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Vecchio 14/05/09, 17:01   #1
DuKa
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predefinito [10-05-09] Persi nel Chianti ...

I giorni prima il corso di Polcanto ...
Sabato ci aggiungiamo anche il motogiro e la sagra della ficattola ...

Ce n'è abbastanza per dedicare la domenica al riposo, a riordinare le cose, a prepararsi per il lunedì.

Ma ...

C'è sempre un ma !
La giornata è stupenda e sarebbe un peccato sprecarla tra quattro mura, quindi ? Moto !
Da quella parte ? no ... domenica è pieno di PseudoValentinirossi a manetta ...
Dall'altra ? Neanche, sai che casino la sera al rientro dal mare ?
e allora ?

facciamo un piccolo sforzo e puntiamo verso mete straarcinote, ma che sicuramente ancora non dovrebbereo essere invase... rotta verso il Chianti .... proprio dietro casa

Lasciata la Versys (con la luce posteriore KO) a riposo inforco il "Gasolone" (il Dominator di mio fratello NdR) e seguito dalla Flo sulla "Polverosa" ... due moto con la ruota da 21" ... l'intenzione c'è ... ma non si dice

Radunata la coNpagnia al solito distributore in quel di Tavarnuzze si parte verso la Chiantigiana ... strade note, ma almeno abbiamo il piacere di farle scoprire alla Chicca ...

Greve poi Panzano scorrono via ... prima sosta a San Leolino ...
temperatura perfetta, vista eccezionale sui colli coperti dai vigneti ...


Atmosfera sonnacchiosa e rilassante ... tant'è che qualcuno nota qualcosa di appeso sotto il codone della ER di Iolo ...
Et voilà ... ecco apprsa come per incanto la seconda chiave ... smarrita poco tempo prima


Ancora giu per le solite strade, bellissime e deserte ...

Ma questa è una terra meravigliosa ...

Nei pressi di Brolio ecco spuntare una strada che ...
"Ci sei mai passato di la ?
"No, magari finisce dopo cento metri ... al limite si torna indietro"

Ed ecco l'improvvisata. Senza guardare la cartina, attratti solo dai cartelli inizia la salita verso San Martino al Vento, poche curve, ma che vista !! Meritava proprio.
La strada finisce sulla provinciale, dove ci accoglie un invitante cartello marrone indicante "Monteluco - Punto panoramico"
C'è bisogno di aggiungere qualcosa ?
Ed eccoci alla scoperta di quasta stradina atipica per il chianti, in pochi chilometri ci troviamo a passare dalla vista delle colline ad un fitto bosco, con una strada, forse stretta, ma è una goduria motociclistica da come serpeggia su per il colle.
Non la conoscevo !!! E vengo giustamente rimbrottato dalla Flo !! Come si fa ad ignorare un misto così a due passi da casa ?

Prima di Monteluco ... altra malefica indicazione ... altro cartello marrone che indica Starda e il simbolo del Castello ...
Oltretutto la strada è .... STERRATA !!!
Gaudio e tripudio per alcuni ... meno per altri, ma ... ovviamente ... si va !

Pochi km sospesi tra il bosco e le colline, la strada è una strada bianca, ma ben tenuta ... polvere, aria ... fino a quando il panorama si apre sul borgo di Starda.

Manca l'ultimo tratto ... una ripida salita STERRATA

oppure tre curve d'asfalto ... ce n'è per tutti i gusti ... e la compagnia può riunirsi nella microscopica piazzetta / parcheggio del borgo e apprezzare la fontanella

Un rapido giro intorno al microscopico borgo, trasformato in Osteria / albergo / agriturismo




infine due chiacchere col gentilissimo gestore dal quale apprendiamo che in origine il castello fu dei Conti Guidi, in seguito conteso tra Senesi e Fiorentini e infine distrutto ... restano solo le fondamente nelle quali ha trovato posto la trattoria



Niente di che ... ma essere in una zona "sconosciuta" a chiaccherare con uno "sconosciuto" in una bella domenica pomeriggio ... beh ... è una bella sensazione.

Si riparte ripercorrendo lo sterrato e poi poche curve fino a Monteluco ... Pini altissimi e ripetitori


un gruppo di vespisti di Montevarchi e una bottega molto "anni '70"
Assaporiamo questi momenti concedendoci un gelato al fresco degli alberi e un'ottima schiacciata appena sfornata a cui è impossibile resistere .

Ancora i cartelli ci portano su una strada poco conosciuta, da Monteluco verso San Gusmè ... ed è un nuovo stupore, quando gli alberi cedono di nuovo il passo al paesaggio collinare che spazia dal Valdarno al Monte Amiata sullo sfondo ...

La strada scende serpeggiando ... ed è un continuo resistere alla tentazione di perdersi di nuovo scegliendo a caso una delle stradine che di tanto incontriamo, località ignote ... ma che forse meritano di essere scoperte.

A San Gusmè ultima piccola sosta per apprezzare questo gioellino di mura antiche, pietre e viuzze ...






La giornata si conclude con un rapido rientro verso Firenze sulla spettacolare SP222 Chiantigiana sempre divertente e che al tramonto regala una luce calda incredibile ...

Poco più di cento Km, ma anche un invito a ripetere l'esperienza di imboccare una strada senza guardare le cartine ...
Magari non porta a niente, magari conduce a qualche luogo nascosto...
Ma di sicuro merita di essere percorsa ...
Merita sempre avventurarsi e perdersi anche nel cortile dietro casa ...



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