Re: Il battesimo dell'asfalto... e disturbo post-traumatico
Quanto ti capisco...la cosa peggiore, forse anche più dei danni, è il senso di incapacità nel non aver previsto le condizioni del terreno, della sterzata, del gas, ecc ecc. Ma tutto passa, ti rendi conto che ci vuole un attimo per sbagliare e quando, con più attenzione la volta dopo eviti un altro possibile errore, piano piano ti riprendi. La settimana scorsa stavo per cadere di nuovo: vicino al garage, pensando che la strada è sempre troppo breve e troppo poco il tempo che passo quotidianamente sulla mia piccola e non mi basterebbe mai, affronto come sempre la piccola curva dopo la discesa e prima del breve rettilineo che mi porta al garage, scalo in seconda... e il posteriore sfugge (scoprirò il giorno dopo che improvvisamente si era formato un accumulo di sabbia a ghiaia sull'asfalto, invisibile a uno sguardo non attento), ma riesco a controllarlo alleggerendomi sulla sella e dosando meglio l'acceleratore... un attimo ma questa volta non finisco a terra...e dopo il piccolo spavento mi sento felice.
Dobbiamo sempre ricordarci che la moto è un mezzo che per sua stessa natura non ha equilibrio e che la tendenza naturale sarebbe cadere, e il bello della sua guida è proprio essere capaci di sfidare la legge di gravità...e di portare a casa il sedere sano e salvo...almeno così è per me.
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