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20/02/07, 08:10 | #1 |
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- 17/02/2007: Un tuffo nel medioevo -
- 17/02/2007: Un tuffo nel medioevo -
Antefatto Passo la settimana navigando su internet utilizzando i ritagli di tempo al lavoro alla ricerca di qualche bel posticino da vositare nel week end. Sperando che il meteo mi assista mi piacerebbe abbinare un bel giro turistico alla moto. Mappe, cartine, strade, siti...... pian piano prende forma un insolito giro tra rocche e castelli tra il valdarno Superiore e la Val di Chiana. Scelgo, ovviamente non la strada più breve, ma quella più panoramica e curvosa e una volta radunato un gruppetto di amici è giàsabato mattina, che siamo pronti a partire. Il viaggio La comitiva è composta , oltre che da me, da Mauro60, Vulcano, il Panko, Janex e il Droide. Non verdiamo l'ora di partire per goderci questa bella giornata "primaverile" di febbraio. Dopo poco partiti sorgono alcuni problemini alla moto di Vulcano. La sua ZRX11000 scoppietta e sbuffa. La cosa ci secca assai, ma si tratta solo di un problema di sfiato del serbatoio benzina, risolto brillantemente dal Panko con un'abile modifica in corsa. Un rametto di ginestra acontrasto col tappo benzina per tenere rialzata la guarnizione e consentire al sèrbatoio di prendere aria. La girata può proseguire senza intoppi. Percorriamo la provinciale della Panca, vera porta assieme al Passo del Sugame, tra Chianti e Valdarno Superiore. I boschi di quercia e castagno incorniciano borghi e casoalari. Imbocchiamo la Strada per Cavriglia che sale morbida e sinuosa a ridosso del monte San Michele a destra e sotto l'occhio vigile del Pratomagno, in lontananza, a sinistra. Poi si ridiscende e da qui in poi si para davanti a noi tutta la vastita della valle dell'Arno superiore. Da qui si possono ammirare paesi, strade, laghi, case e monti. La vista si perde nella vallata e solo la centrale elettrica di Santa Barbara esalta il suo tetro fascino. Dall'alto il Pratomagno vigila. Il Valdarno Superiore: Santa Barbara Scendiamo a Montevarchi e trattenendo il fiato ci facciamo quei 7/8 Km di statale trafficatissima e tempestata di velox che ci separa dalla val d'Ambra, verso la quale ci stiamo dirigendo. Saliamo fino al piccolo borgo di Bucine e da qui, poco dopo, seguiamo le idicazioni per Cennina. Dall'alto l'antico borgo con la sua rocca fa da guardia a tutta la vallata. La strada è stretta ma molto panoramica e lo sguardo mira lontano sulla valle dell'Ambra e su quella dell'Arno che fa da filo conduttorea questo nostro viaggio. La Val d'Ambra Mura diroccate, una vecchia torre d'avvistamento e un piccolo ma caratteristico borgo semi ristrutturato. Questo è il castello di Cennina. Dalla parte della strada di accesso mostra un agglomerato di case in pietra e mattoni tipici della toscana rurale, mentre dal lato che domina la valle sottostante si ergono i robusti bastioni di cinta con la torre. Castello di Cennina Vista sulla Val d'Ambra Passeggiamo tranquilli tra queste mura fino a che non ci accorgiamo che già è ora di pranzo. Passeggiando per l'antico borgo L'allegra brigata Calati a valle ci concediamo un veloce panino e ripartiamo alla volta di Civitella Val di Chiana. Curve sinuose e panoramiche ci portana fino al colle dove sorge Civitella, vero confine naturale tra alto Valdarno e Val di Chiana, la quale sia pre davanti a noi tutto d'un tratto, appena giunti in paese. Da qui si può godere di una vista totale della valle fino a scorgere in lontanaza il lago Trasimeno e una delle sue isole con dietro l'appennino umbro che fa da contorno. Civitella val di Chiana Il piccolo borgo medievale sia snoda tra vicoli e scalinate in un dedalo di viuzze caratteristiche, per sfociare poi nella piazza principale preceduta dalla via centrale adornata da splendidi portici ad arco. Nella parte più alta del paese si erge la rocca. Massiccia e bencon servata trasuda storia da ogni pietra. Qui infatti nel 1311 fu firmata la pace tra Arezzo e Firenze con l'annessione della città a quest'ultima. La rocca di Civitella Val di Chiana Ci dilunghiamo un altro po' per le vie del borgo, prima di ripartire alla volta di Battifolle. Il paese è a poca distanza da qui, proprio alla periferia di Arezzo. La strada che sale da Battifolle verso il cole che la sovrasta è stretta, ma molto caratteristica. Una sorta di belvedere sulla vallata sottostante che ci mostra le bellezze di questa terra. arriviamo a una piazzola di sosta dove lasciamo le moto e proseguiamo apiedi lungo una strada bianca e chiusa da una sbarra. In breve siamo al castello di Battifolle. Un maestoso maniero medievale, ma con chiari segni di modifiche successive appoortate nel corso dei secoli. Purtroppo tutto l'edificio è in restauro e non è possibile visitarlo. Ci accontentiamo di qualche foto dall'esterno. Il Castello di Battifolle Tornati alla piazzola, ci dilunghiamo a chiacchierare. Vorremmo che questa splendida giornata non finisse mai, ma purtroppo il tempo stringe e sta per fare buio. Saliamo in moto e puntiamo verso casa, imboccando la statale Sette Ponti del Valdarno, dopo Laterina. Il panorama è fatato, nonostante la notte si affretti a calare. Giungiamo a casa che ormai è buio, ma la soddisfazione è alle stelle. Saluto i miei compagni di viaggio e vado a casa con il sorriso sulle labbra! Il nostro giro: Per poter vedere il link devi essere Registrato TUTTE LE FOTO: Per poter vedere il link devi essere Registrato |
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