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19/02/09, 00:31 | #11 |
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Re: Discussioni sui caschi - new
sissì michele, tutto bello e tutto quello che dici è noto e risaputo...
se ci fai caso l'articolo che hai linkato di motocorse è del 2002. quindi è da un bel pezzo che si parla di questa cosa, che si dice "ah, ma i bell" o "ah, ma i bieffe"... poi che un'azienda con un buon passato industriale come tecnoplast si sia comprata i marchi non c'entra nulla col fatto che dal 2002 ad oggi di caschi bell in giro non se ne vedono... e l'obiezione che ho fatto io era che sono caschi belli, che mi l'm5x mi piace anche un sacco, ma in 7 anni non sono riusciti a creare una rete di vendita un po' capillare, sono rimasti un po' un buon proposito... nella rete di vendita di bell è riportato un conce di modena che ha 4 caschi appesi alle pareti, ma lui vende moto... magari se gli chiedi un bell te lo procura, ma non è questo il modo in cui si fa una "rete di vendita", poi non so gli altri rivenditori come sono... se ti infili in un qualunque negozio di roba motociclistica e chiedi di un nolan ce l'ha chiunque... se chiedi arai, shoei, soumy.... se hai bisogno di un ricambio lo vendono quasi in tabaccheria... quindi la mia obiezione era su questo, soprattutto collegandolo ad un prezzo giustificato col "made in italy" perchè neppure hjc è così diffusa, ma non pago neppure un casco 400 euro... e la mia obiezione era anche sul non dire che tutto quello che è extra-italia è una schifezza, perchè al di là di arai-giappone il made in korea a me dà comunque una buona fiducia, ed i prezzi sono ovviamente inferiori, mentre andare sul made in china di agv che fa tanto la **** con rossi, già mi fido meno... e ribadisco anche che molte aziende dicono "made in italy" e poi scopri che sono semilavorati cinesi a cui degli immigrati (cinesi) attaccano gli adesivi in un capannone a sesto fiorentino o nelle campagne del vicentino... non pensate che stia esagerando: la maggior parte del manifatturiero "made in italy" funziona così, mentre molti parlano con romantico calore di made in italy immaginandosi il mastro conciatore che lega le scarpe di cuoio come gli aveva insegnato il nonno in bottega... per questo dico che forse, alla fine, meglio un onesto made in korea...(commento del tutto slegato dalla proprietà dei marchi bell-bieffe)... Ultima modifica di Urano; 19/02/09 a 00:36 |
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