Giro laghi del Comasco + Ticino e Val Cavargna

Sabato 28/04 organizzo un giro per i laghi del Comasco + Ticino.

Nonostante la carenza di adesioni (a parte me medesimo) decido di partire cmq per il giro pianificato.

La giornata è buona, salvo la solita foschia di sottofondo così molesta da un mese a questa parte, per cui alle 10.00 parto.

Direzione Chiasso, passando da Lurago d'Erba dopo un breve tratto di Valassina fino a Giussano.

Appena passato il confine riempio fino al bordo il serbatoio (a 1 euro/LT circa è sempre un buon affare) e mi dirigo verso Melano, evitando sia l'autostrada (non compro di certo la vignetta) sia ove possibile la cantonale, dove prendo la strada per Arogno.

Mentre si sale, da Rovio, si può godere di un bel panorama sul Lago di Lugano e su tutta la vallata sottostante.


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Ad Arogno inforco una stradina secondaria (direzione Caprino) che mi porta a scendere verso il Lago "costeggiando" Campione d'Italia (patria di Tata7) e raggiungo Pugerna, borghetto nel verde da dove si ha una bella vista sulla città di Lugano e sul lago.


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La strada per scendere a Pugerna è stretta ma ben tenuta e non incontro nessun veicolo in movimento.

Giro le ruote e ritorno verso Arogno e da li prendo la direzione Dogana Valmara/Lanzo d'Intelvi.

Attraverso la dogana Svizzera (nessun doganiere si affacca, quasi fosse sguarnita) e poi procedo verso quella italiana dopo alcuni km di valle stretta (Valmara) con a fianco un ruscello e un buon numero di tornanti corti e stretti (alcuni con il 18% di pendenza ).


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Alla dogana italiana si limitano a ossevare chi va e viene. Sfianco Lanzo d'Intevi e raggungo Pello e poi inizio la discesa verso Claino con Osteno sul lago di lugano indi procedo poi lungo la SP14, a picco sul lago, verso Porlezza, dove sul lungo lago mi rifocillo.


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Riparto seguendo la SP11 verso Val Rezzo: e qui inizia la parte più "a sorpresa" del giro. Avevo prescelto questa valle guardando Route 66, giusto perchè densa di curve ma la realtà si dimostra molto più "intensa" delle curve.

Nel giro di circa 15 minuti ci si ritrova nelle alpi, senza veicoli di sorta nè indigeni in mezzo a montagne verdissime. Ad un certo punto non si vede più il lago alle spalle e si è in montagna.


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Eccomi a Val Rezzo classico paesino alpestre e qui scopro che la strada verso Cavargna sembra chiusa al transito a causa di lavori fino al 30/04! (che sfortuna per 2 soli giorni..). Dopo aver chiesto info ad un indigeno "trattorizzato", decido di avventurarmi (anche perchè da Cavargna poi tramite SP10 si ridiscende al lago - un circuito quindi) ... alla peggio torno indietro.

Procedendo su un strada strettissima e un po sgarrupata (in alcuni tratti senza parapetto), raggiundo un bel cartello divieto di transito che però decido di ignorare. In effetti ogni tanto qualche veicolo arriva in direzione opposta ed a un certo punto inizia la zona con i lavori .... quindi tra curve e tornanti di media difficoltà, con tratti appena asfaltati ed altri senza alsfalto, con parecchia ghiaietta sottile, (gosh) procedo e raggiungo Cavargna senza colpo ferire a 1070 metri d'altitudine.
Sfortunatamente, ero talmente preso dalla guida facendo attenzione a tutto che non mi sono fermato a fare foto! (vergogna suprema)

Tantissimo verde, boschi, prati, alpeggi! Procedo scendendo/salendo Verso San Bartolomeo, Cusino e Carlazzo in fondo alla valle.

Alcune ricerche successive mi hanno fatto trovare questo sito ... date un'occhiata ci sono foto e info: Per poter vedere il link devi essere Registrato

A Carlazzo si rivede il Lago di Lugano e il Lago Piano (piccolo laghetto alle spalle del più grande Ceresio).


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Piego a questo punto per Menaggio ... ed ecco il lago di Como. Percorrendo un po di tornanti, raggiungo il lago e mi dirigo a Cadenabbia dove un traghetto (che prendo al volo ... tanto che stava partendo ma riabbassano il pontile per farmi salire - che gentili) mi porta a Bellagio. Molto suggestiva la vista di Bellagio e la sua "punta" che si avvicina pian piano.


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Ma guarda che piccola vettura è presente sul traghetto in prima fila!!!


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La mia errina parcheggiata sul pontile (in compagnia di un'altra moto)!


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Sbarco e dopo essermi brevemente riposato, procedo a mezzo Valassina passando però da una strada secondaria molto piacevole che si inforca
a Limonta (via Palaino) che sbuca proprio proprio al Ghisallo che già ho avuto modo di visitare, anche se questa volta ci sono "solo" una decina di moto.

L'ultima amenità del giro che mi aspetta è il laghetto del Segrino (che ancora non conosco) che mi lascio alle spalle procededndo verso Lurago d'Erba e poi verso casa.

In totale 7 ore (con 45 minuti di pausa pranzo) godibilissimi .... tante curve, tornanti, salite/discese, boschi, laghi (di cui uno attraversato).

Da ripetersi in gruppo, con tante foto ed arricchito da un paio di deviazioni già annotate.


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