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Vecchio 03/06/09, 16:52   #1
DuKa
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predefinito 31 maggio - 2 giugno 2009 - A spass per i muntagn

Sottotitolo : Piccola grande impresa in compagnia delle "vecchie signore"

Si ... sono mesi che se ne parla e sinceramente ... non ho mai nascosto le mie preoccupazioni ... ma l'entusiasmo della Flo è troppo ... troppo coinvolgente, la fiducia e l'allegria che esplodono su ogni faccia dei membri del Vespa Club sono superiori a qualsiai obiezione e allora ... non resta altro che partire.
Eccole qua le protagniste

tirate a lucido, cariche di bagagli (e di anni ) scalpitanti e pronte a partire !!
Ci siamo !

Domenica 31 maggio ad un ora improponibile, un colpo di pedivalla e inizia (almeno per me) l'avventura.
Al punto di partenza il gruppo è gia pronto ... pur se in orario ... siamo gli ultimi ad arrivare, beh ... ormai ci siamo sperando che questi catenacci ci riportino a casa dopo un sacco di chilometri e di montagne.

La pianura lombarda scorre placida, scarso traffico (per forza ... è ignobilmente presto ! , il sole non manca, ma sembra non avere forza. Fa freddo !!
Dopo un miriade di paesi sonnacchiosi ecco l'agognata (per il fondoschiena) prima sosta, Viverone col suoo bel lago

Certo c'è il sole, il bel lungolago, ma vuoi mettere l'attrattiva di un bel cappuccino e qualcosa da addentare ?
La sosta tra l'altro permette a Massimo di provvedere alla sistemazione di un contatto elettrico dispettoso

Cominciamo bene ... cento chilometri e gia i primi problemi ... mi manca la mia moto giapponese ....
Però l'inconveniente è risolto e si può partire

Le montagne son sempre più vicine, la statale che porta ad Aosta serpeggia in un panorama notevole, montagne e castelli dappertutto, un verde un bianco un azzurro che invitano a perdersi in ogni angolo, difficile restre concentrati sul nastro d'asfalto, ma l'andatura "vespa" concede molto alla vista per fortuna


Aosta finalmente !! Pausa ? Neanche per sogno !!!
La banda dei Qli di pietra scalpita per affrontare la prima salita del giro ... e mica una salitella ... il Gran San Bernardo ... aperto al traffico da soli due giorni.

I motori non son dei bolidi, ma come da tradizione sono inarrestibili ... e così anche la 125 Primavera riesce farsi valere tra i tornanti

in mezzo alle "sorellone" PX ....

e chi li ferma 'sti catenacci ?

Arrivare in cima al passo, salendo le ultime curve tra muri di neve, non una questione di "se" ma solo di "quando" ... infatti tutte le rombanti arrivano in cima ... solo un po scarburate per l'altrezza.
Per i vespisti duri & puri sarà pure un giro "standard", ma per me è un emozione ... non ero mai stato su queste strade con un mezzo così anacronistico, ma così ...."VESPA"




La conta dei guasti al termine della salita non è niente di preoccupante ...
Una foratura per me (ovviamente, il chiodo ha pensato bene di scegliere la gomma nuova, montata il giorno prima )

e un filo della frizione ...

Insomma ... niente che un vespista qualsiasi non sappai affrontare

Et voilà ... razzolato qualche avanzo commestibile al rifugio è giunto il momento di sconfinare in Svizzera

E iniziare la discesa verso Martigny


Che postacci ....


Discesa e via verso la Francia attraverso il Col di Forclaz


E poi verso Chamonix, non prima di aver immortalato anche il Col des Montets


Un rapido passaggio sotto il ghiacciaio che sovrasta Chamonix, poi Megeve e sempre attraverso strade divertenti fino alla fine della nostra prima trappa in quel di Flumet.


Schiena e relativo fondo piuttosto indolenziti, un po di stanchezza, ma una soddisfazione enorme ...
Incredibili vespette !!!

Al mattino capisci perchè l'albergo si chiama "Panoramic"

Una giornata così e una buona colazione in compagnia ....

Che c'è di meglio per iniziare la giornata ?

Ah si ... la temibile foto della parata delle vespe ...


Un colpo di pedale (anche qualcuno in più nel caso della Primavera della Flo ) e "nubi di azzurro vapore" si spandono per i cieli tersi di Francia, all'assalto del passo successivo, il col des Saisies


La discesa verso una valle verdissima dovrebbe poter mostrare anche un po di Monte Bianco, ma oggi è nascosto da un po di nubi dispettose ... in compenso la strada è divertentissima e non è raro sentire dei rumori "gracchianti" nei tornati che portano in basso verso Beaufort...


E a Beufort si risale verso un'altra salita notevole ... fino al Cormet de Roselend


I 2000 metri si fanno sentire ... sopratutto per la temperatura e per i motori delle vespe che perdono qualcosa ... ma continuano ad andare avanti imperterrite senza fermarsi
Sceso il Cormet con le emozioni che rimbalzano tra il panorama e la soddisfazione di condurre in curve continue un mezzo decisamente "particolare" dal punto di vista dell'equilibrio , a Bourg Saint Maurice abbiamo la conferma delle peggiori notizie che avevamo.

L'Iseran, meta e scopo del viaggio ... è ancora CHIUSO !!!

così resta il dubbio se le vespette siano in grado o meno di affrontarlo ... (però conosco il rimedio per sciogliere questo dubbio )

Occorre applicare il "Piano B" opportunamente previsto dal presidente ... quindi via verso Moutiers e su per il Col de la Madeleine ...
Beh ... come alternativa non è per niente malvagia, anzi !
si la strada è stretta, in alcuni punti malmessa, ma affrontarla con le vespe non è certo un problema, inoltre anche questo passo "secondario" offre scenari fantastici .
e poi secondario si .. ma è pur sempre un pispolo da 2000 metri


Un'altra impegnativa discesa fino a La Chambre e la meritata sosta pranzo ... d'altronde tutti 'sti chilometri si fanno sentire
Intanto nere nubi si addensano sulle nostre teste ....

La parte finale di questa seconda tappa in terra francese è tutta sulla statale verso Modane e poi Lanslebourg ... offre alcuni scorci interessanti, ma l'attenzione resta divisa tra il cielo minaccioso e i cartelli tentatori che si colgono ai vari incroci ... Col du Glandon, col de la Croix de Fer, col du Galibier ... uffa ... ma quanti ce ne sono ?
Occorre proprio tornare da queste parti.

Non manca qualche goccia d'acqua in quel di Modane, tuttavia è roba da poco e si arriva a Lanslebourg praticamente asciutti.


La giornata però non è finita ... c'è da affrontare un altro terribile nemico ... la micidiale "Raclette"


Un'orgia di formaggio fuso da disporre su vari supporti ... burp .... la festa del trigliceride selvaggio praticamente

Al mattino le nubi sono un ricordo ... tra rombi (insomma .. più o meno) e pennacchi azzurri, la comitiva in breve se ne va ad ammorbare il Col du Mont Cenis ... curve larghe, ottimo asfalto ... e tanta roba per gli occhi ...


La Fespetta è contentissima ... sprizza gioia come la sua padrona


e come non essere contenti in mezzo a questa meraviglia ?


Il gruppo si ricongiunge con i Vespisti di Pinerolo, la notizia di oggi è che la statale per Susa è chiusa per una gara di auto storiche, quindi occorre passare da una strada alternativa
Amo le strade alternative e questa non è da meno. Invece della larga statale che scende dal Moncenisio ci troviamo ad affrontare un serpente di asfalto strettissimo e attorcigliato su se stesso che scende in mezzo al bosco verso Novalesa ... bellissimo ... se non fosse che ....
La PX decide di tirare le cuoia, il motore si azzittisce e pur tentando il riavvio a spinta sfruttando la discesa .... non c'è niente da fare ...
Il problema sembra serio, ma una volta verificata la presenza di corrente (ammazza che scoppola ... si c'è corrente ) e sostituita la candela (accessorio indispensabile in ogni vespa ... l'unico mezzo con un cilindro e due candele )


... magicamente il PX si rimette in moto e va pure meglio di prima !!!!

Ora niente impedisce di mettersi dietro i vespisti di Pinerolo e seguirli fino all'agriturismo dove daremo filo da torcere alla cucina

Una bella tavolata in allegria,

il rituale scambio di doni e gagliardetti ...


E se pur con qualche difficoltà il gruppo può riprendere la via per Milano, attrversando i bei colli del Monferrato, sfilano via Carmagnola, Asti, Casale Monferrato e poi pianura e risaie ...


Infine la città e il dispiacere di lasciare i compagni d'avventura e concludere questa bella esperienza.

Che dire .. La vespa è la vespa ...
pur se con decenni sul groppone tutte quante hanno riportato i riespettivi proprietari a casa. I piccoli inconvenienti durante il percorso ? Ordinaria amministrazione.
Si sente dire cotinuamente di gente che compie imprese incredibili in sella a queste motorette, ma non ci credi mai veramente finchè non provi ...
Ho provato ... e so che proverò ancora ...

Incredibili vespette ....
Chissà dove ci porteranno la prosisma volta ....
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