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murty
17/09/09, 22:52
Ragazzi, buona sera a tutti...so che non ve ne fregherà niente di questa discussione, ma ho bisogno di qualche consiglio:D
Non sono entrata a fisioterapia:piangi3 (in effetti eravamo 1030 per 40 posti)...e ora sono molto indecisa...biotecnologie o scienze della comunicazione???
magari c'è qualcuno che frequenta una di queste facoltà e sa darmi un consiglio...grazie
:ciao4

Confo
17/09/09, 22:54
La mia ragazza ha fatto un anno di biotecnologie a Brescia. Quest'anno è riuscita ad entrare ad ostetricia (25 posti!!!). Provo a chiederle se vuole scrivere qualcosa! :wink:
Premetto però che non era la sua scelta principale, quindi il suo "giudizio" sarà un pò falsato! :ok

Errino
17/09/09, 22:55
Ragazzi, buona sera a tutti...so che non ve ne fregherà niente di questa discussione, ma ho bisogno di qualche consiglio:D
Non sono entrata a fisioterapia:piangi3 (in effetti eravamo 1030 per 40 posti)...e ora sono molto indecisa...biotecnologie o scienze della comunicazione???
magari c'è qualcuno che frequenta una di queste facoltà e sa darmi un consiglio...grazie
:ciao4

ehm ma il nesso tra fisioterapia biotecnologia e scienze della comunicazione?!?!? a parte questo ti consiglio biotecnologia se per caso l'anno prossimo vorresti ritentare il concorso così potresti avere qualche esame abbuonato (tipo fisica, matematica e altri generali che di solito si fanno al primo). Il condizionale è d'obbligo perchè gli ordinamenti cambiano di anno in anno e da facoltà a facoltà.

Auguri!

murty
17/09/09, 23:00
Non c'è alcun nesso..infatti fare comunicazione significherebbe mollare l'idea fisioterapia..però sono le uniche 2 facoltà che potrei fare a Varese...(e anche l'indirizzo di beni culturali di scienze della comunicazione mi ispira molto...c'è da dire che arrivo da un classico)...diciamo che in generale devo scegliere tra l'indirizzo scientifico e quello umanistco...



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E grazie Confo, te ne sarei molto grata se facessi scrivere 2 righe alla tua ragazza...grazie!

Phos
17/09/09, 23:01
Murty a parte stare a Varese tu veramente studieresti per 5 anni ....
E poi passati 5 anni cosa ne faresti?

Errino
17/09/09, 23:05
Non c'è alcun nesso..infatti fare comunicazione significherebbe mollare l'idea fisioterapia..però sono le uniche 2 facoltà che potrei fare a Varese...(e anche l'indirizzo di beni culturali di scienze della comunicazione mi ispira molto...c'è da dire che arrivo da un classico)...diciamo che in generale devo scegliere tra l'indirizzo scientifico e quello umanistco..
ok.. cmq se ti posso dare un altro consiglio (però sappi che può essere di parte) io resterei in quello scientifico. C'è una più alta probabilità di trovare lavoro in questo campo (finchè ci saranno uomini ci sarà bisogno di cure mediche) piuttosto che in quello umanistico dove il percorso per arrivare ad una realizzazione personale (e professionale) può essere decisamente più lungo e contorto. E poi diciamoci la verità: oggi l'università non è più un trampolino di lancio per la realizzazione dei propri sogni. A mio avviso è diventato uno strumento per cercare lavoro subito un "bene" sempre più prezioso e più raro. Praticamente quello che era la scuola superiore una decina di anni fa.
Tutto questo a mio avviso.

murty
17/09/09, 23:07
Hai perfettamente ragione...la mia unica paura è quella di non essere in grado di affrontare una facoltà del genere...al classico di scientifico c'è poco o niente..

Phos
17/09/09, 23:09
Errino concordo ma considera che dopo l'università (3 anni?) ci vuole qualche mese per trovare lavoro.
Nello stesso tempo puoi lavorare per due anni ed essere già nel mondo del lavoro: dipende tutto dalla voglia di fare ;)

raptor17
17/09/09, 23:10
Non conosco nessuna delle due facoltà ... ma a "orecchio" mi sa che biotecnologie sia più orientata al futuro che non scienza delle comunicazioni ...

murty
17/09/09, 23:12
Sono 3 anni più 2 di specializzazione..nel casodi biotecnologie vorrei fare la facoltà di ricerca in campo biomedico...

Errino
17/09/09, 23:15
Hai perfettamente ragione...la mia unica paura è quella di non essere in grado di affrontare una facoltà del genere...al classico di scientifico c'è poco o niente..

bè per quel che ne so, ho sempre sentito dire da chi ha frequentato il classico che si è trovato bene praticamente in tutte le materie per via dell'impostazione di studio. Poi dipende dalla persona ovvio però penso che basti un po' di volontà e tutto si risolve. Magari per apprendere una materia sconosciuta ci metterai un mese in più rispetto a chi l'ha già studiata ma non è che sia così grave poi... e considera che la fisica, matematica e via dicendo che si fa all'università in *teoria* ha poco a che fare con quella ad esempio dello scientifico (almeno dalle mie parti non so lì)

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Errino concordo ma considera che dopo l'università (3 anni?) ci vuole qualche mese per trovare lavoro.
Nello stesso tempo puoi lavorare per due anni ed essere già nel mondo del lavoro: dipende tutto dalla voglia di fare ;)

appunto dipende dalla voglia di fare. Non sempre ci vuole qualche mese dopo l'università: c'è chi riesce a trovare lavoro prima di laurearsi, chi dopo un giorno, chi dopo un anno e chi mai. Tipicamente questi ultimi sono fancaz**isti, per il resto il lavoro c'è. Ma come dicevo sono sicuro che lo troverà prima un infermiere che uno laureato in lettere a parità di voglia e volontà imho

Ah e dimenticavo. Tipicamente il non laureato ha vantaggio sul laureato per i primi anni di lavoro, dopodichè c'è il sorpasso su tutti i fronti. Ovviamente ci sono le eccezioni ma come al solito dipende dalla persona.

murty
17/09/09, 23:18
Speriamo...è proprio la fisica che mi preoccupa...però in effetti se poi riesco a entrare a fisioterapia, la fisica non l'avrò più! Per l'impostazione dello studio è vero, il classico ti prepara a tutto..però guardavo l'altra settimana un libro di fisica dell'università e mi sembrava di leggere arabo! spero solo che le lezioni un po' aiutino..

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Phos, per il lavoro non è un problema...fino a luglio ho lavorato in un discount (scaricavo i camion...un lavoro non tipicamente femminile)...e probabilmente se tutto va bene dovrei iniziare in una palestra (università permettendo)...piuttosto che stare a casa a far niente vado anche a pulire i cessi..

Errino
17/09/09, 23:19
spero solo che le lezioni un po' aiutino..
eh 'nzomma.. se ti capita il prof del cavolo è pure peggio. Alcuni leggono dal libro e buonanotte. Quello in gamba te le ficca in testa le cose senza mezzi termini :)

murty
17/09/09, 23:22
Già...vorrà dire che nel caso andrò a ripetizioni:(

Errino
17/09/09, 23:23
.piuttosto che stare a casa a far niente vado anche a pulire i cessi..

sempre se mi posso permettere e se ti riferisci allo studiare e lavorare. Non è semplicissimo, nel senso che rischi di farti il cubo tanto e non raccogliere niente (a parte qualche soldo ovviamente). Secondo me se uno decide di studiare si deve dedicare solo a quello per finire subito e spendere pochi soldi in tasse e cose varie (se ha la possibilità ovviamente) considerando anche che oggi un 23enne laureato si inserisce nel mondo del lavoro decisamente prima di un 25enne. E conoscere il mondo del Lavoro quanto prima è un'ottima cosa.

murty
17/09/09, 23:26
E' che in casa non siamo messe granchè bene..quindi vorrei evitare di pesare troppo su mia mamma..in palestra lavorerei 2 giorni a settimana per 4 o 5 ore..anche se è ancora tutto da decidere...oppure pensavo di trovare qualcosa in università...c'è un progetto che si chiama 150 ore (ossia 150 ore di lavoro, tipo in segreteria o cose del genere, in un anno)...

Errino
17/09/09, 23:28
E' che in casa non siamo messe granchè bene..quindi vorrei evitare di pesare troppo su mia mamma..in palestra lavorerei 2 giorni a settimana per 4 o 5 ore..anche se è ancora tutto da decidere...oppure pensavo di trovare qualcosa in università...c'è un progetto che si chiama 150 ore (ossia 150 ore di lavoro, tipo in segreteria o cose del genere, in un anno)...

ok per i lavori part-time e nel weekend, l'importante è che resti (parecchio) tempo per studiare e riposare :ok

murty
17/09/09, 23:29
Certo certo..l'obiettivo principale è quello!:ok

joleisa
17/09/09, 23:54
Ragazzi, buona sera a tutti...so che non ve ne fregherà niente di questa discussione, ma ho bisogno di qualche consiglio:D
Non sono entrata a fisioterapia:piangi3 (in effetti eravamo 1030 per 40 posti)...e ora sono molto indecisa...biotecnologie o scienze della comunicazione???
magari c'è qualcuno che frequenta una di queste facoltà e sa darmi un consiglio...grazie
:ciao4


medicina per sempre!!:)

sg_12
18/09/09, 00:28
per la provenienza del classico potresti avere qualche piccola difficoltà per certe materie ma parti sicuramente in un asituazione di vantaggio per lo studio... forse con biotecnologie avresti qualche possibilità in più per il lavoro, anche se nulla ti vieta di riprovare il prossimo anno a entrare a fisioterapia! alla fine devi scegliere quello che ti ispira di più!!! ma se pensi di lavorare forse biotecnologie potrebbe portarti via più tempo del previsto!

p.s. io 10 anni fa non sono riuscito a entrare a biotecnologie per mezzo punto (allora bisogna fare un punteggio minimo) e ho ripiegato su scienze ambientali, scelta di cui non mi sono pentito!!!

AUGURI!!!

diecidecimi
18/09/09, 00:35
murty, sono troppo vecchio per essere al corrente sugli sbocchi di questi corsi di studi, perdonami la franchezza, "minori".
Posso però darti un parere un po' snob, generale: prima di tutto la materia deve assolutamente piacerti, altrimenti delle due, l'una: o molli a metà, o ti condanni a vita ad un lavoro che odi. Un suicidio.
In secondo luogo, non piegare questa prima esigenza al luogo: capisco la comodità logistica, ma fregatene se sei a Varese o altrove, non "ripiegare" per questo.
Venendo dal classico, hai aperto tutto, ma proprio tutto, con un'elasticità e versatilità impareggiabili e inimmaginabili. Molto più di quanto non ci si renda conto.
Vengo al parere snob,ma, scusatemi tutti voi che leggete, l'Università è: Ingegneria, Medicina, Giurisprudenza, Lingue e letterature. Stop (ne ho dimenticata qualcuna?)
Il Liceo classsico , scientifico, linguistico tout court, senza altri orpelli.
Stop.
Altre scelte sono giustificate solo da motivazioni lavorative ben precise e certe, altrimenti a mio parere si tratta di diplomi a rischio. Vuoti, pezzi di carta senza sbocco.
Ti faccio un esempio : Scienze infermieristiche. Dai ragazzi non fingiamo che lo spazzino sia un Operatore Ecologico, usciamo da questi anni ipocriti. Un infermiere è un infermiere, non un laureato. Il che, sia chiaro, va benissimo, ma proprio benissimo. Mi vien da ridere a chiamare il mio ferrista "dottore" mentre opero; infatti, se mi consentite, non lo si fa nè è pensabile.
Ciò non toglie che ci sia la massima collaborazione e, udite udite, il suo stipendio sia PIU' ALTO del mio che sono chirurgo, con 6 anni di Medicina e 5 di Specializzazione successiva. Quindi, si tratta di un Diploma (non Laurea) premiante. Un infermiere ha un posto di lavoro sicuro e garantito al giorno d'oggi.
Detto ciò, una volta stabilito cosa ti piace, informati sullo scopo del corso di studi . Porta da qualche parte o no?
Fisioterapia certamente sì, biotecnologie..... non lo so. Non in senso ironico, non lo so proprio. Idem scienze della comunicazione. Se vale il discorso del mio esempio, vai. Altrimenti c'è il rischio Scuola Radio Elettra, CEPU etc etc.
Scusate la franchezza e , lo ripeto, nessuna spocchia.

memento
18/09/09, 09:32
ormai è qualche annetto che non penso più a studi scuola etc etc e non sono nemmeno molto informato sui "nuovi" corsi di laurea & co.

ti posso però parlare per esperienza personale e consigliarti di pensare bene bene al tuo futuro lavorativo. cerca di scegliere la cosa che ti piace di più perchè è poi brutto fare un lavoro che ti piace solo a metà. dall'altra parte però forse è ben peggio studiare per ciò che ti piace e poi fare tutt'altro.
e cerca anche qualcosa che non sia solo di moda adesso ma che ti possa dare lavoro anche domani.

te lo dice uno che i suoi genitori volevano a tutti i costi al politecnico ma che con certe materie ci ha sempre litigato così ha poi scelto economia solo per farli contenti e infatti dopo nemmeno un anno ha lasciato perdere ... non che andassi malissimo ma proprio non mi ci ritrovavo.
così poi mi sono messo a lavorare per potermi pagare la scuola che volevo fare io alla faccia dei miei genitori. il risultato è stato un c...o della madonna tutti giorni a fare 8 ore di lavoro e 4 o 5 di scuola serale. però il mio bel titolo di grafico pubblicitario l'ho preso e ho anche trovato un discreto lavoro. peccato che nel frattempo quel mondo è cambiato parecchio e così mi sono dedicato alla mia grande passione per la musica aprendo un negozio di alta fedeltà. per un pò è andata bene ma con la crisi che c'è adesso (specialmente nel settore beni di lusso) ogni mese è buono per chiudere. e se chiudo che faccio??? i grafici ormai sono richiesti appena usciti da scuola così da poterli pagare poco e farli correre tanto quindi il mio titolo ormai serve solo a pulirsi il fondoschiena... e altre qualifiche non ho. ahh si ho gli anni passati a dormire 3 o 4 ore a notte e a non avere una vita sociale perchè lavoravo e studiavo tutto il giorno.

Blu_Sky
18/09/09, 09:55
io sono drastico..ma penso di rispecchiare la realtà..
comunicazione significherebbe mollare l'idea fisioterapia?no significherebbe spendere soldi per 3 anni di studi che non ti porterebbero nulla.
e anche l'indirizzo di beni culturali...sì dici bene sull'anche..anche quello non ti porta a niente..
biotecnologie può essere che ti porti a qualcosa in campo lavorativo...

Raiden
18/09/09, 10:06
fisioterapia ti da sbocco sicuro ed automatico nel mondo del lavoro con ampi margini di guadagno.. essendo in pochi ad iscrivervi e quindi a laurearvi c'è una chiamata predeterminata alle ASL e via dicendo.. quindi il lavoro lo avrai due minuti dopo la laurea e anche con un bello stipendio.. vedi te il mio amico s'è laureato a fisioterapia a Napoli e ora lavora come fisioterapista all'asl e in due centri medici privati e si alza 4000€ al mese.. senza fare straordinari..

Errino
18/09/09, 10:28
fisioterapia ti da sbocco sicuro ed automatico nel mondo del lavoro con ampi margini di guadagno.. essendo in pochi ad iscrivervi e quindi a laurearvi c'è una chiamata predeterminata alle ASL e via dicendo.. quindi il lavoro lo avrai due minuti dopo la laurea e anche con un bello stipendio.. vedi te il mio amico s'è laureato a fisioterapia a Napoli e ora lavora come fisioterapista all'asl e in due centri medici privati e si alza 4000€ al mese.. senza fare straordinari..

io andrei cauto con queste affermazioni. Il mondo del lavoro è incerto e più che mai in questo periodo abbastanza imprevedibile. E' vero che si laureano "pochi" fisioterapisti ma è anche vero che l'offerta è minore anzi forse molto minore della domanda (relativamente ad altri campi). Se il tuo amico ha avuto fortuna ci sta (capita anche che si vinca al lotto giocando 1 euro...). Però se non erro nelle asl si entra per concorso (o sono cambiate le cose?) e nei centri medici privati *per lo meno* con raccomandazioni. Senza generalizzare ma in Italia va così. Non escludo che ci siano casi come quello descritto ma IMHO sono la netta minoranza.

Niente da dire Raiden, solo che dipinta come hai detto tu, la situazione è davvero rosea per i fisioterapisti!!

Blu_Sky
18/09/09, 10:34
e poi.......conta il titolo di studio.....ma...soprattutto....conta la raccomandazione. purtroppo siamo in Italia...io ti parlo dal mondo del lavoro...quello dell'università l'ho passato..e vedo che va avanti più chi ha il calcio nel sedere che chi ha un titolo...

Errino
18/09/09, 10:45
cmq per chiarire meglio le idee a chi ha inserito il post allego il link DA PRENDERE CON LE PINZE delle statistiche di almalaurea riguardanti laureati e lavoro:

http://statistiche.almalaurea.it/cgi-php/lau/sondaggi/intro.php?config=occupazione

P.S.: si tenga presente che i questionari vengono compilati SUBITO DOPO laureati quando secondo me si è ancora troppo illusi dal mondo del lavoro (ai più COMPLETAMENTE sconosciuto mentre si studia). Giusto per capirci: ad una domanda del tipo "lavori in modo stabile?" un neo laureato con contratto part time e a tempo determinato tenderà a rispondere SI' perchè è fiducioso: "caspita ho subito trovato lavoro, vuoi che fra un mese alla scadenza del contratto non lo rinnovino/trovi un altro?" e così si falsano le statistiche. Inoltre se può aiutare chi si affaccia al mondo del lavoro c'è da considerare che ormai i datori di lavoro (forse non è il caso della sanità) assumono nella maggior parte dei casi a tempo determinato i neo laureati perchè li pagano poco e hanno incentivi statali. Quindi più passa del tempo dalla laurea più diminuiscono le probabilità di trovare lavoro AD OGGI. :ok

murtle
18/09/09, 10:59
Vengo al parere snob,ma, scusatemi tutti voi che leggete, l'Università è: Ingegneria, Medicina, Giurisprudenza, Lingue e letterature. Stop (ne ho dimenticata qualcuna?)

Economia? :fischia

murty, la mia ragazza ha fatto 1 anno di biotech a milano, ora ha fatto 2 anni di medicina a varese e adesso sta chiedendo il trasferimento a milano. e il suo migliore amico fa scienze delle comunicazioni quindi.. oggi le chiedo per benino cosa ti consiglia e poi ti faccio sapere :ok
prendi in considerazione anche il fatto di venire a studiare a milano: è tosta, sì, ma non impossibile. in questo caso non ti si aprirebbero altre opzioni? ;)

:ciao

Topix
18/09/09, 11:24
...Posso però darti un parere ... etc etc.

10/10 più che :vecchio sei saggio, hai dato un parere da "papà"; condivido quello che dici però secondo me a 20 anni bisogna avere dei sogni e sbattersi per raggiungerli.

Poi la situazione attuale, il lavoro e blablabla non aiutano, è vero; però non conformiamoci al mondo del lavoro, facciamo qualcosa che ci piace e cerchiamo di "conformare" l'attuale mondo del lavoro ad un qualcosa di migliore.
Se non lo fanno i 20enni, chi lo può fare?????

Il mio consiglio, per quel poco che vale, è di fare una scelta consapevole e razionale su ciò che piace e che si *vorrebbe* fare dopo, escludendo università farlocche (quelle per esempio con titoloni faraonici che nient'altro sono dei corsi di minch.iologia applicata :ridi) ma senza imboccare un percorso di studi *solo* perchè oggi è quello che il mondo del lavoro assorbe.

Murty, in bocca al lupo :okk

juvetaz
18/09/09, 11:27
Io ti consiglio di non fare qualcosa di cui non sei convinta e non ti piace perchè alla fine succede che molli e quindi hai perso tempo, soldi e volontà (e non è poco)!!! Se poi non sei una persona a cui piace studiare (e qui devi mettere una mano sul cuore e chiederti, ci sto a casa a studiare mentre i miei amici ****eggiano, o ci vado anch'io con loro??) è ancora più difficile anche se le cose che studi sono di tuo interesse (questo lo dico per esperienza personale...io sono nel mio quinto anno di ingegneria meccanica e mi piace davvero, però a volte l'impegno e lo stress è veramente troppo)!!

Mi sento inoltre di quotare murtle, prova a vedere cosa c'è a disposizione a Milano...varese non è poi cosi' lontano!!

memento
18/09/09, 12:00
10/10 più che :vecchio sei saggio, hai dato un parere da "papà";
.
.
.
che il mondo del lavoro assorbe.



quoto 10/10 e topix !!

murtle
18/09/09, 12:13
Mi sento inoltre di quotare murtle

quoto 10/10 e topix !!

i giovani quotano i giovani, i vecchi quotano i vecchi! :bastard x1000000

memento
18/09/09, 12:21
i giovani quotano i giovani, i vecchi quotano i vecchi!

eheheh vero !

però il fatto che voi giovani non siete stati vecchi ma noi vecchi invece si che siamo stati giovani dovrebbe far meditare almeno un pochino



...e poi da su.. non siamo mica poi così vecchi (perlomeno io !) :D

Errino
18/09/09, 12:33
eheheh vero !

però il fatto che voi giovani non siete stati vecchi ma noi vecchi invece si che siamo stati giovani dovrebbe far meditare almeno un pochino


peccato però che qua da un anno all'altro per non dire di meno accadono parecchie cose che uno ormai fuori dal "contesto" per forza di cose o non le sa o le sa parzialmente. Vedi le varie riforme scolastiche, cambi di materie, corsi di laurea che spariscono e appaiono come funghi e anche leggi e mini leggi su lavori, precariato, tirocini, stage e blablabla

riflettendo su sta cosa mi sta venendo un'enorme tristezza: l'italia non cambierà mai sigh

memento
18/09/09, 12:41
concordo pienamente, errino !

come già anche detto prima io sono proprio uno di quelli che non conosce affatto tutti i cambiamenti e nuovi corsi disponibili.

ma come detto da me e da altri utenti probabilmente ci sono cose di cui tenere bene conto, indipendentemente dal corso di studi intrapreso.

murty
18/09/09, 12:49
Innanzitutto grazie a tutti..mi avete chiarito le idee.. comunque...a Milano non è che non voglio venire,anzi...il problema è semplice: io vivo da sola con nonni e mamma (e il compagno di mia mamma, che però lavora per Yamaha factory racing e quindi è sempre via)...mia madre ha un serio problema di salute (vi basti che è curata da 4 anni a morfina)..e inoltre i nonni iniziano a sentire l'età..quindi per la mia situazione Milano è un po' scomoda..mentre Varese è a 20 minuti da casa...qualsiasi cosa succeda potrei intervenre quasi subito...da Milano no...L'anno scorso ero iscritta a psicologia in Bicocca, ma ho dato la rinuncia a marzo...prorpio non ce la facevo a curare mamma, nonni e andare all'università...
grazie ancora a tutti..credo mi iscriverò a biotecnologie,e riproverò il test di fisioterapia l'anno prossimo...almeno alcuni esami me li tengono buoni..

Topix
18/09/09, 13:55
i giovani quotano i giovani, i vecchi quotano i vecchi! :bastard x1000000

Intanto io sono giovanissimo, sei tu che sei un poppante :ridi2:ridi2:ridi2

...però il fatto che voi giovani non siete stati vecchi ma noi vecchi invece si che siamo stati giovani dovrebbe far meditare almeno un pochino...

Più che altro è che siamo sufficientemente "vecchi" per aver maturato un pò di esperienza e sufficientemente *giovani* :D da avere voglia di fare e di realizzarci :okk

...riflettendo su sta cosa mi sta venendo un'enorme tristezza: l'italia non cambierà mai sigh

L'italia invece sta cambiando tanto, in meglio o i peggio in senso assoluto non so. So solo che migliore sarà la preparazione, migliori saranno le opportunità di "sfruttare" il cambiamento.

Innanzitutto grazie a tutti..mi avete chiarito le idee.. comunque...a Milano non è che non voglio venire,anzi...il problema è semplice: io vivo da sola con nonni e mamma (e il compagno di mia mamma, che però lavora per Yamaha factory racing e quindi è sempre via)...mia madre ha un serio problema di salute (vi basti che è curata da 4 anni a morfina)..e inoltre i nonni iniziano a sentire l'età..quindi per la mia situazione Milano è un po' scomoda..mentre Varese è a 20 minuti da casa...qualsiasi cosa succeda potrei intervenre quasi subito...da Milano no...L'anno scorso ero iscritta a psicologia in Bicocca, ma ho dato la rinuncia a marzo...prorpio non ce la facevo a curare mamma, nonni e andare all'università...
grazie ancora a tutti..credo mi iscriverò a biotecnologie,e riproverò il test di fisioterapia l'anno prossimo...almeno alcuni esami me li tengono buoni..

Mi spiace murty:cons2 , per quanto possibile cerca di non trascurare i tuoi desideri.

Errino
18/09/09, 14:06
L'italia invece sta cambiando tanto, in meglio o i peggio in senso assoluto non so. So solo che migliore sarà la preparazione, migliori saranno le opportunità di "sfruttare" il cambiamento.

mah per quanto ne possa sapere, nel contesto scolastico sta andando tutto a meretrici. A partire dalle scuole materne fino all'università. Ogni anno un ministro conia una riforma del piffero che puntualmente incasinerà solo le cose. La prox sarà così: gli anni pari via ed. fisica e religione, gli anni dispari le uni nn avranno aiuti statali, gli anni dei mondiali il voto di religione discriminerà le elezioni dei vescovi provinciali.

Scusate l'ironia ma sto cambiamento in meglio nn lo vedo proprio. E' un mio limite?

catmichy
18/09/09, 14:15
guarda... consiglio spassionato, ci lavoro con le Agenzie creative, di tutti i livelli... lascia perdere! trovare lavoro è difficilissimo ed anche se da fuori il lavoro sembra fighissimo e pieno di stimoli, la realtà che devi affrontare all'interno di queste agenzia rasenta lo schiavismo.

Preparati ad uno stipendio da fame, molto spesso contratto da collaboratore esterno e disponibilità 24/24 verso il ciente.

Se sei bravo, ma davvero bravo, ti fai un nome e ti vendi bene... ma preparati a vendere tua madre per raggiungere questo livello.

Topix
18/09/09, 14:20
Errino,
se noti non ho mica scritto che il cambiamento è in meglio.

La sQuola purtroppo in Italia non è vista come il fondamentale trampolino della vita, ma un argomento politico: quindi una parte propone una riforma, l'altra la contesta, una terza si infuria, una quarta dice che bisogna fare altro e il risultato è o il non-cambiamento o un accrocchio di riforma che cerchi di far contenti tutti.
Tranne chi la scuola la frequenta.

memento
18/09/09, 15:37
scusate, non per fare il bastian contrario :vecchio ma anche se ciò che scrivete può essere giusto e sacrosanto penso sia meglio non farne un topic di politica ma di continuare a dare suggerimenti a murty :ok

Raiden
18/09/09, 15:46
Ragazzi fisioterapia è a numero chiuso proprio per garantire ai laureati di lavorare subito.. è un pò una casta.. difficilissimo gia entrarci all'uni.. è una cosa simile a medicina s'è mai visto un laureato in medicina che non lavora? mi pare di no.. proprio perchè c'è sbocco programmato nel mondo del lavoro.. se non siete convinti informatevi..

joleisa
18/09/09, 15:54
è una cosa simile a medicina s'è mai visto un laureato in medicina che non lavora?.


credo che sia un po' diverso perche' qua entra in gioco la specialita che vuoi fare,

murtle
18/09/09, 16:45
quasi-omonima, la mia ragazza dice che devi fare quello che ti piace, ovvero quello che è il tuo sogno. se il tuo sogno è fare la fisioterapista allora quest'anno vai di biotec e l'anno prossimo riprovi l'esame di ammissione.
se però non sei così convinta di fare fisioterapia, oppure se la consideri sì un'opzione carina ma non il grande sogno della tua vita, allora forse è meglio se cerchi qualcos'altro :ok

diecidecimi
18/09/09, 23:06
credo che sia un po' diverso perche' qua entra in gioco la specialita che vuoi fare,

Non voglio continuare ad annoiarvi e andare OT, ma a ben guardare siamo ancora in tema.
E' vero che l'aspetto lavorativo è maledettamente instabile e imprevedibile, ed è il motivo per cui occorre trovare la giusta simbiosi tra lavoro che piace e lavoro che.... rende.
Quindi, per non fare il saputello spaziando in settori che non mi competono, vi descrivo un aspetto che ben conosco e credo sia abbastanza esemplificativo.
Medicina: un mito, una mezza verità. Oggi è molto diversa da quando frequentavo io, e so che a mia volta mi trovavo in una realtà ancora differente rispetto ai miei predecessori.
Tralasciamo la prima metà del secolo, quando un Medico era un emblema ed un paradigma di saggezza e carisma.
Io sono capitato nel peggior periodo storico, dopo il sessantotto (volutamente minuscolo) l'università (idem) era un diritto di tutti. Aperta. Purtroppo ciò andava - e va - contro le leggi ferree e impietose del mercato: domanda e offerta. Numero illimitato di medici (e senza pretese di formazione, 18 politico a tutti) = prezzo di mercato infimo. Passano 6 anni. Poi se vuoi sperare in un futuro devi avere una specialità : Passano altri 4 o 5 anni, dipende. Numero chiuso, ma con i giochi delle raccomandazioni veniva quintuplicato il numero di ammessi. Che , per 5 anni, significa 125 medici che lavorano gratis (anzi, pagando i corsi) in reparto, contro i 25 che servono. E tutti sono in debito con il Professore Ordinario che li ha accettati al corso, con altrettanto uomini politici che devono in qualche modo rendere il favore. Mica male. eh?
Ma i 100 specialisti in esubero, dove andranno a finire? La risposta c'è: lavoreranno comunque, ma precari, sottopagati, senza potere contrattuale e nessunissimo sindacato o spirito di corporazione. In una parola, fottuti. Iniziano a guadagnare la pagnotta a 29-30 anni: tanto per quantificare, io, che modestamente mi difendevo bene, ero un privilegiato perchè percepivo ben un milione di lire lordo al mese (per i giovani, 512 euro) . Gli altri, manco quello. Supplicavano le ASL per far qualche sostituzione, e venivano snobbati e schifati.
Oggi è cambiato tutto col numero chiuso: le ASL non trovano nessuno, sono i medici a schifarle.
I concorsi pubblici sono bloccati da decenni, non ci sono fondi: nasce la sanità privata, in mano a industriali con un bel pelo sullo stomaco, che si interpongono tra medico e paziente mettendo in piedi vere e proprie cattedrali, in cui pagano il dazio gli uni e gli altri. Loro, incassano cifre da capogiro. Però per fortuna c'è il numero chiuso: ora i medici mancano, e i nuovi sbarbati prendono il primo stipendio esattamente uguale al mio dopo 20 anni di laurea. E possono permettersi il lusso di scegliere per chi lavorare.
Concludo: il titolo di laurea deve essere solido, inattaccabile dagli eventi. Anche nei momenti di magra, ti tiene a galla.
In caso contrario va benissimo lo stesso, ma bisogna essere disposti ad un maggiore eclettismo, pronti a cambiare e seguire i mutamenti per rimettersi in gioco anche su fronti totalmente differenti. Ci vuole una capacità di adattamento veramente straordinaria; non è da tutti.

memento
19/09/09, 15:27
Concludo: il titolo di laurea deve essere solido, inattaccabile dagli eventi. Anche nei momenti di magra, ti tiene a galla.
In caso contrario va benissimo lo stesso, ma bisogna essere disposti ad un maggiore eclettismo, pronti a cambiare e seguire i mutamenti per rimettersi in gioco anche su fronti totalmente differenti. Ci vuole una capacità di adattamento veramente straordinaria; non è da tutti.

standing ovation per 10/10 ! ! ! :ola:

hai detto proprio quello che andava detto! e ti assicuro che lo stesso discorso vale anche per altri settori che non sono la sanità.