metto le scarpette, la tutina (potremmo fare un gruppo come quello di zelig :sdentato ) e vado a farmi la mia corsetta...sicuramente non ai tuoi livelli...ma quando finisco mi sento un leone...come se avessi fatto una gran cosa...e sto veramente bene...
...scin hai ragione...è come per la moto...fai un bel giro di 500-600km con gli amici, belle curve...bei paesaggi...alla fine arrivi a casa anche un pò stanco...ma sei sorridente proprio così :festa ...magari con 3-4kg di moscerini sulla visiera...ma felice!
Bravo Turco...chissà che non sia la volta buona che riesca a fare un inverno costante di corsa... :moto
Torno da San Sebastiàn dopo 5 giorni e trovo con grande piacere i vostri riscontri.
Cari amici, avete colto la sostanza della mia riflessione, che non voleva essere semplicemente un elogio alla corsa, ma la condivisione di qualcosa di bello, appassionante, coinvolgente. Per altri di noi questi sentimenti possono essere suscitati da una passeggiata in montagna...
Ilaria ha scritto
soddisfazione dopo aver raggiunto una cima o una bella passeggiata con il cane Kira!!
o da un bel giro in moto...
Scin ha scritto
Perchè è più o meno quello che provo quando guido....
Chicco ha scritto
è come per la moto...fai un bel giro di 500-600km con gli amici, belle curve...bei paesaggi...alla fine arrivi a casa anche un pò stanco...ma sei sorridente
Non è questo certamente il posto per "tenere un diario " delle mie esperienze, ma vorrei condividere con voi le sensazioni provate ieri.
San Sebastiàn è questo posto meraviglioso.
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E' una cittadina affacciata sul golfo di Biscaglia, Paesi Baschi. La baia si estende per circa 3 chilometri dal monte Igueldo (da cui è stata scattata la fotografia) al promontorio opposto, il monte Urgull, su cui è visibile (nella foto, con qualche difficoltà) la statua della Madonna. Attraverso un passaggio pedonale è possibile aggirare quest'ultimo promontorio per accedere ad una baia successiva, un po' più aperta sull'oceano ed in cui è stato costruito il porto commerciale.
Seguendo la linea tracciata in nero sulla mappa
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si percorrono circa 7 chilometri.
Domenica mattina, dopo tre giorni e due allenamenti sotto un cielo perennemente grigio,
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il cielo è limpido, azzurro. Temperatura 5° C, brezza di terra, piuttosto tesa. Esco alle 8.30, percorro i 500 metri che separano l'albergo dalla costa e... :shock:
...spettacolo indescrivibile, magnifico colpo d'occhio.
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Al largo, un ribollire di schiuma, un susseguirsi di maestose gobbe alte 5 metri, flutti che frangono a pochi metri dal marciapiede su cui mi trovo, cappucci bianchi che si sollevano dalla cresta, spinti indietro dal vento. Mi fermo pochi secondi ad ammirare la violenza dell’acqua che colpisce il muro che delimita il piccolo spiazzo su cui mi trovo. Devo ripartire perché il sudore mi si ghiaccia addosso e mi prende un groppo in gola. Ma perché mi sto commuovendo?
Mi volto indietro,
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la città si sta svegliando solo ora, in fondo sono le 8.40 di domenica mattina e gli unici a godersi questo spettacolo siamo io e due pescatori intabarrati. Ora il vento mi soffia in faccia, l’oceano si trova alle mie spalle, mi trovo a correre a lato della baia, con le onde che mi rincorrono, si affiancano, per qualche secondo accelero e tento di tenere il passo di un maestoso cavallone che frange al mio fianco. Rallento subito, le energie le devo serbare per i prossimi 21 chilometri.
Mi passa il groppo alla gola e gli occhi lacrimano per il freddo.
Percorro tutta la baia e mi accodo a due podisti maturi che procedono a 5’ al chilometro, che è l’andatura che voglio tenere io. Incontro altri podisti, alcuni pesantemente vestiti, altri in T-shirt di cotone… ci salutiamo: “Hola” che tra podisti significa “Ciao amico” o anche “Hai visto che roba?” e ancora: “Sto soffrendo anch’io ma questo spettacolo e il fatto di incrociarti mi aiuta a sopportare meglio la fatica” e a volte “Ridi, ridi che c’hai il vento a favore… aspetta di tornare indietro”.
Giungo all’altro capo della baia, dove, nei giorni scorsi, non ero riuscito a trovare il passaggio per raggiungere il tratto pedonale che percorre la base del monte Urgull. I due brizzolati che mi precedono si infilano su per una scala, rallentano, rallento anch’io per non superarli. Dopo poche rampe sbuchiamo sull’orlo del mondo. La strada corre a 15 metri sul mare, che si trova alla mia sinistra. I miei due compagni di corsa tengono la destra, stanno lontani dal mare… perché?
BOOOOOM
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pochi metri davanti a me un’onda rabbiosa colpisce il muro di contenimento della strada e si alza in un palazzo di quattro piani di schiuma e sabbia. Istintivamente mi scanso… ma dove vado, che sono già a mezzo metro dalla montagna? L’onda si abbatte sulla strada che diventa un fiume per pochi secondi. Poi l’acqua scompare negli inghiottitoi.
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Accelero, sperando che non arrivi un’altra botta, un altro muro d’acqua, sorrido. Le scarpe si bagnano, svolto una curva e mi affaccio sulla baia successiva, più aperta sul mare della precedente. Controluce, l’aria è un aerosol di mare, una fittissima nebbiolina che ti infradicia in pochi secondi. Mi lecco le labbra… sale. Le onde arrivano in strada, schizzi lambiscono i terrazzi delle case, che gocciolano e mollano giù intonaco. Costeggio il fiume Urumea, lungo il quale le onde risalgono per quasi un chilometro, lo attraverso, percorro ancora un chilometro fino a dove la strada finisce. Come da usanza tocco il cancello che chiude la strada, mi giro e riparto. Mi mancano altri 14 chilometri ma non mi preoccupo, oggi corro con l’Atlantico.
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Silly-Rabbit
05/12/07, 17:55
Grazie per aver scelto di condividere con noi.
E' stato emozionante leggere il primo racconto e lo è altrettanto leggere il secondo.
Apprezzo e condivido come appassionata di montagna.
Gli incontri ravvicinati con i fenomeni della natura mi danno sempre forti emozioni: distese innevate incontaminate, altitudini da vertigini, venti sferzanti, ... e i colori... e il tutto in concomitanza con la fatica, il fiatone, il battito del cuore, il silenzio ...
Buone corse!
Uao, amico Turco, ho letto solo adesso... che ******! :mrgreen:
Leggo e il cuore batte, condivido ciò che hai scritto, condivido la passione .....grazie..ben tornato!!!!!!!! :angelo
Non riesco a capire come riesci a mettere a nudo i sentimenti e come fai a renderli comprensibili a tutti in questo modo.... quando racconti qualcosa sembra davvero di viverla con te....
Complimenti Amico mio... davvero Complimenti....
sternocleidomastoideo
06/12/07, 09:37
Turco, ma sei come Aldo Rock di RadioDJ!?!??! :mrgreen:
Turco, ma sei come Aldo Rock di RadioDJ!?!??! :mrgreen:
Si infatti...anche io me lo immagino che ci racconta le cose con la stessa enfasi... :mrgreen:
Turco...hai risvegliato in me il piacere della corsa...l'altro giorno il mio capo, che oramai ha come scopo quello di battere Linus di Radio Deejay :mrgreen: , ha partecipato alla Milano City Marathon...era la sua prima corsa da 42km...ci ha messo 4:24, non sembra un gran tempo...ma in meno di un anno e a quasi 50anni...direi che è un ottima cosa! Le sue emozioni e i tuoi racconti sono uno stimolo per me...
spero non troppo tardi di potervi raccontare almeno di una mezza maratona :wink: ...
grazie per aver scelto di condividere con noi queste sensazioni :ok
LostShadow
08/12/07, 13:06
Omaggio al Dorando Pietri "de noialtri" e... grazie!
Riprendo ad annoiarvi con i miei racconti di corsa che, in un topic dedicato alle moto, c'entra più di quanto non possa sembrare.
In questi ultimi mesi gli allenamenti si sono susseguiti regolari ed intensi. Talvolta mi faccio prendere dalla noia... non capita spesso, infatti, di correre in riva all'oceano, anzi, il 95% delle uscite le faccio sullo stesso percorso ed è necessario trovare degli stimoli sempre nuovi.
Per un periodo di qualche settimana ho corso con il lettore MP3, per farmela passare di più, mentre in questi ultimi giorni sono tornato a correre con le orecchie libere... l'importante è variare sempre, altrimenti la monotonia ti prende ed il primo giorno di pioggia diventa la migliore scusa per starsene al calduccio.
Proprio al calduccio me ne stavo stamattina, quando alle 5.30 è suonata la sveglia.
Chi corre, ma in generale chi fa sport, sa che se vuole migliorare deve dedicare del tempo alla pratica della disciplina. Tale tempo viene inevitabilmente sottratto ad altre attività e quando queste attività sono femmina ed anche conviventi tendono a diventare malmostose. Nel particolare, non accade che la compagna viva un senso di gelosia nei confronti dell'attività praticata con tanta passione, ma che provi fastidio per il tempo a lei sottratto dalla corsa.
In pratica, sono caduto nel cliché del podista che, per non sentir ringhiare la consorte, sceglie di correre quando tutti gli altri dormono.
Io conosco poche cose peggiori dell'uscire da sotto il piumone quando fuori c'è ancora buio ed una di queste è che piova.
Infatti stamattina pioveva.
Nel silenzio della cucina mi cambio senza disturbare nessuno se non i miei due gattini che già pasteggiano a carne ed esco.
Non fa freddo, ci sono 10° ed un vento tiepido che spira da destra. Appena parto la pioggia cala di intensità e si trasforma pioggerellina.
La città è mia e di quei quattro sfigati che già vanno a lavorare a quell'ora... immagino siano infermieri, turnisti, condannati ai lavori forzati. Gli uomini della nettezza urbana in giubbotti giallo fluo tipo Kill Bill mi guardano con compassione. Una signora sale in macchina e si accende una sigaretta... alle 5.50! Mi vien da vomitare a sentirne l'odore a 5 metri, ma come farà?
Vi racconterei una balla se dicessi che mi sono goduto il silenzio, perché le poche macchine in circolazione sfrecciavano a 100 all'ora per il viale che porta al castello di Miramare. Ad un certo punto mi passa un pazzo con un monocilindrico e lo scarico aperto che sveglia tutto il lungomare fino a Monfalcone... " ma dove vai, pirla con 'sta pioggia" pensiamo, io di lui e lui di me.
Nel ritorno verso casa, vento contro e pioggia in faccia incrocio altri due malati di mente che corrono sotto l'acqua, accelero... ho fame e la colazione mi aspetta.
A poche centinaia di metri da casa alzo gli occhi e vedo il cielo rischiararsi. E' l'alba ed io ho già finito il mio allenamento... sorriso ebete.
Finalmente Maurizio Vandelli se n'è andato dalla mia testa, il suo posto l'hanno preso i Cream, rock anni settanta, I'M SO GLAD, I'M SO GLAD AND GLAD AND GLAD AND GLAD!
Sono contento di avere una giornata davanti, sono contento di aver già svolto il mio allenamento, sono contento perché non mi sono lasciato sconfiggere dalla pigrizia, dal buio e dalla pioggia e perché, superato anche questo ostacolo, sono diventato un po' più forte.
Buona giornata a tutti!
... e un ottima giornata a te caro Omonimo ...
Dare ascolto alle proprie passioni è un bellissimo modo di iniziare :ok
Vorrei tanto tanto avere la Tua forza d'animo la Tua voglia e soprattutto un pizzico della Tua incoscienza.... :ridi2 (ma solo per l'ultima...) :ok
cosa avevo scritto + sopra...?????????????????' :roll:
SEI UN GRANDE ....
se solo avessi un decimo della tua costanza, forza fisica e psichica..... :ok
Ti ammiro!
Anzi, ti ammiro due volte: la prima per la passione e la seconda per la capacità di comunicarla!
Grazie di cuore! :ok
Sarebbe bello leggerti ogni giorno..dai luce e speranza..ma soprattutto voglia di fare!
Un abbraccio! :wink:
mor.pheus1
06/02/08, 15:09
COmplimenti, sia per la disciplina sportiva che vive dentro te, sia per come fai a trasmettere emozioni forti tramite un semplice testo! Omo te son un divo!
Io la crisi la cerco, in allenamento, per poi non averne più paura in gara. Per questo dico di sentirmi più forte.
Ma ci sono alcune persone, anche qui nel forum, che le difficoltà non se le sono cercate, ma si trovano, loro malgrado, a doverle affrontare.
A loro dedico la mia fatica e la mia gioia.
Continuate a testa alta come state facendo, sono fiero di voi.
--=DaNiel=--
06/02/08, 16:45
Quanto ti capisco...anche io amo camminare, correre, andare i bicicletta!
...stare a contatto con me stesso e la natura...
Vedere una salita ripida, spegnere il cervello e dirmi: Pensa di farmi paura?
....e arrivare in cima.
Non so perchè lo faccio!...tutto questo non ha senso...
è solo che mi fa pensare, ascoltare, il mio io...ciò che sta attorno: il silenzio piu totale. Quando mi ritrovo su una cima a guardare al di sotto dei miei piedi
Mi fa stare bene
Caro doc ... chi ama brucia ...
:ok
Sono senza parole per aver letto le tue ... belle, sponatanee, piene di passione ...
:ok
Chi fa sport, qualunque sia, si sacrifica, suda, si sbatte, si impegna ... sbatte la faccia contro i propri limiti e invidia quelli degli altri ... già perchè è gratificante vincere, anche se l'importante è partecipare ...
:ok
Ciò che posso fare per te, caro amico, è informarmi su casa bisogna fare per partecipare alla maratona di New York ...
:ok
Già ... l'azienda dove lavoro è lo sponsor ... e potrei mettere una buona parola per te per farti spendere poco ...
:fischia
Ti invidio, doc, a me la passione per lo sport è passata 20 anni fa ... e adesso quello che mi è rimasto è solo il ... body forket ...
:oops:
polostation
08/02/08, 08:42
Domani parto per San Sebastian, Paesi Baschi, le scarpette sono già in valigia. Tra mezz’ora smonto dal lavoro, Pimpi è a cena da un’amica… mi sa che… vado a correre.
Ah ecco perchè corri: per aver scritto un post del genere al lavoro vuol dire che ne hai di tempo e allora appena torni a casa pensi: "dai facciamo qualcosa" :festa :festa :festa
Naturalmente scherzo. Ammiro molto le persone che con costanza corrono (o vanno in palestra o praticano qulasiasi sport). Io sono andato in palestra come la maggior parte della gente che vuole "fare movimento" ed in effetti quando non ci potevo andare sentivo che mi mancava qualcosa... ora è da anni che non ci entro e devo dire che non mi manca.
Però non potrò vivere di rendita per sempre, arriverà il momento in cui il mio fisico (e la mia mente) mi chiederanno di pratica qualche sana attività fisica per star meglio con me stesso e con la gente. :briaco2 :briaco2 :briaco2
Doc ... ho sentito l'amministratore delegato ... :oops:
Lui riesce a portare solo 5 clienti (gratis) ... quelli che c@g@no milioni di euro ... :ok
Mi ha detto così ...
- digli di sbrigarsi, perchè è già in ritardo ... :bastard :ridi2
- chiedi a ... Terranuova ? o qualcosa del genere ... loro sono specializzati in questi eventi e se tu corri dovresti conoscerlo ...
- ad ogni ottobre c'è la maratona ... ma vengono ammessi quelli iscritti entro un certo numero di iscrizione ... ogni anno aumenta ... ma di poco ...
Se dovessi andare non esitare a dirmelo ... almeno là vi incontrerete e sarete in compagnia ... :ok
Guarda che Fabrizio corre ... e corre bene ... :ok
Caro MACS, ti ringrazio per il tuo interessamento.
La Maratona di New York è un'esperienza che prima o dopo un podista vuole fare... è un MUST... è come per un adoloescente andare ad Amsterdaam con gli amici o per un frate andare ad Assisi... (che paragoni del menga).,
Questo è il motivo per cui la maratona di New York è una faccenda complicata.
1. Se vuoi un pettorale e basta devi avere un tempo da semi-professionista (tipo 2h40')
2. La stragrande maggioranza dei pettorali sono in mano ad agenzie turistiche sparse per il mondo. In Italia una di queste è Terramia. Ovviamente ti vendono il pacchetto completo (pettorale più albergo a prezzi spropositati).
3. Se si vuole ci si mette in lista per una certa quota di pettorali che sono riservati ad un sorteggio, ma le possibilità di essere sorteggiati sono infime. Si rischia di allenarsi un anno e poi dover rimanere a casa.
Il pettorale alla maratona di Treviso costa circa 35 euro, mentre a New York cosata 320 dollari. Vari fattori (cambio, crescita della manifestazione) fanno prevedere che dal prossimo anno i prezzi saliranno vertiginosamente... non è escluso che tra qualche anno un pettorale costi 400-500 euro...
Tutto questo, secondo me, è una pazzia. Le preiscrizioni per il 2008 sono iniziate il giorno dopo che si è conclusa la maratona del 2007.
Forse un giorno farò questa esperienza, ma adesso no.
Per prima cosa perché correrò la mia prima maratona quest'anno (ovviamente aprirò un topic per raccogliere i vostri incoraggiamenti di cui avrò bisogno!) e poi perché vi sono molte altre manifestazioni meno conosciute ma altrettanto belle (Londra, Berlino, Parigi...)
Di certo non mancherò di farti sapere quando deciderò di correre a New York e saprò di poter contare sul tuo sostegno! :ok
Di certo non mancherò di farti sapere quando deciderò di correre a New York e saprò di poter contare sul tuo sostegno!
Magari l'anno prossimo sarai il primario dell'ospedale e ci chiederai un finanziamento per rifare il tutto ... quindi sarai uno dei primi 5 clienti e andrai a New York gratis ...
:fischia
Sappi solo che Fabrizio partecipa ogni anno e che ogni anno porta qualche cliente ... ed è sempre ben disposto a conoscere un mio amico ...
:ok
Turco...New Yoorrrrrrk New Yoooooorrrkk...cantava un certo The Voice...
Io quando mi sono operato l'ultima volta al ginocchio mi son detto...prima o poi la devo fare...quindi...dandomi il tempo di organizzarmi...fammi sapere! :ok Il costo è legato a quel Must...è la maratona più famosa del mondo...e come può confermare Macs...tanta richiesta e offerta limitata fanno lievitare i prezzi! :wink:
In caso...so che è meno affascinante...ma si potrebbe tentare la maratona di Milano...che son cmq 42km...e quest'anno mi è balzata all'occhio anche la giovanissima Maratona Iblea in Sicilia, zona Ragusa...oltre ad avere 42km...conoscendo il territorio...ha anche una serie di sali e scendi da spezzare le gambe...costo? 7€! :mrgreen:
Non ho il tempo di leggere tutto il topic, ma una domanda ve la voglio fare: come vi regolate con i cani randagi? Sono il più grande ostacolo alla corsa. Purtroppo da me ce ne sono molti e girano in branchi. Non vi dico che scene quando ne ho incontrato qualcuno sul mio percrso. Sassi, bastoni... una volta ho fermato una macchina e ho costretto l'autista a darmi un passaggio: dietro la curva ci stavano due maremmani :?
Usali come stimolo per correre+forte...
Sennò travestiti da cinese...e corri con una griglia...vedrai che i cani non si avvicinano +! :mrgreen:
Magari l'anno prossimo sarai il primario dell'ospedale e ci chiederai un finanziamento per rifare il tutto ... quindi sarai uno dei primi 5 clienti e andrai a New York gratis ...
Seeeeeeeeeeeeeee! E' più facile che mi rapiscano gli extraterrestri e mi usino per soddisfare la loro popolazione femminile costituita da sole fotomodelle!
In caso...so che è meno affascinante...ma si potrebbe tentare la maratona di Milano...che son cmq 42km...e quest'anno mi è balzata all'occhio anche la giovanissima Maratona Iblea in Sicilia, zona Ragusa...oltre ad avere 42km...conoscendo il territorio...ha anche una serie di sali e scendi da spezzare le gambe...costo? 7€!
Chicco, conosco pochi maratoneti che, fatta la maratona di Milano, si dicono contenti dell'esperienza... vuoi a causa dell'organizzazione, vuoi a causa... (vabbè non lo dico), spesso i podisti si sono ritrovati a correre in mezzo a folle di automobilisti infuriati che li insultavano pesantemente! Credo che in Italia preferirò fare maratone come Roma o Firenze.
In ogni caso, se progetterò una maratona di quelle "nazionali" ti saprò dire almeno 6-12 mesi prima! :ok
come vi regolate con i cani randagi?
Sono una grossa rogna... dalle mie parti sono rari, se non inesistenti. Ho avuto problemi con cani domestici scappati fuori dai cortili, ma ancor di più con cani al guinzaglio che il padrone non sa tener abbastanza vicini.
Purtroppo coi branchi sono dolori. Col cane singolo io vedo che funziona fermarsi ed indietreggiare lentamente fino ad averlo ad una certa distanza... certo è che se ti capita così due o tre volte per uscita... è meglio che vai in pista!
Nella vita viene il momento in cui si tirano le somme.
Lo studente che affronta l'esame di laurea, il pianista che si esibisce in pubblico, l'attore che affronta un provino per un'importante compagnia teatrale.
Lasciamo stare le situazioni in cui la vita fa lo sconto: raccomandazioni, facilitazioni, suggerimenti, doping.
Sto parlando di quelle situazioni in cui ognuno di noi è capitato di trovarsi, qualche volta, nella propria vita. Quel momento in cui capisci che devi affrontare la difficoltà con le sole tue forze e che non ci sarà niente o nulla che potrà aiutarti. Le alternative sono due: successo o fallimento, senza possibilità di appello.
Come vi sentite prima di questi momenti?
Vi dico come mi sento io.
L'avventura della preparazione per la prima maratona della mia vita è cominciata un paio di settimana prima al mio racconto degli allenamenti a San Sebastian, Paesi Baschi (vedi prima pagina di questo topic).
In quel momento non avevo corso mai più di 25 chilometri in un solo botto, ma, dopo una discreta prestazione su una mezza maratona di novembre, ho subito un attacco combinato da parte di mio fratello e del mio grande amico Matteo, ovviamente compagni e un po' maestri di corsa, sul tema maratona. Non ci hanno messo molto a convincermi, anche se hanno affrontato l'argomento sostenendo una tesi ben poco convincente: che la maratona richiedesse un impegno minore rispetto alla mezza maratona. Paradossale ma, per noi principianti, per certi versi vero. Ma il desiderio in fondo al cuore ce l'avevo e così mi sono lasciato trascinare in questa avventura.
Sono passati 4 mesi, poco più di 1000 chilometri suddivisi in circa 75 uscite di allenamento, quasi due paia di scarpe consumate, una pubalgia, un peritendinite dell'Achille sinistro, 72000 calorie consumate, 120-130 litri di sudore e tra nove giorni, il 30 marzo 2008, parteciperò alla maratona di Treviso: 42,195 km, circa 30000 passi, 3 ore e mezza di corsa.
Per arrivare a questo punto mi sono preparato allungando progressivamente il chilometraggio degli allenamenti domenicali (28-31-33-35-38 km), per aumentare "il fondo" cioè la capacità di correre a lungo. Ho percorso strade sterrate e salite, per migliorare l'efficienza della spinta dei piedi, ho corso ripetute a ritmo medio, per innalzare la velocità alla quale comincerò ad accumulare acido lattico e corse a ritmo svelto per migliorare la mia capacità di correre velocemente a lungo.
Se durante l'allenamento penso al momento in cui taglierò il traguardo a Treviso, mi vengono i brividi sulla nuca e il passo si fa più leggero.
Nello stesso tempo però sono perfettamente cosciente che non si corre una maratona senza soffrire. O se lo si fa, significa che non la si è corsa al meglio delle proprie capacità. So, quindi, che ci sarà il momento in cui le gambe mi faranno così male da non poterne più ed il ginocchio destro chiederà un po' di pietà. So che potrà esserci un momento di crisi, ma so anche che la crisi potrebbe non risolversi e rallentarmi fino a costringermi a fermarmi. So che, nonostante io sia preparato, la difficoltà della gara è così grande da rendere la corsa piena di incognite.
Così la tensione cresce e la mia sicurezza razionale che mi deriva dal sapere di essermi preparato in modo adeguato, scricchiola sotto i colpi dell'inconscio che sa che vi sono mille variabili al di fuori della portata della mia preparazione.
Per la terza volta negli ultimi sei giorni ho sognato di arrivare in ritardo alla partenza della gara e di accorgermi all'ultimo momento di aver lasciato a casa le scarpe... chissà perché poi sempre le scarpe!
Domenica si tirano le somme di tanta fatica, di tanto sudore, di tante rinunce.
Dispongo delle mie forze, fisiche e mentali, e del sostegno della mia famiglia che viene sul traguardo ad incitarmi, della mia Pimpi che mi accomapgnerà alla partenza, mi sosterrà al passaggio della mezza maratona e poi mi precederà al traguardo per gustarsi il momento in cui avrò realizzato il mio sogno.
Mio fratello dice che la "Signora delle corse" esige rispetto e ne sono cosciente, ma non mi inchinerò a lei finchè non avrò esaurito l'ultimo briciolo di energia che ho in corpo.
Domenica 30 marzo, dalle 9.45 alle 13.15 vivrò questa magnifica esperienza, sapendo che anche qualche amico di questo forum mi penserà e correrà, almeno con lo spirito, con me per qualche metro!
Grazie amici!
Grande Stefano! Un giorno se vuoi andiamo a correre :cane insieme! :ok
David, a disposizione! :ok
Sono commosso.
Se abitassi più vicino verrei volentieri a fare il tifo per te :ok
Vai STE!
Ma quasi quasi veniamo a Treviso a fare il tifo per Te....
CAmunque.. due parole due... ricordati che ....la soddisfazione personale è importante ma non vale la salute... se vedi che non puoi vincere la ritirata è sempre una buona opzione e non c'è da vergognarsi ...
CAmunque... altre due parole... visto per quanto Ti conosco... sono sicurissimo che arriverai in fondo a ciò che hai cominciato e ne sarai anche soddisfatto... quanto non lo so perchè so che sei un tipo mai domo e non Ti accontenti facilmente...
E quindi prevedo nel Tuo futuro altre maratone con risultati sempre migliori fino a quando non avrai raggiunto quella prestazione a cui aspiravi....
I miei ... anzi i nostri migliori Auguri di una corsa perfetta in un giorno perfetto con risultati perfetti e ci sentiamo per i dettagli che Ti accompagniamo (o Ti seguiamo... )
Porca miseria!
Mi ha appena chiamato il buon Raptor... pensavo mi prendesse in giro... ed invece ha davvero intenzione di spararsi 100 km in auto per venire a tifare per me! Non mi sembra vero.
Allora, visto che domenica è prevista una bella giornata e Treviso (http://www.marcatreviso.it/DesktopDefault.aspx) è un bel posto dove farsi un giro, vi do alcune informazioni utili... chissà che qualcuno non abbia voglia di farsi un giro da quelle parti e magari bere un buon Prosecco (http://www.primaveraproseccodoc.it/).
Sito della manifestazione: http://www.trevisomarathon.com/
La maratona si svolgerà su tre percorsi (http://www.trevisomarathon.com/percorso.php) diversi per i primi 22 km. Io partirò da Ponte di Piave alle ore 9.45, orario dello start. Poco prima della confluenza con gli altri due percorsi (uno proveniente da Vittorio Veneto e uno proveniente da Vidor) che avverrà a Ponte della Priula, poche centinaia di metri dal ponte sul fiume Piave, ai concorrenti verrà distribuito un cappellino: rosso per chi viene da Ponte di Piave, bianco per chi viene da Vittorio Veneto e verde per chi viene da Vidor.
In questo modo si formerà un gigantesco tricolore per celebrare i 90 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale (questi luoghi sono stati teatro delle più cruente battaglie tra il 1915 ed il 1918). Sicuramente Ponte della Priula è il posto migliore per godere dello spettacolo. I top runner transiteranno in questo punto verso le ore 10.50 mentre io transiterò verso le 11.35 ( a metà maratona i migliori mi avranno già staccato di 45 minuti!). Da qui la corsa procederà verso sud sulla statale 13 fino alle porte di Treviso. L'arrivo dei top runner è previsto per le ore 11.50, mentre io arriverò per le 13.15, salvo imprevisti (SGRAT).
Per chi volesse raggiungere Treviso da Trieste, conviene giungervi dalla strada che viene da San Biagio di Callalta e, una volta a Treviso, parcheggiare allo stadio "Omobono Tenni". Ci saranno dei volontari a dare indicazioni. Domenica il traffico nel territorio comunale di Treviso sarà interdetto alle auto. Una delle eccezioni è per chi vuole raggiungere la manifestazione sportiva (vedi ordinanza del Sindaco (http://www.comune.treviso.it/pdf/Blocco_circ_13588-integrazione.pdf)).
L'arrivo è a poche centinaia di metri dallo stadio suddetto.
Durante la mattinata funzioneranno degli stand enogastronomici in varie piazze della città.
Dopo l'arrivo ed una rapida doccia, abbiamo prenotato in un ristorante fuori Treviso. Chi volesse aggiungersi è pregato di farmelo sapere, per allargare la prenotazione. Fate pure capo a Raptor, visto che io dalle 15 di oggi non potrò più avere accesso a internet.
NB: sabato sera, a voler far le cose bene, all'expo vicino allo stadio ci sarà l'elezione di miss Treviso marathon... eh eh eh!
Intanto grazie a Raptor e alla family e a tutti coloro che vorranno esserci (se non sbaglio Greenboy, Blacksapphire...).
A presto!
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buona fortuna Turco.... :P
ti penserò domenica.....e penserò a quante energie stai consumando..... :mrgreen: :P
Stefano... sei un grande!
Come detto a Guido mi farebbe un immenso piacere esserci anche io, ma difficilmente mi sarà possibile.... seguo anche io un (piccolo) sogno, e forse anche per me ci sarà la possibilità di realizzarlo proprio domenica.
Tifo per te... e probabilmente domenica lo farò pensandoti dall'alto dei cieli :okk
Cavoli mi ero perso sto topic.
Bhe intanto devo farti i complimenti x ciò che scrivi e soprattutto x come lo scrivi, riesci davvero a far capire cosa stai vivendo dentro di te.
In secondo luogo ed è molto bello conoscere qualcuno che condivide la stessa passione (anche se io aimè riesco ad allenarmi solo una volta alla settimana) e a cui la corsa regala emozioni molto simili.
Zaier, è per me un onore conoscerti e sapere che sei un amico podista. Come sai noi podisti, quando ci incrociamo, ci salutiamo sempre, come facciamo tra motociclisti... perché ci sentiamo una famiglia che condivide la stessa passione.
E non conta se riesci ad allenarti una sola volta alla settimana. Io riesco a farlo di più solo perché attualmente il mio lavoro me lo permette, ma ci sono stati periodi in cui stavo fermo anche per 3 mesi.
Ultimamente ho vissuto una bellissima esperienza... se avrai dieci minuti e ancora un po' di pazienza per leggere i miei papiri...
http://www.er6italia.com/vbulletin/showthread.php?t=4117&highlight=turco
Ciao!
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