Visualizza la versione completa : Liberté, egalité, fraternité
LUCCA — Niente cous cous maghrebino. O pollo al curry made in India. Figuriamoci l'insalata di papaia del Togo. Qui si mangia e si serve italiano. Anzi, rigorosamente lucchese: minestra al farro, castagnaccio, torta co' becchi e via toscaneggiando. E se a qualche ristoratore venisse mai in mente, ma è sconsigliato, di presentare un menù basato su una gastronomia di altri continenti, è caldamente invitato ad inserire nella carta «almeno un piatto tipico lucchese, preparato esclusivamente con prodotti comunemente riconosciuti tipici della provincia». Alla faccia della globalizzazione, e forse anche della libertà di fornelli, la giunta di Lucca ha approvato a maggioranza un regolamento comunale su locali, bar e ristoranti che difficilmente passerà inosservato. Di fatto, la nuova disciplina tira una riga lunga come un'autostrada sulla speranza di aprire ristoranti etnici in centro storico. In quella porzione di città, cioè, raggomitolata all'interno della splendida cinta muraria, lunga 4 chilometri e tuttora intatta. La norma è difficilmente equivocabile: «Non è ammessa l'attivazione di esercizi di somministrazione, la cui attività sia riconducibile ad etnie diverse ». «Un divieto discriminatorio » ha subito tuonato l'opposizione, con il consigliere pd Alessandro Tambellini. Accusando la giunta di «aver scelto un atteggiamento di chiusura verso le culture diverse, sostituendo alla logica del confronto quella dei no». E ancora: «Il riferimento alle etnie è assolutamente infelice. Cosa vuol dire? Che va bene la cucina francese o tedesca, che appartengono al nostro stesso ceppo, e non l'indiana, la cinese o l'araba?». Pure in Regione la pensano così: «Siamo contrari — dice l'assessore Paolo Cocchi — a forme occulte di razzismo gastronomico ». «Ma quale razzismo! L'unico nostro scopo è quello di tutelare il patrimonio storico del centro»: dalle parti della giunta cadono dalle nuvole, e si arrabbiano anche.
«La norma — spiega l'assessore Filippo Candelise — risale ad una delibera del 2000, che noi abbiamo aggiornato». E comunque, «i divieti riguardano anche pizze al taglio, Mc Donald's, fast food, sexy shop. E non sono applicabili agli esercizi esistenti». Resta quel riferimento alle etnie. «Capisco che possa generare malintesi, ma bisogna considerare che dentro le mura vivono 8 mila lucchesi e ci sono già 5 kebab». E pure il presidente dei ristoratori della locale Ascom, Benedetto Stefani, spezza una lancia in favore della giunta: «Nessuna crociata, si vuole solo tutelare la specificità della nostra cucina, messa in pericolo dalle recenti liberalizzazione del settore ». Il regolamento prevede anche che i camerieri «siano a conoscenza della lingua inglese ». Come si dice bruschetta?
Fonte (http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_27/lucca_kebab_alberti_7cc435fa-ec4a-11dd-be73-00144f02aabc.shtml)
burninburnout
27/01/09, 16:33
Mah! Noi italiani siamo i campioni delle leggi "strane".
Di fatto questa legge oltre ad essere discriminatoria, pone seri limiti al libero mercato, in quanto di fatto esclude dalla libera concorrenza alcuni tipi di esercizi (in genere gestiti da alcuni tipi di persone) proprio nella zona di maggior interesse turistico della città.
Tentativo di difendere le tradizioni culinarie nostrane da quelle straniere o i gli esercenti italiani da quelli stranieri?
E pure il presidente dei ristoratori della locale Ascom, Benedetto Stefani, spezza una lancia in favore della giunta: «Nessuna crociata, si vuole solo tutelare la specificità della nostra cucina, messa in pericolo dalle recenti liberalizzazione del settore ».
Sono d'accordo con questa delibera, magari nei modi si poteva trovare una formula più delicata - che noi italiani ci offendiamo facilmente! :ridi
Secondo me tutelare le tipicità non è così discriminatorio :ok
Sono d'accordo con questa delibera, magari nei modi si poteva trovare una formula più delicata - che noi italiani ci offendiamo facilmente! :ridi
Secondo me tutelare le tipicità non è così discriminatorio :ok
Topix secondo me chi cerca la tipicità, non ha difficoltà a trovarla..se arriva un turista andrà di sicuro a cercarsi il ristorante tipico di Lucca o di qualunque altro posto..ma con questa delibera si sottrae a chi volesse aprire un esercizio "non lucchese" la possibilità di avviarlo in una zona (il centro storico) dove di sicuro andrebbe meglio che altrove...ed a mio parere il tutto è indirizzato solo a riservare i "posti", intendo le botteghe e simili, più ambiti, perchè meglio posizionati, ai gestori locali...non sono davvero d'accordo...ovviamente metto un IMHO grande quanto una casa e non vuole essere un attacco a Topix. :ok
Per essere uno dei popoli con maggiori emigrati e sopratutto ristoratori al estero questa è una legge che fa schifo!
Un senso lo avrebbe se ci fossero pari oppurtunita' tot pizzerie tot ristoranti tot kebabbari.
Se poi ci sono piu kebabbari che pizzerie una lode a chi li apre!
Cmq il discorso e sempre lo stesso bisogna prendersela sempre con qualcuno!
Una volta i terroni la volta dopo sono i marocchini e adesso con tutto quello che riguarda Islam......
Quotone x Topix.
Sono una persona a cui piace tantissimo viaggiare e soprattutto provare quanto piu' posso i piatti tipici dei posti dove vado (a Cuba ed in Florida ho anche provato piu' volte il coccodrillo) ma sinceramente con la cucina Italiana sono molto fondamentalista.
Bella la parola GLOBALIZZAZIONE, bello poter mangiare anche qui la cucina cinese, thai ed anche palestinese (provata a Bologna e proprio ottima) ecc ecc ma solo se queste rimangono confinate nella LORO tradizione.
Ossia se mantengono, anche in un altro paese, la loro individualita'.
La cucina italiana e' invidiata e copiata (piu' o meno) in tutto il mondo e sinceramente non mi andrebbe che un domani questa fosse influenzata da altre cucine, come non mi piacerebbe che le altre si influenzassero tra loro.
Certo, a Lucca la mossa mi e' sembrata a dire il vero un po' troppo diretta, magari un qualcosa di piu' soft e meno "imperativo" sarebbe stato piu' da paese civile.
Ho letto questa notizia stamani mentre andavo a lavoro...assurdo a dir poco! e poi se vogliamo parlare di tipicita' , non mi pare si sia mai offeso nessuno per l'apertua di un McDonald mah...
ho letto i vostri interventi e mi è venuta in mente una riflessione....
ma se aprono più kebabbari che pizzerie o ristoranti tipici ci sarà un perchè???
Pizietto se la democrazia è un problema c'è sempre una legge che lo risolve :ok
poi sinceramente il motivo non lo so, ma potrebbe essere interessante approfondire l'argomento...
Certo, perche' in Italia il flusso di stranieri che viene e si stabilisce ha creato piu' o meno grandi comunita' e da qui la crescita di ristoranti etnici e kebabbari (che a me piacciono molto :D)
Poi da non trascurare secondo me l'abbassamento del costo del biglietto aereo che permette ormai a chiunque di andare in Africa ad esempio e di conseguenza provare le relative cucine che poi, se piacciono, in Italia si ritrovano.
Che legge assurda! La tipicità si difende con i buoni ristoranti, e proponendo delle formule competitive in termini di qualità-prezzo. Chiunque dev'essere libero di mangiare quello che vuole e di aprire il ristorante che vuole. Il protezionismo alla lunga non è mai servito a niente.
Comunque sono contento che in un momento di crisi seria come questo a Lucca pensino di risolvere i loro problemi concentrando le loro energie per queste sciocche prese di posizione fondamentaliste...
Certo che se io parto dalla costa marchigiana e me ne vado a Lucca non è certo per mangiare ad un Kebap, ma spero che i lucchesi se ne vadano a Pisa per cercarne uno...
Spero di non trovarmi mai in una città in cui sia legale solo McDonald's :D
Evviva le amministrazioni comunali che lavorano bene :nono2
Credo che il problema non sia tanto la cucina straniera quanto i gestori stranieri.
Mi è capitato spesso di vedere in quei locali stranieri solo gente della stessa comunità e francamente mi sento un estraneo a casa mia; è come quel video che gira in internet dove in un ristorante italiano, in Olanda, i gestori fanno le solite battutacce.
Mi piacerebbe sentire le opinioni degli esercenti lucchesi a riguardo il regolamento comunale che da quello che leggo assume un aspetto discriminatorio.
Ma se il Corriere ci debilita El pais ci nobilita (http://italiadallestero.info/archives/2957)
Veramente una lodevole iniziativa :ok
ho letto i vostri interventi e mi è venuta in mente una riflessione....
ma se aprono più kebabbari che pizzerie o ristoranti tipici ci sarà un perchè???
Forse perchè un hamburger del Mac costa 1€ mentre una fiorentina 40€.... ma vogliamo metterli sullo stesso piano??????? :dub
Quello che voglio dire è che ben vengano ristoranti aperti da stranieri, però se il caratteristico centro di una caratteristica città italiana venisse snarturato da sovrabbondanza di locali etnici secondo me ne soffrirebbe anche il turismo.... come dice Crazy, andare a visitare una città e trovarci solo locali etnici - ovvero ristoranti/negozi fuori dalla tradizione locale - sminuisce la bellezza e la tipicità del posto :ok.
L'articolo postato da Phos sottolinea questo aspetto, la migliore integrazione possibile è la mescolanza.
be allora sarebbe giusto chiudere tutti i ristoranti italiani in giro per il mondo?
Che come si sa sono tutti vicini o nel centro delle citta?
Poi sinceramente non capisco secondo voi uno straniero che arriva magari dal giappone che fa una fiorentina non se la mangia?Una pizza?
Poi il fatto e che non viete solo il kebab ma viete apertura di quelle attivita piccole e fast food!
Quindi io torinese che me ne vado a lucca e di carne non ne voglio prendo la macchina e esco dal centro storico per mangiarmi magari un pezzettino di pizza?
Quindi io torinese che me ne vado a lucca e di carne non ne voglio prendo la macchina e esco dal centro storico per mangiarmi magari un pezzettino di pizza?
Lo trovi anche in centro il pezzo di pizza a taglio... ovvio che non è contro le pizzerie (che è tipicamente italiana)ma contro tutte quelle attivita' gestite da extracomunitari.
Poi magari la pizza che ti prendi in centro è fatta da un pizzaiolo egiziano :D
Io quando ho letto di sta cosa mi son vergognato di esser toscano giuro!
Enigma Lucca ha una cinta muraria che divide nettamente il centro storico dal resto
Enigma Lucca ha una cinta muraria che divide nettamente il centro storico dal resto
quindi?
Cmq la legge è contro anche le pizzerie al taglio
Diamine...
a me sembra solo una legge razzista...
Non credo che la presenza di ristoranti etnici impedisca a chi ne ha voglia di gustare una chianina o una zuppa di farro. Per salvaguardare la bellezza dei centri storici è sufficiente una legge sul decoro urbano (impedire insegne moleste, locali rumorosi, ecc.).
E il fatto che talvolta i locali etnici siano punti di ritrovo per gli extracomunitari, beh... non lo trovo affatto disdicevole, anzi mi sembra piuttosto naturale!
Esistono! Da qualche parte dovranno pur andare, qualche lavoro dovranno pur farlo! Poi ci si lamenta che rubano e lavorano in nero?!?
L'immigrazione è un fatto storico, politico e sociale di portata mondiale. Non esiste cinta muraria che possa fermare questo fenomeno!
sempre IMHO ovviamente :ok
s
Sssilvia,
il problema è la mancanza di integrazione: ben vengano gli stranieri che hanno voglia di cambiare vita e di integrarsi nel nuovo Paese ospitante.
Ma se vai a creare soprattutto in città medio piccole dei quartieri a sola presenza straniera, il risultato che ottieni è nagativo dato che si verrebbe a creare un ghetto che anche a noi crea diffidenza in quanto ambiente chiuso.
Enigma77: le pizzeria sono una tipicità italiana, poi oggi trovi pizzaioli anche di altri paesi.... inoltre gli italiani nel mondo hanno sempre avuto la spinta all'integrazione (al massimo erano gli altri che non ci vedevano un granchè bene :fischia)
:ok
Chiedete se c'e' qualcuno dell'Esquilino (quartiere di Roma) cosa ne pensa dell'immigrazione incontrollata e nello specifico dei cinesi.
Tempo fa' ci furono delle aggressioni ai vigili di Roma rei di aver verbalizzato un conducente d'auto cinese in quel quartiere.
Vennero aggrediti da bande di cinesi inferociti.
Il TG di allora fece anche vedere una scritta sul muro che recitava : VIA GLI ITALIANI DALL'ESQUILINO.
Nell'Esquilino c'e' una prevalenza di abitazioni cinesi, per non parlare dei negozi.
Loro stanno facendo in modo di far andar via gli Italiani per dopo chiudersi a riccio.
Li la mafia cinese ha impiantato le sue radici, chiedete un po' ai commercianti.
Adesso io ripeto sono d'accordo con l'integrazione ma non esiste che gli Italiani debbano essere in minoranza e sentirsi ospiti nella propria patria.
Tra qualche decennio con tutta questa immigrazione avremo perso buona parte della nostra identita' e del nostro dna vista la ovvia mescolanza.
A me questo non fa' piacere.
Sssilvia,
il problema è la mancanza di integrazione: ben vengano gli stranieri che hanno voglia di cambiare vita e di integrarsi nel nuovo Paese ospitante.
Ma se vai a creare soprattutto in città medio piccole dei quartieri a sola presenza straniera, il risultato che ottieni è nagativo dato che si verrebbe a creare un ghetto che anche a noi crea diffidenza in quanto ambiente chiuso.
Enigma77: le pizzeria sono una tipicità italiana, poi oggi trovi pizzaioli anche di altri paesi.... inoltre gli italiani nel mondo hanno sempre avuto la spinta all'integrazione (al massimo erano gli altri che non ci vedevano un granchè bene :fischia)
:ok
Alla fine ognuno si fa un idea sul imigrazione sua e io di certo non voglio cambiare la tua.
Secondo me è una legge razzista.
Noi che abbiamo fatto little italy in ogni dove del mondo dovremmo solo vergognarci di impedire apertura di locali etnici.
Noi che siamo visti nei film come i piu grandi mafiosi....a gia dimenticavo adesso i film dicono che la piu grande è la mafia cinese:-p
Un crimale che sia italiano o no è pur sempre un criminale
Un lavoratore che sia italiano o no è pur sempre un lavoratore
Impedire a una persona di essere un lavoratore puo trasformarlo in un criminale
Impedire a una persona di essere un lavoratore puo trasformarlo in un criminale
:ok
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