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Vecchio 04/12/07, 17:51   #1
cts
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Registrato dal: Nov 2007
Ubicazione: Puglia (pendolare)
Moto: Una piccola giapponese (per sempre)
Auto: Una grande tedesca (per sempre)
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predefinito Antifurto: una guida utile

Possiamo distinguere gli antifurto per moto in:

- meccanici:

sono costituiti da robusti oggetti in metallo che bloccano alcune parti del mezzo.
Esempi: lucchetti, catene, articolati (boa), barre bloccacorona (da preferire alle barre che seguono), lucchettoni a U, barre bloccacatena (anti-pinch pin), barre bloccaruote, bloccadisco bloccamanopola/acceleratore.
Vantaggi:
- costo relativamente basso, deterrente visivo, onesta efficacia se l'antifurto è davvero robusto, trasferibilità su un altro mezzo.
Svantaggi:
- peso, ingombro, graffi al mezzo nell'utilizzo.
Note:
- La preferenza va alla classica robusta catena (meglio se rivestita di una plastica che impasta i denti dei vari seghetti), sono da preferire le catene a maglie strette per offrire meno presa alla forzatura; a tale proposto alcune mostrano particolari sfaccettature per opporsi meglio agli attrezzi dei malavitosi.
- Peso e spessore delle maglie (evitate di acquistare catene con diametro inferiore ai 10 mm) sono spesso indice di solidità, ma è importante anche la qualità del materiale utilizzato) per la sua flessibilità (è in grado di avvolgere più parti di una moto, esempio razze, cerchi o sospensioni), ovviamente se dotata di un efficace lucchetto corazzato a chiave quadra e con spalle.
- Delle buone catene sono Pragmasis Per poter vedere il link devi essere Registrato e soprattutto Almax Per poter vedere il link devi essere Registrato .
Da notare che una cosa bizzarra: dal sito Almax si possono acquistare catena+lucchetto Squire SS65CS con uno sconto assurdo sul costo che avrebbe il solo lucchetto sfuso: lo Squire SS65CS, che è paragonabile al Mul-T-Loch (vedere sotto), ma più costoso di 20-30$ (si trova intorno ai 100 euro, spesso sopra questo importo), viene aggiunto alla catena a soli 50 £ in più, (quindi lo Squire lo si pagherebbe circa30 di euro in meno, ovvero poco meno del sotto descritto Mul-T-Lock). A tutto ciò vanno aggiunte le spese di spedizioni, circa 30 euro.
- Un buon lucchetto per catena è Per poter vedere il link devi essere Registrato il Mul-T-Lock 55P (è un serie G).
Ottimo anche l'IIngersoll CS700.
- Sono da preferire i lucchetti con arco a forma di "U" a quelli rettangolari, per il semplice fatto che i primi offrono una "superficie" d'attacco molto più ostica. Infatti i lucchetti con arco rettangolare vengono attaccati con un flessibile, il cui disco riesce facilmente a rimanere in posizione tra la catena/gancio/perno e il bordo del corpo del lucchetto. Sui lucchetti con braccio curvo il disco invece "scivola".
Attenzione al fatto che le "spalle" del lucchetto sarebbe bene che fossero un corpo unico con resto del "corpo": anche solo una fessurina permetterebbe al disco del flessibile del ladro di impuntarsi (che è praticamente metà della fatica, per taglio effettuato da una sega circolare su metallo); in generale le "spalle aggiunte" non sono mai molto affidabili: la loro unione al corpo è sicuramente più debole rispetto a un lucchetto con spalle a corpo unico, o meglio: per rendere le spalle aggiunte ben solidali con il corpo servirebbe una saldatura completa, magari con altri agganci interni, che farebbero comunque costare il lucchetto di più che se non fosse un lucchetto con spalle a corpo unico. Ne consegue che le spalle aggiunte non sono ovviamente mai robuste come quelle a corpo unico con il resto del corpo.

- Segnalo, nella categoria dei bloccamanopola, l'antifurto Antirobbio Per poter vedere il link devi essere Registrato : l'elenco dei modelli disponibili per gli scooter Peugeot è Per poter vedere il link devi essere Registrato .
Fermo restando che la mia opinione non cambia: tra i meccanici, meglio una solida catena con un lucchetto di qualità.

Seguono i lucchettoni ad U (U-Locks, D-Locks).
- Da preferire quelli con un braccio di sezione quadrata, e non circolare: questo fa si che siano necessari due tagli per toglierlo, invece che uno solo come per i modelli con braccio circolare. Per capirci, un esempio è l'Abus Granit Estreme 59.

Seguono poi gli articolati o boa: sono semirigidi grazie a bossoli e snodi blindati che proteggono una trama in fili d'acciaio e culminano con serrature incorporate. Sono più leggeri di una catena con lucchetto, ma non necessariamente meno ingombranti, sono sicuramente più pratici da utilizzare, ma anche più vulnerabili agli attacchi dei malintenzionati. Raramente superano i test di omologazione, ma in alcuni casi ci riescono; il loro principale vantaggio è comunque la velocità d'installazione.

Tra le ultime soluzioni, il bloccadisco, che raramente si dimostra davvero inattaccabile, per quanto il suo impiego è molto sbrigativo in termini di tempo rispetto agli altri antifurto meccanici (meglio comunque le versioni dotate di allarme sonoro).
Il fulcro del sistema è il perno di bloccaggio, quel cilindro metallico mobile che si infila nei buchi del freno a disco. È importante rapportare il diametro del perno alle dimensioni del mezzo da assicurare: i diametri variano tra i 5 mm dei modelli pensati per gli scooter di piccole cilindrate ai 12-13 mm degli antifurto più sicuri.
Recentemente sono stati immessi sul mercato addirittura dei modelli da 14 mm di diametro.
Oltre alla dimensione, molto importante è anche la forma del perno di bloccaggio.
In alcuni modelli top di gamma infatti non si inserisce semplicemente all'interno della parte inferiore del bloccadisco ma quando si ruota la chiave per chiudere l'antifurto, ruota anche il cilindro ancorandosi meccanicamente al fondo. In pratica una doppia chiusura

Ed ora anche "Striscia la notizia" mi dà ragione... occhio al vostro mezzo, ragazzi!
Per poter vedere il link devi essere Registrato
Occhio poi ai vecchi bloccadisco: addirittura si possono aprire inserendo la parte superiore della cannuccia delle penne Bic in molto meno di 30 secondi!

- elettronici:
sono costituiti da apparati elettronici che rilevano spostamenti del mezzo o aperture di parti del mezzo o tagliano l'accensione (o più raramente l'alimentazione).
- Esempi: allarmi visivi, sensori, sirene acustiche.
- Vantaggi:
peso scarso, poco ingombro, nessun graffio al mezzo nell'utilizzo, efficacia, possibilità di stipulare l'assicurazione furto e rapina a condizioni vantaggiose.
- Svantaggi:
costo alto, non è un deterrente visivo, inaffidabilità nel tempo, non è pratica la trasferibilità su un altro mezzo, potrebbe invalidare la garanzia.
- Note:
- Le centraline sono poste sotto la sella o nel retro-targa, ma la tipologia è davvero vasta.
- Recentemente sono stati proposti antifurto con il doppio telecomando. Il 2° telecomando si ripone nella giacca del conducente (i ladri non lo sanno), quando la moto si allontana anche di 20 m (la distanza è personalizzabile) la moto si spegne ed attiva i blocchi più la sirena e un fumogeno (a richiesta): non è un antifurto attivo ma è un buon deterrente, un esempio in questo video: Per poter vedere il link devi essere Registrato
- Una soluzione fai-da-te. Un interruttore nascosto che intercetta il cavo del "pulsante rosso" sulla manopola destra del manubrio. Così la moto non si accende di sicuro.
- Una soluzione fai-da-te. Nascondere a bordo della moto un vecchio cellulare (dotato di una app come "Automate-it" o "Automate"). Con l'app (che consente numerose azioni sulla base di condizioni programmabili facilmente) programmare di effettuare una chiamata al numero che si desidera se rileva un movimento dalle ore X alle ore Y (ore in cui si lascia incustodita la propria moto). Con l'opzione di tracciamento della posizione di Android Per poter vedere il link devi essere Registrato si può anche sapere dov'è il cellulare (e quindi la moto). Ricordarsi però di caricare periodicamente la batteria di questo cellulare-spia.

- chimici:
non esiste, nel campo motociclistico, un corrispettivo simile alle incisioni dei dati sui cristalli delle auto (antifurto chimici, appunto).
Esempi: in campo motociclistico possiamo considerare antifurto chimici le personalizzazioni, le serigrafie e le verniciature del mezzo (o delle sue parti interne), che costituiscono un deterrente.
Vantaggi:
costo relativamente basso a seconda della personalizzazione, deterrente visivo, nessun graffio al mezzo nell'utilizzo,
Svantaggi:
costo alto in caso di personalizzazioni spinte, non è pratica la trasferibilità su un altro mezzo in caso di accessori dedicati oppure è proprio impossibile (in caso di verniciature personalizzate), efficacia dubbia.
Note:
non sempre la personalizzazione di un mezzo può rappresentare un deterrente per i malintenzionati; anzi a volte è proprio la personalizzazione ad incentivare il furto del mezzo (soprattutto se ne aumenta la desiderabilità di possederlo).
Un motociclo con una colorazione inedita ha il vantaggio di essere facilmente riconoscibile e quindi difficilmente riciclabile per il malintenzionato, che deve sopportare dei costi per camuffarne l'aspetto.


- altri deterrenti:

- esiste una via di mezzo tra deterrente elettronico e chimico (personalmente non so quanto funzionale, ma sembra interessante) ed è il data Tag Per poter vedere il link devi essere Registrato ;

- esistono anche gli antifurto satellitari, ma ovviamente hanno costi proibitivi: Per poter vedere il link devi essere Registrato Megaitalia, Per poter vedere il link devi essere Registrato Gemini G Tracker, Per poter vedere il link devi essere Registrato link a eBay;

- su ebay è possibile comprare un GPS a batteria, lo si inserisce dove si vuole e se rubano la moto o se la spostano leggermente arrivano le coordinate sul cellulare predisposto con un SMS. Esempio, se alzano la moto e te la mettono su un furgone e percorrono 15 km, in quei 15 km arrivano minimo 5-6 messaggi sul telefonino con relativa via o piazza dove e' ferma la moto. Si può anche alimentare dalla batteria della moto, ma è consigliabile la batteria sua originale. Un modello ad esempio è il TK 102 GPS Tracker. L'unica noia che ogni volta occorre accenderlo o spegnerlo.t Arriva anche l'SMS quando la batteria si sta scaricando e addirittura lo si può con un semplice SMS passare da GPS satellitare a microspia. Infatti si chiama il GPS e si ascoltano le conversazioni nelle vicinanze. Funziona anche come SOS o addirittura manda l'SMS se si supera la velocità' impostata (hai un figlio 18 anni e la sera esce in moto? Regoli la velocità' massima a 120, se supera i 120 ti arriva un SMS di allarme, che ti indica che tuo figlio ha superato quella velocità);

- su Amazon è possibile comprare un borsellino da sella posteriore ("tail bag"), come la Kriega Drybag US5, articolo KUSB5, per trasportare catena e lucchetti su moto che non hanno spazio sottosella per farlo;

- lasciare il motociclo parcheggiato in una zona illuminata e non in una zona buia;

- lasciare il motociclo parcheggiato in una zona frequentata da persone e non in una zona deserta. Meglio se sotto le telecamere di una videosorveglianza (banca, caserma, albergo, eccetera);

- non lasciare mai nel motociclo i documenti del mezzo stesso e neppure chiavi varie (cancelli, box, eccetera);

- utilizzare più tipologie di antifurti assieme (meccanici + elettronici, ad esempio);

- utilizzare almeno un paio di LED che lampeggino sul cruscotto della moto: anche se non si ha alcun antifurto elettronico, almeno come deterrente sono molto validi;

- l'ancoraggio al suolo del proprio box è molto importante. Posteggiare la moto nel box la protegge dagli agenti atmosferici, ma offre un ostacolo ai furti molto modesto, poiché le serrature di cancelli e serrande sono spesso dozzinali e al loro interno il motociclo viene perlopiù lasciato aperto. Nel box di proprietà è però possibile interrare veri e propri ganci di sicurezza a cui assicurare lo scooter. Si tratta di prodotti che necessitano di un'installazione da parte di un muratore, ma poi risultano difficilmente violabili, sempre se abbinati a catene e lucchetti di qualità;

- se si utilizza la classica catena con lucchetto, attorcigliarla attorno a più parti del mezzo ed assicurarla ad un punto fisso e pesante (pali non bassi, cassoni, cancellate eccetera); nel legare la catena o l'arco ad un palo, cercate di lasciare il minimo spazio di manovra al ladro, evitando che la catena o il lucchetto stesso poggino a terra, fornendo così un aiuto all'utilizzo di mazze, cesoie o cricchetti. Preferite sempre l'aggancio della ruota posteriore, più difficile da rimuovere rispetto a quella anteriore;

- la "vita" degli antifurto ed in particolare delle serrature è piuttosto dura, stanno tutto il giorno sotto il sole o la pioggia, al gelo e alla mercé di animali irrispettosi.... Un valido aiuto è fornito dagli sportelli protettivi, ma una periodica manutenzione con uno spray protettivo è sempre consigliabile. Luma, così come altri produttori, raccomanda Per poter vedere il link devi essere Registrato WD40 che ha ben cinque funzioni: idrorepellente, anticorrosivo, lubrificante, sbloccante e detergente.
La serratura deve prima di tutto essere in grado di resistere ad un trapano e al congelamento chimico e poi deve essere virtualmente impossibile da scassinare. Sono quindi da evitare le serrature a cilindri e preferire quelle di ultima generazione, quelle – per intenderci – non seghettate ma con incisioni su entrambi i lati della chiave;

- nessuna azienda ha mai pensato di sviluppare un'ottima idea del genere, che ho rintracciato su Internet: <>;

- un valido trucco è quello di inserire una pallottola di carta nel terminale di scarico, che impedisce l'avviamento del mezzo (i gas di scarico trovano ostruito lo scappamento e ritornano nella camera di combustione, provocando il malfunzionamento del motore).

Ovviamente, sono pronto ad aggiungere/rettificare tutto quello che riterrete opportuno su questo argomento.
Grazie.

Ultima modifica di cts; 09/11/19 a 09:54 Motivo: aggiornamento
cts non  è collegato   Rispondi quotando
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