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04/03/09, 19:32 | #1 |
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Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
Sono rimasto senza parole...
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04/03/09, 19:48 | #2 |
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
questo video devo farlo vedere al mio amore!!!
nulla di più vero ma forse fin troppo banale lo sappiamo tutti che è cosi, siamo tutti schiavi tutti senza una vera vita io compreso
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La vita è una sola !! meglio dare gas !! |
04/03/09, 20:00 | #3 |
Antani
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
A livello teorico lo condivido : mi rubano 6 giorni su 7 per farmi lavorare.
A livello pratico nel mondo civile se non lavori non puoi pagarti da mangiare. Nella preistoria dove ognuno pensava per se ed andava a caccia per mangiare il discorso andrebbe ad incastro. Lo trovo quindi solo pura filosofia, totalmente avulso dalla realta'. La domanda che dovremmo piuttosto farci e' : Vivo per lavorare o lavoro per vivere? O meglio : vivo per lavorare per vivere Comunque la domanda dell'esimio Agosti forse potrebbe essere girata a coloro i quali sono disoccupati a 30 anni o a coloro i quali stanno perdendo il lavoro, magari con una famiglia. Bella cosa la teoria....
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04/03/09, 20:04 | #4 |
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
Mi cadono i c....oni.
E' esattamente quello che ho sempre pensato, ma ritengo che tutti noi percepiamo dentro di noi, senza farlo emergere del tutto in superficie. Temo sia dannatamente vero.... soprattutto che non abbiamo le ***** per tirare su la testa, e preferiamo abbandonarci al nostro destino per paura ma, quel che è peggio, per pigrizia e opportunismo. Lecchiamo il pavimento. e solo Vuffy fa sesso 8 ore al giorno ( ma lo dice solo lui.... ) edit: Crazy poi ha ragione, ma introdurrei una sfumatura non da poco. Un conto è lavorare per sè ,per il proprio sostentamento e i propri bisogni (i propri, non quelli creati ad arte facendoli credere propri), altro è mettere a disposizione se stessi e le proprie conoscenze per farle sfruttare da terzi. Dico sfruttare, non impiegare: è diverso. In quel caso siamo schiavi.
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La pioggia mi bagna Il vento mi asciuga Mi spezzo, ma non piego Ultima modifica di diecidecimi; 04/03/09 a 20:08 |
04/03/09, 20:54 | #5 |
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
Quanto durebbe il Sig. Agosti libero di scorazzare nella foresta (2 giorni su 7, gli altri 5, più di Dio, lui riposa) prociaccandosi cibo e beni essenziali semplicemente per sopravvivere?!?
E se anche riuscisse a sfamarsi e trovarsi un tetto, mangiando bacche 2 giorni su 7, come si comporterebbe, scoprendo suo malgrado ciò che Maslow ben esprime con la sua scala?!? Tante troppo solite belle parole, con le quali riempirsi la bocca e fare bella figura, con poco. Messaggio aggiunto alle 20:54. Quanto durebbe il Sig. Agosti libero di scorazzare nella foresta (2 giorni su 7, gli altri 5, più di Dio, lui riposa) prociaccandosi cibo e beni essenziali semplicemente per sopravvivere?!? E se anche riuscisse a sfamarsi e trovarsi un tetto, mangiando bacche 2 giorni su 7, come si comporterebbe, scoprendo suo malgrado ciò che Maslow ben esprime con la sua scala?!? Tante troppo solite belle parole, con le quali riempirsi la bocca e fare bella figura, con poco. |
04/03/09, 20:55 | #6 |
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
Secondo me il discorso non vale...per avere qualcosa bisogna dare qualcosa....
mi spigo...per avere denaro devo dare 8 ore al giorno del mio tempo.... è schiavo chi lavora 12/13 ore al giorno ed è pagato con delle miserie... poi ognuno è libero di pensarla come meglio crede....
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tra dire e fare....meglio accellerare..... |
04/03/09, 22:38 | #7 |
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
Iv87, ti presenterò il mio datore di lavoro.
Dopo ne riparliamo
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04/03/09, 23:53 | #8 |
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
il discorso è molto bello, ma funziona solo nel caso in cui c'è chi si prende cura di me.
facciamo come gli antichi romani, che vivevano la loro vita, l'unica vita che abbiamo, mangiando, filosofeggiando, trombando, pensando ai vigneti ed alle ville sulla costa d'amalfi... bello eh? solo che per permettere a qualche patrizio di vivere la sua vita in questo modo, il popolo passava l'unica vita che aveva non a lavorare, ma a cercare di mangiare pane una volta al giorno. ed in più centinaia di persone facevano il servizio militare, 30 (trenta) anni di servizio militare, per fornire ai patrizi ed un pochino anche al popolo nuove terre, nuove ricchezze e, soprattutto, nuovi schiavi. perchè se i patrizi e diciamo pure anche tutto il popolo si poteva permettere di mangiare, filosofeggiare, e guardare il mondo dalle ville sulla costa di amalfi era perchè migliaia di schiavi passavano l'unica vita che avevano a servire queste persone... oggi siamo andati più avanti, abbiamo capito (o meglio, stiamo cercando di capire, a fatica, e non sempre ci si riesce...) che siamo nati con pari dignità ed abbiamo diritto a pari opportunità, e che solo il nostro talento dovrà esser giudice di quello che diventeremo. per questo nessuno può più aspettarsi che qualcun altro gli procuri il cibo, gli costruisca la casa, gli badi ai bambini in cambio di nulla, solo perchè è nato schiavo o è stato conquistato da un esercito più forte. ed allora, se ognuno si deve procurare di che vivere, può farlo facendosi "rubare la vita", oppure può farlo scegliendo di essere libero e non farsi rubare niente da nessuno, ma scoprirà che per avere la bistecca nel piatto la stalla porta via tempo, per avere l'insalatina il campo porta via tempo, e per dormire al caldo il fuoco chiede legna da ardere ed un tetto di tecnica per costruirlo solido. e tutto questo costa molto più tempo che i 6 giorni alla settimana. la tecnologia potrà renderci liberi dalle nostre necessità. forse. in futuro. ma finchè le macchine avranno comunque bisogno di esser sorvegliate, costruite, programmate, riparate, migliorate, e finchè non sapranno sostituire l'aspettativa di un uomo di parlare con un uomo quando ha una domanda, fino ad allora non potremo fare a meno di dedicare la nostra vita ad un'attività pratica... ma io, pur avendo una formazione umanistica e non tecnicistica nè di utopie socialiste, non posso che sottoscrivere quanto detto da un rappresentante della sinistra al parlamento europeo: "...il lavoro non è solo produzione di beni e servizi, ma realizzazione di un progetto di vita..." e dunque, il problema non è il lavorare 6 giorni a settimana, il problema è fare 6 giorni a settimana quello che ti piace fare, perchè sei riuscito a farlo diventare il tuo lavoro. ma se non sei riuscito a farlo diventare il tuo lavoro 9 volte su 10 è perchè non ti sei impegnato abbastanza, e quindi non c'è colpa altrui se per 6 giorni su 7 farai qualcosa pensando che "mi stanno rubando la vita", ma solo tua. nessuno ti ruba nulla, se tu hai "scelto" di non fare per 6 giorni su 7 quello che ti da gioia e per di più ti rende il necessario per vivere. ma dire questo fa meno scena, in un mondo di frustrati e pecoroni dai bisogni indotti dal pubblicitario di turno... "non la vostra provenienza, bensì il vostro fine sia dunque d'ora in poi il vostro onore" Ultima modifica di Urano; 04/03/09 a 23:56 |
05/03/09, 09:08 | #9 | ||
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
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La gente si impegna a trovare un lavoro migliore, ma i posti migliori ormai non sono appannaggio dei più meritevoli ma dei "raccomandati". Triste, ma è così: diciamo che il tuo 9 volte su 10 è un 2 volte su 10 ,eh?
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05/03/09, 09:12 | #10 |
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Re: Discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti
Non mi sembra un discorso così astratto: certo che lui lancia un sasso, pone un problema, ma non si sporge affatto nel trovare una soluzione.
Sicuramente preso in vari punti lascia da pensare. Vi faccio un esempio: mettiamo come un buon stipendio possa essere 2000 euro al mese, insomma uno stipendio ben ragionevole per campare, pagare le spese fisse e tenere decorosamente la famiglia. Offerta di lavoro: 1000 euro in più, la nostra società funziona così, lavori quanto prima (se non di più) per guadagnare di più. Ma se 2000 euri bastano (e avanzano per vivere) con 1000 euro in più che ci faccio? Mica vivo di più. Nella nostra società non esistono offerte: vieni qui da noi che lavori un giorno in meno! E' utopia, forse, ma io sarei interessato... E forse qualcuno di voi pensandoci potrebbe ipotizzare altre idee, attualmente assurde, di accordi lavorativi. Certo lavorare per vivere, ma ora come ora vivono anche i disoccupati, paradossalmente forse di più di chi lavora a tempo pieno! Questa mattina sono entrato in bagno, ho acceso la luce ed aperto l'acqua, ho pensato che questo è un lusso sfrenato per la maggior parte del pianeta. Lavoro, tanto forse, e posso avere acqua, luce e qualcosa che bolle in pentola ogni giorno, sono molto più ricco di quanto serve. Ora che mi guadagno da vivere devo riguadagnarmi la vita
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