Via libera al TUNING

Inserisco paro paro ciò che il mio amico Fabbri mi ha inviato in MP ...

ciao guido,
lo sapevate?

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è una notizia abbastanza importante...

Riporto la notizia pubblicata su omniauto, in un gergo meno tecnico e di facile comprensione anche per i non "addetti ai lavori".



Il maxiemendamento al decreto milleproroghe incassa il via libera definitivo da Montecitorio e il mondo del Tuning festeggia. Con il voto di fiducia di stasera, infatti, è stato eliminato il nulla osta della casa costruttrice su modifiche tecniche ed estetiche significative apportate su autovetture e motocicli.

La svolta è arrivata dopo una lunga battaglia per ottenere la liberalizzazione del tuning, sull'esempio di altri paesi dove è possibile apportare modifiche a fronte di una certificazione di un ente terzo (in Germania, per esempio, è il Tuv). Un passo importante, che cambia quanto previsto dall'articolo 78 del Codice della Strada (attualmente in fase di revisione) per cui l'elaborazione è legata al rilascio del nulla osta da parte del costruttore "con visita e prova presso i competenti uffici della direzione generale della Motorizzazione Civile". In pratica chi voleva montare, ad esempio, gomme più larghe di quelle di serie doveva chiedere il permesso a chi ha costruito e omologato il mezzo. Capitava però che spesso le case non rilasciassero i nulla osta o che addirittura non rispondessero alle richieste o che rispondessero troppo tardi e presentando un conto troppo salato.

All'articolo 29, 3-bis, del milleproroghe si annuncia che "il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti stabilisce con propri decreti norme specifiche per l’approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l’approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l’eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo di cui all’articolo 236, secondo comma, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi".

Un'apertura che era stata auspicata anche dall'Unione Europea. Un invito a non ostacolare il mercato del tuning, anch'esso duramente colpito dalla crisi, era stato lanciato da Bruxelles approvando un anno fa e con larga maggioranza il "Car21". Il documento conteneva, tra i vari spunti, l'auspicio ad armonizzare le leggi europee in un'ottica di sicurezza gettando le basi per lo sviluppo di un mercato di componenti "personalizzati". Un avvio, che soprattutto in questo difficile momento economico, potrebbe risultare decisivo per il futuro dell'elaborazione.

Autore: Eleonora Lilli
Data: 24 Febbraio 2009
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Ringraziandolo per la buona novella ...

Grazie Fabbri ...

[samuel.1977]

era anche ora che lo capissero,posso essere d'accordo che ci vuole un riconoscimento tecnico alle modifiche che uno fa al propio mezzo ma non ho mai accettato l'idea che una casa produttrice decidesse se un cliente può montare una gomma larga o no....

una cosa mi chiedo ma vale anche per modifiche prestazionali o solo estetiche?

[mattew83]

riassumendo...perchè sono duro di comprendonio...con un esempio!

io compro un bel paio di specchietti tipo barracuda ego2 omologati e posso montarli senza che le forze dell'ordine mi dicano niente??

[crazyhead]

Originariamente inviata da mattew83

io compro un bel paio di specchietti tipo barracuda ego2 omologati e posso montarli senza che le forze dell'ordine mi dicano niente??

Questo lo potevi fare anche prima del decreto milleproroghe, appunto perche' omologati (ed e' sottinteso per uso stradale).
D'altra parte ad esempio gli specchietti della Barracuda (come anche tutte le altre marche) NON sono specifici per quel tipo di moto ma generici per le moto che montano quel tipo di filettatura.

Comunque prima di cantar vittoria aspetto di leggere come variera' il CdS.
Non e' la prima volta che il proclama e' ottimo ma il regolamento di attuazione assurdo.

[Phos]

Credo che i dati presenti sulla carta di circolazione vadano rispettati, anche perché più cavalli vuol dire più bollo/assicurazione...
Ripotenziare una depotenziata non è tuning... (per quanto la potenziata sia facilmente omologabile...)

Per adesso non si sa molto di più...
Bisogna aspettare che il decreto venga pubblicato in gazzetta ufficiale.

Ho trovato questa notizia

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Cmq è una bella notizia.
Anche per chi mette le marmitte aftermarket
Grazie a Guido che mi ha salutato così affettuosamente... non sono morto, anzi sono vivo e vegeto....



Saluti a tutti se ho altre notizie ve le posto

Ciao zio Fabbri ...

Finalmente stai pubblicizzando il tuo impegno per la sicurezza stradale ...


Ho fatto un giretto sul tuo forum ... secondo me è un pò ... morboso ... ma come mi hai scritto via mail ... se anche riuscissi a salvarne solo uno, sarebbe comunque un successo ...



Sul tuning io ho già esposto il mio pensiero ... non mi piace nè quello estetico nè quello strutturale ... e ho dato del pirla ad un amico per avere un Ciao che fa i 90 km/h ... l'ho fatto perchè gli voglio bene e perchè un tuning così ha spostato, secondo me, i limiti della progettazione ...

Che poi sulle ER6 qualche cavallo in più o maggior coppia non comprometta la sicurezza, su questo concordo ... ma non lo capisco ...



Bentornato ...

Se non ho capito male, in pratica si potrebbe delegare l'autorizzazione ad omologare mezzi per l'uso su strada ad altri enti che non siano la Motorizzazione, come è ora. La quale, non avendo organi tecnici, delega l'autorizzazione "tecnica" solo al produttore, che ovviamente nega perchè non ha interesse a questo tipo di mercato (anzi...).

Bisogna vedere quali enti potranno omologare, e soprattutto secondo quali criteri... chissà se il mio razzo a rotelle...

[crazyhead]

Si poi vorrei sapere quali dovrebbero essere questi enti se noi gia' andiamo in affanno con i famosi SIT che comportano migliaia di ricorsi l'anno.
In Germania hanno un organismo rispettabile come il TUV, punto di riferimento, qui in Italia invece di rispettabile non abbiamo nessuno.

Mhhhh, penso più a tutti gli organismi di certificazione, alla fine se c'è mercato si struttureranno per affrontarlo... il TUV stesso ha una sua bella filiale...