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08/12/06, 16:10 | #11 |
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Dal racconto di TDMacs è possibile capire che:
- si investe in base alla propensione al rischio e qui TDMacs ha iniziato con una bassa per poi crescere nel tempo. I fondi monetari sono quelli più tranquilli e sicuri ma hanno un rendimento teorico decisamente inferiore all'azionario. Investendo poi in fondi Europa, più tranquilli dell'emerging market e in Sol Levante, oltre che mediare con la composizione del paniere avrebbe mediato col rischio dei due fondi stessi. - il reinvestimento è una tecnica che consente di mediare le perdite teoriche, ma è usato solo in caso di perdite teoriche e non serve farlo con costanza tutti i mesi. La ricapitalizzazione, invece, secondo me ha senso farla sui singoli titoli e non sui fondi. - la necessità di capitale in termini di quantità e di disponibilità nel tempo sono altri due fattori molto importanti per decidere se investire o meno. All'inizio TDMacs non aveva necessità di liquidità e avrebbe avuto il tempo necessario di aspettare in caso di perdita teorica, ed ecco una scelta iniziale oculata. Peccato che alla fine ha dovuto realizzare una perdita, perché necessitava di liquidità e ha dovuto disinvestire. - quando si investe sull'azionario, è necessario dedicare moltissimo tempo a seguirne l'andamento. I così detti “rumors”, che altro non sono che news in tempo reale passanti nelle finestre di Bloomberg e Reuters, possono causare l’innalzamento o il crollo del prezzo in pochissimo tempo. L’11 settembre, prima che la notizia fosse stata data in tutto il mondo, la sala trading è esplosa in un boato che ha fatto tremare i muri e appena data la notizia, i traders avevano già chiuso tutte le posizioni aperte dei titoli. Diverso è il comportamento dell’obbligazionario, dove un titolo di stato è acquistato ad un certo prezzo in fase di asta e venduto ad un prezzo fisso, che viene chiamato parità. Un titolo obbligazionario va in perdita solo se lo stato, o l’azienda che li emette, falliscono, come è successo per i bond argentini o con la Parmalat. - fino a quando non si vende/realizza, si parla di guagagno o perdita teorica. Il detto investi/realizza/pentiti, significa che è buona norma fissare uno stop profit ed uno stop loss. In altre parole, se il titolo sale e l’ingordigia continua a volerlo tenere in portafoglio, può succedere che cominci a scendere e quindi ad avere un minor guadagno, così come se il titolo perde e non si ha il coraggio di reinvestire o di venderlo per la speranza che questo risalga, può succedere che questo continui a scendere, aumentando la perdita. Durante la New Economy ho conosciuto persone che inizialmente dicevano di essere in guadagno del’40% e poi hanno finito per essere in perdita dell’80%. - il materasso ? no grazie. Avere troppa liquidità in casa aumenta le probabilità di perdita di tutto in caso di furto. Stesso discorso vale per il portfoglio. Quandod vedo gente aprire il portafoglio colmo di soldi mi vengono i brividi, perché penso alla disperazione in caso di smarrimento o furto. Il conto corrente ormai è diventato un costo, il tasso di interesse attivo è così basso che non copre le spese di gestione. E’ bene esserne consapevoli e per questo cercare l’investimento più adatto a noi. Alla prossima, altrimenti divento logorroico, paranoico e palloso. |
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