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Oltre la moto, passioni & culture giù dalla sella Tutte le vostre passioni oltre alla moto, libri, fotografia, sport e quello che volete |
16/02/12, 20:40 | #21 |
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
guardate, mio padre ha un pantah nel box... che è un po' la "mamma" delle varie 851, 888, 916, monster ecc... è ovvio che ci sono differenze tra un mezzo di 30 anni fa e quelli moderni, tra il primo m600 il 696, tra le 916 e la 1199... i tempi cambiano, la tecnologia avanza, i motociclisti cambiano e soprattutto cambiano i loro palati (che non li definirei fini... a genova diciamo "pien di musse" -> pieni di paale...) e credo che, nel bene e nel male, chi manda avanti un'azienda non sia tanto la proprietà quanto i clienti.
concordo con chi dice (chiedo venia non ricordo se Danilo o CH) che se fosse per i "veri" ducatisti la ducati sarebbe già fallita, non ci si può aspettare sempre lo stesso modello o lo stesso stile... bisogna evolversi (il che dovrebbe voler dire migliorare, spesso c'è chi evolve=peggiora e poi chiude la baracca!) ma bisogna dare il vino buono a chi lo apprezza, un intruglio a chi si accontenta e tavernello a chi non capisce niente. se la proprietà vuole vendere è liberissima di farlo, oramai l'azienda è "americana" come filosofia, come catena di montaggio... anche a livello sportivo - in sbk - furono fatte alcune scelte (in passato) che guardavano più al mercato (straniero, tra l'altro) che al cuore dei tifosi, degli appassionati e dei clienti, e anche in motogp. ora ci sono 2 cose: 1- la proprietà può guadagnarci qualcosa vendendo l'azienda dopo averla portata ai vertici, dopo averci investito tanto e creduto 2- l'azienda può fare un salto di qualità, a livello quantitativo, a livello di gamma, distribuzione, ricerca, investimenti ecc... certo pensare che tra qualche anno possano iniziare la produzione di moto "radicalmente diverse dal dna ducati" posso accettarlo, di sicuro non le comprerei e come me altri... per cui credo che certi prodotti potrebbero essere specifici per alcuni paesi mentre altri no... così come accade per molte altre aziende o di moto o di auto. quel che è sicuro è che a un cambio di proprietà "immediato" non ci sarà un altrettanto immediato cambio della gamma, sarebbe impensabile |
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16/02/12, 21:06 | #22 |
Registrato dal: Mar 2009
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
ed è ciò che asserisco pure io..visto che con i precedenti cambi di proprietà (prima dal gruppo Castiglioni che l'aveva portata sull'orlo del baratro,fino alla Texas,per poi arrivare ai Bonomi)non c'è stato un tanto radicale cambiamento di filosofia,penso che anche in questo caso non ci sarà....
queste finanziarie puntano al fatturato,non a ciò che si produce..e se il reparto marketing resta quello che è adesso...non vedo grossi cambiamenti all'orizzonte... e se pure un giorno ci sarà un cambiamento radicale...io continuerò comunque a godermi questa
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17/02/12, 00:14 | #23 | |
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
Quote:
Scusa Crazy, ma continuo a non capire Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Per poter vedere il link devi essere Registrato Dunque tu mi dici che, visto che ti riferisci all'estetica, in tema di Manga e Mazinga, la moto al centro somiglia più a quella di destra che a quella di sinistra? Dov'è, nella moto al centro, la linea sporca e complessa ?? Dov'è la mancanza di sostanza? Non c'è niente di più dell'indispensabile ... Dimmi un pò (paragonandola alla moto a sinistra) della forma del serbatoio, o del telaio, del motore con funzione portante, o magari del monobraccio...certo, l's2r 800 esteticamente sembra più "pieno" dietro, per via del doppio scarico alto, ma io parlo di sostanza, anche riferendomi alla forma, e per me il bello di questa moto è appunto che la forma è la funzione, nel senso che il disegno delle parti ha funzione pratica, oltre che estetica (come nel caso del giro dei collettori di scarico), e, anche esteticamente, non c'è nulla di più di quello che serve ... Inoltre io tutta questa plastica, come sostieni tu , sulla mia moto non ce la ritrovo, eccettuato, è vero, il serbatoio (per il monster avviene non da ora, ma da alcuni anni, purtroppo, come forse per un 80% della produzione motociclistica mondiale, escludendo alcuni modelli, come la nostra errina, o i "pezzi unici" come Borile & Co), serbatoio le cui cover non sono obbligatoriamente da cambiare in base all'umore, come pensi tu , oltre al parafango anteriore e alla piccola cornice del radiatore dell'olio (che non ha funzione estetica ma di convogliare aria forzata sul radiatore e sul cilindro posteriore, utile anche perchè questo è il motore più spinto nella storia del 2 valvole ad aria)...ma, forse, ancora una volta ti stai confondendo con la moto a destra ??? Ti dirò che a me pure non sarebbe dispiaciuto un cruscotto stile anni 70, ma il fatto che ci sia della tecnologia in più che aiuta nella guida di tutti i giorni a me sembra solo un valore aggiunto, fermo restando che, basta un click, e questa moto torna dura e pura anche nella guida, come da manuale del bravo ducatista purista (e chi l'ha provata, al di là delle chiacchiere, lo sa) Detto questo, fortunatamente dai tempi dell'invenzione della prima ruota scolpita nel granito, qualcuno, nei secoli, ha pensato bene che forse era il caso di alleggerirla un pò, questa ruota ... Insomma, io non voglio mica convincere nessuno, nè te nè i tuoi amici del Club Ducati, a quanto pare, come tutti i "clubisti Ducati", depositari della verità assoluta in tema di marchio Ducati (Gianluca, consentimelo, ma molti degli iscritti a questo tipo di clubs, e alcuni di qui li conosco anch'io, su certi temi sfiorano un fanatismo di tipo religioso )... Ti dirò di più, non devo convincere neanche me stesso, io me la godo e basta, proprio perchè è quanto di più simile ho trovato, attualmente (dopo aver provato una decina di modelli di marche diverse), alla mia personale idea di moto essenziale (e cioè una moto leggera, con più qualità dell'errina, potente il giusto e senza fronzoli), senza per questo dovermi accontentare di una pesantissima, "finto antica" e "sminchiata" Bonneville 800 (con tutto il doveroso rispetto per il marchio Triumph ), che, quella sì, ha il faro tondo e il contagiri a lancette ... E per quanto mi riguarda, stà moto poteva pure chiamarsi "Bucatini" o "Gnocchi", anzichè Ducati ... Ultima modifica di Alhem; 17/02/12 a 13:52 |
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18/02/12, 16:41 | #24 | ||||
Antani
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
Allora con ordine
Quote:
Io non ho parlato di linea sporca e complessa e ti quoto la mia frase "ma poi prediligi una moto moderna, con tanta plastica, tanto "stile" e tanta tecnologia." che non mi pare sia proprio la stessa cosa tanta plastica in piu', si, il faro, prima del terminale di scarico, la strumentazione, la parte laterale al radiatore, le prese d'aria sul serbatoio con plastiche intercambiabili di colore differente.... Parlo di "stile", si, e d'altra parte non e' confutabile, ognuno ha i propri gusti, e per me e' troppo stilosa rispetto al 695 ed alla serie S2 ed S4, troppo curata, mi verrebbe da dire troppo chic per i miei gusti. Tecnologia...il TC, ma per piacere... Io odio la F1 e quasi quasi anche la MotoGp per via di tutta la tecnologia e gli aiuti che ci sono al pilota, e' noiosa e perdona troppo gli errori dei piloti. Io ad esempio amavo la 500, solo motore, freni , telaio e soprattutto pilota. Nelle moto da strada queste cose, come appunto il TC ed altro come la selezione della curva di potenza ed altre diavolerie le odio ugualmente. Le moto sono esistite da piu' tempo rispetto all'uscita di questi ausili tecnologici e non mi pare che sia mai morto nessuno per la loro mancanza, anzi, se sai portare al limite una moto "meccanica" allora si che vuol dire che hai le p@lle sotto. Ma sto divagando, era giusto per chiarire la mia posizione nei confronti della tecnologia di cui stiamo parlando. Quote:
Altra cosa ad esempio... il telaietto posteriore che prima era un tutt'uno col telaio, adesso e' sostituito da un pezzo in alluminio, e ad occhio mi pare che il telaio in traliccio adesso come lunghezza e' quasi la meta', quasi quasi come per dire "ne lasciamo la meta' per gli aficionados". Tempo fa' e non mi ricordo dove (ma lo cerchero') lessi che tra le varie modifiche in prospettiva, c'era appunto un nuovo telaio non piu' in traliccio d'acciaio ma totalmente in alluminio. E se tanto mi da' tanto.... Quote:
Quote:
Poi, ripeto, il gusto e' soggettivo ed anche se avessi una Ducati non sarei per nulla "razzista", visto che essere motociclisti va' ben oltre il fanatismo per l'appartenenza ad un marchio. Amen
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DMAX lover
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19/02/12, 19:45 | #25 |
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
Crazy, come si dice, il mondo è bello perchè è vario , e poichè non voglio sporcare oltre il tuo topic, dilungandomi con una disputa che non c'entra nulla col tema del topic, la chiudo qui ...
Ti dico solo che ci sono un paio di cose che ho scritto e che tu non hai afferrato (evidentemente mi sono spiegato male), come ad esempio la questione del cruscotto anni 70 ecc., la mia era una metafora per dire che si progredisce e ci si evolve (non mi riferivo al cruscotto in sè ), e ben venga la tecnologia, specie per chi guida sulle strade di tutti i giorni e non in pista (dove i rischi possono essere più calcolati), ma questo è, appunto, un parere personale... Fermo restando che, a prescindere dal DTC (che comunque non è per nulla invasivo, ed è disattivabile come l'ABS), il comportamento dinamico di questa moto non è molto distante, ad esempio, da un monster 900 del 95 che ho avuto la fortuna di provare un paio di anni fa (e cioè serve una guida più "di corpo" rispetto all'errina, è una moto molto più "dura", richiede più forza e precisione nell'impostare le traiettorie, ma una volta inserito in curva come si deve, vai sui binari ), e sotto i 3000 scalcia e strappa alla grande, come ogni desmo 2 valvole che si rispetti (inizialmente, abituato alla maggiore regolarità di erogazione dell'errina, questo per me è stato un trauma )... P.s.) e comunque, ora mi hai dato conferma di parlare senza averla mai vista dal vivo, questa moto ... la "cover" nera messa prima dei silenziatori non è di plastica, è una piastra in alluminio che ha funzione di dissipatore del calore, messa lì anche perchè in quel punto ci si urta con il tallone, quando nella guida sportiva ci si posiziona con le punte dei piedi sulle pedane...e funziona benissimo Ultima modifica di Alhem; 19/02/12 a 19:58 |
19/02/12, 20:36 | #26 |
Antani
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
Dal vivo l'ho vista invece e ci sono anche uscito con chi ce l'aveva, solo che e' successo un paio d'anni fa' l'ultima volta e da allora non ho avuto piu' occasione di vederla da vicino
Guardando pero' in foto mi ha dato l'impressione che lo fosse, impressione tra l'altro scema, dato il calore che c'e' in quella zona. Tra l'altro il mio discorso si e' sviluppato intorno a quella moto perche' mi ci hai portato, avendola ed ovviamente difendendola, ma cio' che sono le mie idee sono ovviamente estese a tutta la gamma Ducati.
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19/02/12, 20:43 | #27 | |
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
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.... e sono 2...la moto è stata messa in vendita solo a fine Aprile 2011, lo so benissimo, essendo stato uno dei primi acquirenti dalle mie parti (presa a Maggio 2011 ) issimo P.s.) , Crazy, hai la testa chissà dove ultimamente ...ma ti capisco, sono padre anch'io Ultima modifica di Alhem; 19/02/12 a 20:48 |
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19/02/12, 20:55 | #28 |
Antani
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
La 696 ad aprile 2011?
La 696 e' uscita nel 2008 e visto che non mi pare ci siano tutte ste differenze con la 1100 evo il discorso rimane lo stesso (parlo dei fattori estetici) a parte il monobraccio e lo scarico. Secondo me sei tu che non hai capito che io parlavo di 696 (e dei modelli analoghi) Anzi, a sto punto mi sa che sono pure piu' di 2 anni fa che sono uscito l'ultima volta col Club Ducati, almeno 3 e mezzo come corre il tempo
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Ultima modifica di crazyhead; 19/02/12 a 21:00 |
20/02/12, 09:03 | #29 | ||
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
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... io ho capito benissimo, qui parlavo della mia moto (che è l'unica con questo scarico), e quella che leggi è la tua risposta ... Craaaazy, stai dormendo poco ultimamente? E non hai ancora visto niente, vedrai fra qualche mese ...e ricorda, errare humanum est, perseverare diabolicum ... Ma la mia stima nei tuoi confronti rimane immutata ---------- Post added at 11:03 ---------- Previous post was at 01:23 ---------- Giusto per rientrare in topic, ecco un articolo del direttore di Due Ruote tratto dal sito (ex motonline.com) Per poter vedere il link devi essere Registrato Postato il 2012 in Per poter vedere il link devi essere Registrato Le notizie che si rincorrono sui quotidiani, sull’intenzione dell’attuale proprietà di cedere Ducati, stanno creando non poche preoccupazioni negli appassionati che temono la delocalizzazione fuori dall’Italia di questo marchio amatissimo e prestigioso. E allora cerchiamo di fare un po’ di luce su questa complessa vicenda. Ducati è al 100% di proprietà di Investindustrial Holdings, finanziaria che fa capo alla famiglia Bonomi. L’acquisto avvenne nel 2006 quando furono rilevate le quote del fondo di investimento americano Texas Pacific Group, a seguire vennero poi anche rastrellate le rimanenti azioni disponibili sul mercato attraverso un’Offerta Pubblica di Acquisto. A quel punto, a fine 2008 Investindustrial ritirò Ducati dalla quotazione in borsa. Nel frattempo la gestione Bonomi aveva dato evidentemente i suoi frutti, visto che il fatturato è passato dai 305 milionio del 2006 ai 480 del 2011, con un livello di indebitamento considerato ridotto dagli analisti finanziari nonostante un massiccio piano di investimento nel periodo 2007-2011, annunciato e poi effettivamente realizzato. Insomma, raggiunto nel 2011 il suo record storico di 42.000 motociclette prodotte, Ducati rappresenta oggi un pezzo pregiato della nostra industria che potrebbe far gola a molti. Considerato che la Investindustrial è una finanziaria e che il valore di Ducati è triplicato dall’anno dell’acquisizione, l’intenzione di vendere è comprensibile oltre che legittima, ma qui si aprono poi scenari diversi. Investindustrial sostiene che il motivo della vendita è che ormai l’azienda necessita di una proprietà industriale e non finanziaria per garantirsi ulteriori sviluppi in nel mondo globalizzato di oggi, caratterizzato da mercati sempre più difficili e competitivi. In realtà le opzioni sono tre: vendere a un gruppo industriale, vendere a una finanziaria o a una cordata di finanziarie, tornare a una quotazione in borsa. In tutti i casi vedo difficile che la proprietà possa rimanere italiana in quanto, nel nostro Paese, non vedo oggi nessuno, industria o finanziaria che sia, interessato e/o in grado di sborsare il miliardo di euro richiesti da Bonomi. Anche nel caso di quotazione in borsa non si parlerebbe più di Milano, ma di qualche borsa asiatica più vicina agli attuali Paesi emergenti, per esempio di Hong Kong. Altrettanto vero è che Ducati ha cuore e cervello saldamente piantati a Bologna, e una sua delocalizzazione le farebbe perdere prestigio e valore, un po’ come se qualcuno pensasse di trasferire le linee di montaggio della Ferrari da Maranello al sud est asiatico… però industria e finanza ragionano più in base ai conti che col cuore e, di conseguenza, sarebbe assai utile e prudente rinforzare il radicamento di Ducati sul nostro territorio. In questa ottica non posso non ricordare che a Borgo Panigale dal 2009 sono in ballo per avere le autorizzazioni per realizzare un nuovo stabilimento, più grande e razionale, nei pressi di quello attuale. Lo stabilimento nuovo doveva essere pronto nel 2013 ma, a fine 2011, le autorizzazioni concesse nel 2009 sono state revocate; adesso si parla di un nuovo accordo ma, intanto, si è perso un mare di tempo. Se si pensa che nel giro del 2011 Ducati ha deciso e inaugurato uno stabilimento in Tailandia per assemblare in loco le moto destinate ai mercati far east, onde evitare dazi molto onerosi, si capisce come questa non sia certo la strada migliore per convincere un investitore a mantenere gli stabilimenti in Italia! Evidentemente agli amministratori bolognesi la chiusura in pochi anni di Malaguti, Moto Morini, Paioli, Verlicchi e Grimeca - e ci sarebbero altri casi di chiusure e cessioni da citare - non ha insegnato nulla… E questo è l’aspetto della questione che più mi preoccupa, più che l’eventuale cessione della proprietà che è nella logica normale delle attività di tipo finanziario. Insomma, se vogliamo che Ducati rimanga italiana il problema non è tanto di chi sono i quattrini, quanto la capacità del nostro sistema paese di essere appetibile e funzionale per chi vuole mantenere e sviluppare in Italia attività industriali! |
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20/02/12, 11:20 | #30 |
Antani
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Re: Chi vuol comprare LA Ducati?
ancora?? ti ripeto che il mio nello specifico era un ragionamento rivolto alla 696 che esteticamente a parte lo scarico ed il monobraccio sono quasi identiche mentre in generale parlavo di tutte le Ducati di ultima produzione dalla 1098 in poi comunque l'articolo che hai postato è molto interessante. Certo che se si prospettasse una soluzione come descritta ossia produzione ed ideazione in Italia con capitali stranieri sarebbe l'ideale
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