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Vecchio 06/02/07, 09:15   #1
smilzo
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predefinito Toscana: un itinerario per l'inverno!

Dal Paradiso agli inferi e ritorno.

E' sabato. Lei mi fissa in garage. Sa già che mi porterà a spasso anche oggi.
Mi preparo, metto in moto, un paio di sbuffi per sgranchire i carburatori e via araggiungere i miei compagni di viaggio, Panko e Mauro al solito distributore, punto di ritrovo per molti itinerari invernali a sudi di Firenze.
La mattina è fresca ma non fredda e si prospetta una bella giornata di sole.
Il tempo di salutarci e siamo gia in sella lungo la statale Cassia i direzione sud.
Il sole ci inonda di luce e di un tiepido calore e la Val di Pesa corre veloce e morbida sotto i nostri pneumatici, atrraverso i borghi di San Casciano e Tavarnelle, fin quando arriviamo a Barberino e la val d'Elsa si para davanti a noi ampia e luminosa. Non sembra neppure febbraio, ma primavera inoltrata, tanto è il verde dei campi di grano che si mostra ai nostri occhi. La sosta è d'obbligo e per pochi, lunghi minuti restiamo incantati davanti a un panorama che abbiamo scorto ormai, migliaia di volte, ma che sempre ogni volta sembra lo si scopra come fosse la prima.

La Val d'Elsa


Barberino Val d'Elsa


Proseguiamo fino a Colle Val d'Elsa facendo un breve tratto di superstrada e presto ci trioviamo nel mezzo al verde del Pian della Speranza, per poi deviare a destra verso Radicofani.

Pin della Speranza


Iris


La strada sale dolcemente verso l'amtico borgo e il panorama della Val d'Elsa lascia il posto a quello inconfondibile delle Colline Metallifere, incorniciate dai pennacchi di fumo dei soffioni boraciferi.

Colline Metallifere


Radicofani domina dall'alto a guardia di queste colline modellate dal lavoro dell'uomo e dal trascorrere del tempo.
Una sosta in paese è d'obbligo.

Radicondoli




Proseguiamo verso Castelnuovo Val di Cecina accompagnati da decine di borghi medioevali che qua e la si scorgono addossati a morbide colline.




Qui ad un bivio per Casole d'Elsa, Mauro ci lascia per far ritorno a casa. Proseguiamo solo il Panko ed io.



L'antico borgo di Castelnuovo ci da il benvenuto sulla destra, mentre sulla sinistra una ciminiera sbuffa vapore verso il cielo terso, quasi a avvisarci che stiamo passando pian pianino dal Paradiso all'anticamera dell'inferno. Le silenziose colline verdi di grano si confondono con i vapori che scaturiscono dal sottosuolo e dai boschi ancora spogli si ergono bianche colonne di fumo, mentre l'acuto odore dello zolfo avvolge tutto.

Castelnuovo Val di Cecina



Dopo una breve sosta per il pranzo, ripartiamo in direzione Sasso Pisano.
La strada da Castelnuovo a Sasso taglia come una lama il fianco di una montagna scoprendo, a sinistra il sinuoso movimento delle Colline Metallifere.
Presto siamo a Sasso Pisano e gli "inferi" mostrano il loro volto. Fumarole di vapore caldo e bianchissimo sfogano la loro rabbia dal terreno tutto attorno, mentre i tentativi dell'uomo di domare la natura si completano in tubi d'acciaio e ciminiere di cemento. Questa strana attivita soterranea costituisce la vita di questi poste e dei loro abitanti. I segni dello sfruttamento geotermico sono ovunque qui attorno, ma la sensazione è che sia l astessa natura che permette tutto cio. Migliaia di anni di cambiamenti e mutazioni hanno dato vita a questo spettacolo unico, che ci ricorda come questo pianeta sia davvero vivo sotto i nostri piedi.
La forza della natura e il nostro tentativo eterno di dominarla. Passeggiamo qua e la tra sbuffi di vapore, pozze di fango calde borbottanti, completamente avvolti nell'odore dello zolfo che tinge rocce e piante di un deciso giallo ocra.

Sasso Pisano: le fumarole









E' ora di far ritorno verso le terre emerse e lasciare gli inferi......
Ripartiamo in direzione Larderelo, dove il segno della mano umana è ben evidente. Colonne di fumo escono da gigantesche ciminiere e decine di kilometri di tubo si intrecciano, portando il vapore acqueo dalle viscere della terrra alle centrali elettriche.
il sole pichia alto scandendo il profilo metallico degli impianti di trasformazione. Il paesaggio è lunare.

Larderello




La strada ci porta rapidamente a Pomarance e da qui a saline di Volterra. La Volterrana sale sinuosa in mezzo a un oceano verde grano e dalla sommità di Volterra il suo Mastio domina tutta la Val di Cecina.
I segni di una civiltà contadina che oramai sta scomparendo sono ovunque....

Lungo la Volterrana



Il sole sta calando e la luce radente accende i colori dei campi e tinge il cielo di rosso, regalandoci momenti magici. Un paio di soste sono obbligatorie, prima di ripartire alla volta di San Gimignanao e da qui a ritroso lungo la strada del mattino fino a salutarci lì, da dove eravamo partiti, prima che la notte ci inghiotta.

Al tramonto




Un'altra giornata rubata all'inverno tra Paradiso e inferi.....

Il nostro itinerario


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