Giro solitario in Abruzzo [29-08-2013]

[Trevik]

Come da titolo, il giorno 29 ho deciso di andare a fare un giro, diverso dai soliti che faccio spesso in Campania, anche di recente! Questo giro in Abruzzo l’ho fatto altre volte con gli amici Settanta, Raiden, Nuzz e Alhem, per cui, visto che i posti meritano, mi ero ripromesso che prima o poi ci sarei andato da solo !
E’ lo stesso itinerario del Roby Tour (ma io ero proveniente dall’A1), cioè Passo di Forca D’Acero, Opi, Villetta Barrea, Gole del Sagittario, Passo Godi, Cocullo, Anversa degli Abruzzi, Bisegna, Pescasseroli, Scanno.


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Per me è davvero molto insolito poiché non sono abituato a fare percorsi così lunghi (almeno per me) da solo: ad eccezione del ritorno dal Raduno Nazionale in Emilia Romagna, con un bel percorso tosco-laziale consigliatomi dal Duka !
Non descrivo i luoghi poiché, in molti, di sicuro, conosceranno questo itinerario, ed esitono di sicuro report dettagliati a riguardo, per cui mi limito a dire che, per quelli che non lo conoscono, è un itinerario immerso nei parchi nazionali, e, quello più famoso, in questo itinerario specifico, è la Camosciara, con specie protette (sia flora che fauna), con laghi come quello di Barrea e Scanno, i fiumi, come il Sangro, percorsi naturalistici per trekking, mountain bike e piste per sci (in inverno, ovvio) e anche percorsi eno-gastronomici molto gustosi !

Giornata nuvolosa con sprazzi di sole, ma in quei bei luoghi è prevista pioggia solo nel pomeriggio, per cui parto presto, in modo da essere lontano da lì al momento delle precipitazioni.
Fatta l’A1, la superstrada con uscita Atina e poi San Donato Val di Comino, finalmente comincia il divertimento tra le curve, anche se in questo primo tratto ho preferito andare tranquillo per godermi il panorama , fino al Passo di Forca D’Acero (freddo invernale, come al solito )!
Qui mi fermo per la seconda sosta tecnica e decido di fare, dopo Opi, il percorso in senso antiorario, così rifaccio Forca D’Acero con meno umidità sull’asfalto !
Altra sosta tecnica a Villalago e così cerco anche di ripristinare la circolazione sanguigna (per la seconda volta )!
In questo tratto sono andato sciolto e più veloce, anche perché mi sono ricordato che era pur ora di far lavorare un po’ di più le scarpette nuove della “bimba”, montante quasi 1000 km prima di questo giro !
Ma è specialmente nel tratto successivo, nelle Gole del Sagittario, che, come altre volte, mi sento ispirato a guidare nel migliore dei modi, ma sempre divertendomi e godendomi sia alla guida, che per il paesaggio, i profumi della natura, il clima (ormai divenuto gradevole), i pochi autoveicoli incontrati e qualche isolato motociclista, che io sempre saluto e sempre vengo ricambiato
Proseguo per un serie innumerevole di altre curve e mi fermo poco dopo Pescasseroli per un’altra sosta tecnica, poi riparto verso Opi e Forca, scendendo verso San Donato Val di Comino, coi nuvoloni carichi di pioggia che minacciavano dall’alto , dalla seconda metà del percorso !
Poi non c’è altro da aggiungere, se non che è stato divertente per la guida e ancora più bello rivedere questi paesaggi che ho attraversato con la moto


Ciao e buone cose a tutti