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07/04/10, 15:38 | #1 |
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3 Aprile - Bocca Trabaria e Sasso di Simone
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Anche se l'appuntamento è all'uscita A1 di Valdarno (che tradotto per noi vorrebbe dire 50 Km di autostrada appena alzati ) la voglia di evitarla è così alta che ci fa svegliare prima. In tempo per incontrare gli altri "nemici dell'autostrada" e recarci in gruppo allegramente verso San Giovanni Valdarno. La scelta, e non c'è da meravigliarsi, è quanto mai giustificata. Anzichè l'autostrazio possiamo affrontare la prima tappa del giro di oggi con un dolce dondolio tra le curve delle strade deserte a cavallo del Chianti e del Valdarno. Le ruote macinano con allegria quei chilometri di stradine strette e deserte che portano da Greve in Chianti, su al Passo del Sugame, poi verso Gaville finoi a costeggiare il lago di Santa Barbara. Invece che da Camper e da Suv indemoniati ci troviamo affiancati da olivi e colline immersi nel silenzio del mattino, con ancora i colori dell'inverno intorno e la primavera che fa capolino tra i rami dei rari alberi fioriti. Un po di sonno in meno ... abbondantemente ripagato. A San Giovanni Valdarno la compagnia si riunisce e in breve siamo tutti in fila per l'allegra Setteponti. Prima sosta obbligatoria al famoso Ponte di Buriano presnte gia sullo sfondo di un quadro abbastanza famoso ... detto "La Gioconda" Il ponte è notevole ... se poi si pensa che è qui da più di 700 anni ... Ora che ci penso ... ma "La Gioconda" è ancora in giro ... Risaliti in sella salutiamo la Setteponti per imboccare la strada provinciale della Libbia in direzione Anghiari per affrontare il breve, ma divertentel Valico della Scheggia. Primo passo "nuovo" per Flo e scatta la festa a base di schiacciata coi ciccioli magicamente spuntata dal reale bauletto di Maurone Approfittiamo anche per rifornirci di generi alimentari alla bottega sul valico, che però non ci ha entusiasmato, sopratutto per le dimensioni dei panini La meta di oggi è diversa, a malincuore saltiamo a piè pari la bella Anghiari e ignoriamo controvoglia la miriade di cartelli marroni che punteggiano la zona .... Un po di traffico da sabto mattina ci accompagna mentre attraversiamo Sansepolcro e San Giustino. Arrivati a quella che dovrebbe essere la porta scelta per entrare nelle Marche veniamo accolti da un cartello abbastanza intimidatorio ... la Bocca Trabaria chiusa per frana !!! Un breve conciliabolo e decidiamo di andare a verificare in prima persona ... Scelta azzeccata per ben due motivi ! Ci godiamo una Bocca Trabaria praticamente deserta e poi incontriamo alcuni motociclisti provenienti dal versante marchigiano che ci confermano che almeno in moto si può passare ! La solitaria vetta del Passo di Bocca Trabaria diventa così il luogo idale dove consumare il pranzo ... grazie alla strada parzialmente chiusa una volta spenti i motori quello che resta è solo vento (piuttosto freschino tra l'altro ! ) e le immancabili allegre chicchere ! Discesa ,con un occhio all'abbondante brecciolino a bordo carreggiata, fino a Borgo Pace per un meritato caffè e da lì seguendo le indicazioni per Sestino imbocchiamo la strada per il Passo della Spugna. Strada da affrontare con cautela; il versante marchigiano è asfaltato ... per modo di dire. Ci son più buche che asfalto tanto vale affrontarla guidando in piedi La salita comunque non è lunga e dal passo possiamo dare finalmente una prima occhiata al Sasso di Simone. Foto di rito e si può iniziare la discesa verso Sestino. A differenza di quello marchigiano il versante toscano è una strada bianca molto meno insidiosa dell'asfalto spaccato visto in precedenza ... discesa manco a dirlo praticamente deserta, tanto che solo il rumore delle nostre moto impaurisce un daino che fugge veloce verso il bosco ... che spettacolo però !!! Riunita la compagnia a Sestino si riparte in direzione di Belforte all'Isauro per un tratto di strada amministrativamente assurda . In pochi chilometri è un continuo rincorrersi di cartelli confinari Toscana/Marche ... 'na baraonda !!! Ma siamo nelle Marche o ancora in Toscana ? BOH ! Intanto del Sasso di Simone son perse le tracce ... Da Belforte inizia la salita verso Carpegna ... che sarà in Toscana o nelle Marche ? E chi ci capisce è bravo !!! E poi dov'è 'sto sasso ? Urge consulto ! Apparecchiata la moto con una cartina si ha la conferma di essere sulla retta via e allora su fino al Passo Cantoniera che avendo un cartello "regolamentare" viene giustamente marchiato ! Dal passo, anziche proseguire verso Pennabilli decidiamo di rimanere nel "Parco del Sasso di Simone e Simoncello" e puntiamo le ruote verso Miratoio con sosta al punto panoramico di Valpiano da dove si ha una buona visuale del Sasso. Percorriamo poi strade deserte ben asfaltate in un continuo saliscendi tra prati verdissimi e boschi ancora spogli dai colori invernali in quella che è una specie di circonvallazione del parco che dopo il Passo della Petrella ci riporta quasi a Sestino. E' ora di cominciare a pensare al rientro ... che come regola vuole non sarà sulla strada dell'andata Da Sestino attraversiamo il Valico di San Cristoforo per arrivare a Badia Tedalda dove si torna a salire, questa volta per le splendide curve del Valico di Viamaggio affrontato tuttavia con una certa circospezione data l'infestazione di autovelox ... Una sosta lampo giusto per documentare anche questa conquista e poi chi ha voglia di stare fermo ? A parte che fa freschino ... e la neve a bordo strada sta li a testimoniarlo ... e il vento che c'è sul passo è decisamente "frizzante". Rapida discesa per la sestiniese verso Pieve Santo Stefano per affrontare una nuova salita ... che in questo periodo è ancora deserta e godibilissima ... l'unico traffico in cui ci imbattiamo sono le squadre che preparano la strada alla Cronoscalata del 1° maggio ... del Passo dello Spino La giornata volge al termine, le curve fatte ininterrottamente dalla mattina cominciano a farsi sentire nel fisico .... e allora è di prassi una sosta più lunga al rifugio del passo, giusto per scaldarsi un po, mettere qualcosa sotto i denti che non fa mai male ... ... e ripartire per il tratto finale arzilli e pimpanti ! Ci attende la discesa fino a Bibbiena, salutiamo quel vecchiaccio di Lost prima di affrontare l'ultima salita della giornata verso il Passo della Consuma che immerso tra le ombre del crepuscolo ha sempre il suo bel fascino ... Firenze ci accoglie che è gia buio, resta solo un ultimo momento per i saluti e per rinnovare le emozioni al prossimo appuntamento. Non c'è niente da fare ... una moto ... un po di strade come si deve e siamo tutti ragazzini anche a 'ntanni suonati ! ... e tutte le foto Per poter vedere il link devi essere Registrato |
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