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04/08/08, 10:51 | #1 |
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2 Agosto 2008 - Spino, Fumaiolo e Montecoronaro
Sottotitolo : In appennino a caccia di nuovi passi
Per poter vedere il link devi essere Registrato E' agosto, anche se la stagione bislacca fin'ora ci ha regalato acqua in abbondanza, finalmente è arrivato il sole ... e fa caldo. Cosa c'è di meglio che andare a cercare un po d'aria fresca in appennino ? Un idea di massima, una carta stradale, la voglia di esplorare alcune strade nuove, alcuni compagni di viaggio e la giornata è gia organizzata. La meta è l'appennino romagnolo, per cui appuntamento canonico per i giri verso EST a Pontassieve. E in orario, per niente appagati dall'impegnativa uscita abruzzese della settimana precedente, si presentano l'inossidabile Smilzo, l'entusiasta Vladis e il vero motociclista "ricavato dal pieno" Morga190. Il caldo si fa sentire, bene salire al più presto di altitudine, imboccata la SR70 ci godiamo le arcinote curve della salita fino ai 1050 m del Passo della Consuma dove ci sta benissimo un caffè all'aria fresca per iniziare la giornata. Adempiuto al rito obbligatorio della foto al passo, iniziamo la discesa con altra sosta obbligatoria al mitico bar-gastronomia a Scarpaccia per alcuni "rifornimenti" Scendiamo verso Poppi, godendo come ricci dei bei colori e della bella luce che l'aria pulita ci regala. Saltato Poppi velocemente una veloce apnea in fondovalle fino a Bibbiena dove abbandoniamo la 70 per imboccare la SP208 della Verna che tra curve e tornanti ci porta ai 1005 metri della Pista dello Spino. Ah ! ho scritto "pista" ? scusate intendevo Passo ... Asfalto gripposo, curve larghe, splendido panorama ... eh si ... lo Spino è sempre lo Spino. Peccato davvero che il maltempo ce l'abbia fatto tagliare via dal Massacro quest'anno. Discesa a Pieve Santo Stefano e da qui si entra (almeno per me) in un territorio praticamente sconosciuto. Cartina alla mano e via .. si comincia a esplorare !!! Attraversato un giovane Tevere, da Pieve si imbocca la SP50 "nuova Sestinese" che sale allegra e deserta fino al Passo di Frassineto (senza cartello altimetrico SGRUNT!!) e poi al Valico di Viamaggio. Di nuovo a 1000 metri per un po di fresco. Unica pecca ... l'asfalto piuttosto irregolare, che comunque ad andatura "esplorativa" non è un problema Ruote puntate verso Balze per sfiorare il confine con le Marche e farsi un idea di questi appennini "diversi" ricchi di calanchi e di rocce bianche. Nel centro dell'abitato di Balze ci sono le indicazioni per il Monte Fumaiolo ... vista e presa !!! La strada si inerpica ancora passando in mezzo ad un bosco fitto e odoroso di resina, e sale, sale ... fino ai 1400 metri del Valico di Monte Fumaiolo che vista la stagione è preso d'assalto dai camperisti. Pausa pranzo a lato del sentiero che conduce alle sorgenti del Tevere (impraticabile in cordura, ma sicuramente da affrontare con un abbigliamento più adatto !!!). Tra l'altro tira una brezzolina fresca che ghiaccia rapidamente il sudore ... AH ! se avessi una camiciola ! Si riparte e dopo una quanto mai opportuna sosta idraulica nei pressi di una fontanella lasciamo la strada principale prendendo a sinistra verso Montecornaro. Ancora calanchi, ancora pareti roccia bianca, le sorgenti del Savio e case e paesi persi tra i monti ... tutti con la loro bella festa estiva in attesa della sera. Passato l'abitato ci si immette sulla Tiberina, la SP137, con altra sosta obbligatoria al valico di Montecornaro Via verso Verghereto dove la Tiberina si interrompe confluendo sulla E45 Roma-Cesena a 4 corsie. A 4 dorsie ??? Non se ne parla neanche, quindi a Verghereto dopo un rapido consulto al mio fedele TomTom cartaceo deviazione verso destra sulla Provinciale 93 "la radice" che dovrebbe raccordarsi con la strada che scende giu dal fumaiolo. Altra piacevolissima scoperta, con un traffico del tutto assente, da Verghereto si risale di nuovo ben oltre i 1000 metri fino al passo della Biancarda (purtroppo privo di cartello) per poi riscendere fino ala provinciale e prendere a sinistra verso Alfero e il Passo dell'Incisa. (Tra l'altro ad Alfero c'è uno dei pochi distributori della zona) Da Alfero giu per cento stradine vagamente accennate sulla carta, ma che passano in mezzo a pascoli, boschi e montagne fino a Quarto sulla riva di quello che dovrebbe essere un bel lago, ma che invece è purtroppo ridotto ai minimi termini ... e gia da un po di tempo vista l'abbondante vegetazione. Pausa al fresco degli alberi e via di nuovo sulla Tiberina fino a San Piero in Bagno (mmm che tentazione girare a destra per il Passo del Carnaio) e poi fino a Bagno di Romagna. Inizia la strada del ritorno sulle rampe che ci riportano ancora una volta in quota ai 1173 metri dello stupendo passo dei Mandrioli... La Vladda non resiste e mancandogli all'appello cede alla foto da annoverare poi nel proprio passometro. Si tenta di rimandare il rientro verso il caldo cittadino con un gelato a Badia Prataglia e poi deviando verso Serravalle, Camaldoli e il relativo Eremo beandosi del fresco e del buon odore dei bellissimi boschi che circondano questo luogo magico. Rifornimento di acqua "santa" alla fontanella dell'Eremo (oggi si è bevuto come cammelli assetati) e si riparte in discesa verso Poppi. Fondovalle, caldo ... una certezza ... tornare in città per una strada diversa da quella dell'andata. La scelta per il rientro cade allora sulla strada che va a Castel San Niccolò, Montemignaio fino al Valico della Croce Vecchia. Peccato per il sole ormai basso che in alcuni punti abbaglia, ma la strada anche se strettina è sempre bellissima ... col pratomagno sempre in vista e in mezzo a boschi verdissimi !! Sosta foto al valico e poi di nuovo in discesa attraversando la meravigliosa e ombrosa foresta di Vallombrosa e giu ... giu .... giu fino a Reggello e poi all'imbocco dell'autostrada per i saluti finali e la separazione della compagnia. E' ancora caldo, ma ormai come da tradizione il sole è tramontato e un giorno di calura è ormai alle spalle, passato in ottima compagnia tra l'ombra e il fresco delle nostre montagne, che non saranno le Alpi ... ma sono motociclisticamente parlando un angolo di paradiso. E tutte le foto Per poter vedere il link devi essere Registrato P.S. 10 passi in meno di 300 Km, alcuni arcistranoti altri no, una zona a cavallo tra Toscana/Emili/Marche poco nota, ma bella, semideserta e tutta da esplorare, il sospetto che al passo della Biancarda ci sia il cartello in legno della Forestale ... Beh ... mi sa che ci ripasso da quelle zone ... Presto ... |
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