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20/03/07, 14:37 | #1 |
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Anima e corpo....
Anima e corpo....
Giornata stupenda quella di domenica 18 marzo. Decido con la mia dolce metà di fare un giretto tranquillo. All'ultimo istante coimvolgo anche una coppia di amici: Antonio e Elisabetta. All'inizio pensavo a un giretto in zona Colline metalllifere, massa Marittima, ma poi ripirgo per un itinerario un po' più corto e meno stancante per le zavorre. Partiamo da Cerbaia, alla periferia sud est di Firenze, che sono quasi le 11 e una volta ritrovata l'Autopalio, puntiamo diritti a Siena per non perdere tempo. Usciti dalla noia mortale della superstrada ci immettiamo sulla Cassia in direzione Buonconvento, ma deviamo ben presto a sinistra per percorrere la strada verso Asciano. Parallela alla Cassia, ma meno transitata e molto panoramica. Il sole splende e il calduccio rende piacevole il viaggio, anche se si sta alzando pian piano un vento fresco, che prelude la brusco cambiamento annunciato per i giorni successivio. La strada è sempre di una straordinaria bellezza e l'Oceno verde, tante volte attraversato, stavolta muove le sue morbide onde di grano al soffiare leggero della brezza creando un perenne movimento tanto da farlo davvero sembrare un mare in movimento. Un paio di soste sono obbligatorie. Foto di questi paesaggi ne ho a migliaia, ma ogni volta non posso resistere alla vista di tanta natura. la magia del grano verde Ma la nostra meta non è questa. Più avanti c'è la bellissima abbazia di Monte Uliveto Maggiore ed è li che siamo diretti. Percorriamo la strada fino quasi ad Asciano e da qui svoltiamo destra in direzione Buonconvento. Dopo pochi khilometri arriviamo all'abbazia immersa nel cuore e al cospetto dello spettacolo delle Crete. Le Crete E' ora di pranzo e ci concediamo una pausa. Poi entriamo nel comlesso architettonico. Un vero esempio di architettura medievale senese. Struttura in mattoni rossi terra di Siena. L'abbazia benedettina sorge all'interno di un perimetro murario molto vasto e la basilica centrale risulta imponente. Purtroppo non è periodo di visite e quindi ci dobbiamo accontentare di visitarla dall'esterno, rinunciando ai magnifici affreschi del chiosco e alla bella farmacia benedettina, molto ben conservta. Sarà per la prossima volta. Abbazia di Monte uliveto Maggiore Ripartiamo alla volta di Buonconvento dove ritroviamo la Cassia. Puntiamo veloci verso sud in direzione Roma. La Val d'Orcia ci fa da filo conduttore con le sue morbide colline di velluto verde. Veluto verde Anche qui la sosta è breve e presto siamo all'alterzza del bivio per Bagno Vignoni, nostra prossima meta. La strada sale per poco più di un kilometro fino al piccolo borgo termale di epoca romana. siao entrati nel comprensorio del monte Amiata dove le sorgenti sulfuree caratterizzano il territorio. Bagno Vignoni è una delle più importanti località già dall'epoca degli antichi romani, che qui avevano costruito imponenti stabilimenti termali. Nel cuore del piccolo borgo si apre la vasca principale, dal cui centro sgorga la sorgente sulfurea che alimenta tutto l'antico complesso e pure i moderni stabilimenti. Bagno Vignoni Il paese brulica di turisti, soprattutto motociclisti. Passeggiamo tra vicoli e botteghe caratteristiche fino a quando arriviamo all vecchio stabilimento termale dove gli antichi romani si rilassavano e tonificavano il corpo. Le terme sono alimentate tramite un canale di raccolta acque che prende origine dalla vasca principale al centro del paese e attraversando vie e vicoli arriva fino alle cascate delle terme che poi lo restituiscono al fondo valle tramite una cascata naturale. Il tutto finisce per sfociare nel fiume Orcia che scorre lento a fondo valle. Dall'ato la possente torre di Castiglione d'Orcia vigila da secoli sul monotono scorrere delle acque. Le antiche terme La roca di Castiglione d'Orcia Passa il tempo e giunge l'ora di fare rotta verso casa. Ripercorriamo la strada a ritroso fino al bivio per Montalcino e ci concediamo una breve visita alla citta di sua maestà il Brunello. La fortezza ci accogli tra le sue possenti mura. Al suo interno tutto parla del nobile succo che si spreme dalle sue vigne. Una enoteca ci invita alla visita e tra bottiglie di Sassicaia dell' 1988 da oltre 500 euro e bicchieri di novello a mescita da 8 euro, l'unica cosa che ci possimo permettre è una confezione di ossi di morto. Un tipico biscotto locale. Pazienza. Continuiamo il nostro giro all'interno del castello e ci godiamo il bel panorama spazzato dal vento. Montalcino Il sole è ormai basso e la sera incombe. Il vento soffia sempre più forte e l'aria si fa fresca. E' ora di tornare verso casa. Tra monasteri dove non abbiamo pregato, terme dove non abbiamo fatto il bagno e castelli in terra di vivi che non abbiam bevuto, abbiamo soddisfatto virtualmente Anima e Corpo! Tutte le foto: Per poter vedere il link devi essere Registrato |
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