Le mie ferie:Croazia,Val di Fassa,Stelvio

Tutto comincia ai primi di agosto quando, al lavoro scopro che invece di 3 settimane di ferie ne ho solo 2. L' idea, mia e della mia Lady, era di farci una settimana in montagna sulle dolomiti a trekkare, e una in Croazia al mare. Dopo aver ricevuto la notizia sul lavoro è tutto da riprogrammare e così decidiamo di invertire le 2 vacanze e ridurle di giorni.
Si parte domenica 10 agosto per la Croazia, precisamente Cherso, nostra solita meta estiva.
Preparo la moto e come si vede dalla foto è piena, basta pensare che ho prefino il materassino per il mare, maschera e tubo per 2 persone, e tutte le creme e cremine varie...



Tra bagni, nuotate e cene in riva al mare trascorriamo giorni bellissimi, in bella compagnia. Inutile che mi dilungo a spiegare molto questi posti, il mare e le spiagge, l' ho già fatto in passato in altri report, vi mostro ancora qualche foto e basta:



Tutti a cena...



Le serate in centro a Cherso



Foto di rito ai " 2 mari " ( perchè si vede il mare da una parte e anche dall' altra )



Prima di salire in traghetto



Al ritorno, passato il confine con la Croazia, e quindi entrati in Slovenia, ci siamo fermati a mangiare un boccone in una gostina per la strada che adesso mi sfugge il nome, ma vi posso dire che:
1 pizza
1 gnocchi con ragù di manzo
1 tagliatelle
1 gnocchi con ragù di cervo
1 birra
1 coca
1 litro d' acqua
1/2 di vino
....23 euro!!!

Così, venderdì 15 agosto, verso le 16:00 siamo tornati a casa.
Neanche il tempo di vuotare le borse...si parte per la Val di Fassa domenica 17 agosto, alle 8:00 di mattina.
Andremo in campeggio quindi serve tutto l' occorrente...e adesso la moto è al limite della capienza...



Solo il bauletto pesava 13,5 Kg, ogni borsa 10 Kg più o meno e la borsa del serbatoio 7 kg...è stata dura.
Ok, è tutto pronto, si parte: 80 Km di autostrada fino Carnia-Tolmezzo con relativo caffè in autogrill. Poi verso Villa Santina e poi Sappada: altro caffè e sosta...



Si riparte verso le 11:00 in direzione Cortina d'ampezzo dove mando a quel paese non so quanti suv per le loro manovre azzardate in quanto non è molto facile guidare la moto così carica.
Arriviamo al bivio tra il passo Falzarego e il passo Giau e ci fermiamo a mangiare il nostro amato panino sotto un cielo minaccioso.



Consultiamo la cartina...anzi no, il cielo perchè è molto nuvoloso dalla parte del Falzarego e così optiamo per il passo Giau: Cominciamo i tornanti e man mano che si sale, troviamo l' asfalto bagnato, per poi arrivare in cima con un diluvio universale. Non ci fermiamo e iniziamo la discesa: il tempo non promette bene, proprio per niente, in mente ho solo i 100 Km che mancano alla destinazione, e pensare che dovrò appena montare una tenda mi fà quasi star male. Ci fermiamo sotto una galleria perchè la strada diventa impraticabile a moto così carica.





Devo ammettere che ero veramente nel panico: si proprio così, altro che pieghe e scintille dalle dedane, qua si trattava di andare col gommone giù da un passo e per di più in 2 e con un carico esagerato...e cosa ancora più brutta: "come monto la tenda in campeggio, sempre se ci arrivo?"
Chiedo alla mia Lady se forse è meglio cercare un albergo per passare la notte e mi sorprende quando mi risponde carica di grinta di no: " siamo giunti fin qua, non ci arrendiamo adesso!" Ca**o penso, che diva che è questa ragazza!"
Così carico di grinta, rimonto in sella, giro la chiave, e ripartiamo.
Arrivati a valle la pioggia cessa, e mi rincuoro. Ok, passo Fedaia, l' asfalto è asciutto, e mi diverto un pò fino a sopra, quando, ai miei occhi appare la Marmolada.





Proseguiamo dopo una birretta al rifugio e verso le 17:00 arriviamo in campeggio a Pozza di Fassa. Facciamo in fretta a montare la tenda e svuotare le borse perchè la pioggia è ancora in agguato.



Luedì 18 agosto

Ci svegliamo presto e dopo esserci lavati e vestiti si parte per il rifugio Ciampedie a quota 2000 metri. Andiamo in moto fino a Vigo di Fassa dove parte la funivia, ma noi siamo qui per trekkare e così andiamo a piedi.



Il sentiero è di difficoltà facile, tanto che incontriamo famigliole con bimbi di 6-7 anni, però molto lungo basti pensare che il dislivello è di circa 700 metri.
Alcune foto lungo la via





Arrivati in cima dopo circa un ora e mezza, ci si presenta davanti un panorama pazzesco:



In zaino ci aspettano i panini col prosciutto crudo, ma non resistiamo alla voglia di mangiare in uno dei 4 rifugi presenti qui sopra...



Dopo un buon pranzetto a basa di sevlaggina e pappardelle fatte in casa, si prosegue per la discesa dall' altro versante.







Martedì 19 agosto...il giorno tanto atteso

Son sveglio già alle 5 del mattino in tenda e sto già pensando a quello che vedrò e scoprirò oggi, meta della giornata: il passo dello Stelvio.
Dopo una buona colazione al bar del campeggio, e dopo aver preso i panini per il pranzo si parte: prima meta, passo Costalunga





Si prosegue, curve, curve e curve... Passo Mendola





Andiamo avanti e...passo Tonale



Dopo la delusione del Tonale...c' è una città sopra quel passo!!! Via verso il passo Gavia...

Tornanti su di una pista ciclabile e un panorama mozzafiato...





Tempo di fare le foto e si riparte, ho il cuore a mille, non vedo l' ora di esser lassù...:" Stelvio, arriviamo!!!".

Arriviamo a Bormio e faccio benzina. Ormai il gps non serve, ci sono i cartelli "Passo dello Stelvio" e li seguo.
Incominciamo la salita e i tornanti che non sembrano finire mai, si sale, si sale, sempre di più...





Arrivati in cima, il panorama è stupendo, i panini con la salsiccia anche, ma 5 euro a panino mi sembra un pò troppo!
Si scende dalla parte ti Trafoi e la mia Lady scatta delle foto...







Al ritorno ci fermiamo a cena sul passo Costalunga, salsicce e polenta, e poi di nuovo al camping. Dopo una giornata così l' unica cosa che serve è un buon digestivo e fare le nanne!



mercoledì 20 agosto

Siamo sfiniti già al mattino, decidiamo di restare in paese e prenderci una giornata di relax. Ci facciamo una piacevole camminata di circa 30 minuti fino ad una malga. Qui vediamo come si faceva la polenta una volta...



Giovedì 21 agosto

La sveglia suona alle 7 del mattino e bisogna preparare il tutto per la nostra partenza verso casa. Ci salutiamo con i vicini del campeggio, 2 splendide persone, svizzere...



Siamo pronti per il rientro, anzi, a dir il vero no, pensare al caldo della città, mi fa star male.
Si parte!



Ripercorriamo la stessa strada dell' andata ma con il bel tempo! Mi diverto un pò a salire il passo Fedaia, ma ci vorrebbe qualche kg in meno per darci dentro bene.





Scendiamo e saliamo il passo Giau: qui mi diverto sul serio, ho preso feeling con la moto, e faccio qualche "pieghetta".
Per tutta la salita avevo un gruppo di 5 moto dietro che però non mi passavano, nonostante il mio passo lento, 2a e 3a senza accelerate e frenate brusche, anzi senza frenare proprio. Arriviamo in cima e uno di questi si complimenta con me!





Dopo il panino col prosciutto cotto e il caffè nel rifugio, dove per sorpresa, appena entrato, alla mia sinistra c'è un Versys verde nuovo di pacca, senza targa!



Scendiamo dal Giau, direzione Sappada per un altra tappa in un baretto. Si riparte subito e scendendo di quota il caldo si comincia già a sentire. Entriamo in autostrada a Carnia-tolmezzo, tappa in autogrill per un caffè e poi giù fino a casa salutando le montagne! Al prossimo anno Val di Fassa.
Così, tra bagni in Croazia, trekking, e passi di montagna, le mie 2 settimane di ferie son volate via. Che vi sembra? Le ho sapute sfruttare?