Bocca Seriola, Curve, Sole e caduta
Purtroppo l'asfalto oggi ha attratto anche me. Primo giorno di ferie. Partito presto per un giro sui mitici curvoni di Bocca Serriola, arrivo a Città di Castello da Gubbio e via su per curve e contrecurve. Le faccio da fermone ma poco importa il gusto è inappagabile, asfalto come dovrebbe essere. D'un tratto all'orizzonte arriva la sfiga. Un autoarticolato enorme (di quelli per il riciclo) con dietro una micra guidata da una signora. Al primo rettilineo la micra parte per il sorpasso e io mi accodo. D'un tratto a metà sorpasso la signora ha paura perchè l'autoarticolato inizia a stringere, la signora inchioda, io mi aggrappo ai freni pregando. C'è ben poco da fare, l'anteriore non mi aiuta e finiamo a terra dopo una toccatina alla signora, nel frattempo il simpatico autista del camion se la svigna senza colpo ferire. Risultato: parti coperte da protezioni (giubbotto, guanti e casco) nulla, i jeans si strappano al contatto con l'asfalto (s'è abrasivo per un motivo lo è anche per l'altro) e mi ritrovo un ginocchio gonfio e e un'abrasione sul fianco perchè il giubbetto si è alzato. Concludo le formalità assicurative con la signora, molto gentile devo dire (non smetteva di dire "mi spiace") e controllo situazione errina. Danni a pedalefreno posteriore(piegato), carter (segni che rimarranno), fianchetti (abbastanza lustrati) e manubrio (leggermente piegato sulla destra). Un motociclista in R1 si avvicina mi guarda e dice "la prima volta a me andò peggio " e riparte. Arrivato al mitico bar del passo trovo quella che si può definire solidarietà tra motociclisti. 3 ragazzi (uno in Versys) che prima mi avevano sverniciato si fermano a constatare le mie condizioni e si offrono di accompagnarmi al pronto soccorso di città di castello, io li ringrazio dicendo che ce la faccio a continuare verso casa e loro molto gentilmente mi fanno da servizio scorta per la discesa caso mai qualche guaio meccanico fosse incorso. Nel frattempo trovo pure il modo di essere canzonato dal barista del passo (entro e nonostante fossi visibilmente scosso e ammaccato lui non mi ha rivolto parola prima di aver terminato il suo discorso sulla Superbike e Moto GP, un mito). Dopo altri 130km sono arrivato a casa. Pronto soccorso e ora fasciatura e ghiaccio.
Ma tanto su quelle curve da urlo ci ritorno.
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