Ahimè me lo ricordo sì
...per l'appunto, ci sono passato, e non è una bella sensazione vedere il telaio della propria moto, sempre trattata con la massima cura (e quel cavalletto non aveva mai dovuto reggere nient'altro che il peso della moto stessa, mai rimasto seduto sù col cavalletto inserito), aperto in 2 come una scatoletta di sardine

...
non quoto, io giro da un anno con una moto italiana, 12.000 km, di cui quasi 5000 fatti in soli 9 giorni (tre minitour estivi di 3 giorni

), mai un problema se non un
richiamo ufficiale per la sostituzione in garanzia del cerchione posteriore (fra l'altro prodotto da un fornitore esterno, la stessa azienda lombarda che fornisce l'impianto frenante della mia moto e...della maggioranza delle vetture di formula 1 e delle motoGP

), richiamo nato
non da un episodio di rottura verificatosi su qualcuna delle moto vendute, ma da una prova da stress al banco da cui scaturiva la possibilità, dopo 40.000 km, che una delle razze del cerchione potesse incrinarsi...
Per la faccenda del telaio di cui sopra, prodotto in casa (a quanto mi risulta), mamma Kawa
non ha mai fatto alcun richiamo ufficiale 
, pur essendo notissima la fragilità congenita del telaio di
tutti i modelli prodotti fino ad un certo periodo, ed io, come tutti quelli a cui è capitato il fattaccio, ho avuto il mio bel da fare per ottenerne la sostituzione...
Scusate l'O.T., ma era per sottolineare come il nostro mondo, quello delle moto (ma non solo), viva ancora parecchio di luoghi comuni, per cui se la "brutalina" vi piace, infischiatevene dei luoghi comuni e seguite il vostro cuore
