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Originariamente inviata da Wired
"Le Borse continuano a nutrire qualche dubbio sul fatto che ce la facciano. E non solo loro, naturalmente. Anche i non pochi italiani (imprenditori, banchieri, gente comune) che si sono messi in questi giorni ad acquistare titoli di Stato italiani per orgoglio, per patriottismo, per spirito e volontà di fare. E' troppo chiedere ai parlamentari italiani di farsi pagare lo stipendio in titoli di Stato?"
Con queste parole si conclude un Per poter vedere il link devi essere Registrato sulla crisi nata ieri dopo le annunciate dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La firma è dello storico Giovanni Gozzini, docente all'università di Siena.
Il ragionamento è molto semplice. L'Italia, in questi mesi (anni?), ha perso credibilità (politica ed economica) e quando vedono che un governo vacilla (come nel nostro caso) i dubbi sulla tenuta del Paese sono sempre di più. Per questo la Borsa va a picco e gli speculatori internazionali cominciano a "scommettere" contro di noi.
Per questo Gozzini si chiede se non sia il caso che i nostri parlamentari facciano un gesto, ma non simbolico. E a essere i primi a credere nei nostri titoli di Stato. Uno stipendio in Btp. Cosa ne pensi?
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Vi giro integralmente la domanda posta su
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