raptor17
11/01/09, 20:25
Riporto pari pari ciò che ho trovato sul forum della CDS la Comunità Del Sesso (va da se che l'argomento linkato non è adatto ai minori di 18 anni )
http://cds.forumcommunity.net (http://cds.forumcommunity.net/)
In ogni caso la filosofia in oggetto è scevra di contenuti inadatti e può essere letta da chiunque ... KaJu ne è l'autore (per quanto ne so
Questa teoria non nasce dal nulla, ma come conseguenza di voler perfezionare e generalizzare una concezione abbastanza vecchia e piena di contraddizioni.
Senza capire neanche il perché, la gente da molta importanza all’aspetto fisico degli altri e di se stessi. Volendo credere che tali persone siano mediamente degli esseri pensanti, si può supporre una considerazione di questo tipo:
L’aspetto fisico con buona probabilità influenza (ed è influenzato da) altri fattori. Osservare una persona anche superficialmente, potrebbe portare a fare varie considerazioni veritiere sulla stessa.
Esem.: Una ragazza brutta e vestita male, induce a supporre che essa sia anche timida (vergognosa del suo aspetto e condizione), difficoltosa nell’avere un essere maschile appagante, facilmente malleabile.
Per cui è lecito pensare che facendo riferimento sulla sola presenza esteriore di una persona, la gente comune non vada proprio allo sbaraglio, sia se questa abbia fatto il ragionamento scritto sopra, sia se lo da per buono senza saperlo.
Una persona comune spesso arriva a dare un voto (concretizzandolo con un numero o astrattamente come un livello-dislivello) sia a se stessi che ad una persona che in quel momento si sta prendendo in esame. Voto che fa direttamente riferimento all’aspetto fisico (che come sappiamo, per i motivi supposti sopra, potrebbe benissimo essere un indicatore di altri fattori).
Una volta dato un voto, capire di avere possibilità o meno di “conquistare” quella persona in base al suddetto.
Esem.: Un ragazzo esteticamente da 8, ha la certezza quasi matematica di riuscire a “conquistare” una femmina da 4.
Secondo questa antica concezione, uno ha buone possibilità di conquista se il voto dato all’aspetto fisico dell’altro è uguale o minore al proprio.
E’ inutile precisare che questo discorso, anche se ha enormi possibilità di riuscita, non ha comunque carattere generale ed è troppo limitato.
Descriviamo invece, il Livellamento Anti-K, chiamato così perché vale per tutti tranne che per me (K=KaJu)(, poi sarà spiegato il perché):
La prima cosa necessaria è il “conoscere se stessi”, soprattutto i propri limiti e i propri punti di forza. Seconda cosa è quella di riuscire a capire i limiti dell’altra persona. Terza cosa è quella di togliersi dalla testa concezioni moralistiche che fanno credere alla gente comune di essere tutta allo stesso livello. In realtà le persone si dividono in quelle che sono superiori e quelle che sono inferiori ad altre. Ovvio che i termini “superiore” e “inferiore” andranno analizzati facendo riferimento ad un determinato parametro. Esistono molti parametri, gran parte però sono scarsamente influenti nel riuscire a far capire se una persona è più o meno superiore ad un’altra (esem.: bellezza, prestigio, potere economico, fortuna, ecc…). Il fattore fondamentale è principalmente la “capacità di pensiero autonomo”. In base a questo parametro, la massa umana si stratificherà in diversi stadi di inferiorità e superiorità.
La capacità di pensiero autonomo, è la virtù più o meno marcata di riuscire a ragionare sempre mantenendosi distaccati dalle influenze di chi ci circonda. Il riuscire ad analizzare i fatti e valutarli secondo un proprio ritmo di pensiero, non rallentato (e neanche accelerato) da valutazioni esterne alle proprie.
Una persona in grado di avere una capacità di pensiero maggiore di quella di un altro, è a lui superiore. Essendone superiore, può osservarne i limiti e conoscendo i propri avere molte possibilità di conquistarlo.
La terminologia “conquistare” assume significati diversi a seconda dei casi, ma si basa sempre sullo stesso principio che è quello illustrato sopra.
Conquistare un avversario significa dominarlo. In questo caso il termine è di tipo dispregiativo.
Conquistare una persona che ti piace significa essere l’artefice principale del futuro legame con lei. In questo caso il vocabolo non è di tipo dispregiativo (non è altro che il così detto “primo passo”).
Ritornando al discorso principale, si può affermare tranquillamente che per conquistare una persona, bisogna esserle o di pari livello o superiore.
Iniziamo a precisare degli aspetti per evitare che si possa interpretare male questa teoria:
I sentimenti come l’amore non hanno nulla a che fare con il ragionamento della conquista.
Una persona può innamorarsi tranquillamente di chiunque. E’ ovvio che si rimane affascinati da chi ci è superiore (cosa che può portare all’invidia o all’attrazione a seconda della nostra natura) dal punto di vista della “capacità di pensiero autonoma”. Ricordiamo però che questo è solo un parametro (anche se quello di maggior rilevanza) che si può prendere in esame per la valutazione del livello. Una persona che si innamora di un’altra che le è superiore dal punto di vista mentale, può conquistarla basandosi sul parametro “esteriorità” per esempio. Questo significa saper riconoscere i propri limiti e pregi per capire il parametro su cui fondare la stratificazione e puntare maggiormente su quello.
Basta guardarsi in giro per capire che la teoria è dimostrata da infinite prove.
Molte femmine che non hanno la capacità di conquistare maschi con una capacità di pensiero autonomo superiore alla loro, puntano su altri parametri (generalmente l’esteriorità) oppure cambiano mira puntando su maschi a loro inferiori (molti sono gli esempi di femmine che cercano il “ragazzino” sotto ai vent’anni, perché è solo là che riescono a superarlo mentalmente e quindi conquistarlo su questo parametro).
Molti maschi puntano, superata una certa età, sul parametro “benessere economico” (se ce l’hanno) per conquistare femmine che ovviamente si troveranno a lui inferiori da quel punto di vista. Non s’è mai visto un vecchio ricco, conquistare una femmina giovane ancora più ricca.
Ricapitoliamo su cosa si basa il livellamento Anti-K:
1° Presa di coscienza di noi stessi; 2° Osservazione dell’altra persona; 3° Valutazione del parametro su cui possiamo basare la nostra superiorità. Quando tale parametro è la “capacità di pensiero autonomo” si riesce a conquistare con una maggior percentuale di riuscita.
Questo (http://cdsesso.wordpress.com/2008/08/03/livellamento-anti-k-%E2%80%93-capacita-di-conquista-come-indice-di-stratificazione-mentale/) il link alla disamina nella sua totalità dalla quale sono state eliminate le ultime 3 righe a causa della conclusione finale personale dell'autore
http://cds.forumcommunity.net (http://cds.forumcommunity.net/)
In ogni caso la filosofia in oggetto è scevra di contenuti inadatti e può essere letta da chiunque ... KaJu ne è l'autore (per quanto ne so
Questa teoria non nasce dal nulla, ma come conseguenza di voler perfezionare e generalizzare una concezione abbastanza vecchia e piena di contraddizioni.
Senza capire neanche il perché, la gente da molta importanza all’aspetto fisico degli altri e di se stessi. Volendo credere che tali persone siano mediamente degli esseri pensanti, si può supporre una considerazione di questo tipo:
L’aspetto fisico con buona probabilità influenza (ed è influenzato da) altri fattori. Osservare una persona anche superficialmente, potrebbe portare a fare varie considerazioni veritiere sulla stessa.
Esem.: Una ragazza brutta e vestita male, induce a supporre che essa sia anche timida (vergognosa del suo aspetto e condizione), difficoltosa nell’avere un essere maschile appagante, facilmente malleabile.
Per cui è lecito pensare che facendo riferimento sulla sola presenza esteriore di una persona, la gente comune non vada proprio allo sbaraglio, sia se questa abbia fatto il ragionamento scritto sopra, sia se lo da per buono senza saperlo.
Una persona comune spesso arriva a dare un voto (concretizzandolo con un numero o astrattamente come un livello-dislivello) sia a se stessi che ad una persona che in quel momento si sta prendendo in esame. Voto che fa direttamente riferimento all’aspetto fisico (che come sappiamo, per i motivi supposti sopra, potrebbe benissimo essere un indicatore di altri fattori).
Una volta dato un voto, capire di avere possibilità o meno di “conquistare” quella persona in base al suddetto.
Esem.: Un ragazzo esteticamente da 8, ha la certezza quasi matematica di riuscire a “conquistare” una femmina da 4.
Secondo questa antica concezione, uno ha buone possibilità di conquista se il voto dato all’aspetto fisico dell’altro è uguale o minore al proprio.
E’ inutile precisare che questo discorso, anche se ha enormi possibilità di riuscita, non ha comunque carattere generale ed è troppo limitato.
Descriviamo invece, il Livellamento Anti-K, chiamato così perché vale per tutti tranne che per me (K=KaJu)(, poi sarà spiegato il perché):
La prima cosa necessaria è il “conoscere se stessi”, soprattutto i propri limiti e i propri punti di forza. Seconda cosa è quella di riuscire a capire i limiti dell’altra persona. Terza cosa è quella di togliersi dalla testa concezioni moralistiche che fanno credere alla gente comune di essere tutta allo stesso livello. In realtà le persone si dividono in quelle che sono superiori e quelle che sono inferiori ad altre. Ovvio che i termini “superiore” e “inferiore” andranno analizzati facendo riferimento ad un determinato parametro. Esistono molti parametri, gran parte però sono scarsamente influenti nel riuscire a far capire se una persona è più o meno superiore ad un’altra (esem.: bellezza, prestigio, potere economico, fortuna, ecc…). Il fattore fondamentale è principalmente la “capacità di pensiero autonomo”. In base a questo parametro, la massa umana si stratificherà in diversi stadi di inferiorità e superiorità.
La capacità di pensiero autonomo, è la virtù più o meno marcata di riuscire a ragionare sempre mantenendosi distaccati dalle influenze di chi ci circonda. Il riuscire ad analizzare i fatti e valutarli secondo un proprio ritmo di pensiero, non rallentato (e neanche accelerato) da valutazioni esterne alle proprie.
Una persona in grado di avere una capacità di pensiero maggiore di quella di un altro, è a lui superiore. Essendone superiore, può osservarne i limiti e conoscendo i propri avere molte possibilità di conquistarlo.
La terminologia “conquistare” assume significati diversi a seconda dei casi, ma si basa sempre sullo stesso principio che è quello illustrato sopra.
Conquistare un avversario significa dominarlo. In questo caso il termine è di tipo dispregiativo.
Conquistare una persona che ti piace significa essere l’artefice principale del futuro legame con lei. In questo caso il vocabolo non è di tipo dispregiativo (non è altro che il così detto “primo passo”).
Ritornando al discorso principale, si può affermare tranquillamente che per conquistare una persona, bisogna esserle o di pari livello o superiore.
Iniziamo a precisare degli aspetti per evitare che si possa interpretare male questa teoria:
I sentimenti come l’amore non hanno nulla a che fare con il ragionamento della conquista.
Una persona può innamorarsi tranquillamente di chiunque. E’ ovvio che si rimane affascinati da chi ci è superiore (cosa che può portare all’invidia o all’attrazione a seconda della nostra natura) dal punto di vista della “capacità di pensiero autonoma”. Ricordiamo però che questo è solo un parametro (anche se quello di maggior rilevanza) che si può prendere in esame per la valutazione del livello. Una persona che si innamora di un’altra che le è superiore dal punto di vista mentale, può conquistarla basandosi sul parametro “esteriorità” per esempio. Questo significa saper riconoscere i propri limiti e pregi per capire il parametro su cui fondare la stratificazione e puntare maggiormente su quello.
Basta guardarsi in giro per capire che la teoria è dimostrata da infinite prove.
Molte femmine che non hanno la capacità di conquistare maschi con una capacità di pensiero autonomo superiore alla loro, puntano su altri parametri (generalmente l’esteriorità) oppure cambiano mira puntando su maschi a loro inferiori (molti sono gli esempi di femmine che cercano il “ragazzino” sotto ai vent’anni, perché è solo là che riescono a superarlo mentalmente e quindi conquistarlo su questo parametro).
Molti maschi puntano, superata una certa età, sul parametro “benessere economico” (se ce l’hanno) per conquistare femmine che ovviamente si troveranno a lui inferiori da quel punto di vista. Non s’è mai visto un vecchio ricco, conquistare una femmina giovane ancora più ricca.
Ricapitoliamo su cosa si basa il livellamento Anti-K:
1° Presa di coscienza di noi stessi; 2° Osservazione dell’altra persona; 3° Valutazione del parametro su cui possiamo basare la nostra superiorità. Quando tale parametro è la “capacità di pensiero autonomo” si riesce a conquistare con una maggior percentuale di riuscita.
Questo (http://cdsesso.wordpress.com/2008/08/03/livellamento-anti-k-%E2%80%93-capacita-di-conquista-come-indice-di-stratificazione-mentale/) il link alla disamina nella sua totalità dalla quale sono state eliminate le ultime 3 righe a causa della conclusione finale personale dell'autore