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Visualizza la versione completa : Assolutamente da fare, possibilmente nel prossimo raduno nazionale


stop
23/11/09, 07:02
http://www.youtube.com/watch?v=qNuRQmvykwk

purtroppo, non si sà bene perchè questo commercial è stato bannato :confused:

per chiunque abbia anche solo giocato con il commodore, non importa se psx o ps2 o xbox, l'importante è il coinvolgimento !

ricky86
23/11/09, 09:11
Geniale :ridi2

T'immagini come si :cacca addosso la gente?!? :ridi2

hannible
23/11/09, 11:06
Ahahah, stupendo ci si potrebbe trovare a Milano in stazione centrale a farlo...m'immagino già la foto ricordo di gruppo con la camicia di forza, il giro di sedativi per tutti:clafesta e poi tour guidato verso centro psichiatrico con vitto e alloggio!

ricky86
23/11/09, 11:11
...ci si potrebbe trovare a Milano in stazione centrale a farlo...

...vedi che arriva la S.W.A.T. coi tasers... altro che camice di forze... ci farebbero tutti secchi :ridi2

SCINTILLA
23/11/09, 11:16
SPETTACOLO :ridi2

diecidecimi
23/11/09, 14:20
A me, nun me piace.

Sarà che ieri mi sono fatto una vera e propria scorpacciata di cartucce (dalla .38, alla .357 magnum alla 9x21, per arrivare alla .44 magnum e alla .45 ACP, che alla fine avevo le mani tutte affumicate e pestate :D), ma mi fa un po' arrabbiare.... sembra paradossale, eh?
Il senso è che maneggiando armi vere, ci si rende conto del loro significato e del loro potenziale. Che non è a mio avviso negativo -tanto che mi ci sollazzo , e di brutto brutto brutto -, ma consente di capire come funzionano e A COSA SERVONO .
Arrivo al dunque: comprendo chi ci gioca (io) (tiro dinamico, tiro accademico, tiro a volo, ecc) per arrivare anche alle simulazioni, un po' borderline, come il sotfair e il paintball.
Mi risulta ostica invece la banalizzazione, che sveste l'arma di ogni concetto di letalità attraverso l'estremizzazione dell'aspetto ludico, in cui è talmente astratto l'uso dell'arma (come nei videogames o in questo spot) da annullare l'aspetto negativo che invece purtroppo esiste.
Una frase banale del mondo armiero recita: non è l'arma ad uccidere, ma la mano di chi la impugna. L'arma non è altro che l'amplificatore di letalità, e quindi esegue passivamente l'input che viene dato da un cervello umano.
Per questo non è bene addestrare i cervelli (???) ad un uso improprio delle armi.
Sono pesante, eh? :vecchio

DuKa
23/11/09, 20:52
Pesante si ... ma estremamente giusto ... e mi trovi completamente d'accordo ... :D

diecidecimi
23/11/09, 21:22
Pesante si

:incaz

Urano
23/11/09, 21:26
Mi risulta ostica invece la banalizzazione, che sveste l'arma di ogni concetto di letalità attraverso l'estremizzazione dell'aspetto ludico, in cui è talmente astratto l'uso dell'arma (come nei videogames o in questo spot) da annullare l'aspetto negativo che invece purtroppo esiste.

Per questo non è bene addestrare i cervelli (???) ad un uso improprio delle armi.


:shock:
a Giorgio.... ma rilassate va'.... :D

siamo tutti cresciuto giocando a guardia e ladri, a indiani e cow boy, a robin hood contro tarzan che spalleggia hulk mentre fa i gestacci all'uomo ragno.

non mi sembra che siamo tutti assassini, nè che nessuno abbia perfettamente chiaro il concetto di arma, di morte e di gioco.

suvvia, siamo morti tutti almeno qualche centinaio di volte.
io invece penso che faccia molti più danni l'iperrealismo dei moderni videogiochi, che consentono di assottigliare la differenza tra l'esperienza di gioco e quella reale, in un certo modo "assuefacendo" ad esperienze tragiche il cervello soprattutto dei bambini, che ancora non hanno le difese per comprendere appieno i vari aspetti della tragedia.
tragedia in senso filosofico, di scelta inequivocabile, quale può essere il bene o il male, o peggio la vita o la morte, scelta da cui non si prescinde una volta fatta.

figuriamoci, oggi come oggi i bambini non vivono la tragedia neppure nella scelta tra i cioccolatini o le caramelle "vuoi questi o quelli?" "tutti e due!" "e va bene, tutti e due..."
va bene un càzzo!
già da queste minuscolezze non si permette ad una mente giovane di capire che ci sono scelte da fare, e che molte delle scelte da fare lasciano indietro uno dei corni del dubbio che non sarà mai possibile recuperare.
indietro non si torna.
ed ecco che quando vanno a giocare agli spacciatori o ai supereroi con la superconsole non hanno alcun dubbio sul grilletto, e vivono un'esperienza estremamente assimilabile alla realtà.

se invece giocassero a fare bang bang con le dita o con i fucili ad elastici, o con le spade di legno, sarebbe un qualcosa sufficientemente diverso dalla realtà da non permettere confusione, e l'interazione con altri esseri umani e non con un computer costringerebbe all'accettazione della conseguenza.
stavolta muoio io la prossima muori tu.
con il computer possono morire sempre gli altri, tanto al playstation mica gli rompe fare sempre quella che perde sangue...

quindi ben vengano le battaglie con le dita, con le fionde, con gli elastici, con le cerbottane fatte con le penne bic e le catapulte con i cucchiaini della coppa del nonno...
:ok :ok :ok :ok :ok :ok

my 2 cents... ;)

diecidecimi
23/11/09, 21:36
Ok, scontro tra Titani :D Gio contro Fede.
Non mi hai letto bene: ho premesso che addirittura capisco i war games come paintball e softair, che sono la prosecuzione della nostra infanzia; e noi maschietti non cresciamo mai.
Quindi non credo di aver detto qualcosa di molto diverso da te.

Ti cito: io invece penso che faccia molti più danni l'iperrealismo dei moderni videogiochi, che consentono di assottigliare la differenza tra l'esperienza di gioco e quella reale

e infatti di questo sto parlando: MI ri-cito: Mi risulta ostica invece la banalizzazione, che sveste l'arma di ogni concetto di letalità attraverso l'estremizzazione dell'aspetto ludico, in cui è talmente astratto l'uso dell'arma (come nei videogames o in questo spot) da annullare l'aspetto negativo che invece purtroppo esiste.

E' così diverso? a me non pare, scusa.Questo invece lo trovo grave, e la cronaca di questi giorni lo confermerebbe: "con la superconsole non hanno alcun dubbio sul grilletto". Male ragazzi, molto male :D: argomento da coltivare invece con grande dedizione.... ehhhhh......

Urano
23/11/09, 21:59
oh, pensavo che con "banalizzazione dell'arma" ti riferissi alla faccenda delle pistole fatte con le mani.
sorry. :okk

francesco79ct
23/11/09, 22:24
:ridi

stop
24/11/09, 01:25
A me, nun me piace.

Sarà che ieri mi sono fatto una vera e propria scorpacciata di cartucce (dalla .38, alla .357 magnum alla 9x21, per arrivare alla .44 magnum e alla .45 ACP, che alla fine avevo le mani tutte affumicate e pestate :D), ma mi fa un po' arrabbiare.... sembra paradossale, eh?
Il senso è che maneggiando armi vere, ci si rende conto del loro significato e del loro potenziale. Che non è a mio avviso negativo -tanto che mi ci sollazzo , e di brutto brutto brutto -, ma consente di capire come funzionano e A COSA SERVONO .
Arrivo al dunque: comprendo chi ci gioca (io) (tiro dinamico, tiro accademico, tiro a volo, ecc) per arrivare anche alle simulazioni, un po' borderline, come il sotfair e il paintball.
Mi risulta ostica invece la banalizzazione, che sveste l'arma di ogni concetto di letalità attraverso l'estremizzazione dell'aspetto ludico, in cui è talmente astratto l'uso dell'arma (come nei videogames o in questo spot) da annullare l'aspetto negativo che invece purtroppo esiste.
Una frase banale del mondo armiero recita: non è l'arma ad uccidere, ma la mano di chi la impugna. L'arma non è altro che l'amplificatore di letalità, e quindi esegue passivamente l'input che viene dato da un cervello umano.
Per questo non è bene addestrare i cervelli (???) ad un uso improprio delle armi.
Sono pesante, eh? :vecchio

comprensibilissimo, è stato il motivo per il quale hanno bannato questo commercial :o

noi invece delle armi vere ce la facciamo su COD o GOW o altri FPS dove spara spara spara è un gioco