Sabato 28 aprile, Parco Nazionale dei Sibillini, Cascia

Vorrei condividere con voi questo itinerario che abbiamo fatto oggi, insieme ad amici e colleghi di lavoro, con destinazione principale Cascia e Norcia, passando attraverso il Parco Nazionale dei Sibillini.



La partenza era stata fissata per le ore 9,30, dopo la colazione da una località vicino Fermo, in provincia di Ascoli Piceno.

La prima destinazione degna di nota è stata il lago di Fiastra, passando attraverso Falerone (con le sue rovine risalenti all'epoca romana) e Sant'Angelo in Pontano. Una bella giornata di sole, che invitava quasi al primo bagno nelle fresche acque del lago.





Il tempo di sgranchirsi le gambe, un paio di foto, poi via verso Muccia, dove c'è stata una sosta "tecnica" per i bisogni delle nostre gentili donzelle, e dove il nostro compagno di viaggio Giorgio ci ha dovuti lasciare, per un impegno di famiglia.
Terminata la sosta, tutta una tiratona verso Cascia, attraverso la Val Nerina, che per la prima volta ho affrontato in moto: veramente spettacolare! Purtroppo il capofila, che si era avvantaggiato rispetto al gruppo, è stato fermato da una pattuglia di carabinieri poco prima di Cascia, che gli hanno appioppato 74€ di multa per lo scarico aperto e per la targa un pò più inclinata del lecito.
Arrivati a Cascia, giretto a piedi con visita della chiesa di Santa Rita e ricerca del luogo per il pranzo.

Il parcheggio dei mezzi (veramente assortiti: la mia ER-6n, due Speed Triple, una Yamaha R6, una Hornet, una Suzuki V-Strom, una Bulldog e un X-Max)




Il tecnico



Un obbrobrio architettonico



Speriamo di non fare questa fine!!!



Scorci della città







Il Santuario






Foto di gruppo sulla scalinata del Santuario (io sono il primo in basso a sinistra)




E finalmente si mangia!!!



Dopo il meritato pasto, affettati, bruschetta e formaggio, tagliatelle al cinghiale, contorni vari, acqua, vino e caffè per 16€ a cranio, verso le 15 siamo ripartiti in direzione Norcia, che avrebbe sicuramente meritato una visita approfondita. Da lì, con un tempo che minacciavia pioggia, ci siamo diretti verso la piana di Castelluccio, dove abbiamo incontrato due coppie della provincia di Vicenza, che stavano viaggiando per l'Appennino durante il ponte del primo maggio. Buon proseguimento ragazzi!

Il Piano Grande




Foto di gruppo a futura memoria





Attraversato il Piano Grande, su una strada veramente pessima, tutta sconnessa, buche e brecciolino anche in curva, abbiamo attraversato il valico di Forca di Presta e da lì è cominciata la discesa verso la Valdaso, raggiunta la quale ci siamo diretti verso Amandola, attraverso paesini molto caratteristici arroccati sui cocuzzoli, come Montemonaco e Montefortino.

Ad Amandola sosta obbligata nella gelateria più famosa dei Sibillini, dove ci siamo rinfrancati lo spirito e anche la panza!

L'ultimo tratto fino al punto di partenza, è scorso via tranquillamente, con arrivo verso le ore 18.

Che dire, è stata veramente una gran bella giornata, giro molto bello e panoramico, dove sono purtroppo venuti fuori tutti i miei limiti di pilota, ma contemporaneamente anche tutti i pregi della mia ER.
Comoda, sia per il pilota che per il passeggero, che in confronto alla poveretta ospitata sulla quasi omonima R6, non ha patito per nulla le 6 ore passate in moto. Volete mettere poi la grande libidine di farsi tutti i quasi 300 Km del giro con un solo pieno di benzina da 18€ e tornare a casa senza che la spia della riserva sia ancora accessa? E si che siamo andati in due, con il motore mai al di sotto dei 5000 e ad una andatura non propriamente tranquilla!
Ad essere proprio pignoli mancherebbe qualche cavallo nel motore, specie dove la strada sale molto e si è in due, ma per il momento ci posso tranquillamente passare sopra.

Un ringraziamento a tutti i compagni di viaggio: i due Andrea, organizzatori dell'uscita, i due Simone, Marco, Stefano, Giorgio, Roberto e le zavorrine Rosita, Pina, Marcella e Giulia, che con la loro presenza hanno ingentilito un rude gruppo di motociclisti.

Alla prossima!