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19/11/07, 13:16 | #1 |
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Una giornata rubata all'inverno......
Una giornata rubata all'inverno......
Questo è il breve resoconto di una giornata in moto. Breve come consente il periodo, ma molto intensa proprio perchè rubata all'inverno. Che mi piaccia girare in moto in inverno è risaputo, anzi forse è proprio il periodo che amo di più. Poca gente a giro, scenari insoliti e quella sensazione di riuscire, nonostante il rigore della temperatura del periodo, a sfruttare anche i ritagli di tempo buono, che l'inverno sa regalare. Così, proprio perchè la giornata di sabato 17 novembre si prospetta molto fredda, penso che non ci starebbe male un giro verso il mare. Poi, come spesso accade, i programmi cambiano in corso d'opera, ma il risultato resta lo stesso.La passione per la moto va oltre il clima e oltre la meta. Ci troviamo all partenza solo io e Maurosessanta, sotto un cielo ancora incerto, ma senza rischi di pioggia. dopo un breve consulto con cartina geografica alla mano, decidiamo di cambiare destinazione e invece di andare al mare pensiamo a un giro nelle colline Metallifere. Pochi kilometri dopo la partenza, anche il tempo prende una decisione. Freddo, ma decisamente soleggiato, le nubi sono definitivamente scomparse a favore di un brillante, ma freddo sole. Manca ancora un mese all'inizio dell'inverno vero e proprio, ma l'autunno ormai ha già ceduto il passo lo dimostra con i suoi colori che man mano si spengono con il passare dei giorni. Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Ci accompagna fino a Volterra un vento gelido, pòoi una volta superata la città, che domina dall'alto la Val di Cecina, la tramontana si placa un po' dandoci modo di fare anche una sosta senza che si ghiaccino le mani. Poche macchine per strada e un paesaggio immobile, stanco e pronto al lungo letargo invernale, ci attende. Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Passiamo senza fermarci da saline di Volterra e poi da Pomarance, fino a giungere a Larderello, dove ci attende il caratteristico paesaggio solcato da kilometri di tubi d'acciaio che incanalano e trasportano il vapore sprigionato dalle viscere della terra verso le centrali termoelettriche per trasformarlo in energia elettrica. Qui siamo nella terra dei soffioni Boraciferi. Un fenomeno unico, che viene sapientemente sfruttato per produrre energia elettrica. Dalle viscere della terra i vapori acquei ricchi di acido borico e zolfo, che si creano per contatto dell'acqua con lingue di magma trovano sfogo in superficie. Il fenomeno è visibile tramite alte colonne di fumo caldo ad alta pressione che spesso viene canalizzato, ma che molto spesso si nota qua e la tra boschi e colline. Qui a Larderello lo sfruttamento è assai intensivo e l'opera dell'uomo rende il paesaggio simile a un enorme intreccio di vasi sanguigni, che alimentano cuori d'acciaio sbuffanti e caldi. Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato All'altezza di Castelnuovo val di Cecina fa veramente freddo. UN vento ghiaccio spira da nord e per un certo tratto troviamo anche i segni di una nevicata recente. La strada è libera, ma la temperatura è polare. Per tutto il giorno, credo che non siamo mai saliti sopra lo zero, ma qui si tocca la punta minima, specialmente nelle zone d'ombra. Mancano solo orsi e pinguini! Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per fortuna, la strada è quasi tutta al sole e anche la neve ci abbandona quasi subito. In lontanaza, tra il giallo e verde dei boschi ogni tanto emerge una colonna di vapore, segno di una attività boracifera o di qualche centrale termoelettrica. L'odore di zolfo ci investe a folate dense e aspre, che sembra quasi di stare all'inferno........ sì, ma con il riscaldamento rotto!!! Superiamo Monterotondo Marittimo e arriviamo nei pressi del Lago Boracifero. Una zona recintata, ma con un bel punto panoramico, dove sbuffano colonne di denso vapore bianco. A seconda di della direzione in cui tira il vento, veniamo immersi da una nuvola umida e calda, che quasi rende sollievo del freddo intenso. Dalle fratture nel terreno gorgogliano pozze di fanghi sulfurei e sgorgano ruscelli caldi e giallastri. Non è un vero e proprio lago, ma sembra una sorta di piccola solfatara, dove di tanto in tanto pozze di liquido fumante interrompono la forza eruttiva dei vapori. Il paesaggio nel contesto è lunare. I fitti boschi di quercia e castagno, all'improvviso si estinguono e lasciano il posto questo lembo di terra inquieta. Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Ripartiamo per raggiungere Sasso Pisano a pochi kilometri di distanza. Qui le fumarole dei soffioni boraciferi sono direttamente in paese, tra le case, vicino ai giardini e l'intreccio di tubi passa proprio a ridosso delle abitazioni. Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato E' ancora giorno, ma la strada per tornare a casa è lunga e conviene muoversi. Risaliamo in sella e ci avviamo verso casa godendoci quanto resta ancora del giorno. Sempre più infreddoliti, ma anche soddisfatti. Consapevoli di aver strappato un'altra bella giornata all'inverno, che è appena all'inizio, ma che non mi dispiace poi neanche più di tanto! Questo il nostro itinerario: Per poter vedere il link devi essere Registrato Tutte le foto: Per poter vedere il link devi essere Registrato |
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