woland64
04/01/09, 14:27
Oggi non era prevista nessuna uscita in Moto.
Rientrato a casa insieme a Silvia verso le 12 dopo aver sbrigato alcune faccende, non ho resistito. Il sole splendeva, il freddo pungeva, e così butto lì un innocente "cara visto che ci sono vado a comprare le sigarette su in paese, magari con la Poderosa II..." Detto fatto !. Scendo in giardino armato di casco, guanti e sottocasco, levo il telo dalla bestiolina ed inizio ad asciugarla con una pezza di cotone. Accendo e lascio scaldare. Nel frattempo indosso la bardatura protettiva e salgo in sella. I primi km. sono impacciati, stento a piegare, la Sacrofanese è infida, asciutta dove batte il sole e umida se non bagnata dove è in ombra. Sono ancora in rodaggio e i 400 km. percorsi a sprazzi, sempre con questo tempo "inglese", non mi hanno ancora slegato...E poi sono quasi 4 anni che non guidavo più.
Arrivo in paese e compro le paglie, decido di proseguire e di fare un giro più ampio.
Scenderò per Via di Valle Muricana e poi riprenderò la Flaminia verso fuori.
Inizio a tirare le marce, sempre nel maledetto rispetto dei 4000 g/min, strizzo maggiormente la leva del freno cercando di impostare un certo ritmo. E' bello stringere il serbatoio con le ginocchia, sentire le vibrazioni del bi che sale...Scalo e salgo di marcia senza toccare la frizione, entrano che è un piacere. Sono solo con la strada, cerco di rimanere concentrato e di non farmi troppo distrarre dal panorama di campi soleggiati.
Riprendo la Flaminia e nonstante il micro giro mi sento felice e infreddolito.
Ma ancora dovevo sperimentare un emozione che mi attendeva da li a qualche secondo. Guardo nello specchietto retrovisore e vedo una sagoma inconfondibile, faro tondo, mezzi manubri e ruota anteriore esile esile...non ci voglio credere, arriva veloce. Rallento alzo la visiera e con la sinistra lo saluto mentre mi affianca. E' un attimo che dura una vita, lei è a fianco a me, grigia metallizzata con il suo profilo inconfondibile e sexy. Il cuore gioisce e sanguina...Poi dopo un incrocio di occhi di chi sa, si rimette a correre. Io resto con l'immagine della targa (FI) e la senzazione di un definitivo addio e di un benvenuta nel mio cuore alla effina che cavalco.
Davide.
P.s. E' cosa rara incrociare una srx-6, non è una moto che ha fatto grandi numeri, e lo è ancora di più oggi a distanza di 23 anni. Ma qualcuno tiene ancora acceso il monoscorbutico della Poderosa...
lamps. :)
Rientrato a casa insieme a Silvia verso le 12 dopo aver sbrigato alcune faccende, non ho resistito. Il sole splendeva, il freddo pungeva, e così butto lì un innocente "cara visto che ci sono vado a comprare le sigarette su in paese, magari con la Poderosa II..." Detto fatto !. Scendo in giardino armato di casco, guanti e sottocasco, levo il telo dalla bestiolina ed inizio ad asciugarla con una pezza di cotone. Accendo e lascio scaldare. Nel frattempo indosso la bardatura protettiva e salgo in sella. I primi km. sono impacciati, stento a piegare, la Sacrofanese è infida, asciutta dove batte il sole e umida se non bagnata dove è in ombra. Sono ancora in rodaggio e i 400 km. percorsi a sprazzi, sempre con questo tempo "inglese", non mi hanno ancora slegato...E poi sono quasi 4 anni che non guidavo più.
Arrivo in paese e compro le paglie, decido di proseguire e di fare un giro più ampio.
Scenderò per Via di Valle Muricana e poi riprenderò la Flaminia verso fuori.
Inizio a tirare le marce, sempre nel maledetto rispetto dei 4000 g/min, strizzo maggiormente la leva del freno cercando di impostare un certo ritmo. E' bello stringere il serbatoio con le ginocchia, sentire le vibrazioni del bi che sale...Scalo e salgo di marcia senza toccare la frizione, entrano che è un piacere. Sono solo con la strada, cerco di rimanere concentrato e di non farmi troppo distrarre dal panorama di campi soleggiati.
Riprendo la Flaminia e nonstante il micro giro mi sento felice e infreddolito.
Ma ancora dovevo sperimentare un emozione che mi attendeva da li a qualche secondo. Guardo nello specchietto retrovisore e vedo una sagoma inconfondibile, faro tondo, mezzi manubri e ruota anteriore esile esile...non ci voglio credere, arriva veloce. Rallento alzo la visiera e con la sinistra lo saluto mentre mi affianca. E' un attimo che dura una vita, lei è a fianco a me, grigia metallizzata con il suo profilo inconfondibile e sexy. Il cuore gioisce e sanguina...Poi dopo un incrocio di occhi di chi sa, si rimette a correre. Io resto con l'immagine della targa (FI) e la senzazione di un definitivo addio e di un benvenuta nel mio cuore alla effina che cavalco.
Davide.
P.s. E' cosa rara incrociare una srx-6, non è una moto che ha fatto grandi numeri, e lo è ancora di più oggi a distanza di 23 anni. Ma qualcuno tiene ancora acceso il monoscorbutico della Poderosa...
lamps. :)