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Oltre la moto, passioni & culture giù dalla sella Tutte le vostre passioni oltre alla moto, libri, fotografia, sport e quello che volete |
15/05/08, 23:41 | #11 | |
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Re: Morire di omeopatia
Quote:
Per poter vedere il link devi essere Registrato Sul resto del tuo post sono d'accordo,come sul fatto che ci sia un abuso di farmaci al giorno d'oggi! |
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16/05/08, 08:20 | #12 |
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Re: Morire di omeopatia
..ed a me risulta specializzato in medicina generale, non in omeopatia.
...come dicevo una specializzazione in omeopatia non esiste... dalle tue informazioni imparo invece che ci siano medici laureati che si interessano anche di omeopatia, cosa che non ritenevo possibile. evidentemente c'è sempre da imparare, e mi fermo sulle altre considerazioni che questa cosa mi porta, soprattutto perchè non conosco affatto il tuo medico... |
16/05/08, 08:42 | #13 |
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Re: Morire di omeopatia
Da perfetto ignorante vorrei dire 2 parole.
1 - Non ne so abbastanza, e non è sufficiente leggere un articolo che di volta in volta è sponsorizzato da un estremo o dall'altro, per saperne qualcosa. 2 - L'omeopatia ha funzionato su qualcuno, potrà essere anche solo effetto placebo, ma ha funzionato. 3 - Anche l'agopuntura non ha una base scientifica occidentale, ma funziona e inizia ad essere integrata nella medicina tradizionale. Che voglio dire? Che la colpa non è dell'omeopatia e sinceramente non credo neanche che il medico abbia suggerito di eliminare le cure tradizionali. Io spero che sia stata una cattiva interpretazione da parte dei genitori (toglierebbe l'intenzionalità del fatto). Secondo me se uno affianca alle cure tradizionali delle cure alernative non può far male. |
16/05/08, 09:42 | #14 | |
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Re: Morire di omeopatia
Quote:
mah, guarda... per il punto 2, c'era un amico di famiglia, medico, che agli anziani (che spesso andavano da lui più per fare quattro chiacchere e sentirsi considerati che per altro) col raffreddore dava delle "miracolose" pastiglie che prese ogni giorno per otto giorni facevano passare il fastidioso disturbo... ...non le aveva nessun altro, e funzionavano sempre... il fatto è che brevettare delle caramelle di zucchero non sarebbe stato possibile, sennò a quest'ora era ricco... in otto giorni un raffreddore passa da sè. la differenza tra una simpatica gag ed una truffa è che lui non si faceva pagare per le miracolose pastiglie, nè ha mai detto "lascia perdere la penicillina, per la tua broncopolmonite prendi le mie pastiglie" tutto ciò per dire che il placebo funziona. ed è scientifico che funziona. è per questo che si fanno i raffronti col placebo. la differenza è che se mi faccio pagare per dell'acqua fresca non posso proprio essere considerato onesto... per il punto 3, ti confermo che l'agopuntura è l'unica terapia della medicina "tradizionale" che è stata sceintificamente verificata, e quindi viene utilizzata, pur con le dififcoltà derivanti dal fatto che è una terapia estremamente complessa, e spesso una pastiglia è più "semplice" (bada, non ho detto migliore). poi, sono d'accordo con te: se insieme all'insulina, io, diabetico, voglio andare dal cromoterapeuta perchè mi ristabilisca "l'energia cosmica" con delle lampadine colorate, credo non ci sia nulla di male. ma magari facciamo che l'insulina la smetto dopo aver visto che la lampadina colorata me l'ha resa inutile, non prima... |
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16/05/08, 09:49 | #15 | |
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Re: Morire di omeopatia
Quote:
Caro Dimebag, ti sbagli. Ritengo che quelle che tu definisci "lobby", siano le industrie farmaceutiche che guadagnano dal brevettare e mettere in commercio i farmaci. Il business che esse ne fanno, sia con i farmaci tradizionali ("allopatia") che con i farmaci omeopatici (eh sì, c'è anche chi fa business con l'omeopatia) deve essere tenuto separato, nella mente di chi prescrive questi farmaci, dalle evidenze scientifiche. Le cosiddette lobby (allopatiche) invitano i medici alle presentazioni delle nuove molecole e fanno di tutto per convincerli che funzionano, adducendo studi, grafici, statistiche. Sono il primo a dire che spesso i dati sono presentati i forma tale da far apparire ciò che la casa farmaceutica desidera e scomparire i dati non graditi. Ma il senso critico ed una buona dose di dubbio unito a qualche conoscenza di statistica consentono di scoprire la realtà. Spesso me ne sono andato dai vari congressi concludendo: "Ecco un altro farmaco che non serve a nulla!". Mi dispiace, ma le lobby non mi mettono in testa proprio niente. Sia ben chiaro che io non tifo per la medicina tradizionale, ma utilizzo, quando e se serve, il presidio che è stato validato, per quella patologia, con il rigore tipico del metodo scientifico. Sono pronto a cambiare le mie abitudini prescrittive ed il mio approccio al paziente qualora emergano novità che rendano "non valide" le attuali conoscenze, ma fino ad allora mi fiderò solo di presìdi dotati di basi teoriche e sottoposti a severi test di efficacia e di tossicità. Tutto ciò per l'omeopatia non avviene. Niente test, niente validazioni, NIENTE DUBBI. Di fronte alle evidenze che l'omeopatia non funziona, gli omeopati, invece di rigettare l'ipotesi del suo funzionamento, continuano ad addurre nuove motivazioni a sostegno della loro idea. In questo senso l'omeopatia è una pseudoscienza: si definisce scienza ma non si avvale del metodo scientifico. @l3x, il tuo esempio, dal punto di vista statistico non vale un fico secco. Non si fa statistica su di una sola osservazione. Esiste una donna di 121 anni, che ha fumato da quando era bambina. Sulla base di questa osservazione mi vuoi dire che il fumo non fa male alla salute? Al contrario, ieri mi è stato riferito che ad un medico, amico di famiglia, accanito sostenitore dell'omeopatia, è stato diagnosticato un cancro del colon. Credi che sulla base di questa sola osservazione io concluda che l'omeopatia non funziona? No, su di un caso isolato non si fa statistica. I criteri statistici che si applicano alla medicina tradizionale vanno applicati anche all’omeopatia. E l’omeopatia non li ha mai soddisfatti. Vuoi continuare a curarti con presidi che hanno dimostrato la loro inefficacia? Continua a farlo, ma stai facendo un atto di fede verso qualcosa di indimostrabile scientificamente. Tu ed il tuo medico siete responsabili delle vostre azioni. I genitori della ragazzina morta potrebbero essere perseguiti legalmente perché responsabili della salute di un minore, con la quale hanno giocato. Pensaci, quando avrai dei figli. Hai ragione invece su una cosa: il fallimento dell'approccio del medico tradizionale al paziente. Troppo spesso è sbrigativo, superficiale, considera solo la patologia o solo l'aspetto fisico, trascurando la sfera psichica ed emotiva della persona che ha davanti. In questo la medicina tradizionale ha molto da imparare dalle medicine "alternative". Urano, purtroppo, guarda qui: Per poter vedere il link devi essere Registrato |
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16/05/08, 10:57 | #16 | |
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Re: Morire di omeopatia
Quote:
tuttavia era anche mia convinzione che un "medico" non riuscisse ad avvicinarsi a cose del genere con onestà d'intenti, basandomi sull'esperienza di amici e parenti medici. evidentemente mi sbagliavo, e non vado oltre nelle considerazioni, perchè, appunto, non conosco queste persone, il medico di alex in primis... |
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16/05/08, 13:03 | #17 | |
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Re: Morire di omeopatia
Quote:
Aggiungo, da medico: anche se ho una laurea in medicina, nulla mi vieta di ficcarmi in qualche bel business (ma alla mattina sono io che vedo la mia faccia nello specchio). Vogliamo parlare di medicina estetica e altre vaccate del genere? Da medico VERO, ho il dovere di fare il bene del paziente. Ribadisco che 1. prescrivo meno farmaci possibile 2. MENO ESAMI possibile (altro enorme business, nonchè costo sociale da paura vera) 3. adeguo la prescrizione all'esigenza del paziente. Nel 90% HA BISOGNO di un farmaco ( o ,meglio, uno pseudofarmaco) a fini "tranquillizzanti": ergo, un placebo. Il cui costo è esorbitante in rapporto al contenuto = nulla. Si pagano confezione, marketing, distribuzione, promozione, produzione, margini di profitto vari. Acqua depurata per le fiale, eccipienti, aromi, coloranti, emulsionanti, bla bla; talco e silice per le compresse e via così. Non c'è da vergognarsi per questo, è la prassi quotidiana e SERVE. Ciò non modifica l'ESSENZA delle cose. 4. quando invece rescrivo un farmaco "vero", so che DEVE avere degli effetti collaterali, piaccia o no. In caso contrario DEVO SAPERE che ricado nel caso precedente. Non si scappa, ragazzi. Le basi dell'omeopatia sono quelle, e scientificamente non valgono una cicca frusta. Ma possono benissimo rientrare nel caso 3, insisto. Nulla di male. Ma i prezzi sono vergognosi, più della farmacopea ufficiale. Ultimo: guardate che sto parlando di scienza ufficiale. Potrei allargarmi moltissimo, e filosofeggiare sulla concezione ERRATA - insisto ERRATA - che vige nel nostro secolo che tutto ciò che è matematico sia per definizione ESATTO. Col cavolo. Io sono un umanista e odio la "ragione" pura intesa così, come riferimento unico e inconfutabile di ogni verità. La logica, la matematica, il ragionamento scientifico, per me sono un aspetto, affascinante sì (ma poco per me), della realtà. Ma sono UN aspetto. Io vedo molte altre cose, moltre altri lati sotto la cui prospettiva guardare il mondo e la vita. E poichè sono totalmente libere, nonchè , credo, infinite, certamente ancora più affascinanti di una singola , monotona, prevedibile e quindi noiosissima regola. Ergo: omeopatia? Sì, grazie, ma con moderazione. Ciauuuz
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16/05/08, 13:14 | #18 |
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Re: Morire di omeopatia
Dimenticavo: io ( e per questo sono anche criticato da colleghi seriosi e pieni di sè) ho un approccio con il paziente stile "vecchio medico condotto". La maggior parte del tempo della visita è dedicato a ****eggio, salotto conviviale. Intanto procedo con la visita (a volte anche con l'intervento chirurgico, ma non tutti sono disposti a ridere sotto i ferri....).
Anche questo aiuta. Sempre a detrimento della tecnologia (azz, quanto piace ai pazienti.....). Gli strumenti scientifici sono un aiuto per fare una diagnosi, mica "la macchina che mi dice che cos'ho). Vecchi strrumenti a volte aiutano più di quelli elettronici, ed è la conoscenza e l'esperienza del sanitario che fanno la differenza. Ma la gente si ferma alla superficie, si fa abbindolare dall'aspetto fiammante ed elettronico (ecco, sì, se poi c'è l'elettronica, siamo salvi). Piccolo esempio: avete presenti i termometri? No comment.....
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16/05/08, 13:14 | #19 |
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Re: Morire di omeopatia
da ricercatore non mi resta che trovarmi d'accordo con diecidecimi..........
ma il discorso sull'etica è oltremodo più importante di ciò che si possa credere e non è solamente un "guardarsi allo specchio" ma un sensibilizzare anche attraverso il proprio comportamento le persone che fanno parte del nostro microcosmo.....per il macro.....beh....
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16/05/08, 13:27 | #20 |
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Re: Morire di omeopatia
Io sono ingegnere e dunque per me vale la prova scientifica.
Ora l'agopuntura è riconosciuta, ma quando era comparsa sollevava le stesse polemiche della omeopatia. Io non lo so, ma eviterei di chiudere la porta a ciò che ancora non si conosce (omeopatia), nel contempo lascerei sempre ben aperta la porta a ciò che si conosce (medicina tradizionale e 'scientifica') |
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