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20/01/08, 19:34 | #1 |
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A strasciconi per liberar la mente
Proprio come da titolo
Ultimamente ho avuto poche possibilità di fuga e troppe situazioni da gestire e alle quali star dietro facendo “il bravo”. Avevo urgenza di saltare in sella e via, senza stare tanto a pensare a posti particolari. Moto, curve e natura per un bel recupero celebrale Sulla cartina ho giusto trovato un punto di riferimento, il "pretesto" per dire al mondo "Oggi non ci sono per nessuno. Scusate ma ho da fare" :8) L'Abbazia di Montemaggiore, nei pressi di Città di Castello mi convince, come del resto le stradelle che la carta riporta, tutte curvose e invitanti. Dico subito che dell'Abbazia manco l'ombra Eppure ci devo essere passato a un metro, però....boh! Solita partenza blanda in direzione C.di Castello. Già salendo la Consuma mi rendo conto che avrei trovato le strade belle umidine, ma del resto dopo giorni e giorni di pioggia non poteva essere diversamente. C'è pure un bel nebbione, ma il fatto di salire e scendere di quota ha trasformato il "fastidio" in piacere della vista L’Arno alle Sieci – Finalmente è piovuto parecchio e si vede Nebbia sulla Consuma Chiesetta di Diacceto Panorama nebbioso verso la vallata dell'Arno Arrivo alla Consuma e prendo il caffè di rito allo chalet. Via via che negli anni i km. aumentano i “pizzicori” diminuiscono e proprio per questa sensazione sto rivalutando tantissimo questo passo, sia per il tipo di tracciato che offre, ma più che altro per i posti che ti porta a visitare e i panorami che offre percorrendolo. Il Casentino, con la sua storia, i suoi paesi antichi, le rocche, le foreste dove si trovano i monasteri di Camaldoli, la Verna e Vallombrosa, zone che da non credente come sono hanno poco da darmi sotto l’aspetto religioso, ma che comunque hanno un potere ammaliante e misterioso che mi solletica tantissimo e come i viandanti di un tempo si fanno km. per “ritrovarsi”. Beh...da motociclisti la ricerca dell’IO in questi posti sacri gode davvero. Anche solo per arrivarci... Panorama dalla Consuma La terra evapora! Fatta la Consuma si passa allo Spino. Lascio Bibbiena e per l’ennesima volta mi riprometto di venire a fare una visitella al cento storico. Percorro lo Spino immerso nel piacere puro. Da Chiusi della Verna a Pieve S.Stefano incrocio si e no 3 macchine. Che goduria!! Spino racing!! La giornata continua a essere coperta, quasi uggiosa, ma la sensazione di sospensione e il fatto di non trovare quasi anima viva neppure salendo il Seriola rendono il tutto maledettamente personale e intimo. Valico di Bocca Seriola Dopo il Seriola scendo giù verso Apecchio. L’idea era quella di salire su verso il monte Nerone senza però raggiungere la cima come feci già tempo fa, ma di tirar dritto verso la Serra di Burano e gravitare in quella zona alla ricerca...di me stesso. La condizione meteo invece mi fa cambiare rapidamente idea. Eh si. Soleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee E allora che Nerone sia!! Faccio il tratto di strada tra Apecchio e Piobbico con un sorriso ebete nel casco. La strada è bellissima, curvosa da paura e incastonata tra le montagne. Ogni volta che la faccio ho un colpo al cuore e alla manetta Dopo Piobbico prendo a dx uno stradello che mi dovrebbe dovuto portare su al Nerone. La cartina dice in un modo, la strada dice in un altro. Boh! Fatto sta che la salita non la trovo Prima di fare marcia indietro però mi imbatto in una chiesetta posta su un costoncino, una specie di penisola in un mare lontano, ai piedi di ruderi che dovevano essere la Rocca Leonella. Amo queste piccole sorprese, il dettaglio che non ti aspetti. Rocca Leonella Ritorno sui miei passi. La giornata è bella da questo versante, i posti sono belli da queste parti, le curve per tornare al bivio che mi fa salire su al Nerone sono bellissimissime. In mezzo a tutte ‘ste bellezze qualcosa di brutto ci dovrà pur essere, no? Bellezza&virtù Arrivo al bivio e via via che salgo su il panorama si allarga. E’ sempre bello arrivare in questo posto, magico e “elitario”. La totale assenza di civiltà e la possibilità di spaziare lontano ti rendono “rapace” anche se per pochi istanti. Cullandosi sul Nerone Riparto puntando Pianello e poi Pietralunga. Le strade non sono messe benissimo, ma per la ricerca interiore vanno parecchio bene anche così. Percorro pure un valico intitolato a Pantani, con tanto di Per poter vedere il link devi essere Registrato e dedica dei suoi (tanti) tifosi. Arrivo a Pietralunga e devio a dx. La strada, molto panoramica, mi avrebbe dovuto far arrivare alla tanto sospirata meta, Montemaggiore, dove avrei dovuto trovare l’Abbazia, me stesso e magari una panca dove mettere sotto i denti panozzo e frutta. Arrivo a un bivio che dice “8 km." Visto che dovrei essere in una zona di culto, non metto in dubbio la buona fede di chi ha messo il cartello. Fatto sta che dell’Abbazia nemmeno l’ombra. E si che di km. ne ho fatto parecchi più di otto... Nel mezzo del nulla, dopo varie imprecazioni per lo stato della strada, arrivo a una piccola chiesetta. La fame mi fa decidere che come Abbazia può andar bene. In effetti è andata benone. Come spengo la Lina il silenzio totale mi avvolge. Ogni tanto smetto di masticare il panino, curioso di captare anche il più insignificante rumore che mi avvisasse della presenza umana. Macchè...nulla! Godo!!!! Chiesa della Madonna dei 5 faggi Tornato sulla strada principale riprendo l’ennesima deviazione. E pure stavolta torno indietro dopo aver fatto un bel pezzo di strada che di colpo si trasforma in uno sterrato bello fangoso/scivoloso. Fa niente. E’ il bello del niente programmato. A questo punto però, vista l’ora, l’idea di arrivare a Cortona via passo di Cerventosa e poi Monte S.Savino salta. Rapido sguardo alla carta e nuova impostazione del navigatore celebrale: Valico di Montecoronaro e poi Mandrioli e Consuma per gradire. Rientro in E45 (cit: evitando le buche più dure!) e punto un’uscita che, dopo Pieve S.Stefano mi faccia riprendere la strada di Montecoronaro. E’ un vero peccato che questa strada sia ridotta molto peggio dell’E45, ed è tutto dire Se tenuta come si deve sarebbe una strada bellissima, sia per la diversità di curve che per i posti che attraversa, l’Alpe della Luna, territorio dove l’erosione la fa da padrona in maniera spudoratamente bella. Le luci del tramonto sull’Alpe della Luna Foto di rito sul valico di Montecoronaro L’acqua e la sua forza scavano il territorio Ormai la giornata sta volgendo al termine, ma c’è ancora luce quel tanto che basta per godere anche dei Mandrioli. Sulla strada il deserto, la luce che fa apparire tutto diverso, la neve al bordo strada, la Lina che mi porta sorniona verso casa. Anche per oggi la ricerca di me stesso a dato i suoi frutti, anche se cerca cerca mica mi sono trovato. Faccio la Consuma ripensando al giro e ai prossimi che verranno e un pensiero mi attanaglia: se “trovarsi” dovesse significare la perdità d’interesse per andare a strasciconi in moto...spero di non “trovarmi”....MAI Tutte le foto enno Per poter vedere il link devi essere Registrato |
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20/01/08, 21:02 | #2 |
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Mittico .... e poi lo stemma del Gallo Nero sulla fronte della Belva .... STRAMITICO...
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21/01/08, 13:18 | #3 | |
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Registrato dal: Aug 2007
Ubicazione: Piandiscò (AR)
Età : 50
Moto: Sv650 2K "Clarissa"
Auto: Pandino 900
Messaggi: 119
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Grande Dag!
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Freno, ergo sum. Non freno, ergo BUM! The King of Resco Valley www.senzafreni.com |
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21/01/08, 15:13 | #4 |
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Complimenti,
ne hai macinati di km! Per curiosità, quanti? Alcune foto sono davvero spettacolari! Grazie di questo bel report! |
21/01/08, 15:21 | #5 |
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'un si fa così però eh!!!!
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21/01/08, 15:50 | #6 |
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Tutta una scusa per andar a caccia di passi ... lo so sai !!!!
Comunque tutto annotato e pronto a rifarlo .... |
21/01/08, 15:56 | #7 |
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Rosico a me il giro in solitaria del weekend è miseramente saltato!!!
Vabbè, bravo lo stesso ...e ora aggiorna Per poter vedere il link devi essere Registrato |
21/01/08, 16:43 | #8 | |
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Son contento che vi sia piaciuto, come del resto a me @ Duka: invece di starnazzare tanto datti da fare co' passi |
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21/01/08, 20:41 | #9 |
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Bravo Dag. Quando ci vuole, ci vuole!
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21/01/08, 21:14 | #10 |
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bravo! Ben fatta, la moto terapia è una gran cosa, a me rilassa mente e corpo.
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