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16/04/10, 13:10 | #1 |
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Volterra - Alla ricerca delle opere di Mauro Staccioli
10 Aprile 2010 - Volterra, Luoghi d'Esperienza
Le installazioni di Mauro Staccioli immerse nei lughi e nei paesaggi intorno a Volterra. La moto ... che fantastico mezzo per immergersi nei paesaggi, e stavolta l'immersione è davvero totale. Niente maratone, oggi, niente chilometraggi impossibili, solo la voglia di sfruttare al massimo una (finalmente !) bellissima giornata di primavera. Il tempo delle curve è breve, ma comunque sempre ben gradito, scorrono via Poggibonsi, San Gimignano, Castel San Gimignano e via sulla sempre bella Volterrana, anche se oggi è bene starne alla larga; complice al prima bella giornata con tanto di temperatura accettabile, purtroppo abbondano i "professionisti" del 200 all'ora su strada ... I nostri obiettivi sono tutti compresi in quello che sembra un ristrettissimo lembo di terra toscana. Cartina alla mano e guida stampata tratta dal sito della Per poter vedere il link devi essere Registrato Sulla Volterrana in località Spicchiaiola ecco il primo incontro con le opere di Mauro Staccioli Installazione n. 1 . L'indicatore Per poter vedere il link devi essere Registrato La Guida recita : Il luogo conosciuto dai volterrani con il termine “l’indicatore”, posto nei pressi della località di Spicchiaiola, è un punto panoramico che segna il punto di passaggio tra la provincia di Pisa e quella di Siena. Qui la scultura si impone quale fulcro accentratore, segno di interscambio, perentoria affermazione di un confine da superare sempre, alla ricerca dell’altro, di una relazione con il mondo che questa terra, isolata e dura, deve ricercare La giornata è stupenda ... impossibile resistere alla tentazione di piazzare la moto proprio lì sotto Per poter vedere il link devi essere Registrato Installazione n. 2 Passata "L'indicatore", al bivio si svolta a destra e poi a sinistra per una strada bianca che porta alla Villa di Pigano Per scoprire però che si trattava di un'opera in esposizione temporanea e quindi purtroppo gia rimossa ... peccato. Ripresa la Volterrana, (sempre in direzione Volterra) al bivio per Mazzolla ecco L'installazione n. 3 Per poter vedere il link devi essere Registrato La Guida recita Podere San Nicola / SR 68 bivio per Mazzolla. Al bimbo che non vide crescere il bosco 2009, cinque elementi, ottone, rame, acciaio inox, alluminio, acciaio corten, cm 1530x25 ciascuno La “selva” di stele posta a ridosso del bivio per il borgo di Mazzolla rende omaggio al bosco di Berignone-Tatti poco lontano, un omaggio alla sua bellezza e varietà. E nell’immaginario dell’artista gli alberi diventano metafore del crescere, diventare adulti, vivere, in una dedica sentita a una vita stroncata prematuramente. Siamo persi ... sospesi tra il verde intenso delle colline e l'azzurro del cielo primaverile .... La curiosità aumenta ... e allora ripresa la strada verso il borgo "sconosciuto" di Mazzolla Per poter vedere il link devi essere Registrato Per arrivare all'installazione n. 4 Per poter vedere il link devi essere Registrato La guida recita "Chiesa di San Lorenzo a Mazzolla. Attraversando la storia 2009, intonaco rosso, cm 535x70x535 L’intervento sul fianco della Chiesa di San Lorenzo scaturisce dalla volontà di evidenziare il tratto murario medievale conservatosi, al contrario della facciata purtroppo modificata nel corso del XIX secolo. L’arco ideato da Staccioli nasce sul margine della stretta via che costeggia la chiesa, per appoggiarsi delicatamente sul muro medievale, quasi a voler sorreggere questi resti di un passato da ricordare. Il borgo è minuscolo e semideserto, unica traccia di vita un trattoria bar davanti alla chiesa e l'immancabile scooter parcheggiato esattamente sotto l'opera ... doverosamente tagliato dall'inquadratura ! Il panorama è l'ideale per consumare le vettovaglie ... Si perchè tra partenze, fermate e foto ormai s'è fatta l'ora di pranzo ... Ma poi si riparte sempre più carichi e pronti alle nuove sorprese Riguadagnata la solita volterrana ci dirigiamo verso l'installazione n.5, proprio al bivio della strada per Pontedera. Ma anche in questo caso si trattava di un esposizione temporanea, siamo di nuovo arrivati tardi per vedere l'opera di Staccioli, ma sempre in tempo per scoprire la bellezza della Villa di Roncolla che scopriamo stupendamente decorata in terrecotta Una piacevolissima sorpresa ! E chi se lo immaginava che proprio lì sulla stranota Volterrana ci fosse una tale bellezza nascosta !!! Proseguiamo sulla strada per Pontedera per imboccare poco dopo la strada bianca sulla destra che porta alla Villa Palagione Lo sterrato ci porta prima intorno e poi fino alle pendici del Monte Voltraio Ma dopo una bella salita scopriamo che anche stavolta siamo andati a vuoto, L'installazione n. 6 è stata anch'essa rimossa ... dobbiamo accontentarci della polvere e dei panorami ... in ogni caso son tempo e chilometri di polvere ben spesi !! Ripercorriamo a ritroso i chilometri di strada bianca fino a tornare sulla volterrana, di nuovo pochi metri verso Volterra e siamo di nuovo fermi alla Installazione n. 6 Per poter vedere il link devi essere Registrato La guida recita SR 68 località Poggio di San Martino. Anello 1997-2005, cemento e ferro, cm Ø600x50 L’anello dal tipico colore rosso ossido caro a Staccioli dà al dolce panorama collinare volterrano una nuova visibilità e conduce lo sguardo alle alture metallifere al di là dei declivi verdeggianti. Questa sorta di cornice-schermo tondo obbliga a rallentare la corsa lungo la salita che porta a Volterra e costringe il passante non a vedere ma a guardare, e dunque contemplare, lo scenario che si schiude al suo interno Resistere alla tentazione di una foto "stramba" ? ... impossibile Per poter vedere il link devi essere Registrato Il tempo vola ! Saltiamo Volterra con le installazioni n.9, che (queste lo sappiamo !) sono temporaneee per dirigerci verso il borgo di Montebradoni Installazione n. 10 La guida recita Località Montebradoni. Cerchio imperfetto 2007–2009, intonaco rosso, cm 350x350x45 Staccioli è nato nel 1937 a Volterra, o meglio, a Montebradoni. Se non per il fascino originario di questo piccolo borgo posto tra la Badia camaldolese e le mura etrusche o per la sua storia millenaria, la scultura di Staccioli merita di trovare posto qui anche solo per il riferimento biografico. Per Staccioli il grande quadrato rosso dai lati curvi diventa una sorta di schermo, dal quale guardare per attraversare con uno sguardo i secoli e leggere tutto il nostro passato. Bella, ma sinceramente poco evocativa, forse perchè stretta tra le case, poco tempo speso ... pronti per le prossime !! Proseguiamo la discesa verso Pontedera, fino a svoltare a sinistra sulla strada bianca che indica l'Agritursmo San Giacomo dove c'è una delle opere. Esattamente l'Installazione n. 11 Per arrivarci, occorre traversare la corte dell'agriturismo, attenzione a trattori e turisti ... fino ad arrivare in mezzo alle colline, verdi di grano giovane ... Per poter vedere il link devi essere Registrato Mototurismo .... si grazie ! Rapido dietro front per tornare verso la chisa di Santa Lucia a Corbano che è praticamente nell'aia di una fattoria, ma in una posizione invidiabile e panoramica, da cui si apprezza come le opere si sposano con le colline ... Ma siamo all'installazione n. 12 ! La guida recita : Chiesa di Santa Lucia a Corbano. Corbano 2009, intonaco rosso, cm 302x219x6 I ruderi della chiesa preromanica di Santa Lucia a Corbano hanno spinto a realizzare un segno per questo piccolo edificio in balia delle intemperie e destinato a scomparire. La scultura in questo caso si fa gesto risoluto contro l’incuria, a comunicare il rammarico dell’artista che valuta le conseguenze del tempo e della noncuranza. Aria, verde mosso dal vento e luce ... siamo davvero "dentro la scena" Avanti ancora per la strada bianca che corre lungo il crinale, tra dolci colline e fattorie per arrivare all'apoteosi ... L'installazione n. 13 in località Piancorboli Di questa stupenda installazione che inquadra nel suo profilo l'abbazia camaldolese di Volterra, la guida recita : Località Piancorboli. Primi passi 2009, acciaio corten, cm 805x1300x40 Qui le terre aspre riecheggiate nei romanzi di Cassola si aprono ai ricordi dell’infanzia dell’artista. La grande ellisse in acciaio corten che incornicia il panorama che va dall’antica contrada di Montebradoni – borgo in cui Staccioli ha vissuto fino alla maggiore età – alle Balze, alla chiesa di San Giusto e al profilo di Volterra, definisce una sorta di cannocchiale prospettico che in primo piano rileva un casale da tempo abbandonato, la casa dei nonni materni, teatro dei suoi primi passi e del suo primo approccio con la tradizione contadina toscana. Siamo senza parole ... sembra veramente di essere in un quadro ... Torniamo sui nostri passi fino a Volterra e iniziamo la discesaverso Saline, fino alla strada sulla destra dove una fortunosa indicazione indica la Fattoria di Lischeto. Sulla strada di avvicinamento abbiamo modo di apprezzare dal poggio la nostra ultima sosta ... E poi avanti fino a imboccare la strada sterrata per Lischeto dove c'è L'installazione n. 14 Di questa sapiamo che : Fattoria di Lischeto. Portale 2009, acciaio corten, cm 1000x805x55 Osservando il portale lungo il viale d’ingresso alla Fattoria di Lischeto si può scorgere in lontananza l’ellisse collocata a Piancorboli. Le due sculture ripercorrono idealmente quello che un tempo era il consueto tragitto dei contadini dal podere di Persignano alla fattoria che raccoglieva tutto il loro raccolto. Il grande arco triangolare, quasi sospeso sulle sottili estremità, da vicino manifesta tutta la sua imponenza, facendosi soglia accogliente e solenne nel ricordo di episodi significativi nella vita dell’artista. sicuramente d'effetto passare tra i cipressi sotto questo "Portale" foto di rito e poi di nuovo sulla statale verso Saline che il sole è ormai basso sull'orizzonte, perfetto per regalrci dei colori bellissimi alle ultime soste .... Alla n. 15 e alla vicinissima n. 16 di cui sappiamo che 15. SR 68, Località La Mestola. Tondo pieno 2009, cemento e ferro, cm Ø600x60 Due tondi, uno aperto ad anello e l’altro pieno, appaiono lungo la STR 68, nel tratto che da Volterra porta alla frazione di Saline. Questi due tipici segni "staccioliani", correndo lungo il percorso della strada in collina, sottolineano una delle vie più solcate dai volterrani che in questo sottosuolo collinare ai piedi della città, mediante un procedimento inusuale, estraevano l’”oro bianco” dai giacimenti naturali di salgemma. Una via che fin dall’antichità ha costituito una miniera dalle enormi potenzialità e che ancora oggi, seppur con un lento declino, segna il destino di questi luoghi. Che sono in pratica un unica installazione .... Le ombre della sera ci colgono con l'improvvisa consapevolezza di aver saltato l'installazione n. 8 .... Chissà, forse lo abbiamo fatto apposta per aver la scusa di tornare a scoprire questi paraggi nascosti dal fascino incredibile ... Una giornata persa a spasso, tra andata e ritorno da casa meno di 200 Km .... un po di km sterrati e la gioia e la consapevolezza di vivere in un paese meraviglioso ... C'è un posto più bello dell'Italia ? |
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