Paolo95
13/12/06, 16:52
Per la verità ricorrerà a Gennaio e precisamente il 12, in ogni modo ecco di seguito la mia recensione.. :wink:
Finora ho percorso poco più di 2.000 Km, perchè vivo ad Atene e tengo la moto a Milano : non sono certo molti ma sufficienti a fornire un'impressione. La “f” non l’ho nemmeno presa in considerazione perché, oltre a non piacermi (però con le nuove colorazioni migliora parecchio), la carenatura è comoda solo se si fa tanta autostrada e non è sicuramente il mio caso, eppoi il montaggio di un bauletto su una carenata peggiora quasi sempre la linea.
Quest’ultima è senza dubbio soggettiva, tuttavia trovo che l’estetica di questa moto dica veramente qualcosa di nuovo – infatti, è stata eletta la naked più bella del mondo da Automobilia - esprimendo una modernità e uno slancio sconosciuti alle sue concorrenti più dirette (i.e Honda CBF 600, Suzuki SV, Cagiva Raptor). Anche la nuova Hornet è chiaramente ispirata (in peggio) alla Kawasaki. Il frontale è senza dubbio la parte più originale, con l’insieme formato dai convogliatori del radiatore e il (potente) faro che si estende verticalmente, suddiviso in tre parti (posizione, anabbagliante e abbagliante) sormontato dall’”uovo” della strumentazione. Il colore scelto è stato senza alcuna esitazione il giallo, certamente il più “sfrontato” ma quello che valorizza maggiormente la linea e, non a caso, è la tinta che compare nei depliants. Avrei voluto la versione con ABS ma, al di là che non si sapeva quando sarebbe stata commercializzata, mi è stato comunicato (doc ufficiale alla mano) che non sarebbe stata disponibile gialla. Misteri del marketing.
Per le colorazioni, si sa che Kawasaki ha l’abitudine di variare i colori e gli accostamenti dei suoi modelli ogni anno. Ultimamente ho visto un nero con telaio rosso, niente affatto male, e un arancione con telaio e cerchi neri che la rende più cattiva ma, a mio avviso, non troppo intonato allo “spirito” della moto. Il nero con telaio oro, l’argento con telaio rosso e il giallo non sono più disponibili.
Nonostante si tratti di un mezzo economico, le finiture sembrano più che soddisfacenti. Le uniche pecche che ho rilevato sono state nella zona degli iniettori, con alcuni cavetti ricoperti di nastro isolante nero che non so quali garanzie di durata possa dare. Il resto mi è parso ok : verniciature spesse e lucenti, comandi al manubrio “giapponesi” cioè belli e funzionali, con la ‘chicca’ delle leve di freno e frizione entrambe regolabili, strumentazione chiara e ben leggibile nonostante sia un po’ povera di informazioni. Farebbe comodo almeno l’indicatore della benzina.
Le sospensioni pur prive di regolazioni, a parte il precarico dell’ammortizzatore posteriore, risultano più che adeguate: la forcella è un filino morbida, sebbene per l’uso di tutti i giorni va benissimo. Gli specchi retrovisori sarebbero ok come campo visivo ma il braccio è troppo corto per cui inquadrano perfettamente le spalle. Nell’elenco accessori sono disponibili altri due tipi di specchi di foggia più sportiva ma il braccio è sempre lo stesso e il campo visivo ancora più ridotto.
La posizione di guida per me va bene, tenuto conto della mia statura di 179 cm, anche se le pedane mi sono parse un tantino in alto. I polsi non sono troppo caricati e tocco terra senza alcuna difficoltà. Un difetto che ho rilevato è nella sella che pur essendo comoda è piuttosto dura, costringendomi a fermate frequenti. L’ho portata da un tappezziere per aumentare l’imbottitura (70 Euro, compresa la sostituzione del rivestimento, un buon risparmio rispetto alla sella rialzata originale – disponibile come accessorio – che costa ben 270 Euro !!!!) e ora devo dire che la situazione è decisamente migliorata. Bisogna considerare che, con tutto l’abbigliamento, il mio peso raggiunge (e forse supera) i 100 Kg (!!!).
Su strada la moto è divertentissima. Il motore è allegro e scattante, complice il peso ridotto, anche se mi aspettavo qualcosa in più in termini di elasticità : per riprendere bene, spesso sono costretto a scalare una, se non due marce. La maneggevolezza è ai massimi livelli visto il passo relativamente corto : per dare l’idea è forse più maneggevole del mio scooter, pure se la comodità del cambio automatico (e della sella larga) per girare in città non ha paragoni. Le gomme di primo equipaggiamento sono le Dunlop “Sportmax”, un buon compromesso. Attualmente il regime massimo toccato è stato sui 7500 giri ; dalla curva di coppia che ho visto, la spinta inizia ai 3000 giri per arrivare fino agli 8000-8500. Oltre è inutile andare, sebbene si potrebbe arrivare fino agli 11.000. Il doppio disco anteriore è potente e ben modulabile, mentre il disco singolo posteriore serve più che altro a rallentare. Difficilissimo per entrambi arrivare al bloccaggio. Ho avuto un problema col cambio nei primissimi tempi poiché, nei passaggi veloci seconda–terza e terza-quarta, la cambiata non veniva effettuata costringendomi a “spedalare” due volte. Ora invece funziona benissimo, probabilmente era solo una questione di rodaggio.
Dei consumi non mi curo troppo visto l’uso limitato, ma credo di poter dire che i 20 Km/litro sono alla portata di chiunque.
Cos’altro dire….ah sì, il prezzo : totale con immatricolazione 6.440 Euro. Non avendo usato da permutare, il concessionario mi ha regalato diversi accessori originali : portapacchi e bauletto con profili in tinta (forse non bellissimo ma quanto mai utile), tamponi paratelaio e cupolino che, oltre all’indubbia utilità, a mio avviso rende la linea più grintosa. Successivamente, ho attinto ancora dal catalogo accessori facendo montare al manubrio la piastrina di alluminio spazzolato con la scritta “Kawasaki” molto decorativa, il lucchetto a ‘U’ da inserire nel sottosella, i copriiniettori cromati e i perni per il cavalletto tipo ‘racing’ sul forcellone, utile per il rimessaggio. Il costo di tutti questi particolari è stato intorno ai 180 Euro o poco più. A fine Agosto ho esteso la garanzia di altri due anni (4 complessivi), costo 250 Euro.
Ciao a tutti
Paolo
Titolo modificato da .:BiMBa:.
solo la prima lettera maiuscola
Finora ho percorso poco più di 2.000 Km, perchè vivo ad Atene e tengo la moto a Milano : non sono certo molti ma sufficienti a fornire un'impressione. La “f” non l’ho nemmeno presa in considerazione perché, oltre a non piacermi (però con le nuove colorazioni migliora parecchio), la carenatura è comoda solo se si fa tanta autostrada e non è sicuramente il mio caso, eppoi il montaggio di un bauletto su una carenata peggiora quasi sempre la linea.
Quest’ultima è senza dubbio soggettiva, tuttavia trovo che l’estetica di questa moto dica veramente qualcosa di nuovo – infatti, è stata eletta la naked più bella del mondo da Automobilia - esprimendo una modernità e uno slancio sconosciuti alle sue concorrenti più dirette (i.e Honda CBF 600, Suzuki SV, Cagiva Raptor). Anche la nuova Hornet è chiaramente ispirata (in peggio) alla Kawasaki. Il frontale è senza dubbio la parte più originale, con l’insieme formato dai convogliatori del radiatore e il (potente) faro che si estende verticalmente, suddiviso in tre parti (posizione, anabbagliante e abbagliante) sormontato dall’”uovo” della strumentazione. Il colore scelto è stato senza alcuna esitazione il giallo, certamente il più “sfrontato” ma quello che valorizza maggiormente la linea e, non a caso, è la tinta che compare nei depliants. Avrei voluto la versione con ABS ma, al di là che non si sapeva quando sarebbe stata commercializzata, mi è stato comunicato (doc ufficiale alla mano) che non sarebbe stata disponibile gialla. Misteri del marketing.
Per le colorazioni, si sa che Kawasaki ha l’abitudine di variare i colori e gli accostamenti dei suoi modelli ogni anno. Ultimamente ho visto un nero con telaio rosso, niente affatto male, e un arancione con telaio e cerchi neri che la rende più cattiva ma, a mio avviso, non troppo intonato allo “spirito” della moto. Il nero con telaio oro, l’argento con telaio rosso e il giallo non sono più disponibili.
Nonostante si tratti di un mezzo economico, le finiture sembrano più che soddisfacenti. Le uniche pecche che ho rilevato sono state nella zona degli iniettori, con alcuni cavetti ricoperti di nastro isolante nero che non so quali garanzie di durata possa dare. Il resto mi è parso ok : verniciature spesse e lucenti, comandi al manubrio “giapponesi” cioè belli e funzionali, con la ‘chicca’ delle leve di freno e frizione entrambe regolabili, strumentazione chiara e ben leggibile nonostante sia un po’ povera di informazioni. Farebbe comodo almeno l’indicatore della benzina.
Le sospensioni pur prive di regolazioni, a parte il precarico dell’ammortizzatore posteriore, risultano più che adeguate: la forcella è un filino morbida, sebbene per l’uso di tutti i giorni va benissimo. Gli specchi retrovisori sarebbero ok come campo visivo ma il braccio è troppo corto per cui inquadrano perfettamente le spalle. Nell’elenco accessori sono disponibili altri due tipi di specchi di foggia più sportiva ma il braccio è sempre lo stesso e il campo visivo ancora più ridotto.
La posizione di guida per me va bene, tenuto conto della mia statura di 179 cm, anche se le pedane mi sono parse un tantino in alto. I polsi non sono troppo caricati e tocco terra senza alcuna difficoltà. Un difetto che ho rilevato è nella sella che pur essendo comoda è piuttosto dura, costringendomi a fermate frequenti. L’ho portata da un tappezziere per aumentare l’imbottitura (70 Euro, compresa la sostituzione del rivestimento, un buon risparmio rispetto alla sella rialzata originale – disponibile come accessorio – che costa ben 270 Euro !!!!) e ora devo dire che la situazione è decisamente migliorata. Bisogna considerare che, con tutto l’abbigliamento, il mio peso raggiunge (e forse supera) i 100 Kg (!!!).
Su strada la moto è divertentissima. Il motore è allegro e scattante, complice il peso ridotto, anche se mi aspettavo qualcosa in più in termini di elasticità : per riprendere bene, spesso sono costretto a scalare una, se non due marce. La maneggevolezza è ai massimi livelli visto il passo relativamente corto : per dare l’idea è forse più maneggevole del mio scooter, pure se la comodità del cambio automatico (e della sella larga) per girare in città non ha paragoni. Le gomme di primo equipaggiamento sono le Dunlop “Sportmax”, un buon compromesso. Attualmente il regime massimo toccato è stato sui 7500 giri ; dalla curva di coppia che ho visto, la spinta inizia ai 3000 giri per arrivare fino agli 8000-8500. Oltre è inutile andare, sebbene si potrebbe arrivare fino agli 11.000. Il doppio disco anteriore è potente e ben modulabile, mentre il disco singolo posteriore serve più che altro a rallentare. Difficilissimo per entrambi arrivare al bloccaggio. Ho avuto un problema col cambio nei primissimi tempi poiché, nei passaggi veloci seconda–terza e terza-quarta, la cambiata non veniva effettuata costringendomi a “spedalare” due volte. Ora invece funziona benissimo, probabilmente era solo una questione di rodaggio.
Dei consumi non mi curo troppo visto l’uso limitato, ma credo di poter dire che i 20 Km/litro sono alla portata di chiunque.
Cos’altro dire….ah sì, il prezzo : totale con immatricolazione 6.440 Euro. Non avendo usato da permutare, il concessionario mi ha regalato diversi accessori originali : portapacchi e bauletto con profili in tinta (forse non bellissimo ma quanto mai utile), tamponi paratelaio e cupolino che, oltre all’indubbia utilità, a mio avviso rende la linea più grintosa. Successivamente, ho attinto ancora dal catalogo accessori facendo montare al manubrio la piastrina di alluminio spazzolato con la scritta “Kawasaki” molto decorativa, il lucchetto a ‘U’ da inserire nel sottosella, i copriiniettori cromati e i perni per il cavalletto tipo ‘racing’ sul forcellone, utile per il rimessaggio. Il costo di tutti questi particolari è stato intorno ai 180 Euro o poco più. A fine Agosto ho esteso la garanzia di altri due anni (4 complessivi), costo 250 Euro.
Ciao a tutti
Paolo
Titolo modificato da .:BiMBa:.
solo la prima lettera maiuscola