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L’Italia vuole reintrodurre gli incentivi alla rottamazione
Per poter vedere il link devi essere RegistratoL’Italia vuole reintrodurre gli incentivi alla rottamazione
Pubblicato mercoledì 28 gennaio 2009 in Per poter vedere il link devi essere Registrato [die Presse] L’Italia studia aiuti per l’industria automobilistica nazionale in crisi per un valore di 300 milioni di euro. Secondo i media italiani il pacchetto di aiuti include un premio di rottamazione, facilitazioni nei finanziamenti e incentivi alla produzione di veicoli ecologici. Gli incentivi alla rottamazione, esauriti con la fine del 2008, dovrebbero essere reintrodotti e ammonterebbero, come l’ultima volta, a circa 600 euro. Il gruppo Fiat ha espresso delusione perché gli incentivi alla rottamazione, secondo il loro punto di vista, sono troppo bassi per riuscire a sostenere davvero il settore dell’auto in questa difficile fase. Il governo tedesco garantisce un premio di 2.500 euro. La Fiat chiede inoltre che gli incentivi alla rottamazione vengano estesi anche alle auto Euro 2. Il Governo però ha dato parere negativo, perché in questo modo il 46% dei veicoli circolanti in Italia potrebbe richiederli, un’eventualità troppo onerosa per i conti pubblici. L’amministratore di Fiat, Sergio Marchionne, è dell’idea che il sostegno al settore auto sia il modo più efficace per sostenere la congiuntura in Italia. Gli utili di Fiat si aggirerebbero attorno ai 13 miliardi di euro, di cui sette realizzati in Italia. Se si considera anche il giro d’affari dei fornitori e dei settori collegati, come quelli assicurativo e finanziario, si arriverebbe ai 30 miliardi di euro, cioè il 20% del prodotto interno lordo italiano. Gli incentivi agli investimenti nel settore automobilistico italiano sarebbero molto importanti in una fase in cui Fiat punta con decisione ad alleanze internazionali, dicono gli esperti del settore. La casa torinese ha annunciato la settimana scorsa l’acquisto di una quota pari al 35% di Chrysler, il costruttore americano in crisi da tempo. A Torino si valuterebbe anche una possibile fusione con Peugeot-Citroen.
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