Visualizza la versione completa : [Report] Passaggio a nord-ovest
Bhé qualcosa la scrivo pure io,
ho provato buttare giù due righe per parlare della vacanza (http://www.er6italia.com/vbulletin/showthread.php?t=4606) ma ne è uscito un racconto lungo, grossolano e noioso... :nopanic
Insomma volevo comunque dirvi che sono partito in un lungo tour da Bari verso Roma, Lucca, Genova, Passo del Faiallo, Ventimiglia, Triora, San Remo, Cannes, Principato di Monaco, Cuneo, Briancon, Bardonecchia, Susa, Passo del Moncenisio, Passo del San Bernardo, Aosta, Mergozzo, Verbania, Stresa, Intra con questo itinerario (http://maps.google.it/maps?f=d&hl=it&geocode=&saddr=via+giovanni+amendola+bari&daddr=roma+portonaccio+to:lucca+to:genova+to:SP40%2FVia+Vara+Inferiore+%4044.481531,+8.598079+to:Ventimiglia+Imperia,+Liguria,+Italia+to:san+remo+to:triora:+to:cannes+to:D6107+%4043.585270,+7.118670+to:nizza+to:Avenue+de+la+Libert%C3%A9%2FD6098+%4043.721480,+7.355230+to:Corso+Europa+in+Frazione+Grimaldi%2FSS1dir+%4043.782506,+7.550404+to:monaco+to:ventimiglia+to:N94+%4044.821530,+6.579010+to:bardonecchia+to:susa+to:D1090+%4045.677283,+6.882131+to:aosta+to:mergozzo+to:stresa+to:mergozzo+to:intra&sll=45.925841,8.653793&sspn=0.157138,0.300751&ie=UTF8&t=p&z=6).
Ed ancora saltanto Bellinzona prendo il traghetto per Laveno e proseguo per Lugano, devio impazzito per St. Moritz per rientrare dal passo del Bernina e procedo a Ponte di Legno fino a Campodenno, Passo Gavia, Passo Stelvio, Glorenza, Merano, di nuovo a Campodenno per ripartire per Ortisei, passo Sella, Canazei, Lago Carezza, e ancora da Campodenno verso Molveno, Trento, Riva del Garda fino a Sirmione in questo itinerario (http://maps.google.it/maps?f=d&hl=it&geocode=7670210283982931864,45.981950,10.924660%3B14965160016684701664,45.718610,10.775400&saddr=Laveno-Mombello+Varese&daddr=lugano+to:menaggio+to:st+moritz+to:ponte+di+legno+to:campodenno+to:bormio+to:glorenza+to:merano+to:campodenno+to:ortisei+to:canazei+to:campodenno+to:molveno+to:trento+to:Localit%C3%A0+al+Lago%2FSS45bis+%4045.981950,+10.924660+to:riva+del+garda+to:Via+4+Novembre%2FSR249+%4045.718610,+10.775400+to:sirmione&sll=45.625563,10.222778&sspn=2.527791,4.812012&ie=UTF8&ll=46.054173,10.206299&spn=2.5084,4.812012&z=8).
E da lì visitare la scortese Modena, il suggestivo Borghetto di Valeggio sul Mincio e l'affascinante Verona, con una bella pausa a Peschiera del Garda.
Infine il lungo ritorno a Foggia con sosta a San Benedetto del Tronto.
Ragazzi che dirvi mi sono dilungato ma non riesco ad essere più sintetico, avrei centinaia di foto e di posti da consigliarvi, ad iniziare da Mergozzo (un B&B meritevole ed un lago veramente bellino: bandiera blu :] ) o Campodenno (Val di Non) connesso a degli ottimi ristoranti.
C'è veramente tanto da vedere e 4800km in due settimane non sono bastati per moltre altre cose, bisognerà ripartire, magari dal Trentino :moto
Lo spazio di sicuro non manca qui ... puoi dilungarTi quanto vuoi e raccontarci cosa si prova e le sensazioni che può provocare un Viaggio (con la V maiuscola) così ....
Magari lo puoi raccontare a puntate se hai paura di essere troppo prolisso ...
Sono proprio curioso di leggere un simile road-book ....
Dai, dai, dai....pure io attendo il racconto esteso con foto, link ai posti dove hai soggiornato, impressioni e tutto ciò che ti viene in mente! :ok
dai dai...pendiamo tutti dalle tue labbra...o forse in questo caso...dalle tue dita:dub
Bhé se dovessi iniziare a raccontare dovrei iniziare dalla parte più noiosa del viaggio, quella in cui hai disposto sul letto una montagna di cose da portare ed hai in mano solo due borse morbide, quando ti assale il dubbio che con un'altra cosa in più non parti però se porti una cosa in meno non torni :ehm2.
Il tuo ultimo giorno in ufficio seduto d'avanti al monitor ma già negli occhi l'infinita linea dell'autostrada che mi porterà fino a Roma e da lì a Lucca.
L'emozione di tornare dall'ufficio e di infilarsi nella tua vera pelle come se fosse la prima volta, avvicinarsi alla moto stringendo le borse laterali e vedere le albi oltre quel buio parcheggio barese.
Ragazzi non ci crederete ma l'avvicinarsi della partenza per me è stato un escalation di emozioni ed alzare per la prima volta il cavalletto in quella vacanza un battesimo: da quel momento in poi mi sarei lasciato alle spalle solo la strada, guidare senza mai guardare indietro...
Il resto è pallostrada... fino a Roma e da lì fino a Lucca :seipazz
tratteggio infinito vicino ad una ruota che punta dritto a nord, insomma la :dead2 dei sensi!!!
Dovevamo raggiungere Lucca per incontrarci con un mio carissimo amico strommista, forse l'unico abbastanza folle da affiancarmi in questa follia.
Mi sono ritrovato ospite a pranzo con uno sfornato di peperoni ripieni (merito della zavorrina Barese) e lì di nuovo a riassaggiare la stessa aria che sentivo io il giorno prima, anche per lui si avvicinava il momento di tirar su il cavalletto :nopanic
Quella sera siamo stati ospiti di suoi amici strommisti che con la mille erano appena tornati dalla Turchia e festeggiato i 100'000km.
Hanno approfittato anche per vedere questa ER-6, una moto piccola e forse dalle piccole ambizioni, ce ne saranno tanti in fondo con moto del genere a tentare chissà quali imprese.
Aveva appena fatto 800km...
Non avevano idea di dove sarebbe andata...
Neanche io!!! :shock:
Prima di continuare almeno per un altro giorno volevo dire un enorme :grazielui a tutto il forum perché una gran parte di quello che ho fatto ed è qui documentato lo devo alla vostra collaborazione.
Devo un :grazielui anche ad Antonio che in tutto il viaggio mi ha sempre spronato a guardare avanti ed ad affrontare il viaggio con gli occhi di un bambino, a guardare oltre.
Devo anche un :grazielei alla mia zavorrina che nel suo incessante essermi vicino mi ha reso splendide giornate e giornate di guida.
E da qui la partenza per la prima tappa, l'itinerario previsto consiste in autostrada fino a Genova ed una deviazione al passo del Faiallo con pic-nic, poi di nuovo autostrada per finire con un po' di litoranea fino a Ventimiglia, lì alla fine rientro al b&b.
Ad Antonio l'autostrada non va giù, sveglia alle 5:30 e deviazione per tutto il litorale delle 5 terre, come dirgli di no?
Giù la prima, si parte con la frescura del mattino seguendo tutte le stradine e le deviazioni del prezioso litorale ligure, assecondando la strada e facendosi guidare dagli odori tipici della litoranea, con un occhio fisso sul grigio lembo d'asfalto ed un altro intento ad individuare quella ineffabile linea che separa il mare azzurro dal celo terso.
La strada merita ma la moto carica ed il sole che inizia a battere sulla tuta di pelle si iniziano a sentire e si aggrappano ad i nervi quando finiamo in preda al traffico Genovese, seguendo strade tumultuose e litoranee affollatissime dove è difficile sfuggire trascinandosi dietro le borse laterali: la moto sta affogando nel traffico con tutto il suo carico :fatica
Finalmente prendiamo la statale, finalmente riusciamo ad estrapolarci dal traffico cittadino mentre il motore sale di giri ed il vento asciuga il sudore, incrociamo due motociclisti ed a breve ancora due :moto la strada è giusta :jump
La strada sale mite e si gode del piacevole panorama che fa scorgere la costa, tra ciclisti e motociclisti è facile rincuorarsi ed a breve si arriva in una piccola area pic-nic ben attrezzata: Antonio ha fatto ancora una volta la focaccia e come sempre non avanzerà :slurp
Ci rifocilliamo, rinfreschiamo e ci perdiamo in chissà quale paesino ligure. Avremmo dovuto raggiungere Urbe da un pezzo se non l'autostrada, ci dedichiamo una sosta e sincronizziamo l'itinerario, si ritorna sull'autostrada e si tira fino a Ventimiglia, arrivati al b&b si scaricano le moto e la tensione e si va a cenare...
e si va a cenare a Rocchetta Nervina, salendo verso Pigna passando il singolare paese di Dolceacqua ho notato il manifesto della sagra paesana proprio oggi, bhé sta male dire di no :p
Al b&b "Casa Valeria" ci accoglie Vilmo.
Vilmo è nato e cresciuto in Liguria e si è spostato in Inghilterra per lavoro, dove ha conosciuto Valeria e poi e ritornato in Italia in una piccola casetta isolata dove ha deciso di fittare il primo piano. Le stanze che offre sono confortevoli e dotate di bagno, vi è il posto per la moto e ci sentiamo subito accasati. Il panorama che offre inoltre l'abitazione è molto piacevole, giù il cavalletto, passiamo qui la notte.:dream2
Bello Bello Bello .... ed è solo la prima parte ... non vedo l'ora di leggere il seguito...
Se posso essere motociclisticamente volgare:
Sti gran ****i, che ******* di giro con i contro*******i che vi siete fatti. :shock:
Complimenti a tutto il gruppo. Non deve essere stato per nulla facile.
Domanda:
In che giorni eri in questi luoghi?
Mergozzo, Verbania, Stresa, Intra con questo itinerario (http://maps.google.it/maps?f=d&hl=it&geocode=&saddr=via+giovanni+amendola+bari&daddr=roma+portonaccio+to:lucca+to:genova+to:SP40%2FVia+Vara+Inferiore+%4044.481531,+8.598079+to:Ventimiglia+Imperia,+Liguria,+Italia+to:san+remo+to:triora:+to:cannes+to:D6107+%4043.585270,+7.118670+to:nizza+to:Avenue+de+la+Libert%C3%A9%2FD6098+%4043.721480,+7.355230+to:Corso+Europa+in+Frazione+Grimaldi%2FSS1dir+%4043.782506,+7.550404+to:monaco+to:ventimiglia+to:N94+%4044.821530,+6.579010+to:bardonecchia+to:susa+to:D1090+%4045.677283,+6.882131+to:aosta+to:mergozzo+to:stresa+to:mergozzo+to:intra&sll=45.925841,8.653793&sspn=0.157138,0.300751&ie=UTF8&t=p&z=6).
Ed ancora saltanto Bellinzona prendo il traghetto per Laveno e proseguo per Lugano, devio impazzito per St. Moritz
Io abito a 20 minuti da Laveno e lavoro a 20 minuti da Lugano.
Non ti avrei rubato molto tempo, ma ti avrei stretto volentieri la mano. :wink:
Grandi, grandissimi!
Aspetto le prossime puntate del report!
sternocleidomastoideo
15/08/08, 19:48
Grandi!!! E' sempre bello attendere la partenza con trepidante attesa e hai giustamente scritto di un susseguirsi di emozioni......
Ho provato questa sensazione nel mio primo viaggio lungo l'Italia, da Reggio Calabria a Torino....ti capisco...
anche se è solo l'inizio del racconto... :**** complimenti :ok
non vedo l'ora che arrivi l'estate prossima per cominciare anche io a fare girate serie...quest'estate sono bloccato dal foglio rosa...ma appena ho la patente non mi ferma più nessuno :ridi2
Ci risveglia un raggio di sole entrando prepotentemente dalla finestra, l'appuntamento per la colazione è alle 8:00 ma la profonda dormita ed un vago ricordo bicilindrico ci trovano in piedi alla sveglia.
Il panorama dall'agriturismo risulta particolarmente piacevole con la valle illuminata dal sole e la tavola ben imbandita per la colazione ci ricorda di questo scotto dovuto prima di ritornare in sella.
Domenica 27 Luglio, dei due giorni che passeremo qui c'è da vedere la costa azzurra ed approfondire meglio i promontori liguri, considerando che è domenica e che probabilmente gran parte del traffico sarà radente la costa Antonio propone il giro interno e studiando la cartina decidiamo di avventurarci tra le cime per poi sfociare sulla costiera italiana muniti di costume e telo da mare :looun
Organizzato il necessario ci avviamo verso Buggio per una visita al laghetto per poi virare per San Remo: una strada zigzagante le montagne percorsa solo da qualche auto e da qualche (folle) scooterista col 50ino :Nono
Bella strada, bel panorama ed in men che non si dica siamo a Molini di Triora :sign3 alla vista del laghetto delle noci abbiamo di nuovo sbagliato strada!!! Che fare?
Parcheggiamo e ci buttiamo in acqua, ovvio :)
Il laghetto ha l'acqua fredda ma un prato decisamente invitante, compriamo (con 3€) la pizza (per due persone) e decidiamo di passare lì la mattinata :clafesta
Nel primo pomeriggio ci avviamo per il ritorno ma subito ci imbattiamo nel perentorio avvertimento di Triora (http://it.wikipedia.org/wiki/Triora): "Uno dei più bei paesi della Liguria".
Vabbé, destino, giro turistico in un piccolo borgo che ha centrato l'attenzione sul culto delle streghe.
Proseguamo infine per San Remo, una piccola cittadina che a parte un buon gelato in centro a poco da offrire (e sinceramente anche il teatro Ariston non è un bello spettacolo, meglio il casinò) anche se rimane comunque ben curata la piazza e alcune strade costeggiate di fiori.
Ritorno pigro sulla litoranea ma decido di fermarmi a Dolceacqua (http://it.wikipedia.org/wiki/Dolceacqua), un piccolo borgo medievale molto ben conservato che merita assolutamente una sosta :ok
Tornati al b&b lavazio e sistemazio per raggiungere la seconda sagra paesana segnalata da Vilmo a Pigna, con gli ormai onnipresenti "Nota Libera" :sonata
Nuova giornata e nuova sveglia sulla valle, Vilmo ci ha promesso una colazione all'inglese e mangiamo veramente come dei motociclisti che hanno girato molto ed hanno molto di più sulle spalle! :eat
Sotto consiglio di Vilmo approfittiamo prima di passare in costa azzurra al giardino Hambury (http://it.wikipedia.org/wiki/Giardini_botanici_Hanbury), cosa che sinceramente sconsiglio poiché per quanto sia carino (un giardino botanico in fondo) meritano comunque una certa pazienza e dedizione nella visita. Praticamente l'unica cosa che ricordo a parte l'aloe, le agavi e le rose è di aver stretto la mano ad un cactus :pirla (santa zavorrina :amore2)
Ok basta autostrada fino a Cannes con consueto calvario per i pedaggi (ci ho messo 3 caselli per capire che dovevo pagare alla signorina :leggi)
Uscita a Cannes e pieno alla moto a 1,399€/lt (avevo dimenticato questa sensazione)
Pranziamo e ci avviamo pigri lungo tutta la costa che ci porterà in Italia, magari troviamo un posto carino tipo quello, ecco questo sembra anche pulito ed è pure spiaggia libera! Ma guarda qui c'è anche un po... :looun:looun
Ripartiamo lungo la costa con un odore di mare che ormai avevo dimenticato, dove il caldo si confonde con l'odore di crema abbronzante e senti inconfondibile il gusto tenue della salsedine che permea l'aria.
Una manciata di chilometri coast-to-coast che ci portano sotto il sole battente a Monte Carlo in un giro lungo il famoso percorso fino a vedere il cerimoniale del cambio della guardia su al castello.
Ritorniamo infine stanchi in Italia fermandoci solo per comprare i funghi locali, oggi Vilmo ci ha promesso la pizza fatta nel forno a legna :grazielui, ottimo, domani e dopodomani saranno lunghi viaggi ed il lusso di rimanere al b&b a cena per preparasi al viaggio non ce lo perdiamo certo (e se capitate da lui non perdetevi nemmeno la pizza :ok).
E poi?
:parla2 Pendiamo dalle tue dita :wink:
Spettacolooooooo .... Phos :complimenti .... più avvincente della saga del Signore degli Anelli (vabbhè dai magari esagero un pochino....) non vedo l'ora di leggere la prossima puntata....
Quindi il mio consiglio è: togliti in fretta il valico del Colle dell'Agnello passalo in mattinata. Parti presto, spuntino a Tenda (le possibilità non mancano, è un posto parecchio frequentato anche da motociclisti, in questo la Francia è più avanti di noi), poi scollini in Italia e risali il Colle dell'Agnello. Personalmente mi fermerei un po' a Briancon, che vale la visita e nella città alta trovi qualsiasi cosa da mangiare, anche una classica crepes.
Sveglia alle 5:30, approfittiamo della colazione al sacco lasciataci da Vilmo per mettere una fesseria sotto i denti e partiamo alle 6:30... ehm alle 7:00, pioggia o non pioggia passiamo sto colle dell'Agnello sennò qua non si mangia :notte
Passiamo il valico sotto un cielo terso solcato solo bianche e puffose panbrioshe per arrivare fino a Tende a chiedere qualche informazione e gustarci una (salata) colazione :furious
Sembra strano ma un viaggio organizzato così ha i suoi pro ed i suoi contro: siamo partiti con l'idea scolpita in mente che se dobbiamo arrivare a Briancon dobbiamo arrivare per ora di pranzo :drink
Inoltre ora inizia il tratto che distingue il viaggio in moto dal mototurismo, se ieri siamo stati sul lungomare oggi pranziamo nella città più alta d'Europa :iocero
da Cuneo risali la Val Varaita fino a Casteldelfino, da qui parte il salitone del Colle dell'Agnello, che ti rispedisce in Francia a Chateau-Queyras. Dopo il Colle dell'Agnello c'è un altro colle altrettanto famoso nella storia del ciclismo, il Col d'Izoard (!) da cui ci si fionda su Briancon, si attraversa il valico del Monginevro e attraverso l'alta Val Susa si raggiunge Susa.
Scivoliamo lungo la valle fino a Borgo San Dalmazzo, rifornimento ed ultime indicazioni per poi iniziare a seguire la strada ben asfaltata per il giro d'Italia.
Superiamo Argentera ed iniziamo ad arrampicarci verso la Francia, il paesaggio si fa molto piacevole e serie di tornati separano valli e panorami diversi, passiamo col de Vars con lento e piacevole viaggio.
La strada è praticamente impeccabile ma guardare concentrandosi solo su di una scia d'asfalto è un'offesa a tutta la natura che esplode tutt'intorno.
Raggiungiamo nostro malgrado Briancon, la voglia di ripercorrere ancora ed ancora quelle strade covava dentro ma in fondo questo non è che l'inizio! Briancon è carina, un bel paesino piacevole ed offre effettivamente tutto il necessario a saziare lo stomaco :chicca
Il centro fortificato è molto carino, ricorda come è strutturato Peschici (fatemela passare...) organizzato con tutta una serie di negozi di souvenir sulla strada principale. Da notare il canale d'acqua che scorre al centro della strada, ho ipotizzato fosse la fogna all'aperto dell'epoca ormai in disuso.
La stanchezza del viaggio inizia a sentirsi ed il sole si avvicina in picchiata all'orizzonte, ripartiamo quindi alla volta del confine italiano sotto un cielo minaccioso alla volta di Bardonecchia.
Sinceramente non mi aspettavo un gran che... ancor più sinceramente: non ha deluso le mie aspettative.
Il paesino è piccolo e carino ma non mi ha colpito particolarmente, probabilmente se la cava meglio d'inverno. A fare colpo è stato invece Antonio: un gelataio del corso ha attaccato bottone mentre si comprava il gelato, poi ha chiuso il negozio è l'ha acchiappato nel corso per parlare del più o del meno... :gay
Vabbè non mi va di criticare i suoi gusti ma il nostro buongusto ci comandava di salire in moto ed andare via :tilla il prima possibile, sicuramente prima che inizi a piovere.
Non ci riusciamo, o meglio, il gelataio che io sappia Antonio non l'ha più visto ne sentito ma quando il navigatore ci porta nella piazza del paese, d'avanti al b&b indossiamo un ben collaudato equipaggiamento da pioggia.
Apro una parentesi, doverosa, perché se il viaggio è stato un viaggio riuscito (a parte il gelataio, che non è riuscito ma forse meglio così...:sarcastic) il b&b trovato (in extremis oltretutto) è stato il meno apprezzato... insomma ne avremmo fatto volentieri a meno.
A tutti i b&b avevamo chiesto due doppie, la colazione ed il posto moto. "B&B" per l'Archivolto probabilmente significano "Bed and Bathroom", la stanza offerta permette di vedere "tuuuuto il palazzo di fronte" (come direbbe un qualsiasi ragazzo di campagna), è poco ammobiliata è non c'è nemmeno lo spazio per posare il bauletto (figuratevi con le borse laterali), il bagno è oltre il corridoio ed in comune con "tutti" gli altri, il posto moto non c'è e la colazione ovviamente non è inclusa. Ora non voglio stare qui a dirvi se andare o non andare, però come consiglio generale non dormite a Susa (e non prendetevi gelati a Bardonecchia).
Poi non vi dico cercare un ristorante alle 9:30 di sera :bang2
:ok Bravo, Phos, per il bel viaggio e x il racconto!!!! :ok
La buona notizia arriva, ed all'alba :ganzo
Questa è una tappa intermedia, ci lasciamo alle spalle un bel tratto ma stiamo per affrontare una più ambiziosa.
Carichiamo la moto parcheggiata sotto il porticato fremendo per la partenza, una notte di sonno profondo passata in compagnia di un costante ronzio di un bicilindrico che sale di giri. Ogni volta che porto una borsa al di là della piazza verso la moto sul cavalletto vedo sempre oltre il cupolino distese verdi e montagne che irrompono in un cielo terso.
Non sono mai stato tanto felice di partire!
La salita verso la Francia attraverso il Moncenisio mi lascia sconcertato: quasi una rampa che collega la valle italiana ad un panorama cui è difficile stufarsi. Approfitto per fare una sosta e scattare una foto considerando la limpidezza del lago Moncenisio (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/62/Col_du_Mont_Cenis.jpg), decido di scendere anche dalla moto e sarebbe stata anche una buona pensata se mi fossi ricordato di mettere il cavalletto:(2
Vabbé la moto si poggia per la seconda volta sul paracarena: nessun danno, non posso nemmeno prendermela!
E via vagando e rigirando in un posto che non vi sto nemmeno a raccontare, primo perché non riuscirei a trovare una parola che concilii il mio stato d'animo ma soprattutto perché se volete sapere com'è allora andatevelo a vedere! :ok Passare il colle d`Iseran (http://it.wikipedia.org/wiki/Colle_dell%27Iseran) è una esperienza che difficilmente si dimentica.
Arriviamo al passo del San Bernardo con il cielo che promette poco ti buono, sulla vetta approfittiamo esclusivamente della breve sosta per due foto e metterci velocemente il necessario alla pioggia (e vedere che nelle valli intorno piove a secchiate è un ottimo motivo per essere rapidi!)
Iniziamo quindi la discesa verso l'Italia approfittando sempre più dell'aria mite e del cielo che fortunatamente si andava aprendo... e si andava aprendo anche il nostro stomaco quindi, un po' per evitare la pioggia ed un po' per rinvigorire spirito e corpo approfittiamo per una sosta in un grazioso rifugio alpino e dell'antistante prato con laghetto :dormi.
Approfittiamo del panorama valdostano fino ad Aosta per una sosta culturale all'architettura dell'epoca romana ma soprattutto per un buon gelato.
Restiamo fino al tardo pomeriggio separati dalla prossima tappa da un corposo temporale che sguazza indisturbato per il Piemonte; scettici sulle reali possibilità di essere a Verbania in tempo utile per la cena richiamiamo tutta l'energia del gelato per affrontare sotto l'acqua 200km di autostrada intervallata soltanto da banchi di zanzare che tappezzano la visiera del casco.
Arriviamo fisicamente e psicologicamente distrutti, lo stress della giornata permea dalla punta del casco fin sotto il battistrada, scendiamo dalla moto immemori della notte passata, ed il b&b "Il picchio" ha tutto il necessario per dare una svolta a questa vacanza: le camere sono al piano terra, parcheggio la moto d'avanti alla porta di ingresso e velocemente scarico la moto nel piccolo corridoio della camera, l'arredamento è ben congegnato e non mi è difficile sistemare la tuta tecnica ed il necessario negli armadi e gli oggetti sugli abbondanti ripiani. In uno slancio finale approfitto dell'ampio e pulito bagno per una doccia, una sistemata generale ed il collaudo di un buon letto matrimoniale... di quella giornata non ricordo altro :dream
Da consulto generale di tutti i b&b che abbiamo visitato questo è risultato il migliore (ed anche il più caro 40€/notte), come mio consiglio personale se un fine settimana non vi va di pagare le bollette e fare la fila al supermercato prendete la moto il venerdì sera e fatevi ospitare un paio di giorni, con un po' di impegno tornerete a casa ben soddisfatti!
PS: portatevi la zavorrina però :ok
Accipicchia!! Che viaggio!! E che racconto... Complimenti :ok , mi sembrava proprio di essere lì con voi... Che bello!!
Appena mi riprendo dallo shock di essere tornata a lavorare :(2 e finisco di sistemare le foto cercherò anch'io di raccontare qualcosa del mio viaggio anche se non sarò sicuramente così brava e coinvolgente...
Sto ROSIKANDO da pazzi .... un po' per la bellezza e l'intensità del report del viaggio ... un po' per il report in se stesso ... un po' per il viaggio ... ed un po' perchè fatto un KaXXo di ferie e soprattutto perchè la moto è ferma sotto il portico da due settimane inutilizzata e tutto ciò che leggo mi alza la Bile alle stelle..... KaXXo ... BELLIZZIMO ... :complimenti
Il 31 Luglio una settimana dopo la partenza da Bari mi sveglio tragicamente presto, vuoi il ritmo preso, vuoi la fame, del sommario appuntamento preso alle 9:30 per fare colazione ci ritroviamo davanti ad un tavolo ben imbandito alle 9:00.
Il programma della giornata prevede varie alternative: la prima consiste nel puntare verso nord fino alla fonte del Toce, la seconda un giro lungo il lago fino a Bellinzona, la terza proposta dal forum è un giro turistico sul Mottarone finendo poi ad Orta; nella realtà dei fatti girare il cucchiaino nel latte è una impresa titanica.
Un problema alla volta.
Valutiamo un po' sul da farsi combattendo interiormente per non buttarci sul prato a dormire. La soluzione vincente la propone la stessa locandiera. :grazielui
Scendo in camera, mi infilo il custume, casco e con il telo da mare nel bauletto percorro i 5 chilometri che sembrano non finire mai :fatica fino al lago di Mergozzo, parcheggio la moto con l'idea di non doverla prendere mai più e qualche passo dopo sono a mollo con i piedi nel lago. Il lago di Mergozzo è piccolino, chiuso ad i veicoli a motore ed insignito di bandiera blu, si trova facilmente posto tra alberi ed oche ed il rumore della strada si sente poco e niente.
Insomma in una sola parola: relax :duka
In questa giornata abbiamo percorso in tutto 30km includendo una passeggiata a Stresa e la cena ad un ristorante di Mergozzo consigilato dal b&b. Che ci crediate o no la sera ci siamo comunque ritirati stremati!
Nostro malgrado il primo Agosto (e con questo ho risposto a scin :ok) si riparte, colazione alle 7:00 ed un itinerario soggetto a variazioni: per evitare il traffico sul lago salta la tappa di Bellinzona (:piangi3) inoltre Antonio ha un matrimonio (scoperto praticamente all'ultimo) di un suo caro e lontano amico Varenna, quindi traghetto Intra-Laveno per poi entrare in Svizzera.
La strada da Laveno è carina, prevalentemente montana anche se non offre particolari panorami. Appena giunti in Svizzera è d'obbligo il rifornimento alla stazione di servizio di frontiera a 1,2€/lt.
Sulla strada per Lugano ricordo solo una enorme coda causata da un pullman ed una roulotte in senso opposto che si sono bloccati in una strettoia, una situazione che malgrado le borse laterali abbiamo risolto molto in fretta.
Lugano è carina se non altro perché è tenuta molto bene, il lungolago è piacevole ed il lago molto frequentato.
Proseguiamo quindi per Menaggio e ci dividiamo: Antonio prende il traghetto per Varenna ed io tiro su per incontrarlo poi a Morbegno, o almeno così ci siamo lasciati...
Insomma io a Morbegno non ci sono mai stato, né sono riuscito a mangiarmi i pizzoccheri a Sondrio.
Sono arrivato fino alla punta nord del Lago di Como e mi sono fermato davanti a due cartelli, il primo diceva "St. Moritz a sinistra", il secondo "Sondrio a destra", mi sono fermato perché è ora di pranzo e c'è all'incrocio un ristorante, ma la zavorrina in fondo può continuare (un **** ligneo!), quando le chiedo "per dove?" la sua risposta è stata decisiva "Se dovessi scegliere per te che faresti?"...
La Svizzera è stupenda, il panorama cambia in fretta man mano che si prende quota e tutto la vista che si gode avvicinandosi a St. Moriz fa presagire che l'Italia è un paese vetusto lasciato moribondo.
Anche St. Moritz è carina, tutto chiuso, ristoranti inclusi, un po' per l'ora un po' perchè oggi è festa nazionale (ma por.. putt... :grr) insomma si pranza con il piccolo frutteto che mi porto da una settimana nella borsa serbatoio.
Avvisato Antonio della deviazione perseguiamo la strada percorsa dal trenino del Bernina fino a Tirano e malgrado la pioggia provo una forte emozione nel percorrere una strada dove il progresso ha un profondo rispetto della storia. Ragazzi ovviamente ho allungato un botto, ho preso pioggia e sono stato a digiuno ma non sono nemmeno lontanamente pentito di quello che ho fatto, l'unico consiglio che vi posso dare è di non fidarvi delle mie parole e di andare a vedere di persona! (Magari non il primo Agosto:vecchio)
Continuiamo in balia del navigatore passo-passo a percorrere il montuoso Trentino, girando per strade ignote e varie deviazioni mi trovo finalmente sulla retta via a Ponte di Legno (dove un vigile urbano di un paese tranquillo come un ospizio in una regione strafinanziata dallo stato ed a statuto autonomo come il Trentino si lamenta che il problema è il federalismo fiscale :furious... vabbé non ho ancora capito quale è il suo problema che vorrebbe risolvere) e di lì via a Passo del Tonale scavalcando poi Malé e scendendo giù giù in Val di Non.
Arriviamo a Campodenno nella "Casa delle Fate", una piccola abitazione costruita quasi tutta dai proprietari dove le nostre due stanze comunicano tramite un balconcino che offre un grazioso panorama ed il bagno è in comune (ma ci siamo solo noi).
Sistemati iniziamo a valutare per il rancio, il cielo promette male e la locandiera ci propone un piccolo ristorante/pizzeria lì vicino che, per non farci bagnare, ci viene a prendere addirittura in auto :briaco4
Insomma come giornata assolutamente non male :okk
hehehe 1 agosto... il giorno peggiore per andare in Svizzera e per me. (Lavoro in un negozio a 6 km dal confine. Vicino a Lugano. Ogni festa svizzera per noi è un massacro)
Che bello sentire parlare di posti che si conoscono, raccontati da un "estraneo".
Bella la sFizzera eh? :wink:
Avete fatto bene a deviare x a St. Moritz :ok
Eh eh! Moncenisio e Iseran. Forti! ;)
Parlando con la zavorrina ho ritenuto opportuno pubblicare ulteriori due foto del lago di Mergozzo, tanto per dare anche a voi un po' di relax alla lettura.
Lei dice che non sono un gran che ma io ritengo sia necessario inserirle per comprendere palesemente la limpidezza del lago.
Non credete? :dub
:complimenti .... (e non sto parlando della limpidezza del lago .... capisc'a me ...)
Due giorni da passare in Trentino, due itinerari proposti: il primo, più piccolo, consiste nel tornare su per il passo del Tonale e salire per il passo Gavia, Bormio, passo dello Stelvio, Glorenza, Merano e poi ritorno in Val di Non, il secondo proposto da Iraton (http://www.er6italia.com/vbulletin/showpost.php?p=242589&postcount=16) si perde negli innumerevoli passi tra Bolzano e Belluno; illudendoci di poterci riposare optiamo per il primo.
Colazione farcita di tante chicche erboristiche, casco giubbotto e su su su su su fiutando il giro d'Italia attraverso il passo Gavia che probabilmente è il più bello che ho attraversato ed a seguire il passo dello Stelvio che molto è impegnativo...
...e dopo il Gavia è mooolto impegnativo, soprattutto se il giorno prima sei passato a St. Moritz partendo partendo da Verbania, scuse insomma, tutto ciò per giustificare il fatto che mentre stavo parcheggiando sullo Stelvio dopo aver affrontato 39 tornanti ed orribili gallerie mi sono distratto, niente di che, forse un colpo di sonno od un sogno ad occhi aperi ma dentro di me insinuante la sensazione che la moto stesse prendendo una brutta piega, sensazione confermata al risveglio con il sordo tonfo del paratelaio che si tuffava sull'asfalto. Rotolo via e mi risveglio in piedi davanti alla moto svenuta per incuria; tirata su grazie agli astanti ed ancora una volta nessun danno :jump a parte la sbucciatura al ginocchio (non ce la facevo più a tenere i pantaloni di pelle :ehm2)
Approfitto della sosta per rilassarmi e rifocillarmi (tutto ad un tratto mi era ritornata la voglia di tornare a casa vivo). Godo della sensazione di benessere inspirata da quiei luoghi e dal passaggio sul Gavia e decido di anticipare Antonio nel ritorno verso Glorenza.
Passati i primi 5 tornati subito prima del sesto noto un motociclista in senso opposto fermo bordo strada, le mostro il pollice sollevato ma mi scuote la testa: mi fermo. E' una motociclista svizzera francofona e mi spiega (in un perfetto francese a me sconosiuto) che la moto sta bene ma lei ha preferito fermarsi, le offro da bere e le propongo di riaccompagnarla su in moto, io avanti e pian pianino lei dietro: accetta :ok
Scendo il tornante e faccio inversione, risalendo incrocio Antonio che nel frattempo accosta anche lui, fortunatamente lui se la cava meglio con il francese: la ragazza ha preso da tre mesi la patente, è venuta con il suo ragazzo ed altri amici motociclisti che l'hanno lasciata dietro e la aspettano su ed ora è nel pallone, cambio di programma: Antonio le porta su la moto ed io porto su lei, poi riscendiamo con la mia. Tutto ok, su incontriamo i compagni allarmati (si fosse degnato uno di scendere) ed approfittiamo per dargli qualche indicazione visto che nessuno ci era mai stato lì, salutiamo e via, in picchiata verso Glorenza.
Glorenza (http://it.wikipedia.org/wiki/Glorenza) è una piccola città a ridosso della Svizzera, piccola ma molto ben tenuta e conservata: approfittiamo per un raid fotografico, proseguiamo per Merano (http://it.wikipedia.org/wiki/Merano) dove ci concediamo l'immancabile gelato prima della tirata finale a Campodenno.
Secondo giorno in Trentino, mega giro di passi per tutta...
no, per Antonio è l'ultimo giorno poiché dovrà ritornare a casa per un impegno imprevisto e domani parte per Lucca, io sinceramente considerando il campitombolo di ieri verto per rilassare i tempi, quindi risichiamo il giro (aimhé... dovro tornarci :]) e pallostrada fino a Ortisei, sagra paesana con menù rigorosamente tedesco (ho fatto la figura dell'ignorante chiedendo un menù scritto in Italiano???), impatto con il dolomitico passo Sella, dormitona e giro turistico a Canazei. Sul ritorno visita immancabile allo splendido lago carezza e poi di nuovo in autostrada giù verso il Brenner....
porc. putt... abbiamo preso la direzione sbagliata! Vabbé ci abboniamo questi 40 chilometri in più visto che anche oggi non possiamo certo stare sotto i 300!
Cena in un ristorante in suggerito dal b&b (speso poco e mangiato bene e fino a scoppiare), con questa serata commemoriamo la vacanza trascorsa, da domani ci si separa ma con il preciso intento che tutte le strade tralasciate saranno battute l'anno prossimo!
I complimenti non sono mai sprecati:
Bellissimo Phos, mi sembra di leggere un bel libro, e mi sto gustando ogni capitolo. :ok
La separazione non è indolore, ma almeno è rapida, c'è strada da fare e poco tempo per i convenevoli, Antonio scende per l'autostrada mentre io punto il frontale verso la Paganella dedicandomi un pranzo a Molveno, oggi totale relax con una passeggiata che finisce all'agriturismo Val d'Adige di Trento. È la fase finale del viaggio: si inizia a scremare lo stress.
Dopo una ristorante notte nel meleto si scavalca fino a Riva e poi si prosegue dolcemente per tutto il versante est del Garda, tra caldo e bagnanti si arriva delicatamente a Peschiera per poi girare verso Sirmione, raggiungere il B&B Catullo e semplice e la serata si risolve velocemente con due passi a Sirmione.
Le cose da guardare qui sono molto semplici, un giro al caratteristico Borghetto di Valeggio sul Mincio ci fa riposare, una passeggiata veloce a Mantova ci lascia disgustati per l'arrogante campanellismo ma almeno la caotica Verone ci accoglie con la visione dell'arena e del deturpato quanto fantomatico balcone di Giulietta.
Restano di questi giorni in solitaria una passeggiata a Peschiera ed una lunga giornata di lago proprio a due passi da Catullo, insomma in fondo la vacanza e finita, quello che resta è autostrada fino al tavoliere dove alla sera, dopo tanto tempo, rivedo un lungo e torrido tramonto all'orizzonte.
Vi lascio una ultima foto, un ricordo che mi porto dalla vacanza per promemoria, non c'è tutto, ma non la dimenticherò di certo :ok
vBulletin® v3.8.5, Copyright ©: 2000-2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |