Sauris e l'Anello del Sella: un giro... DoloMitico!

Eccomi finalmente, dopo una settimana riesco a buttare giù un po' di pensieri sul meraviglioso giro del 28 e 29 Luglio che ho fatto in solitaria: il 28 a Sauris e poi da lì il 29 a tentare il mitico Anello del Sella!
Parto pieno di entusiasmo, facendo finta di non aver visto che le previsioni davano pioggia. La meta è Sauris, non ci sono mai andato e farà da trampolino per il giro dell'anello del Sella.
L'autostrada è rovente e piena di barattoli di tutte le dimensioni e più sono grossi e più sono maleducati.
Resisto fino all'uscita di Gemona, poi basta! esco. Finalmente una strada con qualche curva. Proseguo verso Tolmezzo, poi fino ad Ampezzo dove svolto per Sauris. L'emozione cresce a ogni curva, l'aria e' fresca e profumata. A un certo punto ero addirittura euforico, pochissime macchine, una stradina stretta e deliziosamente sinuosa si snodava tra i boschi. Poi cominciano alcune gallerie, umidissime e freddissime con il fondo in pavé bagnato. Procedo a velocità subBotte ( )... Alla fine di una delle gallerie la prima sorpresa: una diga! Strapiombo di là, un bellissimo lago di qua! Meraviglie dell'uomo tra le meraviglie della natura.

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Sono praticamente arrivato alla mia prima meta. Costeggio il lago e proseguo fino a Sauris di Sopra.
L'ora di pranzo e' passata, torno fino al lago in cerca di un posticino tranquillo. Prendo una stradina sterrata che scende... comincia a scendere un po' troppo... l'inclinazione aumenta... lo sterrato diventa pietraia... tocco il freno... BUM! A terra in un nanosecondo... La mia prima caduta! moto a terra con le ruote in aria! Dove ho trovato la forza di tirarla su non so... Mentre controllavo i danni arriva un'auto... e va via di traverso nello stesso punto!
Per fortuna non mi sono fatto assolutamente niente e la moto ha solo il fianchetto destro un po' graffiato e il tampone paratelaio che sembra aver lavorato bene: il perno è piegato e la superficie in teflon massacrata.
Cerco di non perdermi d'animo, succede... in fondo ho fatto 13.000Km in un anno e 7 mesi, senza neanche un graffio... Quindi, in sella!
torno sull'asfalto, trovo un accesso al lago, un bel posto sotto un pino, comincia a piovere... uno dei momenti piu' belli della mia vita! solo, con questo panorama stupendo, il rumore della pioggia, il pino mi ripara come un amico premuroso... un momento perfetto!

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Rimango lì a godermelo. Poi torno su e il casco appeso alla moto era pieno d'acqua... mancavano solo le raganelle... poco male.
Torno in paese, guardate che carina la chiesa di S.Lorenzo:

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Dopo aver preso contatto con il posto dove dormirò faccio un giro fino a Sella di Razzo, molto sopra Sauris di Sopra... bellissimo!

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Torno inseguito da un temporale, ma arrivo prima io! La sera ho cenato con mega pizza e mega birra integrale di Sauris. Uscendo dalla pizzeria un altro momento perfetto: piove, il paesino e le montagne hanno un'aria mistica, passeggio a lungo con un senso di calma e rilassatezza che non provavo da anni. la Chiesa di S.Lorenzo di notte e' uno spettacolo.

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in albergo pianifico la giornata di domani: mi aspettano i passi Tre Croci e Falzarego e poi il mitico Anello del Sella con i passi Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo.
A questo punto, e' inutile che vi faccio "tutto il calcio minuto per minuto", vi racconto un po' di sensazioni.
Penso che piu o meno tutti quelli che leggono siano stati almeno una volta in montagna in moto... ma siete mai stati sulle Dolomiti? Credo che sia un'esperienza unica, i paesaggi sono incredibili, niente che avevo visto fino ad oggi regge il confronto. Nessuno scultore saprebbe creare poesie di marmo come quelle. Monoliti maestosi e solenni si stagliano giganteschi al di sopra degli edifici, degli alberi, di noi poveri ometti che ci sentiamo tanto potenti sui nostri mezzi rombanti e in confronto ai giganti di marmo siamo meno di niente...

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Eppure, sono giganti che non fanno paura, accigliati e severi quando le nuvole ne lambiscono le cime,

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o sorridenti e sornioni quando sono baciati dal sole,

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emanano sempre serenita' e forza... emanano la positivita' e la sicurezza che un piccolo figlio sente quando guarda suo padre.
Io mi sentivo un bimbo nel paese delle meraviglie, ogni curva una sorpresa, ogni tratto di bosco un'armonia di profumi e colori, ogni passo raggiunto un premio favoloso: un nuovo meraviglioso capolavoro di marmo e di verde da ammirare.

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"Che meraviglia! dovevo fermarmi a fare una foto!" Questo il mantra che ripetevo ogni 500 metri... viaggiando a naso per aria e bocca aperta... menomale che avevo il casco chiuso.
Io non capisco chi corre in montagna, è meraviglioso s-correre con calma gustandosi il luogo, rispettando il luogo, facendo danzare la moto sulle curve, accarezzando le strade dolci e sinuose che ti prendono per mano e ti guidano come Fate in luoghi magici ed unici... Correre equivale a ignorare le Fate, accontentandosi dell'asfalto, perdendosi la poesia e la bellezza del posto... Forse non sono un vero motociclista... non importa, questo giro sulle Dolomiti e' stato una delle cose piu' belle che abbia mai fatto.
E già poter dire che l'ho fatto è una gran cosa, 6 passi:

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591Km percorsi in totale, una caduta senza conseguenze ( ) un sacco d'acqua presa per strada, soprattutto al ritorno dall'Anello, e tanta, tantissima gioia e soddisfazione per averlo fatto.
Scusate se probabilmente ho scritto delle cose banali, ma io sono realmente entusiasta e sono felicissimo che la mia moto mi stia dando così tanto.
Adesso non vedo l'ora di tornarci con TUTTI i DoloMitici!
A presto!
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Ciao!
Roberto