Ciao Feanor, io ho vissuto una situazione simile per circa un anno: io a Padova, lei a Pistoia. Eravamo tutti e due già abbastanza grandi (qualche anno oltre la trentina) e con esperienze matrimoniali alle spalle. Di solito andavo io da lei la domenica partendo all'alba e tornando la notte ad ore impossibili (lei non viveva da sola), qualche volta veniva lei da me per tutto il fine settimana. Per l'estate abbiamo affittato un appartamentino al mare dove passavamo i week-end. Ci sentivamo al telefono tutte le sere. Insomma tutto perfetto fino a che, con il suo aiuto per trovare casa, mi sono trasferito nella sua città. A quel punto sono iniziati i problemi: ha cominciato a dire che non se la sentiva di iniziare subito una convivenza e che le serviva più tempo; poi che non si voleva sentire obbligata a vederci troppo spesso; poi che le levavo spazio; infine ho scoperto che mentre portava avanti la storia a distanza con me continuava a vivere in casa col marito (a me aveva detto di essere separata e di abitare con la madre) ed allo stesso tempo si vedeva con un ragazzo più giovane... una santa donna!!!

(un amico toscano l'ha definita una v.acca chianina

)
Tutto questo per dire che è comprensibile un po' di diffidenza da parte di chi è stato già segnato da una (o due) esperienza negativa e che a mio parere il modo migliore per portare avanti la relazione è quello di trascorrere insieme più tempo possibile, in questo modo ci si conosce meglio ed eventuali problemi od incompatibilità vengono a galla prima.