sg_12
29/06/09, 10:41
1.725 km in 5 giorni, in un tour che mi ha portato da Graz al passo dello Stelvio. Partenza mercoledì da Trieste, o meglio da Sežana (dove lavoro) alle 13.30 e arrivo a Graz verso le 17: 280 km circa sotto una pioggia battente... Giretto per la città con salita alla torre dell’orologio e poi zuppa con canederli, birra da mezzo e Wienerschitzel con patate!
La mattina mi sveglio con il sole, la speranza di viaggiare senza troppa acqua svanisce (troppo) presto. Da Bad Aussen a Salisburgo (passando per Bad Ischl) servirebbe una canoa più che la moto, fortuna che l’antipioggia tiene e non c’è molto traffico. Arrivato a Salisburgo inizia il problema di reperire un giaciglio asciutto per la notte. Trovato, k-way e via a zonzo per il centro, salita alla fortezza e lungo fiume!!! A cena kartoffelsuppe e salsicce, accompagnate da birre che il cameriere continuava a portare senza riuscire a fermarlo... e sachertorte!!!
Venerdì è il giorno della Großglockner Hochalpenstraße. Partenza da Salzburg con il sole, transito in territorio tedesco per Bad Bad Reichenhall e rientro in territorio Austriaco a Lofer. Poi discesa verso Zell am See prima di fermarsi a Fuschs dove inizia la Großglockner Hochalpenstraße. Manco a dirlo la salita riserva il consueto temporale, e il panorama è limitato da nuvoloni grigi, un peccato!!! Passate le due gallerie nella roccia discesa e poi risalita verso la Franz Josef House da dove si ammira (si ammira perchè il tempo me l’ha concesso) il ghiacciaio (in compagnia di un panino di speck!!!). Da notare due moto finlandesi!!! Quindi discesa verso Heiligenblut e Lienz.
Da Lienz decido di proseguire, destinazione Dobbiaco... arrivo che è tutto sommato presto, quindi svolta a sinistra e risalita verso Misurina (diluvio!!!), poi svolta a destra e Passo Tre Croci prima di scendere verso Cortina. Cortina chiama Falzarego (il Giau è già messo in preventivo per il ritorno) e Falzarego chiama Pordoi. Il Pordoi così non l’avevo mai visto, nuvoloni grigi ovunque, da non vedere il panorama. Discesa verso Canazei e poi direzione Cavalese per il prossimo pernottamento!
La mattina è il giorno del tappone di montagna! Discesa verso Ora, poi verso Appiano per la strada del Vino e ascesa al Passo della Mendola, nuvoli (tanto per cambiare) per i 70 km che portano a Cles e al Passo del Tonale. Il Tonale è una delusione, grattacieli di 10 piani su un passo di montagna... bleah (disgusto!!!). Tonale sotto la pioggia, discesa verso Ponte di Legno, poi svolta verso il Gavia. Gavia, un passo che riporta alla memoria imprese piratesche su altre due ruote, strada stretta, larghezza in certi tratti due metri e mezzo scarsi (come segnalato da appositi cartelli), gli ultimi tornanti sono stretti, e asfalto da far invidia alle strade bianche slovene!!!
In cima al Gavia (2600 e passa metri) c’è un laghetto, molti ciclisti e una coppia di motociclisti tedeschi... piccolo excursus (e qui generalizzo, anche se ci sono le eccezioni come mor.pheus1!): possibile che solo i bmwisti e i ducatisti italiani c’hanno la puzza sotto al naso da non salutare??? Grrrrr!
Discesa verso Santa Caterina Valfurva migliore della salita (per fortuna) e poi fino a Bormio... l’illusione della sosta è un attimo che vola via, non appena la strada sale con i suoi 48 tornanti verso i 2757 m dello Stelvio!!! Ciclisti, moto, macchine (poche per fortuna), tornanti, gatti delle nevi, neve, venditori di salsicce, ancora ciclisti, tanti, il monumento a Fausto Coppi, motociclisti, tornanti stretti da prendere contromano in discesa, e l’immancabile pioggia! La discesa è brutta, e l’arrivo a Prato allo Stelvio è un sollievo! Poi via, di corsa verso Merano (con pausa strudel!!!), Bolzano, lago di Carezza, passo di Costalunga e Vigo di Fassa (ultimo pernottamento, dove ritrovo i simpatici finlandesi!!!)... c’è tempo anche pe run giretto per i paesini della Val di Fassa, tra il casino di Canazei e le foto a Campitello, prima della pizza a Pozza (scusate il gioco di parole). Domenica si torna a casa, ma non prima di aver fatto parte della Sella Ronda (Passi Sella, Gardena e Campolongo), il Giau, discesa verso Cortina e poi direzione Pieve di Cadore e Tai di Cadore, Santo Stefano, Sappada, Villa Santina, lago di Cavazzo e poi a Trieste per la statale...
foto:
giro (mappa)
torre di Graz
castello di Salzburg
Großglockner Hochalpenstraße - casello di Fusch
Großglockner Hochalpenstraße - Franz Josef House
tornanti dello Stelvio
La mattina mi sveglio con il sole, la speranza di viaggiare senza troppa acqua svanisce (troppo) presto. Da Bad Aussen a Salisburgo (passando per Bad Ischl) servirebbe una canoa più che la moto, fortuna che l’antipioggia tiene e non c’è molto traffico. Arrivato a Salisburgo inizia il problema di reperire un giaciglio asciutto per la notte. Trovato, k-way e via a zonzo per il centro, salita alla fortezza e lungo fiume!!! A cena kartoffelsuppe e salsicce, accompagnate da birre che il cameriere continuava a portare senza riuscire a fermarlo... e sachertorte!!!
Venerdì è il giorno della Großglockner Hochalpenstraße. Partenza da Salzburg con il sole, transito in territorio tedesco per Bad Bad Reichenhall e rientro in territorio Austriaco a Lofer. Poi discesa verso Zell am See prima di fermarsi a Fuschs dove inizia la Großglockner Hochalpenstraße. Manco a dirlo la salita riserva il consueto temporale, e il panorama è limitato da nuvoloni grigi, un peccato!!! Passate le due gallerie nella roccia discesa e poi risalita verso la Franz Josef House da dove si ammira (si ammira perchè il tempo me l’ha concesso) il ghiacciaio (in compagnia di un panino di speck!!!). Da notare due moto finlandesi!!! Quindi discesa verso Heiligenblut e Lienz.
Da Lienz decido di proseguire, destinazione Dobbiaco... arrivo che è tutto sommato presto, quindi svolta a sinistra e risalita verso Misurina (diluvio!!!), poi svolta a destra e Passo Tre Croci prima di scendere verso Cortina. Cortina chiama Falzarego (il Giau è già messo in preventivo per il ritorno) e Falzarego chiama Pordoi. Il Pordoi così non l’avevo mai visto, nuvoloni grigi ovunque, da non vedere il panorama. Discesa verso Canazei e poi direzione Cavalese per il prossimo pernottamento!
La mattina è il giorno del tappone di montagna! Discesa verso Ora, poi verso Appiano per la strada del Vino e ascesa al Passo della Mendola, nuvoli (tanto per cambiare) per i 70 km che portano a Cles e al Passo del Tonale. Il Tonale è una delusione, grattacieli di 10 piani su un passo di montagna... bleah (disgusto!!!). Tonale sotto la pioggia, discesa verso Ponte di Legno, poi svolta verso il Gavia. Gavia, un passo che riporta alla memoria imprese piratesche su altre due ruote, strada stretta, larghezza in certi tratti due metri e mezzo scarsi (come segnalato da appositi cartelli), gli ultimi tornanti sono stretti, e asfalto da far invidia alle strade bianche slovene!!!
In cima al Gavia (2600 e passa metri) c’è un laghetto, molti ciclisti e una coppia di motociclisti tedeschi... piccolo excursus (e qui generalizzo, anche se ci sono le eccezioni come mor.pheus1!): possibile che solo i bmwisti e i ducatisti italiani c’hanno la puzza sotto al naso da non salutare??? Grrrrr!
Discesa verso Santa Caterina Valfurva migliore della salita (per fortuna) e poi fino a Bormio... l’illusione della sosta è un attimo che vola via, non appena la strada sale con i suoi 48 tornanti verso i 2757 m dello Stelvio!!! Ciclisti, moto, macchine (poche per fortuna), tornanti, gatti delle nevi, neve, venditori di salsicce, ancora ciclisti, tanti, il monumento a Fausto Coppi, motociclisti, tornanti stretti da prendere contromano in discesa, e l’immancabile pioggia! La discesa è brutta, e l’arrivo a Prato allo Stelvio è un sollievo! Poi via, di corsa verso Merano (con pausa strudel!!!), Bolzano, lago di Carezza, passo di Costalunga e Vigo di Fassa (ultimo pernottamento, dove ritrovo i simpatici finlandesi!!!)... c’è tempo anche pe run giretto per i paesini della Val di Fassa, tra il casino di Canazei e le foto a Campitello, prima della pizza a Pozza (scusate il gioco di parole). Domenica si torna a casa, ma non prima di aver fatto parte della Sella Ronda (Passi Sella, Gardena e Campolongo), il Giau, discesa verso Cortina e poi direzione Pieve di Cadore e Tai di Cadore, Santo Stefano, Sappada, Villa Santina, lago di Cavazzo e poi a Trieste per la statale...
foto:
giro (mappa)
torre di Graz
castello di Salzburg
Großglockner Hochalpenstraße - casello di Fusch
Großglockner Hochalpenstraße - Franz Josef House
tornanti dello Stelvio